Activity

Bolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni

Download

Trail photos

Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni

Author

Trail stats

Distance
8.57 mi
Elevation gain
2,500 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,500 ft
Max elevation
2,685 ft
TrailRank 
64
Min elevation
423 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 50 minutes
Time
4 hours 47 minutes
Coordinates
2266
Uploaded
April 21, 2022
Recorded
April 2022
Share

near Bolognano-Vignole, Trentino-Alto Adige (Italia)

Viewed 411 times, downloaded 11 times

Trail photos

Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni Photo ofBolognano Troiana le incisioni rupestri di Pianaura ed il Bosco Caproni

Itinerary description

Punto di partenza di questo percorso è Bolognano.

Bolognano è una frazione di Arco, in provincia autonoma di Trento, posta ai piedi del monte Stivo. La frazione confina (in senso orario da nord ad ovest) con i paesi di Massone, col comune di Ronzo-Chienis, con Vignole, Pratosaiano e Caneve.

Premessa-
Ho seguito questo itinerario grazie ad una mappa gps che qualcuno ha publicato. Ma purtroppo dopo circa cinquecento metri dal punto di partenza oltrepassa una recinzione ed attraversa una proprietà privata. Non ritenendo eticamente corretto questi sconfinamenti, ho creato una variante a disposizione per chi vorrà seguire questo bel percorso.

In mezzo al reportage fotografico ho pubblicato uno screenshot di una mappa con la variante. Propongo come location per iniziare questo itinerario il parcheggio del cimitero vecchio di Bolognano, dove eventualmente si può lasciare un auto. Iniziando a percorrere Via Gambor verso Est, alla nostra sinistra per circa quattrocento metri prima di ricongiungersi all’itinerario originale.

Al rientro, percorrendo Via della Repubblica verso Sud, svolteremo a sinistra su Via Gambor per tornare al Cimitero e chiudere il nostro itinerario. Con all’attivo circa un chilometro in meno rispetto l’itinerario originale.

Quindi partendo dal vecchio cimitero di Bolognano, imbocchiamo Via Gambor alla nostra sinistra, per poi lasciarla dopo poco per una stradina alla nostra destra. Percorsi cento cinquanta metri svoltiamo a sinistra e siamo sull'itinerario originale.

Seguiamo questa stradina in salita per circa ottocento metri prima che diventi un sentiero. Questo sentiero non è tracciato dal CAI o Dalla SAT, riporta solo occasionalmente dei cartelli di legno che danno indicazioni di alcune località. Si consiglia l'utilizzo di un gps per seguire questa traccia, altrimenti potrebbe risultare un po' difficile, in più con il rischio di sbagliare strada e perdersi.

A circa un chilometro dal via dobbiamo imboccare un sentiero alla nostra sinistra, che all'inizio si presenta come una sorta di scalinata, e un cartello in legno indica per l'eremo di San Giacomo.

La salita non da tregua e questo sentiero sembra proprio non avere mezze misure. Intorno ai due chilometri e cento metri dobbiamo seguire il sentiero alla nostra sinistra. Qui cominciamo a vedere dei cartelli bianco rossi, ma segnalano nella direzione in cui veniamo, cioè verso Bolognano e si riferiscono ad un altro itinerario. Quindi non ci possono essere molto d'aiuto.

Raggiungiamo il prossimo bivio a sinistra intorno ai due chilometri e mezzo di percorrenza, siamo a metà della salita: intorno ai cinquecento cinquanta metri di altitudine.

Intorno a poco più di tre chilometri dal via la vegetazione lascia spazio al panorama e la vista su Arco è molto bella. Abbiamo raggiunto quasi i settecento metri di altitudine, manca ancora l'ultimo strappato per raggiungere la cima.

Dopo aver raggiunto il punto più alto il sentiero diventa pianeggiante per un breve tratto, e poi con una breve discesa si immette in una strada forestale che attraversa un castagneto. Ora questa comoda forestale in discesa ci conduce in circa sei chilometri dal via, a Troiana.

Circa l’origine del toponimo si formulano diverse ipotesi. Ambrogio Franco nel Seicento scriveva “Turbiniana, ma il popolo dice Troiana”; qualche altra fonte cita l’esistenza di una torre. Di certo si sa che questa piccolo gruppo di case allineate al margine settentrionale di un grande prato era, fino al 1821, Comune autonomo, dotato di un proprio statuto. In quell’anno l’imperial regio Capitanato Circolare decise la sua unione con Arco «ritenuto che si tratta di un comune d’assai ristretta estensione di terreno e quasi senza popolazione e che tutto il territorio è per ogni dove circondato da quello della città di Arco».

Nel piccolo centro si trova la chiesetta di S. Lorenzo; le prime notizie su questa chiesa risalgono al 1606, anno in cui si ritiene sia stata avviata la sua edificazione. Qualche decennio dopo si costruì accanto alla chiesa un romitorio, che ospitò nel corso dei secoli successivi diversi eremiti.

Lasciamo Troiana sulla strada principale in direzione Sud. Appena fuori dall'abitato la strada si immette sulla strada che scende da Carobbi. Noi proseguiamo sempre verso Sud, fino ad un'area di sosta sulla nostra destra. Un crocifisso in legno saluta il passante.

In questo punto lasciamo la strada asfaltata e imbocchiamo il sentiero alla nostra destra segnato dal CAI col numero 668. Questa vecchia strada lastricata è molto bella, ma nasconde alcune insidie soprattutto in autunno con le foglie, che nascondono dove si mette i piedi.

Alla fine del sentiero, dove riprende la strada terremo la destra, e a circa trecento metri da li raggiungiamo le incisioni rupestri di Pianaora.

Nel Comune di Arco in località Pianaura, a monte della frazione di Massone, delle interessanti incisioni rupestri di periodo medievale segnano un probabile itinerario di pellegrinaggio locale legato alla figura di San Lorenzo. Lungo il percorso, molto suggestivo anche dal punto di vista naturalistico, si trovano varie tracce incise, soprattutto in ripari sottoroccia, che invogliano il visitatore a fermarsi e meditare. Diversi sono i segni nella roccia: trie, roncole, graticole, croci in circoli radiati, croci patenti e impronte di piede sono state tracciate da mani ignote e ci permettono un tuffo nel passato emozionante e carico di simboli.

Le incisioni rupestri di Pianaùra sono state segnalate nel 1988 da Franco Bonomi. Nel 2007 l’area è stata sistemata e inserita in un percorso storico-naturalistico da parte della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Arco con la collaborazione del Muse.

La lastra istoriata è costituita da una superficie montonata posta alla base di un riparo sottoroccia, collocato in una stretta valle percorsa da una via di comunicazione che ha costituito in passato il collegamento obbligato tra il fondovalle arcense, gli insediamenti posti alle pendici del Monte Stivo e Drena. L’ampiezza e le incisioni del riparo di Pianaùra lo rendono uno tra i più ricchi e complessi siti di arte rupestre del Trentino – Alto Adige. Grazie all’aggetto di roccia sovrastante la conservazione delle figure risulta eccezionale, considerando anche la solubilità del supporto calcareo. Altrettanto straordinarie sono la varietà delle tecniche esecutive, la quantità delle incisioni, la loro ricchezza tipologica e le sovrapposizioni tra figure che marcano una diacronia di esecuzione.

Percorso circa altri novecento metri dobbiamo seguire a destra sul sentiero Caproni, e dopo circa un chilometro e duecento metri raggiungiamo le case ex Caproni. Sulle rocce circostanti si può notare l'erosione dei ghiacciai.

Grazie alla disponibilità dell'associazione Oltre il Sarca, del Gruppo Alpini di Arco e della sezione di Arco della Sat, dal 24 giugno tutte le ultime domeniche del mese fino a ottobre la casa alle cave alte del bosco Caproni sarà aperta al pubblico, dalle 10 alle 18, con visita guidata alle cave alle 14.30. Sarà possibile vedere il percorso espositivo dedicato alle cave di Vastré e alla figura del pioniere del volo Gianni Caproni e il giardino antico annesso al compendio.

Il bosco Caproni si estende per circa 44 ettari alla base del fianco occidentale del Monte Stivo ed è accessibile comodamente dalla frazione arcense di Massone. L'area prende il nome dalla famiglia di Gianni Caproni, ingegnere areonautico noto come "pioniere dell'aria", nato proprio a Massone nel 1866, che acquistò questi ed altri terreni e che, con intento di bonifica e rimboschimento, garantì lavoro a decine di famiglie povere nel periodo fra le due guerre. Attualmente di proprietà del Comune di Arco, il bosco è stato oggetto di intervento di riqualificazione del Servizio Conservazione e Valorizzazione ambientale della Provincia Autonoma di Trento che ha realizzato un percorso storico-naturalistico che consente di scoprire sia l'affascinante e misterioso ambiente delle cave, sia il bosco sotto il profilo naturalistico.

L'ambiente naturale

Dal punto di vista della flora si registra qui la lecceta più settentrionale d'Europa a cui si affiancano altre specie mediterranee, olivi e piante di castagno secolari, oltre alla vegetazione spontanea (rovi, carpini, ciliegi selvatici). Sono inoltre visibili interessanti conformazioni rocciose di origine glaciale, il paleoalveo di un torrente e negli antichi percorsi dei "brozzi", le slitte per la raccolta della legna, frequentemente ci si imbatte in fenomeni di carsismo e tracce di fossili.


La cave di pietra statuaria

Notevole interesse suscitano le cave di oolite, attive fino agli inizi del Novecento che, scavate profondamente nella roccia del dosso di Vastrè, si presentano con grandiosi antri oscuri. Qui veniva estratta la pietra statuaria nota come il bianco di Arco: una particolare lavorazione consisteva nella realizzazione di tubi per gli acquedotti, ecco perchè resti di queste tubazioni si rinvengono ancora qua e là nelle campagne dei paesi del basso Sarca. Con questa pietra sono state inoltre scolpite alcune opere presenti nella Chiesa della Collegiata e la statua del Mosè nella piazza di Arco, la fontana di Piazza Duomo a Trento, le statue di Prato della Valle a Padova e quelle che ornano il ponte Taro a Parma. Durante la Seconda Guerra Mondiale le cave vennero usate come rifugio antiaereo dagli abitanti di Massone e San Martino.


La linea delle trincee

Salendo nella lecceta si arriva al culmine del dosso Vastrè. Da qui è possibile addentrarsi nel sentiero delle trincee, ripristinato dal Gruppo Alpini di Arco, che si sviluppa lungo un esteso sistema trincerato, apprestato qui dai comandi austriaci per controllare la valle del Sarca: mozzafiato sono i panorami sul castello di Arco, sul Monte Brione, sui paesi di Dro e Ceniga, sulle imponenti balze rocciose della Valle del Sarca.

Scendiamo il sentiero con un bel panorama serale davanti a noi su Arco, il Brione ed il Lago di Garda. Percorsi due chilometri dalle case Caproni raggiungiamo San Martino, siamo tornati nella "Busa".

Da San Martino Massone, le due piccole frazioni del Comune di Arco, ci dirigiamo su Via Scipio Sighele in direzione Est, fino poi a svoltare verso Sud su quella che diventerà Via della Repubblica. Tornati a Bolognano, non appena entriamo nell'abitato dobbiamo svoltare a sinistra in direzione del vecchio cimitero, per raggiungere il punto di partenza, e la fine di questo percorso.

Waypoints

PictographPanorama Altitude 679 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographWaypoint Altitude 850 ft
Photo ofSentiero Photo ofSentiero Photo ofSentiero

Sentiero

PictographIntersection Altitude 1,004 ft
Photo ofA Sx per l’eremo di S.Giacomo Photo ofA Sx per l’eremo di S.Giacomo Photo ofA Sx per l’eremo di S.Giacomo

A Sx per l’eremo di S.Giacomo

PictographIntersection Altitude 1,483 ft
Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx

Seguire a Sx

PictographIntersection Altitude 1,549 ft
Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx

Seguire a Sx

PictographIntersection Altitude 1,818 ft
Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx Photo ofSeguire a Sx

Seguire a Sx

PictographPanorama Altitude 2,231 ft
Photo ofVista su Arco Photo ofVista su Arco Photo ofVista su Arco

Vista su Arco

PictographWaypoint Altitude 2,385 ft
Photo ofInizio Forestale Photo ofInizio Forestale Photo ofInizio Forestale

Inizio Forestale

PictographReligious site Altitude 2,113 ft
Photo ofChiesetta di Troiana Photo ofChiesetta di Troiana Photo ofChiesetta di Troiana

Chiesetta di Troiana

PictographWaypoint Altitude 2,054 ft
Photo ofZona di sosta Photo ofZona di sosta Photo ofZona di sosta

Zona di sosta

PictographIntersection Altitude 2,047 ft
Photo ofSeguire il sentiero a Dx Photo ofSeguire il sentiero a Dx Photo ofSeguire il sentiero a Dx

Seguire il sentiero a Dx

PictographIntersection Altitude 1,227 ft
Photo ofSeguire a Dx Photo ofSeguire a Dx Photo ofSeguire a Dx

Seguire a Dx

PictographWaypoint Altitude 1,184 ft
Photo ofIncisioni rupestri di pianaora Photo ofIncisioni rupestri di pianaora Photo ofIncisioni rupestri di pianaora

Incisioni rupestri di pianaora

PictographIntersection Altitude 1,135 ft
Photo ofSeguire a Dx su sentiero Caproni Photo ofSeguire a Dx su sentiero Caproni Photo ofSeguire a Dx su sentiero Caproni

Seguire a Dx su sentiero Caproni

PictographWaypoint Altitude 1,001 ft
Photo ofCase Caproni Photo ofCase Caproni Photo ofCase Caproni

Case Caproni

PictographPanorama Altitude 686 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographPanorama Altitude 689 ft
Photo ofSentiero Photo ofSentiero Photo ofSentiero

Sentiero

PictographReligious site Altitude 394 ft
Photo ofChiesa di San Martino Photo ofChiesa di San Martino Photo ofChiesa di San Martino

Chiesa di San Martino

Comments

    You can or this trail