Anello Santa Caterina - spiaggia Castrocucco - Maratea - San Biagio
near Santa Caterina, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Tratti sulle antiche strade comunali di Potenuro e di Castrocucco.
All’incrocio di Santa Caterina (490 m) la Cappella della Madonna di Fatima indica
l’attacco del tracciato. Nei pressi del cimitero l’asfalto lascia il passo alla sterrata che continua sinuosa in un alternarsi di saliscendi lungo l’ampia cresta della Serra fino a Ririminni (323 m). Passate le cave dismesse di inerti, il panorama si alterna dal mare alla montagna spaziando dalla costa frastagliata di Marina alle frazioni
montane Massa e Brefaro, ai monti di Tortora e di Trecchina. Spazzata
generalmente dalle brezze marine la macchia rada e bassa offre i profumi del mirto e del rosmarino e i colori tenui dei fiori di erica. A Ririminni (323 m) s’incrocia a sinistra la strada proveniente da Massa, sulla destra un uliveto e l’abbeveratoio
alimentato con acqua potabile dove spesso sostano le mucche podoliche. Più avanti c’è la vecchia aia, poi la strada sale ancora per l’ultima volta lungo il versante occidentale della Serra di Castrocucco fino alla lunga barriera paramassi. Oltre, la
carrareccia scende rapidamente con cinque tornanti sulla strada statale, verso le acque cristalline di Valle d’Acqua, spettacolare insenatura tra Punta Citrosello e Punta Caija. Attraversata la strada una freccia indica salendo a sinistra l’imbocco dell’ultimo tratto di sentiero che porta alla Secca e quindi alla Spiaggia di
Castrocucco in uno scenario incantevole tra querce secolari e piante di ginepro.
Al ritorno riprendere il sentiero fino ai tre tornanti e proseguire lungo l'asfalto verso Marina di Maratea. Qui, per evitare il lungo tratto asfalto, dalla stazione si può prendere un treno regionale fino alla stazione centrale (come fatto in questa traccia) o risalire fin lì per poi incrociare il sentiero cai che collega il porto e la piazza centrale. Dalla piazza salire ancora lungo il percorso dei pellegrini di San Biagio. Una volta incrociate le case di Santa Caterina proseguire sulla destra per tornare alla cappelletta e chiudere l'anello.
Nota: essendo la prima volta ci siamo persi in un paio di punti, per cui questa traccia va seguita con attenzione. Troppo bella per non condividerla.
All’incrocio di Santa Caterina (490 m) la Cappella della Madonna di Fatima indica
l’attacco del tracciato. Nei pressi del cimitero l’asfalto lascia il passo alla sterrata che continua sinuosa in un alternarsi di saliscendi lungo l’ampia cresta della Serra fino a Ririminni (323 m). Passate le cave dismesse di inerti, il panorama si alterna dal mare alla montagna spaziando dalla costa frastagliata di Marina alle frazioni
montane Massa e Brefaro, ai monti di Tortora e di Trecchina. Spazzata
generalmente dalle brezze marine la macchia rada e bassa offre i profumi del mirto e del rosmarino e i colori tenui dei fiori di erica. A Ririminni (323 m) s’incrocia a sinistra la strada proveniente da Massa, sulla destra un uliveto e l’abbeveratoio
alimentato con acqua potabile dove spesso sostano le mucche podoliche. Più avanti c’è la vecchia aia, poi la strada sale ancora per l’ultima volta lungo il versante occidentale della Serra di Castrocucco fino alla lunga barriera paramassi. Oltre, la
carrareccia scende rapidamente con cinque tornanti sulla strada statale, verso le acque cristalline di Valle d’Acqua, spettacolare insenatura tra Punta Citrosello e Punta Caija. Attraversata la strada una freccia indica salendo a sinistra l’imbocco dell’ultimo tratto di sentiero che porta alla Secca e quindi alla Spiaggia di
Castrocucco in uno scenario incantevole tra querce secolari e piante di ginepro.
Al ritorno riprendere il sentiero fino ai tre tornanti e proseguire lungo l'asfalto verso Marina di Maratea. Qui, per evitare il lungo tratto asfalto, dalla stazione si può prendere un treno regionale fino alla stazione centrale (come fatto in questa traccia) o risalire fin lì per poi incrociare il sentiero cai che collega il porto e la piazza centrale. Dalla piazza salire ancora lungo il percorso dei pellegrini di San Biagio. Una volta incrociate le case di Santa Caterina proseguire sulla destra per tornare alla cappelletta e chiudere l'anello.
Nota: essendo la prima volta ci siamo persi in un paio di punti, per cui questa traccia va seguita con attenzione. Troppo bella per non condividerla.
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