Anello Rifugio del Campo-M.Navetta-M.Canzoni-Terratta Sud-Ciminiere-Terratta-Carapale sud e nord-Argatatone e anticima
near Scanno, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Anello di due giorni con partenza dal parcheggio del bar Ranch e con obbiettivo notte al Rifugio del Campo e tutte le vette della Serra della Terratta del Carapale e della Montagna grande.
Partenza dal sentiero Y9 salendo dal vallone Ciaccariello, si incontra durante l'agevole salita il Rifugio Ciaccariello, aperto a tutti, ben tenuto anche se sguarnito all'interno di qualsiasi mobilia, c'è legna da ardere e un camino. Passato il rifugio si continua a salire con obbiettivo l'intersezione tra l'Y9 e la via delle creste, 4,5km circa. Da questo punto abbiamo deciso di salire per un breve tratto della via delle creste per scattare qualche foto su un panorama superbo considerando la spettacolare giornata di ottobre. Tornati al punto di intersezione abbiamo puntato a salire il Monte Navetta prima, 2011mt e il Monte Canzoni poi, 2000mt. Da li siamo ridiscesi a mezza costa verso il Rifugio del Campo. Il Rifugio ben tenuto grazie all'impegno dei volontari di Scanno è un hotel a 5 stelle se confrontato ai numerosi altri rifugi che abbiamo incontrato durante le nostre escursioni. L'unica pecca la mancanza di materazzi, ma c'è legna, mobilio, pentolame e numerosi altri confort. Dal Rifugio abbiamo deciso di esplorare le cimette che vi sono intorno allo stazzo, tra le quali il monte Capra morta 1937mt, il paesaggio rimane sempre meraviglioso, si possono osservare le Montagne di Godi, la Majella, Il Gran Sasso, le Mainarde, La Meta, il Petroso etc.
Dopo la notte allo stazzo con le prime luci dell'alba abbiamo iniziato l'attacco del percosro delle creste. La prima che si incotra è la Cima della Terratta Sud 2122mt, poi sempre molto agevolmente si arriva alla Serra delle Ciminiere 2015mt contraddistinta da massi giganteschi levigati dal tempo e dalle intemperie. Questo punto sarà importante per il ritorno in quanto è da questa altezza che abbiamo deciso di riprendere la via del ritorno verso la valle e l'Y9.
Dalle Ciminiere si arriva sempre agevolmete su una cresta che è larga con poca pendenza alla Serra della Terratta 2163mt. Da questo punto sulla destra si allunga tutta la Serra del Carapale, con 2km e un discreto dislivello si toccano la Serra del Carapale 2126mt, la Serra del Carapale Sud e Nord. Poco oltre la Serra Nord, in basso prosegue la cresta, percorrendola per un breve tratto è possibile affacciarsi oltre che sul ripidissimo vallone della Terratta anche su Scanno e sul suo lago, il punto migliore di osservazione è il Balzo dell'Aquilone, si vede anche Frattura vecchia e nuova oltre che sulla destra Monte Rotondo con la sua pista da sci. Tempo di percorrenza andata e ritorno dalla Terratta 1h30 circa. Dalla Serra della Terratta alla Cima della Terratta 2208 sono poco meno di 2km, l'Argatone ben visibile sembra più vicino di quanto invece non è. Ci sono diversi dislivelli da affrontare prima di arrivarci e si incotra l'intersezione con il W3 che sul versante di Terraegna conduce all'omonimo stazzo mentre su versante opposto conduce al Rifugio Montagna Grande e Villalago. Giunti sull'Argatone 2151mt in lontanaza e divisi da un'altra sella c'è l'anticima Nord Ovest dell'Argatone per concludere l'opera, mt 2103. Da questo punto con un passo da podisti abbiamo intrapreso la via del ritorno passando spesso e volentieri a mezza costa per ammorbidire il dislivello delle selle. Obbiettivo raggiungere Le Ciminiere, distanza 6km circa. Dalle Ciminiere invece che scendere per il vallone del Monte abbiamo deciso di fare per ultima la Serra del Monte, una cresta complicata ma bellissima che tra rocce e ginepri conduce alla pista da sci del Monte Rotondo, dei sentieri a mezzacosta sulla destra digradano verso valle incrociando la carrareccia dietro il bacino idrico che conduce all'incrocio con l'Y9.
Escursione interminabile, 38km circa in due giorni, paesaggi idilliaci tempo favoloso e en plein di vette over 2000, con gli amici Massimo e Roberto e la partecipazione il primo giorno di Francesco Mancini.
Partenza dal sentiero Y9 salendo dal vallone Ciaccariello, si incontra durante l'agevole salita il Rifugio Ciaccariello, aperto a tutti, ben tenuto anche se sguarnito all'interno di qualsiasi mobilia, c'è legna da ardere e un camino. Passato il rifugio si continua a salire con obbiettivo l'intersezione tra l'Y9 e la via delle creste, 4,5km circa. Da questo punto abbiamo deciso di salire per un breve tratto della via delle creste per scattare qualche foto su un panorama superbo considerando la spettacolare giornata di ottobre. Tornati al punto di intersezione abbiamo puntato a salire il Monte Navetta prima, 2011mt e il Monte Canzoni poi, 2000mt. Da li siamo ridiscesi a mezza costa verso il Rifugio del Campo. Il Rifugio ben tenuto grazie all'impegno dei volontari di Scanno è un hotel a 5 stelle se confrontato ai numerosi altri rifugi che abbiamo incontrato durante le nostre escursioni. L'unica pecca la mancanza di materazzi, ma c'è legna, mobilio, pentolame e numerosi altri confort. Dal Rifugio abbiamo deciso di esplorare le cimette che vi sono intorno allo stazzo, tra le quali il monte Capra morta 1937mt, il paesaggio rimane sempre meraviglioso, si possono osservare le Montagne di Godi, la Majella, Il Gran Sasso, le Mainarde, La Meta, il Petroso etc.
Dopo la notte allo stazzo con le prime luci dell'alba abbiamo iniziato l'attacco del percosro delle creste. La prima che si incotra è la Cima della Terratta Sud 2122mt, poi sempre molto agevolmente si arriva alla Serra delle Ciminiere 2015mt contraddistinta da massi giganteschi levigati dal tempo e dalle intemperie. Questo punto sarà importante per il ritorno in quanto è da questa altezza che abbiamo deciso di riprendere la via del ritorno verso la valle e l'Y9.
Dalle Ciminiere si arriva sempre agevolmete su una cresta che è larga con poca pendenza alla Serra della Terratta 2163mt. Da questo punto sulla destra si allunga tutta la Serra del Carapale, con 2km e un discreto dislivello si toccano la Serra del Carapale 2126mt, la Serra del Carapale Sud e Nord. Poco oltre la Serra Nord, in basso prosegue la cresta, percorrendola per un breve tratto è possibile affacciarsi oltre che sul ripidissimo vallone della Terratta anche su Scanno e sul suo lago, il punto migliore di osservazione è il Balzo dell'Aquilone, si vede anche Frattura vecchia e nuova oltre che sulla destra Monte Rotondo con la sua pista da sci. Tempo di percorrenza andata e ritorno dalla Terratta 1h30 circa. Dalla Serra della Terratta alla Cima della Terratta 2208 sono poco meno di 2km, l'Argatone ben visibile sembra più vicino di quanto invece non è. Ci sono diversi dislivelli da affrontare prima di arrivarci e si incotra l'intersezione con il W3 che sul versante di Terraegna conduce all'omonimo stazzo mentre su versante opposto conduce al Rifugio Montagna Grande e Villalago. Giunti sull'Argatone 2151mt in lontanaza e divisi da un'altra sella c'è l'anticima Nord Ovest dell'Argatone per concludere l'opera, mt 2103. Da questo punto con un passo da podisti abbiamo intrapreso la via del ritorno passando spesso e volentieri a mezza costa per ammorbidire il dislivello delle selle. Obbiettivo raggiungere Le Ciminiere, distanza 6km circa. Dalle Ciminiere invece che scendere per il vallone del Monte abbiamo deciso di fare per ultima la Serra del Monte, una cresta complicata ma bellissima che tra rocce e ginepri conduce alla pista da sci del Monte Rotondo, dei sentieri a mezzacosta sulla destra digradano verso valle incrociando la carrareccia dietro il bacino idrico che conduce all'incrocio con l'Y9.
Escursione interminabile, 38km circa in due giorni, paesaggi idilliaci tempo favoloso e en plein di vette over 2000, con gli amici Massimo e Roberto e la partecipazione il primo giorno di Francesco Mancini.
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Comments (2)
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davvero gran bel giro! mi pare di aver capito però che lungo tutto il percorso non c'è ne una fonte ne un punto acqua, sbaglio? grazie dell'info
Ciao Frank95, purtroppo no, se ricordo bene non abbiamo incontrato nessuna fonte d'acqua, abbiamo dovuto gestirla bene e caricare gli zaini con un discreto peso, spezzando in due l'escursione ci è riuscito più facile completare il percorso.