Arcuentu
near Montevecchio, Sardegna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bellissimo trekking.
Si possono fare varie varianti. La classica è la più corta, e sicuramente sarà anche la più bella, si fa il sentiero con Arcuentu davanti, in tutta la sua bellezza fino a quando non si giunge alla sua base, ha il suo perché!
Noi abbiamo optato per un anello più lungo... che ci ha permesso di ammirarlo prima sul suo lato destro, frontalmente in discesa sulla classica via, ma anche sul lato sinistro (che a parer mio è il più bello) da approfondire assolutamente la prossima volta.
Abbiamo parcheggiato la macchina sul ciglio della strada proprio davanti al sentiero d'inizio, ma neanche 100 m più avanti c'è uno slargo sterrato, visto dopo, dove la macchina è più in sicurezza e da meno fastidio.
Trekking non particolarmente difficile, ma non da sottovalutare. Abbigliamento e scarpe rigorosamente adatte.
Non è segnato il percorso, ma il sentiero è ben battuto, in alcuni punti si perde, ma con la traccia non ci sono problemi.
La nota negativa è che per chiudere l'anello bisogna fare la strada asfaltata per 1.9 km, fortunatamente in questo periodo poco trafficata.
Il nostro trekking è stato particolare oggi perché abbiamo avuto la fortuna di incontrare i Cappuccini del convento di Sanluri che hanno ristrutturato e continuano a mantenere tutte le "strutture" che Fra Lorenzo Pinna usava nei suoi ritiri da eremita sulla cima del Monte.
La meraviglia della giornata è stata data dai frati raccolti in preghiera, a voce alta dove noi abbiamo potuto assistere, un momento magico in un posto particolarmente suggestivo. Commozione pura, pur non essendo religiosa ❤️.
Avevamo con noi la nostra compagnetta a quattro zampe ❤️...non abbiamo incontrato i cani dei pastori, ma so che ci sono.
Buon Trek a tutti ☺️😉.
"Il monte Arcuentu è un imponente cresta rocciosa che si erge ad un'altezza di circa 785 m s.l.m. È situato in Sardegna, nella Provincia del Sud Sardegna, e fa parte di una piccola catena montuosa che corre più o meno parallelamente ad un tratto della Costa Verde, per una lunghezza di circa 8 km.
Non è distante dal borgo di Montevecchio; lo si raggiunge dalla strada che conduce alla Costa Verde dalla quale si staccano diverse mulattiere. Avvicinarsi è semplice, data la pendenza minima delle pareti circostanti il suo torrione; raggiungere la cima (metri 785 di altitudine s.l.m.) rappresenta invece un’impresa ardua ma regala l’emozione di camminare su un vulcano spento, fra enormi muraglioni di basalto, sui condotti originati dallo scorrere della lava.
Dalla sommità del monte è possibile godere di un panorama unico: la selvaggia Costa Verde con le maestose dune di Piscinas e Scivu e parte del Golfo di Oristano con la penisola del Sinis a ponente, la fertile pianura del Campidano, la Giara, il Monte Arci, fino ai monti del Gennargentu a levante.
L’eremita del Monte Arcuentu
La Via Crucis e il personale cammino di Fra Lorenzo hanno aggiunto al fascino del Monte un’aura inviolabile di sacralità
Fra Lorenzo, un frate francescano del convento di Fra Ignazio da Laconi di Cagliari, originario della vicina Sardara, per quasi trentanni ha trascorso un mese all’anno sul Monte Arcuentu. Nel suo cammino personale verso la “perfetta letizia” hanno recitato un ruolo importante le giornate trascorse da eremita in cima al monte.
La sua dimora è stata un’umile capanna, senza branda e senza tavolo. Una cappella semplice con un Cristo in rame poggiato su uno scarno altare è stato lo spazio per il suo raccoglimento interiore. Bibbia da meditare, salmi da recitare, digiuno, preghiera e ringraziamento a Dio circondato da una meravigliosa vegetazione, dalla storia e dalle leggende che circondano questo luogo magico.
Tra le rocce da osservare, il fruscio del vento sulle piante, il canto degli uccelli, i tramonti struggenti sul mare e un silenzio irreale: una solitudine rotta da quanti con devozione percorrevano la Via Crucis per andare a salutarlo e si fermavano a pregare con lui.
Fra Lorenzo da Sardara è deceduto nel pomeriggio del 16 dicembre 2016, poco prima delle 16, dopo una brevissima malattia e il ricovero in un ospedale di Cagliari, dal quale era stato dimesso solo pochi giorni prima. Ai suoi funerali, celebrati il 20 dicembre a Cagliari, nella Basilica di Bonaria, sulla sua bara poggiata per terra, sono stati apposti rami di arbusti del monte che lui amava, Monte Arcuentu."
Si possono fare varie varianti. La classica è la più corta, e sicuramente sarà anche la più bella, si fa il sentiero con Arcuentu davanti, in tutta la sua bellezza fino a quando non si giunge alla sua base, ha il suo perché!
Noi abbiamo optato per un anello più lungo... che ci ha permesso di ammirarlo prima sul suo lato destro, frontalmente in discesa sulla classica via, ma anche sul lato sinistro (che a parer mio è il più bello) da approfondire assolutamente la prossima volta.
Abbiamo parcheggiato la macchina sul ciglio della strada proprio davanti al sentiero d'inizio, ma neanche 100 m più avanti c'è uno slargo sterrato, visto dopo, dove la macchina è più in sicurezza e da meno fastidio.
Trekking non particolarmente difficile, ma non da sottovalutare. Abbigliamento e scarpe rigorosamente adatte.
Non è segnato il percorso, ma il sentiero è ben battuto, in alcuni punti si perde, ma con la traccia non ci sono problemi.
La nota negativa è che per chiudere l'anello bisogna fare la strada asfaltata per 1.9 km, fortunatamente in questo periodo poco trafficata.
Il nostro trekking è stato particolare oggi perché abbiamo avuto la fortuna di incontrare i Cappuccini del convento di Sanluri che hanno ristrutturato e continuano a mantenere tutte le "strutture" che Fra Lorenzo Pinna usava nei suoi ritiri da eremita sulla cima del Monte.
La meraviglia della giornata è stata data dai frati raccolti in preghiera, a voce alta dove noi abbiamo potuto assistere, un momento magico in un posto particolarmente suggestivo. Commozione pura, pur non essendo religiosa ❤️.
Avevamo con noi la nostra compagnetta a quattro zampe ❤️...non abbiamo incontrato i cani dei pastori, ma so che ci sono.
Buon Trek a tutti ☺️😉.
"Il monte Arcuentu è un imponente cresta rocciosa che si erge ad un'altezza di circa 785 m s.l.m. È situato in Sardegna, nella Provincia del Sud Sardegna, e fa parte di una piccola catena montuosa che corre più o meno parallelamente ad un tratto della Costa Verde, per una lunghezza di circa 8 km.
Non è distante dal borgo di Montevecchio; lo si raggiunge dalla strada che conduce alla Costa Verde dalla quale si staccano diverse mulattiere. Avvicinarsi è semplice, data la pendenza minima delle pareti circostanti il suo torrione; raggiungere la cima (metri 785 di altitudine s.l.m.) rappresenta invece un’impresa ardua ma regala l’emozione di camminare su un vulcano spento, fra enormi muraglioni di basalto, sui condotti originati dallo scorrere della lava.
Dalla sommità del monte è possibile godere di un panorama unico: la selvaggia Costa Verde con le maestose dune di Piscinas e Scivu e parte del Golfo di Oristano con la penisola del Sinis a ponente, la fertile pianura del Campidano, la Giara, il Monte Arci, fino ai monti del Gennargentu a levante.
L’eremita del Monte Arcuentu
La Via Crucis e il personale cammino di Fra Lorenzo hanno aggiunto al fascino del Monte un’aura inviolabile di sacralità
Fra Lorenzo, un frate francescano del convento di Fra Ignazio da Laconi di Cagliari, originario della vicina Sardara, per quasi trentanni ha trascorso un mese all’anno sul Monte Arcuentu. Nel suo cammino personale verso la “perfetta letizia” hanno recitato un ruolo importante le giornate trascorse da eremita in cima al monte.
La sua dimora è stata un’umile capanna, senza branda e senza tavolo. Una cappella semplice con un Cristo in rame poggiato su uno scarno altare è stato lo spazio per il suo raccoglimento interiore. Bibbia da meditare, salmi da recitare, digiuno, preghiera e ringraziamento a Dio circondato da una meravigliosa vegetazione, dalla storia e dalle leggende che circondano questo luogo magico.
Tra le rocce da osservare, il fruscio del vento sulle piante, il canto degli uccelli, i tramonti struggenti sul mare e un silenzio irreale: una solitudine rotta da quanti con devozione percorrevano la Via Crucis per andare a salutarlo e si fermavano a pregare con lui.
Fra Lorenzo da Sardara è deceduto nel pomeriggio del 16 dicembre 2016, poco prima delle 16, dopo una brevissima malattia e il ricovero in un ospedale di Cagliari, dal quale era stato dimesso solo pochi giorni prima. Ai suoi funerali, celebrati il 20 dicembre a Cagliari, nella Basilica di Bonaria, sulla sua bara poggiata per terra, sono stati apposti rami di arbusti del monte che lui amava, Monte Arcuentu."
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