Anello sopra Cansatessa (Casale Barone, Madonna delle Querce, Madonna Capo la Piaia, S. Severo, Fonte del Salice)
near San Vittorino, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
partenza da "Casale Barone", seguendo per pochi metri l'antica Via per Arischia. Deviazione sulla collina a ridosso del "Fosso della Murata", per fare delle foto ad un rudere di un vecchio casolare (1°waypoint) per poi ridiscendere e riprendere il tracciato iniziale. La vecchia "Via antica Arischia", ha sempre delle sorprese da mostrare: Sui ruderi della "Madonna delle Querce" (detta "madònna ella cèrqua" 2° Wp), tracce di pareti affrescate fanno capire quanto erano importanti e sentite, per i viandanti, queste piccole e antiche edicole votive.
Superato più avanti il profondo "Fosso Cinàglia" (a 1,7 Km) grazie al "Ponticello" (molto interessante l'alto muro a secco curvo che lo sostiene, Foto) ho quasi subito abbandonato il tracciato, affascinato da un corposo e limpido rigolo d'acqua che veniva giù dalla "Valle delle Rùmmole" e dalla "Valle del Paragone" quasi completamente allagate...
La neve ormai disciolta e le recenti e intense pioggie hanno trasformato questo posto in un esteso acquitrino di acqua fredda e cristallina, che lascia intravedere la vegetazione sommersa...
Ho trovato un paesaggio davvero insolito e affascinante e l'ho attraversato senza curarmi troppo dell'acqua pungente che in tanti punti entrava negli scarponi.
Purtroppo non ho evidenziato il Waypoint sulla Chiesa della "Madonna di Capo la Piaia" (a 2,8 Km dal punto di partenza e già descritta e fotografata in un altro tracciato). Ho superato la Chiesa prendendo a destra il sentiero che risale verso "La Madonna Fore", raggiungendo prima un'antica e interessante masseria (Foto) e poi i ruderi dell'antico complesso monastico Equiziano di "S.Severo" (VIII-XIII Sec.).
Ho dovuto aggirare il percorso classico in diversi punti, a causa di estesi e impercorribili tratti allagati...Da S. Severo, (sempre + una tristezza vedere queste storiche costruzioni lasciate al completo decadimento) discesa verso "Fonte del Salice" con acqua ovviamente in abbondanza...Si attraversa il "Fosso della Murata" e si risale verso la vallata e il "valichetto della Murata" stessa, per ridiscendere ripidamente e tornare, ormai quasi all'imbrunire, a Casale Barone.
Waypoints
Piccola edicola votiva detta 'Madonna delle Querce' e a seguire 'il Ponticello' che permette di superare 'Fosso Cinàglia'
Acquitrino nella 'Valle delle Rùmmole' (in prossimità della 'Madonna di Capo la Piaia')
Antica e interessante masseria (forse la Casetta 'e gli Rubini) subito dopo la Chiesa della 'Madonna di Capo la Piaia'
Questa antica Chiesa, costruita nel valichetto tra Arischia e Cansatessa, è stata opportunamente restaurata non molti anni fa e comunque qualche anno prima del sisma del 2009... con grandissimo dispiacere, ho notato che alcuni vandali hanno già infranto i vetri delle finestre, colpendole con grosse pietre e tentando di entrare da quella ovale e laterale... Nessuna telecamera, nessun allarme, nessun sofisticato congegno potrà mai far desistere questi imbecilli. Si può solo tentare e perseverare nell'educazione...Possiamo solo continuare ad insegnare alle generazioni future e ai nostri figli (nelle scuole ed ognuno di noi in famiglia) che queste "opere dell'uomo" sono solo da conservare, amare ed ammirare, essendo testimonianze importantissime e con un valore culturale immenso...
Ruderi del monastero Equiziano di San Severo (Sec. VIII-XIII)
In un'amena vallata, tra monte Pettino e Pago Martino e a ridosso del Fosso della Murata, si trovano i ruderi del monastero Equiziano di S.Severo. L'origine rimanda ai secoli VIII e IX, ma quelli che rimangono oggi visibili, altro non sono che i resti pertinenti al XIII, XIV e XV secolo. La piccola chiesa, ampliata forse in questi ultimi secoli, conservava all'interno dell'aula primitiva un'importante ciclo di affreschi, sia sulle pareti che sul lato dell'abside. Tali opere pittoriche, probabilmente del XIII secolo, sono purtroppo andate definitivamente perdute. Del monastero rimangono soltanto due edifici a pianta rettangolare, distinti e vicini fra loro. Il primo più importante appena descritto e quello accanto che nell'antico era ad uso foresteria. I crolli degli ultimi anni non giovano certamente alla sopravvivenza di questo importante sito storico. Come per tanti altri importanti ruderi presenti su queste montagne, è auspicabile un imminente opera di ristrutturazione e consolidamento di queste testimonianze storiche, che altrimenti andranno irrimediabilmente perdute.
Comments (2)
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Dal prossimo 1° aprile si pagherà una tassa di € 30 per ogni escursione su monte Pettino e dintorni, giusta D.M. 342 del 20 febbraio 2018
😀👍