Anello Villa D'Aiano - Casa delle Fate - Picco del Falco - L'Urlo di Munch - Canyon Torrente delle Coste - Torrente Gea
near Villa d'Aiano, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il punto di partenza del percorso è un parcheggio in via Villa a Villa D'Aiano. Per iniziare percorriamo una zona rurale con alcune case di tanto in tanto fino a raggiungere le pendici del Picco del Falco. In questo itinerario non si sale subito abbastanza ripidamente sul più consueto sentiero CAI 456, ma si segue il CAI 194 che dapprima si snoda sulle parti più basse della montagna. Questo è chiaramente meno faticoso e per di più arriviamo alla Casa delle Fate in maniera più suggestiva.
La zona delle Casa delle Fate presenta un singolare esempio di morfologie dovuta alla degradazione meteorica. Queste forme alveolari, conosciute anche col nome di tafoni, si sviluppano di solito su pareti verticali in rocce di natura arenacea. Alla base del fenomeno vi sono diverse cause concomitanti: l'acqua, le variazioni termiche e il vento.
Poco dopo passiamo la Tana dell'uomo selvatico (Grotta dell'Eremita - non esplorabile senza l'accompagnamento di guide speleologiche tranne la prima stanza) prima di raggiungere il Picco del Falco. Da questo punto abbiamo una bellissima vista sulle valli di Villa D'Aiano e sul fiume Panaro. Dal Picco raggiungiamo dopo pochi passi l'Urlo di Munch. In questo luogo il gioco di luce e ombre che ricorda il famoso quadro "L'Urlo di Munch" è visibile sulle parete rocciosa in condizioni particolari di luce. Dipende quindi dall'altezza del sole durante il giorno e dal grado di copertura vegetale durante le stagioni.
In questa zona sono presenti diverse aree picnic, con tutti i tavoli in ottime condizioni. Anche i sentieri sono (almeno al momento) molto ben tenuti. Quindi questa è una destinazione meravigliosa per un pranzo a sacco, anche per gruppi più grandi. Un complimento al comune di Villa d'Aiano!
Da qui percorriamo un breve tratto verso Castel D'Aiano fino ad arrivare ai campi sportivi dove teniamo la destra. Passiamo davanti alla piscina e lasciamo la foresta. Da qui in seguito abbiamo belle viste su Montese con alle spalle il Monte Cimone.
Dopo più di un chilometro di aperta area agricola arriviamo nuovamente in una zona boschiva.
Poco oltre iniziamo una discesa abbastanza ripida. Una bella zona, ma bisogna stare molto attenti su questa parte del percorso.
Oltre che scendiamo ripidamente, passiamo anche nel letto di un torrente (il delle Coste). Poiché l'acqua arriva spesso qui, le pietre possono essere scivolose. In una brevissima parte è stato così anche quando sono passato di qua, nonostante non piovesse da un po' (Ho contrassegnato questo luogo come punto di interesse). Ovviamente non sembra una buona idea andare qui durante o subito dopo forti piogge. Il nostro percorso continua a seguire il torrente delle Coste e ad un certo punto percorriamo un impressionante canyon. In questo tratto camminiamo poi lungo una bella strada fatta di pietre. Questo sarà probabilmente un residuo di quando il Mulino di Gea era ancora in piena attività e le merci dovevano essere trasportate in questo luogo.
Dopo una notevole discesa raggiungiamo infatti i ruderi del Mulino di Gea.
Questo segna anche la prima parte dell'Orrido di Gea che vediamo. Mi aspettavo di entrare in un canyon con pareti ripide, ma non è stato così! Sulla locandina del parcheggio dell'orrido di Gea troviamo nella descrizione che ci dovrebbero essere cascatelle, gorghi e anfratti. A questo punto abbiamo la possibilità di dargli un'occhiata percorrendo un breve tratto lungo il torrente Gea a monte. Possiamo quindi avere un'impressione dell'ambiente speciale e vediamo infatti una cascatella e una specie di bacino naturale. Francamente, secondo me, non c'è tanto da vedere. Ma è soprattutto un po' deludente perchè hanno pensato bene di tirare tubi per l'acqua che rovinano la bellezza naturale. Quello che mi è piaciuto di più è stato il Canyon del torrente delle Coste che abbiamo visto prima. Penso che sia il risultato dello stesso fenomeno che ha formato l'Orrido di Gea.
Ho l'impressione che la parte veramente bella dell'Orrido di Gea sia ancora più a monte ma che ci si possa arrivare solo con l'attrezzatura giusta. Quindi non qualcosa che quadra con questa passeggiata.
Attraversiamo il torrente tramite un ponte e proseguiamo il nostro percorso. Seguiamo un sentiero CAI che si trova sempre ad una certa distanza dal torrente Gea in modo che non possiamo vederlo molto bene. Questo è ovviamente un peccato. C'era una volta un percorso Belvedere che correva proprio lungo il torrente, ma purtroppo non è più percorribile.
E cosi, camminando su sentieri CAI indicati possiamo attualmente solo due volte avvicinarci al torrente. Una volta nei pressi del Molino di Gea , e una volta nei pressi dei ruderi del Mulino di Paiarolo.
Dopo alcune ricerche ho trovato una connessione dal percorso attuale al percorso Belvedere precedente che correva accanto al torrente. Lì ho visto ancora una bella cascatella. Ma quello non era un vero percorso e ho dovuto scavalcare i rami per arrivarci (vedere il punto di interesse). Quindi l'accesso a questa piccola deviazione non è garantita, e non serve fare commenti che non era raggiungibile.....
Ad un certo punto, poco prima di tornare brevemente sull'asfalto, arriviamo ad alcune case (vicinanze Mulino di Paiarolo). Qui sembra di imbatterci in un prato privato. Vediamo addirittura cartelli "attenti al cane". Ma se guardiamo con più attenzione, possiamo vedere chiaramente la segnavia del CAI. Quindi possiamo passare qui in modo indisturbato, ma penso che sarebbe una buona idea tenere i cani al guinzaglio.
Aggiornamento gennaio 2022
Vicino alle case il percorso è cambiato.
Lì il percorso non prosegue più dritto sul prato, ma svolta a sinistra (indicazioni 400-3 per Villa D'Aiano). Arriviamo quindi alla stessa strada asfaltata, che possiamo semplicemente seguire per continuare il nostro percorso.
Lasciamo l'asfalto dopo quasi 300 metri e prendiamo un sentiero in salita. Dopo un po' attraversiamo un castagneto, poi camminiamo un po' in un bosco di latifoglie, dopo di che arriviamo al Santuario Madonna dei Cerreti. Questo Santuario è sicuramente meno impressionante del Santuario di Brasa che abbiamo visto prima (O bruttissimo se volete).
L'ultima parte della passeggiata dopo il santuario per tornare a Villa D'Aiano è su strade di campagna con qua e là qualche casa.
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso orario.
Tempo impiegato: totale = 7 ore 26 minuti di cui in movimento = 3 ore 13 minuti
Presenza di tavoli picnic: 2,5 e 5,7 km dall'inizio
Presenza di acqua potabile: assente, ma nella stagione estiva c'è acqua in vendita nel bar della piscina situato a 4,4 km dalla partenza.
Il percorso è medio dal punto di vista tecnico.
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 168b: km 0 > 0,2
CAI 160: km 0,2 > 0,5
CAI 400-3: km 0,5 > 1,3
CAI 194: km 1,3 > 2,2
CAI 194a: km 2,2 > 2,3
CAI 194b: km 2,3 > 2,4
CAI 456: km 2,9 > 4,2
CAI 170a: km 4,3 > 4,8
CAI 456: km 5,3 > 7,8
CAI 400-3x: km 7,9 > 8,7
CAI 400-3: km 8,7 > 9,9
Se pensi che sia una bella passeggiata, lascia un feedback. Se hai avuto problemi, fai un commento e spiega la soluzione che hai trovato. Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi la informazione rimane aggiornata.
Waypoints
Andare a destra per il picco del Falco
Aula didattica - area picnic
Postazione Picnic
Parcheggio Piscine, nella stagione estiva c'è acqua in vendita nel bar della Piscina
Fine discesa ripida e scivolosa
Cascata fuori percorso sul ex sentiero Belvedere
Per arrivare a questo punto lasciamo il percorso CAI e scendiamo al torrente. Cosi arriviamo all'ex percorso Belvedere che purtroppo non è più percorribile.
Aggiornamento gennaio 2022 - Vicino alle case il percorso è cambiato.
Aggiornamento gennaio 2022 Vicino alle case il percorso è cambiato. Lì il percorso non prosegue più dritto sul prato, ma svolta a sinistra (indicazioni 400-3 per Villa D'Aiano). Arriviamo quindi alla stessa strada asfaltata, che possiamo semplicemente seguire per continuare il nostro percorso.
Collegamento all'ex percorso Belvedere accanto il torrente
Qui lasciamo il sentiero CAI e scendiamo al torrente. Questo ci porta all'ex percorso Belvedere, purtroppo non più percorribile. Questa parte in realtà non è proprio percorribile, alcuni rami e tronchi d'albero sono stati posti davanti ad essa per indicare l'impraticabilità. Ma vale la pena provarlo se le condizioni lo consentono.
Comments (6)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bel giro, molto soddisfatte delle varie visite e viste. Fatto con percorso e mappa e grazie alle numerose indicazioni, Esattamente come da descrizione, abbiamo fatto negli stessi tempi di camminata senza tralasciare nulla. Grazie mille
Grazie per la tua recensione Cinzia 👍
È bello avere una conferma che con le mie indicazioni si puo seguire il percorso facilmente!
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Percorso facile e piacevole. Indicazioni di Erik impeccabili. Bellissima la cascata segnala nella descrizione nella seconda metà del percorso poco fuori tracciato. Per quanto riguarda i punti d'acqua confermo che non ve ne sono ma ho trovato il bar della piscina aperto (km 4,4)
Ciao Susanna, grazie anche per questa recensione!
Ho incorporato la tua osservazione sulla disponibilità di acqua al bar della piscina nel testo 👌👌
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Ho fatto questo percorso, top!
Sulla via del ritorno a Villa D'Aiano ho fatto una variante che consiglio, ho preso il sentiero 4003 anziche' continuare sulla strada asfaltata
Ciao balbo000, grazie per la recensione e la verifica 👍👍.
E grazie anche per il suggerimento! Ti auguro tante altre belle passeggiate!