Anello Taffarel-Millifret-Pizzoc-Cadolten (san Floriano)
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Trail stats
- Distance
- 6.87 mi
- Elevation gain
- 1,709 ft
- Technical difficulty
- Moderate
- Elevation loss
- 1,709 ft
- Max elevation
- 5,344 ft
- TrailRank
-
73
4.3
- Min elevation
- 4,010 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- 3 hours 14 minutes
- Time
- 5 hours 17 minutes
- Coordinates
- 1996
- Uploaded
- October 30, 2022
- Recorded
- October 2022
near Le Rotte, Veneto (Italia)
Viewed 949 times, downloaded 28 times
Trail photos
Itinerary description
Un anello di media difficoltà alla ricerca del foliage.
Partenza dal piccolo parcheggio dove inizia la strada del Taffarel, salendo dalla Crosetta.
Si percorre la forestale per un paio di chilometri, poi si prende, sulla sinistra, il sentiero (traccia) F2 che percorre il letto asciutto del torrente Vallorghet. Si sale fino a incrociare il 1046 che proviene da pian de la Pita. Lo si segue a sx e, risalita la prima rampa (farsi guidare dagli ometti) si taglia a dx sul crinale che scende dal monte Millifret.
Si sale senza traccia ma per ottimo tereno fino alla cima (palo in ferro a terra, posizionato due anni fa).
Si segue ora una labile traccia in cresta fino a rotornare sul sentiero E7 (prosecuzione del 1046 vero il Pizzoc).
Si esce dal bosco e si percorre la cresta per buona traccia (se si vuole si può rimanere anche più in basso, ma vale la pena di ammirare il panorama sulla val Lapisina).
Si arriva quindi al rifugio Vittorio Veneto.
Dallo stesso si prosegue raggiungendo la asfaltata che sale dalla Crosetta. La si abbandona quasi subito per traccia sulla dx (è il sentiero del tenente Berry). Si segue la stessa perdendo gradualmente dislivello. Si arriva a un bivio sul sentiero del Bracconiere (981) nei pressi di Monte Croce (bacheca, luogo dove si è combattuto). Si va a sx continuando a scendere fino a raggiungere Campo Cadolten. Alla capellina su a sx per sterrata/cementata. Prima della curva a dx, si va a sx (indicazioni) e poi subito a dx per traccia sul sentiero H1 (bollini sugli alberi) che si segue fino a chiudere l'anello.
Percorso divertente e molto panoramico una volta raggiunto il Millifret.
Partenza dal piccolo parcheggio dove inizia la strada del Taffarel, salendo dalla Crosetta.
Si percorre la forestale per un paio di chilometri, poi si prende, sulla sinistra, il sentiero (traccia) F2 che percorre il letto asciutto del torrente Vallorghet. Si sale fino a incrociare il 1046 che proviene da pian de la Pita. Lo si segue a sx e, risalita la prima rampa (farsi guidare dagli ometti) si taglia a dx sul crinale che scende dal monte Millifret.
Si sale senza traccia ma per ottimo tereno fino alla cima (palo in ferro a terra, posizionato due anni fa).
Si segue ora una labile traccia in cresta fino a rotornare sul sentiero E7 (prosecuzione del 1046 vero il Pizzoc).
Si esce dal bosco e si percorre la cresta per buona traccia (se si vuole si può rimanere anche più in basso, ma vale la pena di ammirare il panorama sulla val Lapisina).
Si arriva quindi al rifugio Vittorio Veneto.
Dallo stesso si prosegue raggiungendo la asfaltata che sale dalla Crosetta. La si abbandona quasi subito per traccia sulla dx (è il sentiero del tenente Berry). Si segue la stessa perdendo gradualmente dislivello. Si arriva a un bivio sul sentiero del Bracconiere (981) nei pressi di Monte Croce (bacheca, luogo dove si è combattuto). Si va a sx continuando a scendere fino a raggiungere Campo Cadolten. Alla capellina su a sx per sterrata/cementata. Prima della curva a dx, si va a sx (indicazioni) e poi subito a dx per traccia sul sentiero H1 (bollini sugli alberi) che si segue fino a chiudere l'anello.
Percorso divertente e molto panoramico una volta raggiunto il Millifret.
Waypoints
Waypoint
4,623 ft
Intersection
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Dalla fine della risalita del torrente Vallorghet all’uscita del bosco il percorso non è visibile, senza traccia gps mi sarei trovato in difficoltà. Da lì in avanti vista spettacolare sulla piana, complice la giornata priva di foschia, e sentiero sempre visibile. In corrispondenza del memoriale per i volontari antincendi boschivi, poco prima del rifugio città di Vittorio Veneto, c’è un’area pianeggiante in cui è possibile fermarsi per una sosta.