Bivacco Col dei Gai, via Tragol de le Vache. (Monti Cimone, Cisa, Torresel)
near Lago, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La sgambata di oggi parte dal parcheggio della chiesa di Lago (TV), parcheggio libero.
Ci si incammina da subito di buon lena salendo a destra per il Cai1034, che prende anche nome locale Tragol de le Vache, che è lo stesso che porta i turisti ad ammirare la Big Bench 181, ma io poco prima di un vecchio ponte di pietra prendo a sx e salgo con buona pendenza, su traccia molto evidente.
La pendenza qui è attorno al 22%, in 15 minuti ho già guadagnato 200m di dislivello, e dopo 40 minuti ne ho preso 450m.
La salita è sempre costante, tra magnifici castagni, immenso foliage invernale, fino a uscire dal bosco a quota circa 900m, in corrispondenza di una bella altana sulla sx. (Qui presenza di numerose bandierine metalliche arancioni di cui però ignoro l'utilizzo)
Dopo qualche centinaia di metri e circa 50m di dislivello incrocio la forestale che sale da Lago, la seguo fino ad incrociare l'asfalto che arriva da Pian de le Femene, e prendo a sinistra verso la Posa.
Arrivato in zona Posa si costeggia il lato nord del monte La Cisa, prendendo una carrareccia sulla destra.
Attenzione ⚠️ qui iniziano i "problemi".
Non seguendo attentamente il gps, ho tralasciato l'innesto sulla sinistra di una vecchia traccia, sono andato avanti circa 200m e sono poi tornato indietro.
Da questo punto in poi, preso l'innesto quasi invisibile, é richiesto un grande senso dell'orientamento e delle buone doti di equilibrio perché la traccia segnata sul gps è stata praticamente abbandonata dopo l'avvento di Vaia, e diventa difficilissimo procedere cercando di stare in traccia poiché la stessa è attraversata da innumerevoli schianti, che costringono a scendere/salire per decine di metri per aggirare l'ostacolo, perdendo così il senso dell'orientamento.
Con difficoltà arrivo al Bivacco Col Dei Gai (molto bello, tenuto egregiamente) a quota 1192m.
Vista l'ora (16:30) sono costretto a ripartire subito verso il Monte Cimone, sempre sul Cai2317, per evitare che la luce se ne vada quando sono ancora in quota.
Attraverso velovemente il Cimone, poi La Cisa, e scendo su bella traccia verso dx, direzione M.te Torresel.
La discesa da M.te Torresel (merita una foto dalla vetta) si fa impegnativa, perde dislivello molto velocemente, passa proprio sotto il suddetto monte, ha un piccolissimo tratto attrezzato, e poi il sentiero si butta deciso verso valle.
Questa parte è da fare con concentrazione, in primis per i parecchi salti di roccette che possono essere insidiosi, poi perché il foliage rende l'aderenza molto precaria.
Sceso fino a una bellissima casera, adiacente alla quale trovate un ameno ponte tibetano (vedi foto) comincio la parte di discesa più semplice, che si svolge su strada forestale, a tratti cementata a tratti bianca.
Da qui vi consiglio di NON seguire la mia traccia gps, e di procedere per la forestale, perché visto l'arrivo dell'oscurità ho deciso di tagliare tutte le curve scendendo attraverso canali dell'acqua e tratti di puro bosco selvatico, ma anche se molto divertente, lo sconsiglio ai più.
Giunto alla frazione Sottocroda, sono rientrato per strada asfaltata fino alla macchina.
Questa è un'escursione impegnativa sia per la lunghezza che per lo sviluppo altimetrico, vi sconsiglio di prendere la traccia ormai cancellata che sale a sinistra per arrivare al bivacco, bensì vi consiglio di salire a La Cisa attraverso la bella traccia che sale dritta e non ha difficoltà tecniche.
Richiesta attenzione sotto al monte Torresel.
Copertura telefonica 50%
Ci si incammina da subito di buon lena salendo a destra per il Cai1034, che prende anche nome locale Tragol de le Vache, che è lo stesso che porta i turisti ad ammirare la Big Bench 181, ma io poco prima di un vecchio ponte di pietra prendo a sx e salgo con buona pendenza, su traccia molto evidente.
La pendenza qui è attorno al 22%, in 15 minuti ho già guadagnato 200m di dislivello, e dopo 40 minuti ne ho preso 450m.
La salita è sempre costante, tra magnifici castagni, immenso foliage invernale, fino a uscire dal bosco a quota circa 900m, in corrispondenza di una bella altana sulla sx. (Qui presenza di numerose bandierine metalliche arancioni di cui però ignoro l'utilizzo)
Dopo qualche centinaia di metri e circa 50m di dislivello incrocio la forestale che sale da Lago, la seguo fino ad incrociare l'asfalto che arriva da Pian de le Femene, e prendo a sinistra verso la Posa.
Arrivato in zona Posa si costeggia il lato nord del monte La Cisa, prendendo una carrareccia sulla destra.
Attenzione ⚠️ qui iniziano i "problemi".
Non seguendo attentamente il gps, ho tralasciato l'innesto sulla sinistra di una vecchia traccia, sono andato avanti circa 200m e sono poi tornato indietro.
Da questo punto in poi, preso l'innesto quasi invisibile, é richiesto un grande senso dell'orientamento e delle buone doti di equilibrio perché la traccia segnata sul gps è stata praticamente abbandonata dopo l'avvento di Vaia, e diventa difficilissimo procedere cercando di stare in traccia poiché la stessa è attraversata da innumerevoli schianti, che costringono a scendere/salire per decine di metri per aggirare l'ostacolo, perdendo così il senso dell'orientamento.
Con difficoltà arrivo al Bivacco Col Dei Gai (molto bello, tenuto egregiamente) a quota 1192m.
Vista l'ora (16:30) sono costretto a ripartire subito verso il Monte Cimone, sempre sul Cai2317, per evitare che la luce se ne vada quando sono ancora in quota.
Attraverso velovemente il Cimone, poi La Cisa, e scendo su bella traccia verso dx, direzione M.te Torresel.
La discesa da M.te Torresel (merita una foto dalla vetta) si fa impegnativa, perde dislivello molto velocemente, passa proprio sotto il suddetto monte, ha un piccolissimo tratto attrezzato, e poi il sentiero si butta deciso verso valle.
Questa parte è da fare con concentrazione, in primis per i parecchi salti di roccette che possono essere insidiosi, poi perché il foliage rende l'aderenza molto precaria.
Sceso fino a una bellissima casera, adiacente alla quale trovate un ameno ponte tibetano (vedi foto) comincio la parte di discesa più semplice, che si svolge su strada forestale, a tratti cementata a tratti bianca.
Da qui vi consiglio di NON seguire la mia traccia gps, e di procedere per la forestale, perché visto l'arrivo dell'oscurità ho deciso di tagliare tutte le curve scendendo attraverso canali dell'acqua e tratti di puro bosco selvatico, ma anche se molto divertente, lo sconsiglio ai più.
Giunto alla frazione Sottocroda, sono rientrato per strada asfaltata fino alla macchina.
Questa è un'escursione impegnativa sia per la lunghezza che per lo sviluppo altimetrico, vi sconsiglio di prendere la traccia ormai cancellata che sale a sinistra per arrivare al bivacco, bensì vi consiglio di salire a La Cisa attraverso la bella traccia che sale dritta e non ha difficoltà tecniche.
Richiesta attenzione sotto al monte Torresel.
Copertura telefonica 50%
Waypoints
Intersection
3,944 ft
Giù a dx
ATTENZIONE! La straccia inizierà dopo poche centinaia di metri in corrispondenza di una semicurva a sx. Attacco impercettibile.
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