borntotrek.it anello del Monte Bolza e Canyon dello Scoppaturo dai Ristori Mucciante e Giuliani - Gran Sasso d'Italia
near Castel del Monte, Abruzzo (Italia)
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Considerazioni sulla giornata: Uscita magnifica con il grande amico Davide amante della montagna e con grandi intenzioni escursionistiche. Insieme abbiamo esplorato la zona del Monte Bolza che da tanto tempo mi incuriosiva, ne è uscita un'escursione magnifica e divertente, Campo Imperatore tinto di giallo estivo e un panorama impressionante sul Corno Grande. La salitina per il versante roccioso pensavo fosse più semplice e mi ha piacevolmente sorpreso e divertito. Nel complesso un giro al quale davvero non manca nulla tra lunghezza, roccette, panorami, storia, canyon e arrosticini finali!
Premessa: ATTENZIONE, il Canyon dello Scoppaturo è il canale di scolo di tutte le acque del versante occidentale del Gran Sasso, assolutamente da evitare in caso di pioggia intensa.
Il Monte Bolza è considerata una vetta secondaria del Gran Sasso e per questo poco frequentata, ciò nonostante, questo anello è un giro che regala molte esperienze in una permettendo di godere appieno della bellezza della catena montuosa della quale, dalle creste è possibile ammirarne per intero la bellezza.
La particolarità più affascinante del monte è difatti il panorama, percorrendo la cresta da est a ovest si cammina ammirando costantemente la piana di Campo Imperatore corredata da una magnifica vista del Corno Grande, davvero un bel colpo d’occhio.
Lungo il percorso si incontrano luoghi storici e particolari come la statua del pastore Pupo Nunzio di Roio morto con i suoi figlioletti nel 1919 a causa di una tormenta di neve; la moglie nel disperato tentativo di soccorrerli in preda a disperazione muore anch’essa dal dolore. Questa storia è stata impressa nel marmo dallo scultore Vicentino Michetti a memoria della dura vita che i pastori vivono in queste zone. Per gli amanti del cinema e per la precisione dei film di Bud Spencer e Terence Hill è possibile visitare uno dei luoghi simbolo del cinema western spaghetti ovvero il luogo dove è stata girata una delle scene cult di Lo Chiamavano Trinità dove Bambino e Trinità derubano i banditi di armi e fagioli.
L’anello proposto percorre in salita un tratto non facile in termini di orientamento e percorrenza, questo giustifica la + della difficoltà. Seppur breve, è necessario salire inizialmente per prati e poi per un ripido canale con evidente traccia di sentiero che conduce per facili roccette in cima al Monte Bolza per poi percorrere il primo tratto roccioso della cresta. Nessun passaggio tecnico ma è necessario portare molta attenzione, soprattutto per chi non ha confidenza o esperienza con ambienti rocciosi di montagna.
Descrizione: Dai ristori guardando verso sud ovest è possibile subito scorgere la sagoma del monte Bolza, in direzione del Bolza è intuibile anche il sentiero lungo il quale è già visibile la statua del pastore Pupo Nunzio. Scendendo alle spalle del ristoro Giuliani si giunge prima a Fonte della Macina e successivamente alla statua del pastore. Proseguendo su traccia evidente di sterrata si prosegue verso sud ovest verso uno spacco dal quale esce un fiume di terra e sabbia bianca, è il canyon dello Scoppaturo, vicino all’ingresso è presente una grotta con stillicidio di acqua, è la Fonte Cupa.
Entrati nel Canyon si seguono le tracce di sentiero che ne risalgono l’alveo. Dopo 1km sulla sinistra è presente un cartello che indica il sentiero che conduce a Castel del Monte. Si svolta a sinistra e si prosegue su sentiero tra prati in direzione dell’ormai vicino monte Bolza del quale se ne scorge la cima rocciosa. Si prosegue per ca. 1km su sentiero comodo fino a quota 1.620 dove è necessario lasciare il sentiero svoltando a destra in direzione della vetta. Il sentiero di salita percorre il canale detritico posto a sinistra della vetta.
Seguendo tracce di sentiero e omini di pietra si risale la pietraia e successivamente tenendosi a sinistra del canale (destra orografica) si risale per tracce di sentiero fino ad una spalla dalla quale si apre il panorama sul versante opposto. Seguendo attentamente i segni rossi sulle rocce si svolta leggermente a destra e per facili roccette si giunge sul Monte Bolza (1.904mt).
Questa vetta non è il punto più alto del monte e dell’escursione (lo raggiungeremo successivamente) ma rimane comunque una bella vetta panoramica molto appagante con bella vista a nord ovest sulla catena mentre a sud aguzzando la vista si può scorgere il castello di Rocca Calascio.
Dalla vetta si cerca attentamente l’evidente traccia del sentiero che prosegue in direzione ovest passando a destra di una zona rocciosa. Scesa attentamente una rampa rocciosa si giunge ad una sella con evidente sentiero che aggira a destra una fascia rocciosa per poi ricongiungersi alla cresta più avanti. Si percorre la cresta ormai comoda e intuitiva con un perenne magnifico panorama sul Corno Grande. Dopo 2,5km di comoda cresta si giunge sulla Cima di Monte Bolza (1.927mt), punto più alto dell’escursione.
Da cima di Monte Bolza si prosegue sempre ad ovest lungo la cresta che inizia a digradare verso valle, si scendono ca. 250mt tra prati e roccette fino a recuperare una strada sterrata dove si svolta a destra per giungere alla Fonte di Assergi. Dietro la fonte dipartono tracce di sentiero sterrato che percorrono la pianeggiante valle Cortina parallelamente alla strada asfaltata.
Dopo 2km in piano il fondo si fa sabbioso, siamo entrati nel Canyon dello Scoppaturo che nella sua parte iniziale risulta molto suggestivo, presente all’ingresso un sentiero che conduce sulla strada nei pressi di un parcheggio.
Per entrare nel canyon si percorre l’alveo del torrente circondato da pareti rocciose e dopo una prima svolta è presente la Grotta della Valianara. Si prosegue lungo il fondo sabbioso fino ad uno slargo dove il Canyon si ingrandisce accogliendo da sinistra il canale di scolo de La Canala (che scende dalle pendici tra monte Prena e monte Camicia). Qui si svolta a destra proseguendo lungo il canyon ora più ampio
Si segue il Canyon andando alla ricerca delle rocce dove sono state girate le scene di Lo Chiamavano Trinità, seguendo il Canyon ci si ricongiunge con il sentiero percorso all’andata e andando a ritroso si giunge al punto di partenza dove è d’obbligo mangiare gli arrosticini tra i più buoni d’Abruzzo.
Waypoints
Ristoro Mucciante e Giuliani
Come arrivare: Dalla A24 uscire ad Assergi per poi seguire le indicazioni per Fonte Cerreto prima e Campo Imperatore poi (SR 17bis), una volta giunti alla piana si supera il bivio per l'albergo di Campo Imperatore e si prosegue dritti, dopo circa 10 km si giunge in prossimità del bivio per Fonte Vetica (al bivio c'è lo storico Ristoro Mucciante e il Ristoro Giuliani), si parcheggia nei pressi dei ristori. D’inverno fino a primavera inoltrata (metà aprile) la strada da Assergi è chiusa. È quindi preferibile salire dalla più tortuosa strada per Santo Stefano di Sessanio fino allo sbarramento di Campo Imperatore da dove è possibile raggiungere il Bolza a piedi dal versante opposto nei pressi di Fonte Assergi. In ogni caso sempre meglio informarsi sull’apertura delle strade prima della partenza. Per salire da Santo Stefano, dalla A24 si prende l’uscita per L’Aquila Est seguendo le indicazioni per Sulmona fino a prendere la SS17 che si segue fino al paese di Barisciano dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Santo Stefano di Sessanio. Da Santo Stefano si sale verso Campo Imperatore fino al lago di Racollo con omonimo rifugio e successivamente al bivio di Campo Imperatore con la SS17bis dove si svolta a destra per raggiungere i ristori.
Fonte della Macina
Dai ristori guardando verso sud ovest è possibile subito scorgere la sagoma del monte Bolza, in direzione del Bolza è intuibile anche il sentiero lungo il quale è già visibile la statua del pastore Pupo Nunzio. Scendendo alle spalle del ristoro Giuliani si giunge prima a Fonte della Macina e successivamente alla statua del pastore.
Monumento al pastore Pupo Nunzio
la statua del pastore Pupo Nunzio di Roio morto con i suoi figlioletti nel 1919 a causa di una tormenta di neve; la moglie nel disperato tentativo di soccorrerli in preda a disperazione muore anch’essa dal dolore. Questa storia è stata impressa nel marmo dallo scultore Vicentino Michetti a memoria della dura vita che i pastori vivono in queste zone
Fonte Cupa
Proseguendo su traccia evidente di sterrata si prosegue verso sud ovest verso uno spacco dal quale esce un fiume di terra e sabbia bianca, è il canyon dello Scoppaturo, vicino all’ingresso è presente una grotta con stillicidio di acqua, è la Fonte Cupa
ingresso al Canyon dello Scoppaturo
Entrati nel Canyon si seguono le tracce di sentiero che ne risalgono l’alveo
nel Canyon dello Scoppaturo
Entrati nel Canyon si seguono le tracce di sentiero che ne risalgono l’alveo
deviazione sentiero per Castel del Monte
Dopo 1km sulla sinistra è presente un cartello che indica il sentiero che conduce a Castel del Monte. Si svolta a sinistra e si prosegue su sentiero tra prati
sentiero per Castel del Monte
si prosegue su sentiero tra prati in direzione dell’ormai vicino monte Bolza del quale se ne scorge la cima rocciosa
deviazione salita al Monte Bolza
Si prosegue per ca. 1km su sentiero comodo fino a quota 1.620 dove è necessario lasciare il sentiero svoltando a destra in direzione della vetta. Il sentiero di salita percorre il canale detritico posto a sinistra della vetta
salita al Monte Bolza
Seguendo tracce di sentiero e omini di pietra si risale la pietraia e successivamente tenendosi a sinistra del canale (destra orografica) si risale per tracce di sentiero fino ad una spalla dalla quale si apre il panorama sul versante opposto. Seguendo attentamente i segni rossi sulle rocce si svolta leggermente a destra e per facili roccette si giunge sul Monte Bolza (1.904mt)
Monte Bolza
Monte Bolza (1.904mt). Questa vetta non è il punto più alto del monte e dell’escursione (lo raggiungeremo successivamente) ma rimane comunque una bella vetta panoramica molto appagante con bella vista a nord ovest sulla catena mentre a sud aguzzando la vista si può scorgere il castello di Rocca Calascio.
cresta del Monte Bolza
Dalla vetta si cerca attentamente l’evidente traccia del sentiero che prosegue in direzione ovest passando a destra di una zona rocciosa. Scesa attentamente una rampa rocciosa si giunge ad una sella con evidente sentiero che aggira a destra una fascia rocciosa per poi ricongiungersi alla cresta più avanti. Si percorre la cresta ormai comoda e intuitiva con un perenne magnifico panorama sul Corno Grande.
cima del Monte Bolza
Dopo 2,5km di comoda cresta si giunge sulla Cima di Monte Bolza (1.927mt), punto più alto dell’escursione
recupero strada sterrata
Da cima di Monte Bolza si prosegue sempre ad ovest lungo la cresta che inizia a digradare verso valle, si scendono ca. 250mt tra prati e roccette fino a recuperare una strada sterrata dove si svolta a destra per giungere alla Fonte di Assergi
Fonte di Assergi
Fonte di Assergi dietro la quale dipartono tracce di sentiero sterrato che percorrono la pianeggiante valle Cortina parallelamente alla strada asfaltata.
lungo valle Cortina
Si percorre la pianeggiante valle Cortina parallelamente alla strada asfaltata. Dopo 2km in piano il fondo si fa sabbioso, siamo entrati nel Canyon dello Scoppaturo
ingresso nel Canyon dello Scoppaturo
siamo entrati nel Canyon dello Scoppaturo che nella sua parte iniziale risulta molto suggestivo, presente all’ingresso un sentiero che conduce sulla strada nei pressi di un parcheggio. Per entrare nel canyon si percorre l’alveo del torrente circondato da pareti rocciose e dopo una prima svolta è presente la Grotta della Valianara.
Nel Canyon dello Scoppaturo
Si prosegue lungo il fondo sabbioso fino ad uno slargo dove il Canyon si ingrandisce accogliendo da sinistra il canale di scolo de La Canala (che scende dalle pendici tra monte Prena e monte Camicia). Qui si svolta a destra proseguendo lungo il canyon ora più ampio. Si segue il Canyon andando alla ricerca delle rocce dove sono state girate le scene di Lo Chiamavano Trinità
ritorno al punto di partenza
seguendo il Canyon ci si ricongiunge con il sentiero percorso all’andata e andando a ritroso si giunge al punto di partenza dove è d’obbligo mangiare gli arrosticini tra i più buoni d’Abruzzo.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso davvero completo e lontano dalle calche percorribile anche nei week end di agosto senza timore di trovare la fila in vetta. La salita per quelle chiamate "facili roccette" l'ho trovata un po' faticosa per me che mi considero un perenne neofita dell'alta montagna. Bellissimi panorami sul Gran Sasso e suggestivo il Canyon dello Scoppaturo, tanto più per me che sono un fan di Bud e Terence!
gli arrosticini a fine escursione un must!!!! Giro consigliatissimo