Anello Semprevisa da Sezze 24/04/2019
near Certosa, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Inizio senza una meta precisa, voglio seguire qualche sentiero su questi splendidi monti e seguo la carrareccia che sale a mezzacosta del Monte Fulcino fino a raggiungere, dopo circa tre chilometri e mezzo un bivio poco evidente sulla destra (WP), per un tratto di sentiero che si ricongiunge più avanti con la sterrata che avevo lasciato. Circa un altro chilometro e si incontra la Fonte Capocciglio; qualche centinaio di metri ancora e siamo davanti a un grosso bottino con fontanile. Dietro il bottino il sentiero sale in traverso fino ad una sella; qui si lascia la sterrata e si prende il sentiero che passa in cresta per tagliare un lunghissimo tornante e riprendere la sterrata in prossimità del Rifugio Sant'Angelo, provvisto di fontanile (secco al momento). Si prosegue ancora per la sterrata che lasciamo (finalmente) alla prima curva, per prendere il sentiero che con gli ultimi strappi raggiunge la dorsale che, in modo più graduale, porta a raggiungere il Monte Semprevisa; la forte foschia limita di molto la visuale. Sosta panino, con qualche gruppo che arriva alla spicciolata, salendo da diverse parti: chi da Pian della Faggeta, chi da Bassiano e chi da Roccagorga (questa mi manca).
Ormai decido di fare un anello e seguo il sentiero segnato che passando per la dorsale, scende rapidamente di quota nella splendida faggeta. Allungo un pochino per la Fonte dell'Acqua Santa che finora avevo visto solo in foto, per tornare poi sul sentiero che scende; un puledro morto, mangiato forse dai lupi, giace sul bordo del sentiero. Qualche centinaio di metri e inizia un infinito zig-zag per raggiungere circa duecento metri più in basso, il letto di un fosso secco, in fondo alla Valle Naforte. Il sentiero si mantiene più alto del fiume, avvicinandosi di tanto in tanto per poi raggiungerlo definitivamente in prossimità della fine del percorso.
Tutto il percorso è praticamente segnato o individuabile.
Ormai decido di fare un anello e seguo il sentiero segnato che passando per la dorsale, scende rapidamente di quota nella splendida faggeta. Allungo un pochino per la Fonte dell'Acqua Santa che finora avevo visto solo in foto, per tornare poi sul sentiero che scende; un puledro morto, mangiato forse dai lupi, giace sul bordo del sentiero. Qualche centinaio di metri e inizia un infinito zig-zag per raggiungere circa duecento metri più in basso, il letto di un fosso secco, in fondo alla Valle Naforte. Il sentiero si mantiene più alto del fiume, avvicinandosi di tanto in tanto per poi raggiungerlo definitivamente in prossimità della fine del percorso.
Tutto il percorso è praticamente segnato o individuabile.
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