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Anello Zucco di Sileggio (1373 m)

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Trail stats

Distance
5.54 mi
Elevation gain
3,412 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,412 ft
Max elevation
4,428 ft
TrailRank 
32
Min elevation
1,149 ft
Trail type
Loop
Coordinates
819
Uploaded
November 20, 2023
Recorded
November 2023
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near Mandello del Lario, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Anello dalla durata di 4.30 h

Alla scoperta di un'altura secondaria che si erge appartata tra il lago e le Grigne ma che offre un grandioso panorama sul ramo lecchese del lago. Percorso per escursionisti mediamente allenati, in grado di affrontare il dislivello iniziale di circa 1000 metri senza rimanere a corto di fiato! A parte il primo tratto ripido, il restante itinerario è una piacevole e rilassante passeggiata nella struggente vallata del torrente Méria.

Dalla piazzetta di Sonvico si risale l'abitato seguendo i cartelli dei sentieri cai e quello per Santa Maria; superato il cartello che illustra l'Itinerario della Memoria "Resistenza 2" si prosegue ora sulla mulattiera a gradoni superando la prima croce della Via Crucis. Una palina con diversi cartelli è posta ad un bivio appena oltre. Si segue da qui il ripido sentiero a sinistra n° 17B (indicazione "Zucco di Tura/Zucco Sileggio"). Percorsi qualche decina di metri, in salita e in un ripido canalino, sbuchiamo su di un largo sterrato che attraversiamo, riprendendo la mulattiera che prosegue dalla parte opposta, seguendo ancora le indicazioni per "Zucco di Tura/Zucco Sileggio" dei sentieri 17A e 17B. Costeggiamo una baita (località Vignazzo), saliamo per qualche minuto ed eccoci ad un bivio: lasciamo sulla destra il sentiero 17B (per Escursionisti Esperti) e andiamo a sinistra sul 17A seguendo per "Zucco Sileggio" dove ha inizio una lunga e ripida salita all'interno del bosco.

Seguiamo dei bolli di vernice gialla finché arriviamo al Casel de Val Ambron, una grossa baita in una piccola radura tra castagni. La salita prosegue portandoci su un dosso molto panoramico: dinnanzi a noi si eleva lo Zucco Sileggio, su cui è visibile la croce, mentre alla sinistra la vista si apre su Bellagio e a destra torreggia la Grignetta. Proseguiamo la salita con gli alberi che si diradano offrendo squarci di panorama sul lago e su Mandello.

Ancora una ripida salita per poi raggiungere un colletto con una palina segnaletica: lo Zucco di Sileggio è ora alla nostra destra, e il sentiero prosegue in traverso sul versante nord in un bel bosco ombroso. Poco oltre si giunge ad una vecchia e piccola baita costruita sotto un grande masso erratico. Qui il sentiero si divide: noi svoltiamo a destra seguendo le indicazione del TGS, ovvero la via più veloce e diretta alla croce, proseguendo dapprima di traverso nel bosco e infine superando facili roccette proprio alla base della grossa croce che raggiungiamo subito, ritrovandoci sulla cima dello Zucco Sileggio. Il panorama appare magnifico: il ramo lecchese del Lario, buona parte del Triangolo Lariano, Bellagio nel mezzo, la mole della Grigna Settentrionale, il Sasso Cavallo, il Sasso dei Carbonari e, più a sud, la Grigna Meridionale.

Riprendiamo l'escursione sorpassando una panoramica piazzola per l'atterraggio degli elicotteri e, appena oltre, la baita del Bivacco Mario Sforza posto in un verde prato d'alta quota. Oltrepassato il Bivacco, il sentiero ora scende ripido, tra alberi non fitti. Più sotto si giunge alla Bocchetta di Verdascia, un crocevia di sentieri indicati da paline di direzione: la discesa nel bosco prosegue a destra per "Somana/Mandello". Il sentiero n° 17A scende ripido nel bosco e raggiunge il pendio erboso del Prà Vescovin su cui si trova la grossa costruzione della Ca di Angiolitt, ovvero Era Alta. II Sasso Cavallo si erge maestoso con alle sue spalle il Grignone.

Alla base del pratone ci attende un cartello con indicazioni che ci riporta a destra verso "Somana/Mandello" sul sentiero 17. Procediamo ora in saliscendi sempre sullo stesso sentiero, passando a fianco di una sorgente e arrivando alla congiunzione col sentiero n°15 che proviene a sinistra da Era*. Da qui in poi il sentiero ha la doppia numerazione 15-17. Continuiamo a scendere lungo il versante settentrionale della Val Méria, superiamo ancora due tratti con ringhiera metallica e giungiamo ad un incrocio con diverse indicazioni. Proseguendo dritti, la discesa porta al Santuario di Santa Maria Sopra Olcio, piccolo gioiello incastonato sulle boscose pendici meridionali dello Zucco Sileggio.

Riprendiamo a scendere sulla mulattiera ai cui bordi sono installate le 14 croci della Via Crucis. Una decina di minuti dopo siamo alla località di Santa Preda dove si eleva una grossa edicola votiva. Proseguendo la discesa sempre sulla medesima mulattiera acciottolata nel bosco e attraversando una stradina ci si ritrova alla prima croce della Via Crucis e quindi, ripercorrendo il tragitto già fatto all'andata, si ritorna al punto di partenza a Sonvico.

* Se si ha voglia di allungare un po' l'itinerario, consiglio la visita al paesino di Era, posto alla testa della Val Méria in posizione amena su verdi prati circondati dalle bastionate rocciose del Grignone.

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