Baratz
near Baratz, Sardegna (Italia)
Viewed 1204 times, downloaded 31 times
Trail photos
Itinerary description
Questo percorso ad anello della lunghezza complessiva di circa 7.5 km, permette di effettuare il periplo del Lago, sviluppandosi in gran parte su sentiero sterrato alberato e di facile percorrenza.
Unico Lago naturale della Sardegna, si sviluppò quando il livello del mare era così alto da coprire l’attuale insenatura di Porto Ferro e fino alla zona dove oggi sorge il bacino.
E’ situato nella sub regione della Nurra sul fondo di una conca, alimentata da un piccolo bacino Rio dei Giunchi, in cui si raccolgono le acque piovane che gli permettono di avere acqua tutto l'anno.
Nonostante risenta di momenti di magra in periodi di particolare siccità, la permanenza dell'acqua è garantita da un imponente sistema dunale (dune alte fino a trenta metri) e da una pineta che ad ovest separano il Lago dal litorale, distante poco più di un chilometro dalla spiaggia di Porto Ferro.
La vasta pineta attorno al lago risale ai primi anni ‘50 e venne creata dall'uomo con alberi non tipici della zona, pino d’Aleppo e pino domestico.
Il lago di Baratz ha da sempre alimentato leggende molto insolite, una delle quali sostiene che la vallata che oggi accoglie le acque sia dovuta allo sprofondamento del terreno su cui sorgeva l’antica città di Barax.
Anche la storia del lago è intrigante: una storia racconta che alla fine della seconda guerra mondiale gli aerei tedeschi scaricarono tutte le bombe dentro il bacino. Un altra narra di una Base tedesca che all'ordine di ritirata, non avendo tempo di trasportare tutto l’apparato bellico, decise di gettarlo nel lago. Queste vennero poi ritrovate nel corso degli anni quando il livello delle acque si abbassarono facendo affiorare alcune bombe di grosse dimensioni. Segnalate da un curioso cittadino che durante una passeggiata si accorse di alcuni residui bellici esplosi e inesplosi, venne immediatamente ordinata la bonifica degli armamenti.
Lo specchio d’acqua oligo salmastro (in parte dolce) occupa 1125 ettari e con un perimetro di 12 km presenta una grande varietà di specie vegetali, dai Ginepri al Corbezzolo, dalle palme nane, all'olivastro, dal mirto, al Rosmarino, dal Cisto alle Orchidee selvatiche.
Le diverse specie di uccelli che vivono nel lago sono: il Germano Reale, una esuberante presenza di Folaghe dal tipico piumaggio nero con una caratteristica macchia bianca sulla testa, l’Airone bianco, il Cenerino, lo Svasso maggiore dal ciuffo, e le anatre, tutte osservabili da differenti punti lungo il perimetro del lago.
La ricca vegetazione acquatica è rifugio di specie tipiche dell’ambiente lacustre come le immancabili testuggini, le rane e le anguille.
Tutta l’area è stata riconosciuta dall’Unione Europea come Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Si parte in prossimità del Centro per l'Educazione Ambientale CEAS di Sassari, dove poco distante è stata allestita un'area sosta con tavoli e panche.
Lungo il sentiero da ogni angolazione si possono apprezzare viste panoramiche e suggestive di tutto il lago.
Una di queste e rappresentata dalla vista panoramica a 360 gradi sul lago, dal monte Giunchi (più un colle che un monte).
Gran parte del percorso si snoda all'ombra di pini, eucalipti, leccete, canne palustri, tifa, tamerici di altezze diverse e giunco nero.
Caricato audiovideo.
Escursione adatta a tutti, famiglie con figli.
Buona escursione a tutti, avventurosamente.
AntoJosèe.
Unico Lago naturale della Sardegna, si sviluppò quando il livello del mare era così alto da coprire l’attuale insenatura di Porto Ferro e fino alla zona dove oggi sorge il bacino.
E’ situato nella sub regione della Nurra sul fondo di una conca, alimentata da un piccolo bacino Rio dei Giunchi, in cui si raccolgono le acque piovane che gli permettono di avere acqua tutto l'anno.
Nonostante risenta di momenti di magra in periodi di particolare siccità, la permanenza dell'acqua è garantita da un imponente sistema dunale (dune alte fino a trenta metri) e da una pineta che ad ovest separano il Lago dal litorale, distante poco più di un chilometro dalla spiaggia di Porto Ferro.
La vasta pineta attorno al lago risale ai primi anni ‘50 e venne creata dall'uomo con alberi non tipici della zona, pino d’Aleppo e pino domestico.
Il lago di Baratz ha da sempre alimentato leggende molto insolite, una delle quali sostiene che la vallata che oggi accoglie le acque sia dovuta allo sprofondamento del terreno su cui sorgeva l’antica città di Barax.
Anche la storia del lago è intrigante: una storia racconta che alla fine della seconda guerra mondiale gli aerei tedeschi scaricarono tutte le bombe dentro il bacino. Un altra narra di una Base tedesca che all'ordine di ritirata, non avendo tempo di trasportare tutto l’apparato bellico, decise di gettarlo nel lago. Queste vennero poi ritrovate nel corso degli anni quando il livello delle acque si abbassarono facendo affiorare alcune bombe di grosse dimensioni. Segnalate da un curioso cittadino che durante una passeggiata si accorse di alcuni residui bellici esplosi e inesplosi, venne immediatamente ordinata la bonifica degli armamenti.
Lo specchio d’acqua oligo salmastro (in parte dolce) occupa 1125 ettari e con un perimetro di 12 km presenta una grande varietà di specie vegetali, dai Ginepri al Corbezzolo, dalle palme nane, all'olivastro, dal mirto, al Rosmarino, dal Cisto alle Orchidee selvatiche.
Le diverse specie di uccelli che vivono nel lago sono: il Germano Reale, una esuberante presenza di Folaghe dal tipico piumaggio nero con una caratteristica macchia bianca sulla testa, l’Airone bianco, il Cenerino, lo Svasso maggiore dal ciuffo, e le anatre, tutte osservabili da differenti punti lungo il perimetro del lago.
La ricca vegetazione acquatica è rifugio di specie tipiche dell’ambiente lacustre come le immancabili testuggini, le rane e le anguille.
Tutta l’area è stata riconosciuta dall’Unione Europea come Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Si parte in prossimità del Centro per l'Educazione Ambientale CEAS di Sassari, dove poco distante è stata allestita un'area sosta con tavoli e panche.
Lungo il sentiero da ogni angolazione si possono apprezzare viste panoramiche e suggestive di tutto il lago.
Una di queste e rappresentata dalla vista panoramica a 360 gradi sul lago, dal monte Giunchi (più un colle che un monte).
Gran parte del percorso si snoda all'ombra di pini, eucalipti, leccete, canne palustri, tifa, tamerici di altezze diverse e giunco nero.
Caricato audiovideo.
Escursione adatta a tutti, famiglie con figli.
Buona escursione a tutti, avventurosamente.
AntoJosèe.
Waypoints
Comments (1)
You can add a comment or review this trail
I have followed this trail verified View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Il percorso è molto bello ma evidentemente nel corso dell'ultimo anno la vegetazione sul versante orientale del lago è cresciuta parecchio, al punto da non consentire il passaggio. Siamo dovuti tornare indietro per cercare un altro sentiero che consentisse di chiudere l'anello, come è poi stato.