Cadiroggio e il Castello di San Valentino
near Cadiroggio, Emilia-Romagna (Italia)
Viewed 561 times, downloaded 5 times
Trail photos
Itinerary description
Partenza dal cimitero di Cadiroggio dove abbiamo lasciato la macchina, e risaliti il breve tratto di strada che ci separa dalla strada Comunale, ci incamminiamo in direzione Nord\Ovest proprio su Via Cadiroggio.
Cadiroggio fa parte del comune di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, nella regione Emilia-Romagna.
La frazione o località di Cadiroggio dista 4,40 chilometri dal medesimo comune di Castellarano di cui essa fa parte.
Percorsi circa sei cento metri lasciamo la strada asfaltata per prendere una sterrata che parte alla nostra sinistra. Questa variante ci permette di camminare fuori dal nastro d'asfalto, e di percorrere un bellissimo sentiero sul crinale del calanco con una bella vista panoramica.
Raggiunto un piccolo agglomerato di case, scendiamo nuovamente su strada asfaltata aggirando un capitello Mariano con hai piedi un enorme cespuglio di Biancospino.
La stradina asfaltata di bassa percorrenza automobilistica continua ad essere Via Cadiroggio ancora per circa novecento metri, quando la dovremo lasciare per riprendere un sentiero che gira nella direzione opposta, e cioè verso Sud\Est.
Giunti a questo punto mi sento di fare una precisazione per chi non ha dimestichezza con percorsi di trekking e non si voglia trovare in situazioni di difficoltà o di pericolo. Da ora in poi si lascia la strada asfaltata per seguire dei sentieri impegnativi che non sono segnati in alcun modo, tantomeno con i classici colori del Cai.
Posso offrire un alternativa a chi volesse proseguire sulla strada asfaltata, passando per Pradivia e poi Casa Ferri prima di raggiungere il Castello di San Valentino, con l'aggiunta di circa tre chilometri.
Il sentiero più corto e meno sicuro invece offre un ambiente molto più naturalistico e panoramico, attraversando cespugli di ginestra fiorite che regalano a questa bellissima giornata di primavera un ulteriore immagine pittoresca. Al prossimo way point dovremo prestare attenzione nel fare un passaggio impegnativo: il sentiero in salita ed abbastanza stretto attraversa un tratto di terreno franato (tipico dei calanchi) e camminando gia da un lato esposto, bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi.
Oltrepassato questo punto un po' tecnico, ci addentriamo nel bosco per iniziare la discesa. Anche qui troveremo un sentiero un po' dissestato, e diversi bivi e ramificazioni. Il mio consiglio è quello di seguire quello più sicuro per raggiungere la base della collina, senza rischiare di mettersi in pericolo o di farsi male. Per arrivare in fondo alla discesa che a tratti sarà anche impegnativa l'ausilio di bastoncini telescopici sarà di grosso aiuto.
Ci troviamo ora in una zona pianeggiante dove per chi non conosce la zona e non ha un grosso orientamento potrebbe essere necessario un Gps, anche perché il segnale delle normali reti telefoniche non esiste trovandoci circondati da calanchi di qualche centinaio di metri.
Abbiamo percorso dalla partenza circa quattro chilometri e la nostra direzione ora è verso Est, ci rimangono sulla nostra sinistra degli impianti metallici tipici delle cave, qui si può accorciare il percorso svoltando a destra in uno dei sentieri che poi raggiungeranno la nostra strada che diventerà Via Rio Rocca, o sentiero Cai 602D per Montebabbio e Castello di San Valentino, con le rispettive tempistiche di un ora per il primo e quaranta minuti per il secondo.
Oltrepasseremo l'impianto della pista di moto cross percorrendo una strada forestale ed il percorso risulta abbastanza facile ed intuitivo, se non fosse che bisogna aggiungere quasi un chilometro e mezzo per continuare in totale sicurezza seguendo la strada sterrata ed i cartelli del Cai. Purtroppo per me invece ignaro di quel che mi attendeva ho seguito un percorso alternativo un po' più corto ma che sconsiglio assolutamente, perché sale la collina a Sud prendendo un sentiero che parte a sinistra rispetto alla nostra strada sterrata, e si inoltra nel bosco fino a svanire nel nulla. Quindi dopo aver camminato invano per qualche centinaio di metri in più direzioni, o si torna indietro riprendendo la strada forestale, o con doti di orientamento da esploratori di un'altra epoca ci si inoltra nel bosco, muovendosi molto faticosamente per circa un centinaio di metri fino a raggiungere il sentiero che costeggia il campo coltivato al limitare del bosco. Se avete seguito il mio consiglio la vostra camminata vi avrà portato nuovamente su Via Rio Rocca, e seguendo a sinistra su Via San Valentino che tenendo ancora la sinistra, ad attraversare il gruppo di case di Casa Ferri e raggiungere cosi il castello di san Valentino.
Se invece l'indole da Indiana Jones ha prevalso e avete seguito le mie impronte seguendo il sentiero, vi ritroverete pieni graffi sulla sommità della collina, dove dovrete discendere fino ad incrociare la strada per il castello.
Il castello La Croce , conosciuto solo come castello di San Valentino località che lo ospita, viene documentato ufficialmente in un atto di proprietà del 1205 ,anche se già nel 1070 il Vescovo di Reggio teneva un presidio nella zona il che fa pensare che all'epoca fosse già esistente. Oggi il castello versa in gravi condizioni, dopo un primo intervento di ripristino nel 2008 ha subito un crollo del muro di cinta. Il comune in gravi condizioni economiche, lo ha poi messo in vendita senza fare ulteriori interventi se non sul muro di cinta. Non mi risulta ci siano state offerte o trattative dal 2011.
Siamo nuovamente sul tracciato del Cai 602D e proseguiamo seguendo le indicazioni per Tressano. Scendiamo su strada asfaltata alla località Le Ville 331 slm dove il nostro itinerario diventa del Cai 602C e scendendo per circa poco più di un chilometro si arriva ad una casa rurale dove finisce la strada e ricomincia il sentiero. Attraversiamo sul sentiero campi coltivati fino a riprendere a cavalcare dei tratti di calanchi, e poi a ridiscendere su sentiero accidentato in mezzo al bosco fino alla strada asfaltata. Proseguiamo a sinistra per poche centinaia di metri, prima di risalire a Cadiroggio con una strada sterrata abbastanza impegnativa per il suo dislivello.
Raggiungiamo il limitare del paese con una stradina asfaltata e alberata, fino ad arrivare alla strada principale: Via Cadiroggio.
Svoltiamo alla nostra sinistra percorrendo la strada Comunale fino davanti alla chiesa. Siamo alla fine del nostro itinerario, quindi svoltiamo a sinistra sulla stradina del cimitero per raggiungere la macchina e l'arrivo del percorso.
Cadiroggio fa parte del comune di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, nella regione Emilia-Romagna.
La frazione o località di Cadiroggio dista 4,40 chilometri dal medesimo comune di Castellarano di cui essa fa parte.
Percorsi circa sei cento metri lasciamo la strada asfaltata per prendere una sterrata che parte alla nostra sinistra. Questa variante ci permette di camminare fuori dal nastro d'asfalto, e di percorrere un bellissimo sentiero sul crinale del calanco con una bella vista panoramica.
Raggiunto un piccolo agglomerato di case, scendiamo nuovamente su strada asfaltata aggirando un capitello Mariano con hai piedi un enorme cespuglio di Biancospino.
La stradina asfaltata di bassa percorrenza automobilistica continua ad essere Via Cadiroggio ancora per circa novecento metri, quando la dovremo lasciare per riprendere un sentiero che gira nella direzione opposta, e cioè verso Sud\Est.
Giunti a questo punto mi sento di fare una precisazione per chi non ha dimestichezza con percorsi di trekking e non si voglia trovare in situazioni di difficoltà o di pericolo. Da ora in poi si lascia la strada asfaltata per seguire dei sentieri impegnativi che non sono segnati in alcun modo, tantomeno con i classici colori del Cai.
Posso offrire un alternativa a chi volesse proseguire sulla strada asfaltata, passando per Pradivia e poi Casa Ferri prima di raggiungere il Castello di San Valentino, con l'aggiunta di circa tre chilometri.
Il sentiero più corto e meno sicuro invece offre un ambiente molto più naturalistico e panoramico, attraversando cespugli di ginestra fiorite che regalano a questa bellissima giornata di primavera un ulteriore immagine pittoresca. Al prossimo way point dovremo prestare attenzione nel fare un passaggio impegnativo: il sentiero in salita ed abbastanza stretto attraversa un tratto di terreno franato (tipico dei calanchi) e camminando gia da un lato esposto, bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi.
Oltrepassato questo punto un po' tecnico, ci addentriamo nel bosco per iniziare la discesa. Anche qui troveremo un sentiero un po' dissestato, e diversi bivi e ramificazioni. Il mio consiglio è quello di seguire quello più sicuro per raggiungere la base della collina, senza rischiare di mettersi in pericolo o di farsi male. Per arrivare in fondo alla discesa che a tratti sarà anche impegnativa l'ausilio di bastoncini telescopici sarà di grosso aiuto.
Ci troviamo ora in una zona pianeggiante dove per chi non conosce la zona e non ha un grosso orientamento potrebbe essere necessario un Gps, anche perché il segnale delle normali reti telefoniche non esiste trovandoci circondati da calanchi di qualche centinaio di metri.
Abbiamo percorso dalla partenza circa quattro chilometri e la nostra direzione ora è verso Est, ci rimangono sulla nostra sinistra degli impianti metallici tipici delle cave, qui si può accorciare il percorso svoltando a destra in uno dei sentieri che poi raggiungeranno la nostra strada che diventerà Via Rio Rocca, o sentiero Cai 602D per Montebabbio e Castello di San Valentino, con le rispettive tempistiche di un ora per il primo e quaranta minuti per il secondo.
Oltrepasseremo l'impianto della pista di moto cross percorrendo una strada forestale ed il percorso risulta abbastanza facile ed intuitivo, se non fosse che bisogna aggiungere quasi un chilometro e mezzo per continuare in totale sicurezza seguendo la strada sterrata ed i cartelli del Cai. Purtroppo per me invece ignaro di quel che mi attendeva ho seguito un percorso alternativo un po' più corto ma che sconsiglio assolutamente, perché sale la collina a Sud prendendo un sentiero che parte a sinistra rispetto alla nostra strada sterrata, e si inoltra nel bosco fino a svanire nel nulla. Quindi dopo aver camminato invano per qualche centinaio di metri in più direzioni, o si torna indietro riprendendo la strada forestale, o con doti di orientamento da esploratori di un'altra epoca ci si inoltra nel bosco, muovendosi molto faticosamente per circa un centinaio di metri fino a raggiungere il sentiero che costeggia il campo coltivato al limitare del bosco. Se avete seguito il mio consiglio la vostra camminata vi avrà portato nuovamente su Via Rio Rocca, e seguendo a sinistra su Via San Valentino che tenendo ancora la sinistra, ad attraversare il gruppo di case di Casa Ferri e raggiungere cosi il castello di san Valentino.
Se invece l'indole da Indiana Jones ha prevalso e avete seguito le mie impronte seguendo il sentiero, vi ritroverete pieni graffi sulla sommità della collina, dove dovrete discendere fino ad incrociare la strada per il castello.
Il castello La Croce , conosciuto solo come castello di San Valentino località che lo ospita, viene documentato ufficialmente in un atto di proprietà del 1205 ,anche se già nel 1070 il Vescovo di Reggio teneva un presidio nella zona il che fa pensare che all'epoca fosse già esistente. Oggi il castello versa in gravi condizioni, dopo un primo intervento di ripristino nel 2008 ha subito un crollo del muro di cinta. Il comune in gravi condizioni economiche, lo ha poi messo in vendita senza fare ulteriori interventi se non sul muro di cinta. Non mi risulta ci siano state offerte o trattative dal 2011.
Siamo nuovamente sul tracciato del Cai 602D e proseguiamo seguendo le indicazioni per Tressano. Scendiamo su strada asfaltata alla località Le Ville 331 slm dove il nostro itinerario diventa del Cai 602C e scendendo per circa poco più di un chilometro si arriva ad una casa rurale dove finisce la strada e ricomincia il sentiero. Attraversiamo sul sentiero campi coltivati fino a riprendere a cavalcare dei tratti di calanchi, e poi a ridiscendere su sentiero accidentato in mezzo al bosco fino alla strada asfaltata. Proseguiamo a sinistra per poche centinaia di metri, prima di risalire a Cadiroggio con una strada sterrata abbastanza impegnativa per il suo dislivello.
Raggiungiamo il limitare del paese con una stradina asfaltata e alberata, fino ad arrivare alla strada principale: Via Cadiroggio.
Svoltiamo alla nostra sinistra percorrendo la strada Comunale fino davanti alla chiesa. Siamo alla fine del nostro itinerario, quindi svoltiamo a sinistra sulla stradina del cimitero per raggiungere la macchina e l'arrivo del percorso.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments