Bomerano - Abu Tabela - S. Lazzaro - M.Murillo - Agerola
near Bomerano, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
- Ponte in legno (327)
- Grotte S Barbara (354)
- Furore (Abu Tabela 354a)
- Orrido di Pino
- Punta S. Lazzaro
- M.te Murillo (369/369a/365)
Traccia verificata dai compagni del Gruppo in data 08/02/2024.
il Sentiero di Abu Tabela.
Il nome è già abbastanza singolare e, nella sua peculiarità, sviscera storie di guerra, di temerarietà e anche di conquista. Abu Tabela era infatti l’appellativo di Paolo Avitabile, un agerolese compianto per la sua illustre carriera nell’esercito per conto del Regno delle Due Sicilie. Combatté dapprima al fianco del re di Napoli Gioacchino Murat poi in Oriente, in Persia, dove diventò generale delle truppe Peshawar. Lì gli venne dato il soprannome di Abu Tabela che, peraltro, è ancora molto diffuso in quelle zone. Il valore singolare della storia di Abu Tabela non deriva, però, solo da questo appellativo.
Agerola, infatti, faceva parte della provincia di Salerno (“Principato di Citra”), ma quando Abu Tabela tornò in patria nel 1844 la separò da tale principato per annetterla alla provincia di Napoli rendendola cittadina montana, ovvero un comune autonomo dal territorio di Amalfi. Oltre ad essere stato il creatore della razza bovina Agerolese. Da Piazza Paolo Capasso Bomerano prendiamo la stradina che ci porta verso il sentiero degli Dei (CAI 327), giunti nei pressi del ponte di legno teniamo la sinistra e proseguiamo lungo il sentiero CAI 354 che da Bomerano porta al Fiordo di Furore passando per la Grotta di Santa Barbara. Dopo circa 1 km appena dopo la Grotta di Santa Barbara, abbandoniamo il sentiero per Furore imboccando sulla sinistra il sentiero CAI 354a denominato Abu Tabela che ci porta nella parte alta di Furore verso San Lazzaro. Scendiamo fino a giungere sulla strada nei pressi della Chiesa di Sant’Alfonso dei Liguori. Continuando lungo la strada dopo circa 1 km giungiamo alla Chiesa di San Giacomo. Da qui proseguiamo su Via Pino fino a riprendere il sentiero. In prossimità del Torrente Schiato possiamo ammirare alcune cascate, il Torrente Schiato scende lungo il vallone fino a sfociare in mare al Fiordo di Furore.
Waypoints
Partenza. Chiesa di San Matteo Apostolo
Grotte S Barbara
falesia grotta s. barbara. In una cavità naturale fu costruita, in un momento non ben precisabile, ma sicuramente anteriore al 1800, una piccola chiesa, ormai allo stato di quasi totale crollo, preceduta da un atrio a pianta quadrata, sotto il quale fu ricavata una cisterna, dove veniva raccolta anche l’acqua proveniente da una sorgente presente in grotta. La copertura a volta a sesto rialzato del vano d’ingresso (l’unico ancora leggibile architettonicamente) presenta tracce di decorazione pittorica; la struttura è a tre navate, absidata, con chiari interventi strutturali nel XIX secolo (costruzione di un muro davanti alle absidi). La decorazione pittorica, meglio conservata, presenta una Madonna con Bambino tra due monaci, inserita tra due colonne con capitelli corinzi che sostengono una struttura architettonica a timpano. A destra dell’entrata un campanile a pianta quadrata completava il complesso religioso. La grotta sottostante la chiesa contiene resti di pitture non più leggibili, ma forse dovette costituire il primo insediamento cultuale.
bivio 354a/354. a sn
diritto
S. Alfonso
belvedere via Centena
a Dr, ancora 354a
S. Giacomo
passare sotto alla chiesa, che forma un tunnel. La chiesa di San Giacomo Apostolo sorge nella località Santo Jato, su di un terrazzamento ed è preceduta da un sagrato. La facciata, dipinta in grigio e bianco, si presenta con una parte inferiore tripartita tramite paraste con capitelli che sorreggono il cornicione: al centro è posto il portale d'ingresso principale, sormontato da una maiolica decorata con la figura di san Giacomo, mentre un altro portale è posto sul lato destro; a sinistra, il vano della porta è segnato da una decorazione in stucco, riproducente un finto portale.
via S. Maria
guado Schiato
guado torrente schiato. Il vallone di Furore è uno dei più pittoreschi fiordi d’Italia; qui si può ammirare un paesaggio meraviglioso e numerose gole che tagliano l’enorme massa montagnosa che precipita a mare. Esso rappresentò un porto naturale, nel quale si svolsero fiorenti traffici e forme di attività come quelle delle cartiere e dei mulini, alimentati dal fiume Schiato che scende dai Monti Lattari, dalla meravigliosa Agerola, ricca di sentieri storie e tradizioni.
via Pino
sottopasso
P.zza Avitabile
Diritto 369a
carcassa auto
M. Murillo 910m
al ritorno a Sn 365
bivio. lascia 365 e vai a Dr
scendi su via Panoramica
prendi sentiero a sn
a Sn
S.Maria delle Grazie
Parch. Palasport
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