Battaglia dell’Ortigara: Seconda Parte
near Malga Fossetta, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
No non abbiamo camminato per 24 Km 😁😁 Il percorso ad anello finisce dove lo avevano cominciato: il piazzale Lozze e quindi 10,7 km. Mi ero dimenticato di fermare l’App e me ne sono accordo solo dopo parecchi Km in auto. 🤗
Escursione sui luoghi della battaglia dell’Ortigara svoltasi dal 10 al 29 Giugno 2017 e conclusasi con un nulla di fatto per gli italiani nonostante la perdita di 25.000 uomini.
La relazione sui fatti storici ci è stata fatta dai dr Mario Pascoli e dr Andrea Vazzer che ci hanno illustrato le fasi della battaglia man mano che ne percorrevamo ì luoghi.
Partiti dal piazzale Lozze siamo giunti davanti alle pareti dell’Ortigara ed abbiamo preso a salire per il versante più a nord seguendo il percorso degli Alpini della colonna Giorgi che dopo aspri combattimenti riuscirono a prendere il passo dell’agnella e successivamente quota 2101 la cima nord dell’Ortigara. Ci siamo saliti anche noi per il sentiero attrezzato attraversando anche un tratto della caverna Biancardi fino a fermarsi al cippo che ricorda le truppe Austro-Ungariche che parteciparono alla battaglia.
Al solito i Generali italiani persero l’occasione di far arrivare nuovi rinforzi e proseguire l’attacco che gli avrebbe fatto conquistare tutto l’altopiano: per paura di fare brutta figura davanti ai capi scelsero di non scegliere.
Il 15 giugno gli austriaci tentarono un contrattacco che venne fermato dagli alpini. Il 19 giugno dopo una giornata di bombardamento dell’ artiglieria gli italiani partirono nuovamente all’assalto e riuscirono a visto di gravi perdite a prendere anche la seconda cima dell’Ortigara dove adesso si erge la colonna spezzata a ricordo del sacrificio degli Alpini.
Di fronte a questa cima l’altopiano è attraversato da una profonda dolina: italiani da una parte austriaci dall’altra fortificarono delle trincee provvisorie. Noi ci siamo portati sui resti della prima linea austriaca da dove la notte del 25 giugno dopo un breve e violento bombardamento dell’artiglieria truppe d’assalto austriache con bombe a mano e lanciafiamme si infiltrarono fra le difese italiane riconquistando in un’ora tutto L’ Ortigara e prendendo migliaia di prigionieri intrappolati nei ricoveri.
Al solito i grandi capi non capirono nulla: di fronte all’azione fulminea e al grande numero di prigionieri diedero la colpa alla propaganda pacifista che aveva tolto al soldati la voglia di combattere. E consolatisi con queste affermazioni non cercarono di capire i nuovi metodi di infiltrazione con squadre d’assalto agguerrite e di pensare a come neutralizzarli. E quattro mesi dopo fu il disastro di Caporetto.
Abbiamo continuato fino all’imbocco della val Caldiera per poi scendere costeggiando il Monte Campigoletti ed arrivando ad uno struggente piccolo cimitero di guerra che ancora raccoglie le salme dei kaiserjager li’ caduti.
Siamo poi c edi per la valle dell’Agnella fino a tornare al parcheggio.
Un commosso pensiero a tutti quegli alpini morti su quelle balze pietrose
Escursione sui luoghi della battaglia dell’Ortigara svoltasi dal 10 al 29 Giugno 2017 e conclusasi con un nulla di fatto per gli italiani nonostante la perdita di 25.000 uomini.
La relazione sui fatti storici ci è stata fatta dai dr Mario Pascoli e dr Andrea Vazzer che ci hanno illustrato le fasi della battaglia man mano che ne percorrevamo ì luoghi.
Partiti dal piazzale Lozze siamo giunti davanti alle pareti dell’Ortigara ed abbiamo preso a salire per il versante più a nord seguendo il percorso degli Alpini della colonna Giorgi che dopo aspri combattimenti riuscirono a prendere il passo dell’agnella e successivamente quota 2101 la cima nord dell’Ortigara. Ci siamo saliti anche noi per il sentiero attrezzato attraversando anche un tratto della caverna Biancardi fino a fermarsi al cippo che ricorda le truppe Austro-Ungariche che parteciparono alla battaglia.
Al solito i Generali italiani persero l’occasione di far arrivare nuovi rinforzi e proseguire l’attacco che gli avrebbe fatto conquistare tutto l’altopiano: per paura di fare brutta figura davanti ai capi scelsero di non scegliere.
Il 15 giugno gli austriaci tentarono un contrattacco che venne fermato dagli alpini. Il 19 giugno dopo una giornata di bombardamento dell’ artiglieria gli italiani partirono nuovamente all’assalto e riuscirono a visto di gravi perdite a prendere anche la seconda cima dell’Ortigara dove adesso si erge la colonna spezzata a ricordo del sacrificio degli Alpini.
Di fronte a questa cima l’altopiano è attraversato da una profonda dolina: italiani da una parte austriaci dall’altra fortificarono delle trincee provvisorie. Noi ci siamo portati sui resti della prima linea austriaca da dove la notte del 25 giugno dopo un breve e violento bombardamento dell’artiglieria truppe d’assalto austriache con bombe a mano e lanciafiamme si infiltrarono fra le difese italiane riconquistando in un’ora tutto L’ Ortigara e prendendo migliaia di prigionieri intrappolati nei ricoveri.
Al solito i grandi capi non capirono nulla: di fronte all’azione fulminea e al grande numero di prigionieri diedero la colpa alla propaganda pacifista che aveva tolto al soldati la voglia di combattere. E consolatisi con queste affermazioni non cercarono di capire i nuovi metodi di infiltrazione con squadre d’assalto agguerrite e di pensare a come neutralizzarli. E quattro mesi dopo fu il disastro di Caporetto.
Abbiamo continuato fino all’imbocco della val Caldiera per poi scendere costeggiando il Monte Campigoletti ed arrivando ad uno struggente piccolo cimitero di guerra che ancora raccoglie le salme dei kaiserjager li’ caduti.
Siamo poi c edi per la valle dell’Agnella fino a tornare al parcheggio.
Un commosso pensiero a tutti quegli alpini morti su quelle balze pietrose
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