Anzini di San Marino

Non c’è soltanto il Sentiero degli Anzini di Rivalta per oltrepassare l’imponente formazione rocciosa che incombe a quota di circa m 900 sulla Valbrenta, poco al di sotto delle cime del Col Caprile e del Col D’Anna. In realtà esiste anche un simile sentiero che sale da San Marino, posizionato più a nord. Data la pericolosità, però, da qualche anno è stato abbandonato dal CAI e pertanto oggi rimane soltanto un segno nero sulla mappa, a ricordo di tante avventure. Oggi insieme a Arianna, Roberto e Andrea ho voluto ripercorrerlo, unendo la discesa lungo la Valle di San Lorenzo. Decisamente il più duro, pericoloso e contestualmente il più selvaggio dei percorsi da me provati sul Grappa. I segni sono sbiaditi, le tracce spesso scomparse, gli schianti degli alberi fanno anch’essi la loro parte per metter disagio. Si parte da San Marino in Valbrenta, nei pressi della trattoria Impero e si scavalca la ferrovia per poi salire nella Val Caprile. Si devia a destra seguendo deboli segnavia ex CAI 32 e si effettuano passaggi tra terrazzamenti e bosco, incontrando una piccola casera. In seguito, si risale un pendio erboso estremamente ripido prima di percorrere un crinale sulla destra orografica della Val dell'Asta. Si effettua un passaggio sulla destra esposto dove dobbiamo fare molta attenzione, per poi affrontare il paretone delle Rocce Anzini tramite una scala. Dopo una statuetta raffigurante un angelo, si effettuano passaggi su roccia, agevolati da lunghi tratti di catena. Infine, si giunge sulla Strada dell’Asta che percorriamo verso nord per 1,7 KM. Sulla sinistra si identifica un cartellino “Bastianazzi” che indica l’inizio del sentiero ex CAI 31, nostro percorso di discesa. La traccia, spesso non evidente, permette di percorrere la Valle di San Lorenzo dove vi sono molti alberi schiantati. Quasi a fondovalle si incontra una vecchia mulattiera con splendidi muri di sostegno in pietra. Infine, dopo le case Bastianazzi, si sottopassa la ferrovia e si ritorna a San Marino tramite un breve tratto di strada.