borntotrek.it Anello del Pizzo Intermesoli da Pietracamela - Gran Sasso
near Pietracamela, Abruzzo (Italia)
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Lunghezza: 17,5 Km (la traccia wikiloc riporta una lunghezza maggiore ma maggiorata dai tanti punti traccia)
Dislivello complessivo: 1.750 mt
Durata: 7h30m/8h
Grado di difficoltà: EE
Data ultima modifica: Ottobre 2015
Punto di partenza: Pietracamela 1030mt
Punto di arrivo: Pietracamela 1030mt
Tipo di percorso: Anello
Premessa: Il gruppo del Pizzo Intermesoli (o d’Intermesoli) è uno dei più alti e imponenti del Gran Sasso. Le vette che lo compongono sono 4, il Pizzo dei Caprai (1947mt) sporgenza settentrionale del vicino seppur separato Picco Pio XI (2282mt), queste due dalla Val Vomano sono ben visibili e distinte rispetto la vetta settentrionale d’Intermesoli (2483mt) e il più alto Pizzo Intermesoli (2635mt). Tra le vette si estende la detritica e suggestiva conca del Sambuco composta da massi di grandi dimensioni attraverso i quali il sentiero di salita si inerpica in maniera non sempre evidente seppur molto intuitiva.
L’Intermesoli è delimitato ad ovest da pendii detritici che scendono costanti verso la valle del Venacquaro. Il versante occidentale invece è decisamente più impervio e spettacolare, 5 pilastri dominano imponenti sulla Val Maone e sui prospicienti Corno Grande e Corno Piccolo; questa zona è interessante anche dal punto di vista alpinistico con diverse vie di ascesa che risalgono le zone rocciose composte da roccia buona e compatta alternata ad alcune zone di roccia un po’ più marcia, abbastanza comode da raggiungere dai Prati di Tivo. Sul versante meridionale la vetta si deprime verso la Sella dei Grilli che separa il gruppo dal vicino Pizzo Cefalone, da questo versante è presente la via di salita “normale” che è anche la via di discesa più comoda.
Il gruppo è caratterizzato dalla presenza di roccia detritica che non lascia scampo all’escursionista qualsiasi sia il lato di ascesa prescelto, la fatica viene però decisamente ripagata dalla vista; nelle giornate di bel tempo si gode una vista indimenticabile sull’intero gruppo in particolare sul Corno Grande e Corno Piccolo che da questa terrazza si lasciano ammirare e studiare come in nessun altro punto del Gran Sasso. La vista sul mare Adriatico è incontrastata e nei giorni particolarmente limpidi si può tentare di scrutare anche il lontano mar Tirreno. Ottimi panorami anche sul lago di Campotosto.
La salita da Pietracamela permette di esplorare uno degli ambienti più selvaggi del Gran Sasso, la zona non è molto frequentata e per questo incontaminata. Sia nei pressi del Colle dell’Asino che lungo la Val Maone è la natura a dominare la scena con fitti boschi e odori avvolgenti soprattutto in primavera e autunno. L’elevato dislivello, la lunghezza, il tempo necessario, l’orientamento nella Conca del Sambuco, il fondo detritico pesante sono tutte componenti che richiedono all’escursionista un buon allenamento e un minimo di esperienza e familiarità con gli ambienti di montagna appenninica.
Come Arrivare: Dalla A24 si prende l'uscita San Gabriele – Colledara e si seguono le indicazioni per Montorio al Vomàno (SP491). Raggiunto il paese si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Prati di Tivo prendendo la SS80 in direzione L'Aquila, ci si addentra nella rocciosa Valle del fiume Vomano dove sulla sinistra è presente il bivio per Pietracamela-Prati di Tivo.
Si può raggiungere la SS80 anche da L’Aquila; dalla A24 si prende l’uscita L'Aquila Ovest, si percorre la rotonda presente dopo il casello uscendo alla seconda uscita ricongiungendosi con la SS8. Si svolta a sinistra e si prosegue per 7km fino alla frazione di S.Vittorino dove seguendo le indicazioni per Arischia-Teramo si svolta a destra prendendo la SS80. La strada in salita raggiunge con tornanti il Passo delle Capannelle, punto più alto, dopo di che la strada in leggera discesa prosegue verso Teramo. Entrati nella Valle del fiume Vomano si trova sulla destra il bivio per Pietracamela-Prati di Tivo.
Si parcheggia al centro del paese in prossimità del tornante.
Descrizione: Dal centro di Pietracamela ci si addentra nella parte più vecchia del paese caratterizzata da casette in pietra, vicoli stretti, scale in salita e scorci tipici di un magnifico vecchio borgo abruzzese. Sono presenti diversi sentieri che dipartono da questa zona, quello che interessa a noi riporta le indicazioni per Pitture Rupestri / Prati di Tivo e si prende risalendo le scale che portano nel punto più alto del paese (Via degli Aquilotti) al cospetto di una bastionata rocciosa che domina il paese. Qui una frana caduta nel 2011 ha modificato il sentiero ma interventi adeguati hanno permesso alla zona di tornare in sicurezza. Subito dopo la frana è presente il bivio per le pitture rupestri che possono essere interessanti da vedere al ritorno.
La strada sterrata ben marcata risale la valle del Rio Arno tenendosi sulla sinistra (destra idrografica) del torrente. A quota di 1142mt ca. dalla strada sterrata si separa un sentiero ben segnato (segni CAI rossi-bianchi) ma non del tutto evidente; il sentiero prosegue verso...
Continua a leggere la descrizione dettagliata, scaricare mappe topografice e la traccia GPS al seguente Link:
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Waypoints
Pietracamela
Dal centro di Pietracamela ci si addentra nella parte più vecchia del paese caratterizzata da casette in pietra, vicoli stretti, scale in salita e scorci tipici di un magnifico vecchio borgo abruzzese. Sono presenti diversi sentieri che dipartono da questa zona, quello che interessa a noi riporta le indicazioni per Pitture Rupestri / Prati di Tivo e si prende risalendo le scale che portano nel punto più alto del paese (Via degli Aquilotti) al cospetto di una bastionata rocciosa che domina il paese. Qui una frana caduta nel 2011 ha modificato il sentiero ma interventi adeguati hanno permesso alla zona di tornare in sicurezza. Subito dopo la frana è presente il bivio per le pitture rupestri che può essere interessante vedere al ritorno.
Pitture rupestri e Madonna di Loreto
Dal centro di Pietracamela ci si addentra nella parte più vecchia del paese caratterizzata da casette in pietra, vicoli stretti, scale in salita e scorci tipici di un magnifico vecchio borgo abruzzese. Sono presenti diversi sentieri che dipartono da questa zona, quello che interessa a noi riporta le indicazioni per Pitture Rupestri / Prati di Tivo e si prende risalendo le scale che portano nel punto più alto del paese (Via degli Aquilotti) al cospetto di una bastionata rocciosa che domina il paese. Qui una frana caduta nel 2011 ha modificato il sentiero ma interventi adeguati hanno permesso alla zona di tornare in sicurezza. Subito dopo la frana è presente il bivio per le pitture rupestri che può essere interessante vedere al ritorno.
Bivio Andata (a dx) e ritorno (a sx)
A quota di 1142mt ca. dalla strada sterrata si separa un sentiero ben segnato (segni CAI rossi-bianchi) ma non del tutto evidente; il sentiero scende vicino all’alveo del torrente e lo attraversa con guado per risalire i pendii sul lato opposto.
bivio di Colle dell'Asino per Pizzo Intermesoli
In questo punto bisogna fare molta attenzione al sentiero, ad indicarlo sono presenti dei pali di legno con punta marcata rossa-bianca, sullo sfondo è ben evidente l’Intermesoli e il vallone che risale alla conca del Sambuco ed è necessario usare la conca come punto di riferimento e di direzione, si rientra nel bosco per uscirne definitivamente proprio all’imbocco della conca
Usita dal bosco e attacco Conca del Sambuco
si rientra nel bosco per uscirne definitivamente proprio all’imbocco della conca del Sambuco dove il sentiero ormai ripido comincia a salire per ghiaie sassose ed enormi massi detritici.
Picco dei Caprai
Si giunge facilmente nel cuore della conca del Sambuco nei pressi del Picco dei Caprai (1947mt) e da questo punto sono visibili sulla sinistra il Picco Pio XI e a destra la vetta settentrionale d’Intermesoli mentre al centro si intuisce la presenza della vetta meridionale celata alla vista ma situata in corrispondenza dell’intersezione delle creste che risalgono dai due picchi visibili
Vetta Settentrionale del Pizzo d'Intermesoli
Per le vette più alte si risale in versante a destra in netta direzione della cresta settentrionale alla vetta omonima. In questo punto il sentiero è inesistente fino alla cresta dove è presente una traccia ben visibile su roccia marcia e detritica che risale tutto l’aereo filo di cresta fin sulla cima settentrionale (2483mt).
Pizzo d'Intermesoli
Dalla vetta settentrionale si prosegue verso S per una brevissima discesa che conduce ad una sella che domina la ripida conca sulla sinistra (in prossimità del primo tratto di nuova salita è presente sulla sinistra un ripido sentiero che scende nella conca per ghiaie, l’intaglio del sentiero è visibile tra i detriti), si sale una prima anticima tenendosi rigorosamente sul filo di cresta (andare fuori sentiero in questo tratto significa ritrovarsi su faticosissimi sfasciumi franosi) e successivamente si vede la cima vera e propria che si raggiunge abbastanza comodamente (2635mt, piccola statua della madonna)
via di discesa
Ci si dirige in direzione SUD seguendo il sentiero che passa immediatamente in una strettoia ben visibile, il sentiero molto ripido risulta anche scivoloso ma la presenza di rocce fisse e salti non permette una discesa veloce
Sella dei Grilli
Sulla sinistra è ben visibile il sentiero in discesa che taglia la costa del vallone ghiaioso scendendo verso la Val Maone
Bivio della Val Maone
Si può seguire il sentiero fedelmente quasi fino al fondo valle oppure raggiungere le tracce al centro del ghiaione che scendono dritte per dritte, in entrambi i casi si deve abbandonare il sentiero il quale risale verso Campo Pericoli mentre a noi interessa tagliare per comodi prati andando ad intercettare l’evidentissimo sentiero che percorre il centro della Val Maone.
Val Maone
Ricongiunti con il sentiero è ormai impossibile perdersi, il sentiero scende comodamente senza eccessive pendenze, nel primo tratto percorre una zona brulla sotto gli imponenti Pilastri dell’Intermesoli tra i quali è ben visibile una cavità chiamata Grotta dell’Oro, dall’altro lato le Coste del Calderone si lasciano ammirare insieme al vallone dei Ginepri che scende dalle zone rocciose del Corno Piccolo
Sorgenti del Rio Arno
Il sentiero si immerge progressivamente nel bosco passando vicino le sorgenti del Rio Arno (costruzioni in muratura) e alle relative cascate
Cascate del Rio Arno
Il sentiero si immerge progressivamente nel bosco passando vicino le sorgenti del Rio Arno (costruzioni in muratura) e alle relative cascate
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Difficult
Anello impegnativo con affacci panoramici bellissimi
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Argh, per fare i 1.750mt di dislivello ho dovuto far ricorso a tutte le mie doti atletiche da rapinatore acrobata
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Descrizione sempre impeccabile, bravo Fabio
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Un Gran Sasso meno frequentato probabilmente per l'impegno fisico richiesto, però che soddisfazione percorrere questo giro!
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Difficult
Tracciato di una bellezza senza eguali! Occhio nel tratto iniziale tra il Rio Arno e la Conca del Sambuco, il sentiero è tutt'altro che semplice, è bene far ricorso alle proprie doti di orientamento prendendo l'Intermesoli come riferimento
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Difficult
Traccia buona e affidabile, si ferma a pochi metri dall'arrivo ma sulla strada percorsa all'andata quindi facile da seguire e ottima soprattutto nelle zone "che contano"!
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Difficult
1.700mt di dislivello?!? accipicchia non lo ricordavo, bellissimo giro, che tajo il tizio straniero incontrato in cima
Scusate. Ci sono tratti esposti? Ci sono tratti che richiedono l'uso delle mani, tipo arrampicate? Chiedo perché vorrei farlo con il mio cane,e con amico che soffre leggermente di vertigini. Attendo risposta. Grazie
La cresta è aerea ma non ha tratti particolarmente tecnici o molto esposti. Io soffro di vertigini e non ricordo di aver avuto fastidi particolari, il tratto più "esposto" è la vetta ma non c'è nessun pericolo eccessivo per chi conosce un minimo gli ambienti di montagna. La difficolta del giro credo sia l'orientamento nella discesa
Messo in lista.
Descrizione ben dettagliata. Ben descritto. Un bel lavoro. Grazie!
Grazie a te, anche io seguo le tue tracce e complimenti anche a te. Se ti servono altre info scrivimi anche in pvt
Ciao! Ti volevo chiedere se è possibile dormire in tenda al pizzo dei Caprai? Com'è il terreno? Grazie mille delle info
Ciao Marco, la zona che sale dalla Valle del Sambuco al Pizzo Caprai è molto sassosa ma nella parte sottostante il pizzo ci sono degli sprazi erbosi in una zona leggermente avvallata che potrebbe riparare leggermente dal vento, forse li ci si potrebbe appoggiare ma confesso di non ricordare di alcun punto pianeggiante, magari c'è ma quando ci son stato non ho pensato a questo tema e non ci ho fatto caso.
Nel risponderti ho tralasciato il tema legato al divieto che l'ente parco Gran Sasso e Monti della Laga ha messo sul campeggio libero nel parco tema sul quale ognuno può avere le proprie idee e può decidere di assumere le proprie decisioni.
Buona strada