Balzo della Colonnetta , cima Nord dalla Cresta Ovest . Da Tana a Termini.
near Grotte, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Cogliamo al volo il suggerimento di Verdiani di andare a parcheggiare in cima alla sterrata, si arriva fino dove c'è una catena e ci risparmiamo un pezzo di strada a piedi.
Questa strada sterrata è poco dopo Tana a Termini sulla sinistra . Siamo nella Val di Lima posti ben descritti da Maestripieri sulla sua guida , sempre poco conosciuti dai più ma sicuramente meritevoli di essere scoperti.
Si prende la strada oltre la catena e la seguiamo fino al secondo box , il primo sulla sinistra e il secondo è sulla destra , a questo punto si prende il sentiero che va a sinistra e poi giù verso destra seguendo I bolli gialli , quello che va dritto va verso Vico Pancellorum. Si segue il sentiero che arriva al greto di un torrente , guardiamo il punto migliore e si traversa , ci sono degli ometti , il sentiero non è sempre evidente, più che altro ci sono diverse tracce , più alte o più basse, dopo poco che si è traversato con leggera deviazione siamo alla grotta del Dordoio, bella grotta da visitare ma nella stagione calda quando le piogge sono un lontano ricordo , oggi la si poteva visitare solamente facendo come i Salmoni e risalire la corrente. Riprendiamo il sentiero e adesso ci sono alcuni bolli rossi da seguire , si sale sopra la grotta e si traversa a sinistra , fare attenzione a non scivolare in questo tratto , la traccia è piccola e su un ripido pendio , si scavalcano alcuni alberi caduti , si attraversa un canalino . Oltre a qualche bollo rosso c'è anche qualche ometto , la traccia ora sale un pò obliqua e migliora la percorrenza , arriviamo a Lezza Menne , sito nel bosco con unico riferimento il canale ampio che scende tra le due cime del Balzo della Colonnetta , la Sud che abbiamo appena passato e la Nord che sta per iniziare.
Andiamo ancora avanti su traccia con bolli rossi e poi sulla dorsale che poi diventa cresta si inizia a salire , ANZI , ripensamento , si va ancora un pò avanti sul sentiero e prendiamo la dorsale successiva , infatti ci sono due creste parallele che salgono da Ovest sulla cima Nord, la prima che incontriamo Marco la aveva già fatta da poco e quindi andiamo in esplorazione sulla seconda . Inizialmente paleo e alberelli abbastanza rampante poi inizia la parte rocciosa , un continuo cercare gli appigli migliori perché la roccia è abbastanza scadente e si muovono anche quelli grossi , sulla destra vediamo l'altra cresta e in un paio di punti con traversata ardita si può passare volendo da una all'altra . La salita è sfidante e richiede attenzione nella scelta dei passaggi , quando verso destra , quando verso sinistra e quando di petto . Non si arriva secondo me al secondo grado ma è bene essere un pò padroni delle tecniche di arrampicata da poter così lasciar perdere quello che si muove e tenersi a roba solida. Alcuni alberelli sono di aiuto. Sono stato così concentrato sulla salita che ho dimenticato di fare qualche foto .Usciamo in vetta praticamente circa dieci metri a sinistra dell' uscita dell'altra cresta a detta di Marco più o meno le due creste si equivalgono, questa forse leggermente più lunga la parte rocciosa e l'altra un paio di passaggi più tecnici . Bel panorama sul Balzo Nero , lo schienale dell'Asino e il Balzo Rosso . Si prosegue seguendo la divertente crestina di vetta fino a che si può poi ci si cala ad una sella e si arriva alla vetta della cima Sud. I panorami più o meno sono quelli di prima , torniamo alla sella passando prima da una vecchia Croce con targa in memoria , poco dopo la sella facciamo una pausa al riparo dal vento
Si riscende , il sentiero adesso passa da ulcuni punti infrascato di rovi , il passaggio c'è ma nel caso un bastone è di aiuto. Alcune deviazioni anche causa frane , arriviamo adesso ad un punto con panorama della cima Sud e studiamo le possibilità di salita di quella cresta ... mmmmm ... chi sà . Dopo poco il sentiero diventa strada e visto che siamo stati veloci facciamo una piccola deviazione per salire sul Sasso Caldo , ci vuol veramente poco , cima secondaria o anche terziaria con però un bel panorama anche questa. Adesso si riprende la strada e dopo poco siamo alla macchina .
Solo per esperti.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
Questa strada sterrata è poco dopo Tana a Termini sulla sinistra . Siamo nella Val di Lima posti ben descritti da Maestripieri sulla sua guida , sempre poco conosciuti dai più ma sicuramente meritevoli di essere scoperti.
Si prende la strada oltre la catena e la seguiamo fino al secondo box , il primo sulla sinistra e il secondo è sulla destra , a questo punto si prende il sentiero che va a sinistra e poi giù verso destra seguendo I bolli gialli , quello che va dritto va verso Vico Pancellorum. Si segue il sentiero che arriva al greto di un torrente , guardiamo il punto migliore e si traversa , ci sono degli ometti , il sentiero non è sempre evidente, più che altro ci sono diverse tracce , più alte o più basse, dopo poco che si è traversato con leggera deviazione siamo alla grotta del Dordoio, bella grotta da visitare ma nella stagione calda quando le piogge sono un lontano ricordo , oggi la si poteva visitare solamente facendo come i Salmoni e risalire la corrente. Riprendiamo il sentiero e adesso ci sono alcuni bolli rossi da seguire , si sale sopra la grotta e si traversa a sinistra , fare attenzione a non scivolare in questo tratto , la traccia è piccola e su un ripido pendio , si scavalcano alcuni alberi caduti , si attraversa un canalino . Oltre a qualche bollo rosso c'è anche qualche ometto , la traccia ora sale un pò obliqua e migliora la percorrenza , arriviamo a Lezza Menne , sito nel bosco con unico riferimento il canale ampio che scende tra le due cime del Balzo della Colonnetta , la Sud che abbiamo appena passato e la Nord che sta per iniziare.
Andiamo ancora avanti su traccia con bolli rossi e poi sulla dorsale che poi diventa cresta si inizia a salire , ANZI , ripensamento , si va ancora un pò avanti sul sentiero e prendiamo la dorsale successiva , infatti ci sono due creste parallele che salgono da Ovest sulla cima Nord, la prima che incontriamo Marco la aveva già fatta da poco e quindi andiamo in esplorazione sulla seconda . Inizialmente paleo e alberelli abbastanza rampante poi inizia la parte rocciosa , un continuo cercare gli appigli migliori perché la roccia è abbastanza scadente e si muovono anche quelli grossi , sulla destra vediamo l'altra cresta e in un paio di punti con traversata ardita si può passare volendo da una all'altra . La salita è sfidante e richiede attenzione nella scelta dei passaggi , quando verso destra , quando verso sinistra e quando di petto . Non si arriva secondo me al secondo grado ma è bene essere un pò padroni delle tecniche di arrampicata da poter così lasciar perdere quello che si muove e tenersi a roba solida. Alcuni alberelli sono di aiuto. Sono stato così concentrato sulla salita che ho dimenticato di fare qualche foto .Usciamo in vetta praticamente circa dieci metri a sinistra dell' uscita dell'altra cresta a detta di Marco più o meno le due creste si equivalgono, questa forse leggermente più lunga la parte rocciosa e l'altra un paio di passaggi più tecnici . Bel panorama sul Balzo Nero , lo schienale dell'Asino e il Balzo Rosso . Si prosegue seguendo la divertente crestina di vetta fino a che si può poi ci si cala ad una sella e si arriva alla vetta della cima Sud. I panorami più o meno sono quelli di prima , torniamo alla sella passando prima da una vecchia Croce con targa in memoria , poco dopo la sella facciamo una pausa al riparo dal vento
Si riscende , il sentiero adesso passa da ulcuni punti infrascato di rovi , il passaggio c'è ma nel caso un bastone è di aiuto. Alcune deviazioni anche causa frane , arriviamo adesso ad un punto con panorama della cima Sud e studiamo le possibilità di salita di quella cresta ... mmmmm ... chi sà . Dopo poco il sentiero diventa strada e visto che siamo stati veloci facciamo una piccola deviazione per salire sul Sasso Caldo , ci vuol veramente poco , cima secondaria o anche terziaria con però un bel panorama anche questa. Adesso si riprende la strada e dopo poco siamo alla macchina .
Solo per esperti.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
Waypoints
Panorama
3,032 ft
Panorama
La vetta del Balzo Nero , la Fessa, in primo piano la cima Nord e dietro il Balzo Rosso .
Ruins
2,934 ft
Rovine
Intersection
2,389 ft
Intersezione
Sulla strada , alla curva sinistra andiamo a destra verso il Sasso Caldo
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