Anello Pellecchia 'anello completo ed inusuale'
near Monteflavio, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Anello Pellecchia completo ed inusuale,quasi tutto su sentiero, eseguendo un'escursione "classica",da Monteflavio,in una giornata strepitosa in piena estate.
Si parte da Monteflavio,per in via di Monte Pellecchia,in fondovalle strada(cercate di parcheggiare bene,per il rispetto dei residenti),tra le ultime case del paese,dove a strada si trasforma presto in strada sterrata fino ad un bivio sulla sinistra(vedi bandierine), dove si imbocca il sentiero 312 in salita che conduce su Colle Caparnassa. Una volta "scollinato"si incrocia un'altra sterrata(proveniente dalla pineta di Monteflavio) che scende fino alla Valle del Prete, e girando a sinistra,si prosegue fino alla Casa del Pastore(rifugio custodito,ma al momento chiuso),per una piccola sosta utilizzata per reintegrare i primi zuccheri persi,con frutta, e dopo la foto di rito imbocchiamo il sentiero in salita, ben segnato che, con continui cambi di direzione,e piccoli tornati, fino a raggiunge la prima anticima sbucando dal bosco, e proseguendo più avanti la prima vetta del Pellecchia 1369mt.slm.. Una volta arrivati alla 1^croce di vetta, si può vedere una reliquia "un pezzo di elica e una targa commemorativa" a testimonianza dell'incidente di un aereo militare avvenuto nel 1960, dove persero la vita due ufficiali.
Il panorama è di tutto rispetto, direi spettacolare,con una panoramica a 360°, favorito anche dalla stupenda giornata di sole,ma non con una buona visibilità per la presenza di una leggera foschia. Nonostate ciò,si vedevano bene praticamente tutti i monti dell'appennino centrale, dallo storico Monte Giano (dove si legge meravigliosamente la scritta DVX) -Nuria-Gran Sasso-Velino-Sibilini-ecc.ecc.
Dopo un'altra pausa abbondante(ce la siamo presi molto comoda,per goderci al meglio l'escursione)si riparte,e si prosegue sulla larga e lunga dorsale,tra saliscendi e boschetti per raggiungere Pizzo Pellecchia,dove di trova la 2^croce,dove ci si puo affacciare sopra Civitella e Licenza che sembrano vicinissime, quasi da poterle toccare.
Finalmente una giusta pausa per il pranzo al sacco,seduti al sole quasi cuocente,ed in assenza di vento,si è rischiati non solo l'abbronzatura,ma di ustionarsi...foto di rito... poi si riprende la discesa fino alla sella, dove mantenedo la destra al paletto con.le indicazioni.ed imboccando il sentiero che segue le indicazioni per Valle Lopa,fino ad arrivare all'incrocio di Colle di Farello1010mt.slm,dove si prende il sentiero di destra, che poco più di un chilometro tra bosco,crocciette,sentiero che costeggia la scarpata, pascolo,e si incrocia l' ultimo resto dell'aereo precipitato(il pezzo di coda). Proseguendo,di li a poco, si arriva di nuovo a Valle del Prete, dove si riprende il sentiero 312 sulla sinistra, che inizia da cartello indicativo ,per evitare la noiosa strada sterrata di andata(anche se per un piccolo tratto,ma abbiamo voluto creare un corposo anello, per evitare di risalire su Colle Caparnassa). Si segue il sentiero comodo e molto pratico fino al primo bivio di Fosso del Cerreto910mt.slm, dove si proseguirà su sentiero comodo, fino ad arrivare all'inizio della sterrata che ci condurrà all'auto parcheggiata, così chiudendo l'anello che ci eravamo preposti di fare.
Percorso da provare assolutamente, sia d'estate che d'inverno.
Compagni di escursione: TEPPA(il mio inseparabile amico fidato),il mio "fratellone del CF" ROBERTONE & sua Figlia Asia.
Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico montano LA MUVRA LAZIO".
https://instagram.com/lamuvra.lazio?utm_medium=copy_link
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(Annuncio importante di "Disclaimer":
•Le informazioni contenute nei percorsi My wikiloc sono dati, opinioni ed esperienze dell'autore. Queste informazioni non possono mai essere considerate sufficienti per svolgere uno dei percorsi o delle attività descritte.
•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
Si parte da Monteflavio,per in via di Monte Pellecchia,in fondovalle strada(cercate di parcheggiare bene,per il rispetto dei residenti),tra le ultime case del paese,dove a strada si trasforma presto in strada sterrata fino ad un bivio sulla sinistra(vedi bandierine), dove si imbocca il sentiero 312 in salita che conduce su Colle Caparnassa. Una volta "scollinato"si incrocia un'altra sterrata(proveniente dalla pineta di Monteflavio) che scende fino alla Valle del Prete, e girando a sinistra,si prosegue fino alla Casa del Pastore(rifugio custodito,ma al momento chiuso),per una piccola sosta utilizzata per reintegrare i primi zuccheri persi,con frutta, e dopo la foto di rito imbocchiamo il sentiero in salita, ben segnato che, con continui cambi di direzione,e piccoli tornati, fino a raggiunge la prima anticima sbucando dal bosco, e proseguendo più avanti la prima vetta del Pellecchia 1369mt.slm.. Una volta arrivati alla 1^croce di vetta, si può vedere una reliquia "un pezzo di elica e una targa commemorativa" a testimonianza dell'incidente di un aereo militare avvenuto nel 1960, dove persero la vita due ufficiali.
Il panorama è di tutto rispetto, direi spettacolare,con una panoramica a 360°, favorito anche dalla stupenda giornata di sole,ma non con una buona visibilità per la presenza di una leggera foschia. Nonostate ciò,si vedevano bene praticamente tutti i monti dell'appennino centrale, dallo storico Monte Giano (dove si legge meravigliosamente la scritta DVX) -Nuria-Gran Sasso-Velino-Sibilini-ecc.ecc.
Dopo un'altra pausa abbondante(ce la siamo presi molto comoda,per goderci al meglio l'escursione)si riparte,e si prosegue sulla larga e lunga dorsale,tra saliscendi e boschetti per raggiungere Pizzo Pellecchia,dove di trova la 2^croce,dove ci si puo affacciare sopra Civitella e Licenza che sembrano vicinissime, quasi da poterle toccare.
Finalmente una giusta pausa per il pranzo al sacco,seduti al sole quasi cuocente,ed in assenza di vento,si è rischiati non solo l'abbronzatura,ma di ustionarsi...foto di rito... poi si riprende la discesa fino alla sella, dove mantenedo la destra al paletto con.le indicazioni.ed imboccando il sentiero che segue le indicazioni per Valle Lopa,fino ad arrivare all'incrocio di Colle di Farello1010mt.slm,dove si prende il sentiero di destra, che poco più di un chilometro tra bosco,crocciette,sentiero che costeggia la scarpata, pascolo,e si incrocia l' ultimo resto dell'aereo precipitato(il pezzo di coda). Proseguendo,di li a poco, si arriva di nuovo a Valle del Prete, dove si riprende il sentiero 312 sulla sinistra, che inizia da cartello indicativo ,per evitare la noiosa strada sterrata di andata(anche se per un piccolo tratto,ma abbiamo voluto creare un corposo anello, per evitare di risalire su Colle Caparnassa). Si segue il sentiero comodo e molto pratico fino al primo bivio di Fosso del Cerreto910mt.slm, dove si proseguirà su sentiero comodo, fino ad arrivare all'inizio della sterrata che ci condurrà all'auto parcheggiata, così chiudendo l'anello che ci eravamo preposti di fare.
Percorso da provare assolutamente, sia d'estate che d'inverno.
Compagni di escursione: TEPPA(il mio inseparabile amico fidato),il mio "fratellone del CF" ROBERTONE & sua Figlia Asia.
Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico montano LA MUVRA LAZIO".
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•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
Waypoints
Comments (6)
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Con questo caldo!
Conosco il Gennaro poco vicino, sono montagne aspre e rocciose con poca acqua in alto, ottime da percorrere tutto l'anno.
Hai detto giusto.
Io utilizzo il Pellecchia e Zappi come palestre invernali, o per portarci amici alle prime esperienze. Fermo restando che sono 2 montagne che adoro.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso ben descritto e facile da seguire. Grazie per la condisione!
Daje, è un piacere condividere la passione per la montagna e l'amore per la natura. Alla prossima avventura.
Percorso fatto oggi! Molto bello, variegato, tranquillo e panoramico. Ben bilanciato.
Daje Claudio....ci si vede in vetta!!!