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Anello Ruderi dell'Incoronata, Campitello Sant'Angelo e Monte Vallatrone da Sant'Angelo A Scala (AV) - Parco del Partenio

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Trail stats

Distance
7.44 mi
Elevation gain
3,100 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,100 ft
Max elevation
4,993 ft
TrailRank 
95 5
Min elevation
1,970 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 59 minutes
Time
4 hours 47 minutes
Coordinates
2054
Uploaded
April 30, 2024
Recorded
April 2024
  • Rating

  •   5 10 Reviews

near Sant'Angelo A Scala, Campania (Italia)

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Itinerary description

Escursione ad anello che permette di racchiudere molti angoli del monte Vallatrone, costruita su sentieri CAI (206, E1, 205 A e 207), ma soprattutto su "fuori traccia" che hanno consentito di abbreviare l'intero anello, di ammirare da vicino gli angoli di bosco per i quali non si passerebbe mai e soprattutto di mettere "sotto pressione" orientamento, scelta del terreno e muscoli: l'intero itinerario, infatti, è riservato ad escursionisti esperti, allenati ed in buone condizioni di salute, in quanto sono compiuti movimenti in condizioni di estrema ripidità con terreno che in alcuni casi porta a retrocedere i piedi di sostegno e divengono indispensabili gli appoggi e l'ausilio dei bastoncini telescopici, fondamentali anche per l'esplorazione del terreno. Il Vallatrone è un monte che presenta un'importante ripidità che rasenta la verticalizzazione nel suo versante orientale, soprattutto nella parte meridionale, mentre quella settentrionale diviene a mano a mano più praticabile, fermo restando l'attuale stato disastrato del CAI 205 che a causa di una frana sul burrone è ancora più complicato per il suo contestuale restringimento in un tratto successivo al punto di belvedere che è già oltre il tempio rupestre di San Silvestro.
Mancano circa +/- 70-80 m di dislivello alla traccia registrata.

Fatta tale premessa, l'improvvisazione è soprattutto le valutazioni di terreno, sforzo, direzione ed orientamento rendono questo anello sconsigliabile a coloro che cercano la freschezza del bellissimo bosco di faggi (che offrono riparo ed umidità per una crescita formidabile di aglio orsino, attualmente in rigogliosa fioritura bianca), così come un itinerario più semplice nell'apprezzare i punti di interesse del Monte Vallatrone che mantiene in parte un contesto di territorio selvaggio e non esplorato da tutti.

La partenza avviene nei pressi del sentiero CAI 206 "Giancarlo Nebbia", località Castello, a Sant'Angelo a Scala, seguendo il lastricato che in 2 km permette di guadagnare circa 430 m, passando fra ginestre in fiore, felci, fragole, ranuncoli e festuca che fino ai 900 m di altitudine sono accompagnati dal castagneto (anch'esso in fiore, nonostante alcuni esemplari abbiano ancora ricci ormai arrugginiti sui propri rami), distinto fra quello da freddo e quello a ceduo, con una parte di costone sottoposta ad ingente taglio a raso con le intuibili conseguenze di una pratica antropica che è tanto in conflitto con l'opera di inserimento del castagno, la pianta che ha ricevuto il maggiore intervento dell'uomo che ha provato ad aumentare consistentemente il loro numero fra i 500-800 m di altitudine.
Al km 2 si raggiungono, in serie, i cosiddetti faggi secolari, piante imponenti e dal fusto decisamente più spesso di altri esemplari che saranno parte preponderante dell'intero bosco del Vallatrone (sui 900 m ancora coesiste la condivisione di territorio con castagno, ontano, acero e querce). In pochi metri si incontreranno i ruderi del Santuario dell'Incoronata (i cui dettagli storico-culturali sono raccolti nella traccia https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/anello-toppa-spino-da-santangelo-a-scala-ruderi-incoronata-forcetelle-campo-maggiore-toppa-spino-sa-136169633 ), il cui tesoro si dice sia sepolto in questo comprensorio in contesto che vide l'incrociarsi di battaglie fra francesi, briganti e rivalità fra ordini religiosi. Una nota che tengo a sottilineare è la "simbiosi" fra la miriade di fioriture bianche dell'aglio orsino e le pareti che un tempo sorreggevano il monastero, momento di grande goduria assieme al canto degli uccelli e dei profumi balsamici del bosco. Di qui, inizieranno i movimenti che taglieranno il CAI 206, muovendosi fra roccette, terreno nudo, distese di aglio orsino e canaloni, valutando i tratti di terreno più stabili del terreno (di origine vulcanica per l'accumulo di materiale piroclastico nel corso delle eruzioni storiche del Vesuvio) attraverso l'esplorazione con i bastoncini telescopici che in alcuni casi affondano di alcuni cm.
Nella parte iniziale le raccolte di fogliame caduto che forma tappeti di importante spessore ed i passaggi attraverso alcune tracce molto strette di aglio orsino permettono di raggiungere un vecchio recinto adibito a bovini (ormai in disuso), al km 3,1, raggiungendo Campitello Sant'Angelo.
Da questa piana si segue il largo sentiero dal fondo terroso misto a sabbia (Sentiero E1, mai indicato) che conduce per circa 800 all'interno della piana: di qui, si nota qualche segno sui fusti (rosso o 2-3righe verdi parallele fra loro in verticale o orizzontale), iniziando a salire verso la destra, sul crinale di Monte Vallatrone, senza segni conduttori.
La via più logica è un apparente sentierino in terra che decorre trasversalmente alla faggeta, quindi al km 4 si incrocia l'unico segno CAI individuato nella zona: pur osservando intorno, nessun altro fusto riporta "bandiere polacche", quindi opto di proseguire il traverso e di proseguire l'ascesa alla maniera direttissima, tenendo conto di compiere movimenti su punti visibili e tenendomi lontano da balze e balzette che potrebbero concludersi in salti di vari metri o con il burrone che notoriamente interessa il versante orientale; i tratti di terra cui prevale la presenza di geranio, soprattutto lontani da fusti, presentano terreno instabile, friabile, il cui ausilio dei bastoncini e la leva delle braccia sono fondamentali per l'incedere, soprattutto quando i piedi sembrano franare e/o retrocedere. L'obiettivo è di raggiungere il CAI 207, unico sentiero ufficiale che circumnaviga l'intero Vallatrone, su via di cresta. Raggiunto il largo sentiero, riconoscibile da un segno su roccia, proseguo sino al km 3,9 ove noto un'altra possibilità di ascesa che permetta di tagliare un po' di tornanti del CAI 207 (che chi vuole potrà continuare a seguire con la sua dolce salita), ossia un vero e proprio ripido sentiero che si inerpica in punto di bosco cui si dirada la faggeta e non sono presenti i salti che sormontano il decorso del sentiero. Anche qui utilizzo la medesima tecnica precedente, sondando il terreno e compiendo un breve traverso per aggirare una parte troppo ripida e dal terreno friabile: l'obiettivo è di avvicinare ad ogni passaggio i fusti dei faggi e i tratti meno deformati, puntando a raggiungere il nuovo tappeto di aglio orsino che ricompare prepotentemente ai 1300 m di quota. Un nuovo tratto del CAI 207 è nuovamente guadagnato, dopo un ulteriore sforzo e movimento nell'ignoto, quindi si seguono le sue serpentine (sentiero spesso interessato da rami spezzati e persino da qualche pianta cresciuta) sino a raggiungere al km 5,99 una serie di roccette che offrono un punto di belvedere: si nota un segno CAI su una roccetta a destra, poi il sentiero compie una moderata impennata per inserirsi fra una serie di roccette che seguendo a sx permettono di ammirare non solo le cime più ravvicinate dei Monti Picentini (Pizzo San Michele, Faiostello, Tuppo dell'Uovo e Mai), ma anche la sottostante valle con Ospedaletto d'Alpinolo, Summonte ed Avellino: tale belvedere subisce l'ingerenza di qualche sottile ramo fogliato dei faggi, ma al di sotto ha un evidente punto di strapiombo... Si prosegue verso ovest, iniziando una via di cresta coperta dai faggi che offrono riparo al rigoglioso tappeto di aglio orsino, arrivando ad un altro punto di belvedere, al km che stavolta offre la veduta di una delle cime di Monte Vergine, oltre ai Picentini, ed i più lontani Monte Pizzone, Carafone e Pizzo d'Alvano, in parte occultati dalla foschia. La prima cima del Vallatrone si raggiunge in un tiro di schioppo ed è individuata da cartello con indicazione di nome ed altitudine, completamente circondata da faggi. Occorre andare sulla seconda vetta, a pochi metri, che mostra come un prato abitato da asfodeli, violette ed orchidee e finalmente si è rapiti da una veduta più ampia che cattura i Monti di Avella come le 2 cime di Monte Vergine, i Picentini, i più lontani Vesuvio e Lattari cui spiccano Monte Cerreto e Sant'Angelo a Tre Pizzi con la possibilità di vedere Golfo di Napoli ed addirittura Capri nelle giornate più nitide... È il momento di una sosta al sole, per rientrare nel bosco con segni CAI sempre più frequenti nella prima parte caratterizzata da ripida discesa e da una serie di segni verdi o rossi sui fusti che un po' traggono in inganno: come sempre, è la valutazione del terreno a fare la differenza, sfruttando in maniera consensuale tratti cui esso sembra distaccarsi, a mo' si sciata. Da un movimento di serpentina si passa ad uno più lineare che percorre la cresta in discesa, incontrando anche roccette e balze più grosse che offrono talora punti panoramici, più frequentemente salti di vari metri da evitare, sempre osservando decorso del terreno, i costanti segni CAI ed alcuni più generici (in verde o rosso sui fusti. Raggiunta "Sopra L'Arenella " si imbocca subito il CAI 206 per lasciarlo appena si ha l'incontro con un tratturino che scende in maniera abbastanza evidente nelle distese di aglio orsino, avendo cura nei punti meno visibili di muoversi con cautela per evitare improvvisi affondamenti (anche importanti) di uno dei piedi, ritrovandosi sbilanciati.
Il punto di riferimento da raggiungere è nuovamente il recinto del CAI 206, da qui si passerà trasversalmente, nel prato, per incontrare una serie di canaloni ed alcuni valloni che mostrano la loro sinuosità e presentano segni in verde o rosso sui fusti: scelgo di seguire una sorta di traccia che decorre nella parte destra di un grosso canalone che inizialmente non imbocco nella sua genesi, agevolmente raggiungibile, per poi scendere in un punto ripido (ma non con terreno verticale) non appena questo ramo diverge verso oriente (destra) in maniera evidente ed il cui salto aumenta (e porterebbe in maniera imprevedibile ad un salto impervio, così come al burrone dell'est della mezza costa del Vallatrone, come testimoniato anche dalle curve di livello delle cartine): al km 8,82 scendo nel canalone controllando il movimento con bastoncini ed affondamenti nello spesso tappeto di foglie per seguire il decorso del canalone, individuando i punti cui passare di volta in volta: ho prediletto il passaggio fra roccette e su roccette, ove non mancano le insidie sia per il terreno umidi che può favorire l'inconveniente di scivolare che la beffarda possibilità di affondare addirittura ad oltre metà tibia nei punti anche di discreti spessore del fogliame depositato nel tempo sul terreno che non necessariamente si individua visivamente, meglio con l'esplorazione con I bastoncini telescopici che comunque presentano peso differente dal corpo... Adotto tale criterio sino a scorgere i ruderi dell'Incoronata, con le ultime roccette che presentano punti di passaggio maggiormente ristretti e qualche saltino che rende necessario l'aiuto con le mani. Ammirata nuovamente lo storico monastero, mi concedo un ultimo belvedere, proseguendo diritto sui faggi secolari, su basolato di recente costruzione (così come quello che porta al contatto con le mura, elemento che rende un po' meno selvaggio un contatto diretto che in passato avveniva attraverso un fossato sdrucciolevole): si nota il profilo della falesia rocciosa del Vallatrone, che scende a picco su Sant'Angelo a Scala, il borgo e soprattutto i non troppi lontani Picentini.
Concluso l'itinerario resta la grande soddisfazione di aver percorso angoli più remoti di questa cima del Partenio e di aver rivisto lo spettacolo delle fioriture di primavera dei tappeti di aglio orsino, dei ruderi, dei panorami ed in una foto ben si riassume una convivenza di 2 stagioni mai a contatto fra loro: la presenza dei ricci arrugginiti sui rami dei castagni nello sfondo della copiosa fioritura dorata delle ginestre.
Sono indispensabili adeguate calzature da trekking, bastoncini telescopici, pantaloni lunghi e un'adeguata scorta di acqua (non si incontreranno mai fonti) nonostante tutto il cammino si svolga nel 90% sotto l'ombra.

Trattandosi di un'improvvisazione, ribadisco che la classificazione di "molto difficile" è legata a sforzo fisico, probabile irripetibilità dei passi (legate a scelte personali), dislivello concentrato in alcuni punti e complessivo, capacità di orientamento ed uso di GPS e cartografia: ognuno sarà responsabile di quanto andrà a compiere, a prescindere dalla traccia e dalle premesse che è riservata ad escursionisti esperti, allenati ed in buone condizioni di salute: il terreno non sarà mai da sottovalutare, così come la possibilità di infortuni anche gravi.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 2,045 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,388 ft
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Waypoint

PictographTree Altitude 3,390 ft
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Faggi secolari

PictographRuins Altitude 3,349 ft
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Ruderi dell'Incoronata

PictographWaypoint Altitude 3,405 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,444 ft
Photo ofAttraversare roccette

Attraversare roccette

PictographPanorama Altitude 3,605 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 3,696 ft
Photo ofSegni su fusti

Segni su fusti

PictographWaypoint Altitude 3,669 ft
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Staccionata

PictographWaypoint Altitude 3,676 ft
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Verso E1

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PictographWaypoint Altitude 3,684 ft
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Campitello Sant'Angelo

PictographWaypoint Altitude 3,630 ft
Photo ofCAI 205 A?

CAI 205 A?

PictographWaypoint Altitude 3,714 ft
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CAI 205 A

PictographWaypoint Altitude 3,777 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,815 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,133 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,129 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,261 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,418 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,514 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,642 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,706 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,758 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,743 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,767 ft
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PictographPanorama Altitude 4,780 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 4,774 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,778 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,832 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,849 ft
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PictographPanorama Altitude 4,879 ft
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Monte Vallatrone belvedere

PictographSummit Altitude 4,977 ft
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Monte Vallatrone

PictographSummit Altitude 4,991 ft
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Monte Vallatrone

PictographSummit Altitude 4,979 ft
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Monte Vallatrone belvedere

PictographWaypoint Altitude 4,970 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,878 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,788 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,676 ft
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Waypoint

PictographPanorama Altitude 4,604 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 4,493 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 4,218 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,996 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,693 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,640 ft
Photo ofScendere nel canalone, controllando il movimento (meglio impegnarlo prima)

Scendere nel canalone, controllando il movimento (meglio impegnarlo prima)

PictographWaypoint Altitude 3,660 ft
Photo ofPassare fra le roccette, ispezionando il terreno visivamente e con bastoncini

Passare fra le roccette, ispezionando il terreno visivamente e con bastoncini

PictographWaypoint Altitude 3,612 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,525 ft
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PictographRuins Altitude 3,386 ft
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Ruderi dell'Incoronata

PictographPanorama Altitude 3,400 ft
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Belvedere

Comments  (17)

  • Photo of californiagymsama
    californiagymsama Apr 30, 2024

    Muy bonita y difícil ruta circular.
    Excelente reportaje fotográfico y descripción.
    Un abrazo y gracias por compartir.

  • Photo of MPuet
    MPuet Apr 30, 2024

    una preciosa y difícil ruta con magníficas fotografías gracias por compartir saludos

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Apr 30, 2024

    Muchas gracias California y MPuet, fue un gran desafío reducir 10 km para llegar a la cima en 6,5 km pasando por tramos fuera del camino oficial y enfrentando una pendiente extrema en un terreno de naturaleza volcánica con gran esfuerzo muscular de brazos y piernas. Un abrazo a los dos!

  • Photo of Sara_sm
    Sara_sm May 1, 2024

    Una espectacular y exigente .
    Un saludo amigo

  • Photo of Susy7
    Susy7 May 1, 2024

    Percorso impegnativo con panorami d' eccezione, vista che spazia dai monti del Partenio, passando per i Lattari, i Picentini fino al Golfo di Napoli. Complimenti!!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 1, 2024

    Grazie mille Sara e Susy, panorami spettacolari e grande fatica

  • Photo of Franchetiello Frauc Faruk
    Franchetiello Frauc Faruk May 1, 2024

    Complimenti leggendo la traccia mi è passata la voglia di fare questo monte in modo alternativo, deve essere stato molto tosto e non ci si può distrarre! Complimenti di nuovo!

  • Photo of emilio viejo
    emilio viejo May 2, 2024

    Una ruta muy interesante para recorrer y disfrutar de buenas vistas. Un abrazo

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 2, 2024

    Grazie mille Frauc ed Emilio, è stata breve, intensa ma ricca di piacere per tutti i sensi. Un abbraccio

  • Photo of Mohammad.kiani
    Mohammad.kiani May 3, 2024

    Uno splendido sentiero escursionistico nel cuore del bosco, e salita alla vetta Vallatrone. Congratulazioni mio caro amico. buona fortuna.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 3, 2024

    Grazie per la lusinghiera valutazione, Mohammad. Good look to you too

  • Photo of Tolly Mune
    Tolly Mune May 5, 2024

    PEDAZO RUTA!!! Desnivel muy grande para tan pocos kilómetros!!!
    Me encantan las construcciones antiguas en medio del bosque!!
    1ABRAZO!!!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 5, 2024

    Muchas gracias por tu valoración, Tolly. Toda la circular se hizo principalmente fuera del camino, por lo que se concentra en unos pocos kilómetros que requieren esfuerzo físico, orientación y experiencia. Las viejas ruinas fueron una vez un monasterio eremítico, destruido e incendiado por las milicias francesas de Gioacchino Murat. Un abrazo!

  • Photo of Alfredo Huanes
    Alfredo Huanes May 9, 2024

    Bellísimos senderos. Además de ser una ruta con bastante exigencia. La descripción que haces de la misma está muy completa. Felicitaciones por realizarla. Mil gracias por compartir esta experiencia. Un gran abrazo a la distancia!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 9, 2024

    Muchas gracias Alfredo y un abrazo también a ti. Algunos pasajes fueron casi una escalada en el suelo y las plantas, pero mia llegó a una verticalidad

  • Photo of Jorditoms
    Jorditoms May 24, 2024

    ¡Hola amigo! ¡Qué emocionante ruta por Anello Ruderi dell'Incoronata, Campitello Sant'Angelo e Monte Vallatrone da Sant'Angelo A Scala en el Parco del Partenio! Las fotos son espectaculares y la descripción me tiene ansioso por hacerla. ¡Seguro que la combinación de naturaleza y patrimonio histórico es una experiencia inolvidable! ¡No puedo esperar para planear nuestro próximo viaje juntos y explorar este impresionante lugar!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 24, 2024

    Hola Jorditoms, gracias por su comentario halagador. El 70 por ciento de esta ruta se realiza fuera del camino oficial y creo que es una experiencia que también te gusta, teniendo en cuenta el tipo de excursiones que haces y que tuve el placer de ver y leer. Eres bienvenido, el Partenio es mi casa y tiene rincones realmente muy bonitos!!

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