Anello Pizzo Camarda 30/06/2018
near San Pietro della Ienca, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Siamo io, Gastone, Pietro, Dario, Rossella, Luana e Roberto.
Partiamo in prossimità dell'ultima curva prima di San Pietro allo Ienca, su prato, sovrastati dalle cime. Si segue un sentierino in ripida salita che a tratti sembra sparire fino a raggiungere una specie di rifugio e la salita diventa più impegnativa, sempre su prato. Si incrocia una sterrata che conduce ad un altro rifugio con fontanile, purtroppo secco. Si segue la sterrata che in breve ci porta in prossimità del Piano di Camarda, caratterizzato da due pozze d'acqua, dove le mandrie di mucche e cavalli allo stato brado pascolano indisturbati. Qui iniziano dei panorami che vanno dal Lago di Campotosto al Monte Corvo, Intermesoli, Gran Sasso e via dicendo...tanta bellezza tutta concentrata in un posto solo. Si sale, ancora su prato, seguendo la cresta con vista sul Monte Corvo che si sviluppa maestoso, parallelamente al sentiero e ci accompagnerà per buon parte dell'escursione. Siamo sulla croce di Pizzo Camarda, lo spettacolo, unico, merita una sosta (anche le nostre gambe). Foto di rito, colazione e si affronta la ripida discesa tra rocce, lungo la cresta con qualche punto leggermente esposto; poi si risale attraverso un sentiero tecnico e vario fino allo Iaccio del Vaduccio. Si inizia a scendere, ma sarà la parte più difficile, perché il sentiero, poco segnato, tende a sparire e costringe a ripide discese dirette su prato; per fortuna la strada asfaltata che dobbiamo raggiungere in fondo è a vista e si può percorrere la direzione che più convince. Ultimo ostacolo, a valle, inizia la vegetazione a macchia e i ginepri, costringono a continui cambi di direzione, spesso bisogna attraversare le siepi stesse. Ad ogni modo arriviamo, chi per un verso chi per un altro, alla strada asfaltata, che in un paio di chilometri ci riporterà all'auto
Partiamo in prossimità dell'ultima curva prima di San Pietro allo Ienca, su prato, sovrastati dalle cime. Si segue un sentierino in ripida salita che a tratti sembra sparire fino a raggiungere una specie di rifugio e la salita diventa più impegnativa, sempre su prato. Si incrocia una sterrata che conduce ad un altro rifugio con fontanile, purtroppo secco. Si segue la sterrata che in breve ci porta in prossimità del Piano di Camarda, caratterizzato da due pozze d'acqua, dove le mandrie di mucche e cavalli allo stato brado pascolano indisturbati. Qui iniziano dei panorami che vanno dal Lago di Campotosto al Monte Corvo, Intermesoli, Gran Sasso e via dicendo...tanta bellezza tutta concentrata in un posto solo. Si sale, ancora su prato, seguendo la cresta con vista sul Monte Corvo che si sviluppa maestoso, parallelamente al sentiero e ci accompagnerà per buon parte dell'escursione. Siamo sulla croce di Pizzo Camarda, lo spettacolo, unico, merita una sosta (anche le nostre gambe). Foto di rito, colazione e si affronta la ripida discesa tra rocce, lungo la cresta con qualche punto leggermente esposto; poi si risale attraverso un sentiero tecnico e vario fino allo Iaccio del Vaduccio. Si inizia a scendere, ma sarà la parte più difficile, perché il sentiero, poco segnato, tende a sparire e costringe a ripide discese dirette su prato; per fortuna la strada asfaltata che dobbiamo raggiungere in fondo è a vista e si può percorrere la direzione che più convince. Ultimo ostacolo, a valle, inizia la vegetazione a macchia e i ginepri, costringono a continui cambi di direzione, spesso bisogna attraversare le siepi stesse. Ad ogni modo arriviamo, chi per un verso chi per un altro, alla strada asfaltata, che in un paio di chilometri ci riporterà all'auto
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Traccia folle e sconsiderata. Non esistono sentieri visibili nè quantomeno segnali CAI
Per uscire dal bosco abbiamo dovuto letteralmente aprirci la strada a forza tra i ginepri e i pini
Io avrei evitato di condividerla,sconsigliatissimo il tratto di discesa dallo Iaccio del vaduccio in poi se non sapete orientarvi senza sentieri CAI
Ma io mi chiedo se prima di affrontare un percorso scaricato da Wikiloc, leggete la recensione di chi lo ha fatto. Mi sembra di aver descritto in modo chiaro che la discesa non è affatto facile e nell'ultimo tratto bisogna attraversare la macchia di ginepri. "Folle e sconsiderato" è il modo di affrontare certi percorsi senza sapere a cosa si va incontro.
Ma senza rancore signor Carlo Comunque se specificava che il ritorno fosse così “ wild “ ci saremmo portati dietro un macete 🤣
Ma si tranquilla, assolutamente senza rancore. ( ma non sono signore)
Grazie Carlo Romani! Avevo in mente di fare la salita fino alla Sella delle Malecoste e poi scegliere se andare sulle creste verso Cima delle Malecoste o Pizzo Camarda.. Ma non trovavo descrizioni abbastanza dettagliate , ne foto specifiche, riguardo eventuali passaggi "esposti".. (In quanto io soffro un pò di vertigini ed i passaggi esposti mi fanno un effetto molto negativo, difficile da descrivere.. ) Leggendo la tua descrizione e le foto.. sono riuscita a capire meglio cosa comporta il passaggio tra Iacco del Vaduccio e Pizzo Camarda (che io avrei fatto in salita).. Quindi ho capito che non è per me.. Quindi ho fatto un'anello del Pizzo Camarda fuori sentiero, partendo sempre dove siete partiti voi, ma salendo in direttissima in un ripidissimo vallone proprio sotto la vetta del Pizzo Camarda (quindi evitando il lato "problematico" del P Camarda), e poi andando verso Lago Camarda e M Ienca in discesa. Volevo quindi ringraziarti per la tua descrizione delle creste, che ho evitato, e fatto dal lato opposto. Grazie! E beati voi che non soffrite di vertigini! :-)
X thedead64:
No no considera che io soffro di vertigini, ma cerco di spingere per superare questo vincolo. Ho fatto progressi incredibili.
io ci provo a superare il vincolo delle vertigini.. ma più "invecchio" e più vedo che peggioro. Sono circa 20 anni che vado in montagna una volta a settimana.. e ci ho provato e riprovato a farmi coraggio. Ho fatto persino la Brancadoro sul Prena, con uno che mi accompagnata con imbrago ecc... ed in un paio di punti stavo quasi per bloccarmi completamente! Comunque, hai ragione, dicono che bisogna provare e riprovare.. e poi ci vuole anche la "giusta compagnia" che magari aiuta a farti coraggio... Mah.. ci riproverò.. Grazie Carlo! e Buone escursioni!