Anello Tarino e Monte Cotento
near Campo Staffi, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questo percorso permette in un'unica escursione di poter raggiungere due vette del circondario di Campo Staffi: il Monte Tarino e il Monte Cotento, il primo poco sotto i 2.000 e il secondo poco sopra (2.015) ma con caratteristiche profondamente differenti.
Si parcheggia sull'enorme spiazzo di Campo Staffi e poi si inizia a scendere verso Monna La Forcina passando sotto gli impianti della seggiovia di Campo Staffi. Questo percorso è anomalo rispetto alla media perché si scende per poi risalire, situazione da considerare al rientro quando la situazione è ovviamente invertita.
Il percorso e AV2 per poi a Monna La Forcina prendere il 693b per salire verso il Tarino. Il primo pezzo di discesa e di approccio al Tarino è tutto sotto la faggeta ed è fresco al riparo dal caldo di questa estate torrida. Abbiamo avuto anche la fortuna di vedere mamma cerbiatto con piccolino da lontano che alla nostra vista si sono dileguati. Una bellissima emozione.
Si sale dopo Monna e si esce dal bosco per un tratto per poi tornarci e riuscire nella parte della cresta. Questo percorso cambia tantissimo a seconda le condizioni climatiche noi c'eravamo venuti con la neve e la situazione era decisamente differente. La salita nel bosco è decisa e ci sono tantissimi moschini ad accompagnarci. Ma il percorso offre il meglio di se arrivati in cresta: una vista incredibile ed un sentiero che è veramente da cardiopalma perché percorre tutta la cresta con due passaggi di I grado mani roccia decisamente divertenti ma da affrontare con sicurezza e con calma per non farsi male.
La vista dalla vetta è incredibile: si vede Monte Autore, il parcheggio di Campo Staffi, Monte Cotento, dietro il Viglio e dietro ancora Campo Catino. Sull'altro lato il Monte Vettore e il Monte Sirente e ancora dietro il Gran Sasso avvolto dalla calura estiva.
Si ridiscende con la stesso percorso per arrivare quasi alla fine per prendere a destra, verso Monte Cotento. Il percorso sale lungo una pista da sci sotto un sole cocente senza riparo. Arrivato alla piana c'è un piccolo laghetto in cui si dissetano dei bovini. Da qui davanti a voi, sotto il sole, senza riparo, il mOnte Cotento quasi a sfidare gli escursionisti. Qui il percorso è decisamente a vista: si deve salire sulla brecciolata diretta, con calma e con diverse pause per arrivare alla croce posta alla sommità.
Qui lo spettacolo è tutto sul Viglio che si trova proprio davanti ai vostri occhi, con il passo del Gendarme vivido e chiaro e Filettino che riposa nel bosco sotto di voi. Che posto incredibile. Sull'altro lato la vista sul Tarino per vedere se mai ce ne fosse ancora bisogno la cresta spigolosa ed esposta fatta qualche ora prima. Dal Cotento si vede il parcheggio, si taglia giù diretti scegliendo il percorso che meglio vi porterà alla vostra macchina, passando sotto seggiovie e skilift degli impianti invernali della stazione sciistica.
Una bellissima giornata che raccomando a tutti. Prudenza sempre, scarpe alta, tanta acqua e crema solare.
Si parcheggia sull'enorme spiazzo di Campo Staffi e poi si inizia a scendere verso Monna La Forcina passando sotto gli impianti della seggiovia di Campo Staffi. Questo percorso è anomalo rispetto alla media perché si scende per poi risalire, situazione da considerare al rientro quando la situazione è ovviamente invertita.
Il percorso e AV2 per poi a Monna La Forcina prendere il 693b per salire verso il Tarino. Il primo pezzo di discesa e di approccio al Tarino è tutto sotto la faggeta ed è fresco al riparo dal caldo di questa estate torrida. Abbiamo avuto anche la fortuna di vedere mamma cerbiatto con piccolino da lontano che alla nostra vista si sono dileguati. Una bellissima emozione.
Si sale dopo Monna e si esce dal bosco per un tratto per poi tornarci e riuscire nella parte della cresta. Questo percorso cambia tantissimo a seconda le condizioni climatiche noi c'eravamo venuti con la neve e la situazione era decisamente differente. La salita nel bosco è decisa e ci sono tantissimi moschini ad accompagnarci. Ma il percorso offre il meglio di se arrivati in cresta: una vista incredibile ed un sentiero che è veramente da cardiopalma perché percorre tutta la cresta con due passaggi di I grado mani roccia decisamente divertenti ma da affrontare con sicurezza e con calma per non farsi male.
La vista dalla vetta è incredibile: si vede Monte Autore, il parcheggio di Campo Staffi, Monte Cotento, dietro il Viglio e dietro ancora Campo Catino. Sull'altro lato il Monte Vettore e il Monte Sirente e ancora dietro il Gran Sasso avvolto dalla calura estiva.
Si ridiscende con la stesso percorso per arrivare quasi alla fine per prendere a destra, verso Monte Cotento. Il percorso sale lungo una pista da sci sotto un sole cocente senza riparo. Arrivato alla piana c'è un piccolo laghetto in cui si dissetano dei bovini. Da qui davanti a voi, sotto il sole, senza riparo, il mOnte Cotento quasi a sfidare gli escursionisti. Qui il percorso è decisamente a vista: si deve salire sulla brecciolata diretta, con calma e con diverse pause per arrivare alla croce posta alla sommità.
Qui lo spettacolo è tutto sul Viglio che si trova proprio davanti ai vostri occhi, con il passo del Gendarme vivido e chiaro e Filettino che riposa nel bosco sotto di voi. Che posto incredibile. Sull'altro lato la vista sul Tarino per vedere se mai ce ne fosse ancora bisogno la cresta spigolosa ed esposta fatta qualche ora prima. Dal Cotento si vede il parcheggio, si taglia giù diretti scegliendo il percorso che meglio vi porterà alla vostra macchina, passando sotto seggiovie e skilift degli impianti invernali della stazione sciistica.
Una bellissima giornata che raccomando a tutti. Prudenza sempre, scarpe alta, tanta acqua e crema solare.
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