Bosco Faiete (900m)-Aquilonia(Akuddunia) (940 m)-Casa del Guardiano

Percorso abbastanza semplice e da poter fare anche in famiglia. Bisogna stare almeno comodi, con scarpe da trekking, per il terreno in alcuni punti abbastanza sconnesso, e un minimo in forma. Si parte dall'inizio del sentiero a Bosco Faiete, adiacente alla struttura in gestione della Co.n.g.e.a.v., con una sentiero largo e facile da seguire. Si arriva fino alla sbarra, nei pressi dell'altra struttura, purtroppo sempre in disuso e abbandonata, come del resto tutta l'area praticamente... infatti è facile trovare in alcuni tratti del percorso, interessanti punti con pannelli informativi, ma purtroppo la maggior parte illeggibili per l'incuria del tempo, oppure stesi a terra lasciati abbandonati. Oppure il recinto che circonda il bosco, dove erano custoditi dei Cervi. Tutto abbandonato. Al bivio si prosegue quasi dritto, salendo per Aquilonia (Akuddunia), fortunatamente segnalata. Salendo, si arriva in un punto che spiana e sulla sinistra c'è un percorso di poche decine di metri chiamato "Percorso Botanico Olfattivo", purtroppo abbandonato anche lui e tristemente inutile fa fare, ma ci si impiega un minuto quindi volendo si può osservare qualche erba aromatica più resistente e quindi sopravvissuta. Poco prima delle rovine di Aquilonia (Akuddunia), si passa in mezzo a delle mura "ciclopiche", anche loro sommerse dalla vegetazione, e la stessa zona archeologica è invasa dalla vegetazione, ormai si notano poco i contorni delle millenarie costruzioni. Ci sono ancora studi a riguardo ma in molti esperti credono che in quel territorio fosse situata la leggendaria Aquilonia (Akuddunia) città Sannita risalente al IV o VI Secolo a.c. Nei pressi degli scavi c'è un bivio,dove bisogna girare a destra seguendo l'indicazione Var. Penna Verde, fove si prosegue fino ad incontrare una Abetaia e sulla sinistra non molto visibile e senza indicazione si può notare un piccolo sentiero stretto che sale. Proseguendo lo stretto sentiero abbastanza facilmente seguibile, si passa in mezzo a una fitta foresta di altissimi abeti, molto tetra e suggestionabile in giornate molto nuvolose, per poi aprirsi di colpo su una radura con un bel panorama da dove in giornate con buona visibilità si può osservare il Matese, le Mainarde e la Majella. Poco dopo passando di nuovo in una zona alberata di raggiunge brevemente la casetta del Guardiano.