Anello Posta, Monte di Cambio, Valle Scura, Sigillo, Posta 19/11/2020

Parto da Posta con un progetto ambizioso : salire a Monte di Cambio, poi raggiungere la Valle Scura, percorrerla fino a Sigillo e ritornare a Posta tramite sentieri esistenti su IGM (forse).
Bene! La salita a Monte di Cambio, bella tosta che non molla mai fino alla fine, tra boschi e prati montani fa accumulare circa 1500 metri su circa 8 chilometri. Appena uscito dal paese, tra la nebbia, avvisto un capriolo e penso che la giornata sarà positiva. Salgo ed esco dalla nebbia entrando nella immensa pineta che caratterizza questa zona. Poco prima di Monte Cavallo, raggiungo una cima e il panorama verso la valle è stupefacente: la nebbia forma come dei laghi che sommergono le valli circostanti. Spettacolo! Continuo a salire seguendo più o meno la dorsale e raggiungo una cima con una croce di legno; ricordo che una volta, in una precedente escursione, incontrai un grosso cinghiale proprio lassù. Ora devo riscendere un po' e poi risalire ripidamente circa 200 metri per raggiungere la vetta di Monte di Cambio. Sono in vetta, incontro un altro escursionista e scambiamo quattro chiacchiere, poi riprendo il cammino che sarà ancora lungo; non posso trattenermi oltre. Scendo in maniera diretta e seguo delle tracce appena accennate fino a trovare una palina che indica Rifugio Porcini: quello che cercavo, non perchè mi interessi il rifugio in se stesso, ma perchè faceva parte del percorso programmato. Seguo il facile sentiero che con qualche tornante perde quota ed arriva su questo spazio erboso dove c'è il rifugio ed una bella fonte. Bevuta e continuo a scendere, risalendo poco dopo su una collinetta dove c'è una targa a ricordo di un alpino (Confalone Aleandro). Scendo ancora per il sentiero che a volte si fa molto ripido, fino a raggiungere il bivio per la Cascata di Malepasso. Purtroppo gli alberi ne coprono parzialmente la vista, ma è comunque spettacolare. Riprendo il cammino sul sentiero che a volte diventa il corso di ruscelli, con qualche guado facilmente attraversabile ed arrivo alla Cascata dei Pisciarelli, caratterizzata da belle pareti di muschio. La discesa continua seguendo il fosso che si fa sempre più grande e rumoroso, con decine di cascatelle e rapide; si attenuerà più a valle, in prossimità del paese di Sigillo, dove termina la discesa. Da qui, devo percorrere circa 400 metri di strada asfaltata, fortunatamente pochissimo trafficata, fino a raggiungere un antico ponte che attraversa il Fiume Velino. Da qui inizia il sentiero che ho recuperato sulle carte IGM e che non ero sicuro esistesse ancora. Invece esiste, anche se poco praticato ed è anche segnato in parte. Non è facile da seguire in certi punti, ma seguendo la direzione, si trova dove passare. Arrivato ad intercettare la Via Salaria, ho sbagliato a passare sopra il tunnel, conviene passare sotto il cavalcavia, sicuramente più facile. Il sentiero diventa più evidente per un bel tratto, poi si alterna tra tracce nella macchia e sentiero più marcato, comunque con un po' di buona volontà si segue fino alla chiusura dell'anello. Basta poi riseguire il percorso fatto all'andata.
Un consiglio : secondo me converrebbe partire da Sigillo, invece che da Posta, in modo da fare all'inizio, quando si è riposati, tutta la salita e una volta riscesi a Sigillo, la storia è finita. Infatti da Sigillo a Posta, nel tratto finale dell'escursione, rimangono da salire circa 3/400 metri, che dopo circa 20 chilometri, risultano abbastanza pesanti.