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Anello Ospitale - Lago Pratignano - Il Monticello - Ca' del Vento - Borgo fantasma Caselle - La Sega - Ospitale

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Trail stats

Distance
7.94 mi
Elevation gain
2,441 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,441 ft
Max elevation
4,364 ft
TrailRank 
77 4.6
Min elevation
2,274 ft
Trail type
Loop
Time
10 hours
Coordinates
2631
Uploaded
July 17, 2020
Recorded
July 2020
  • Rating

  •   4.6 3 Reviews

near Ospitale, Emilia-Romagna (Italia)

Viewed 3578 times, downloaded 93 times

Trail photos

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Itinerary description

Questo percorso attraversa vaste aree di foreste molto varie. Vediamo il Lago Pratignano, il villaggio abbandonato le Caselle e il antico borgo la Sega. La sezione centrale è molto panoramica.

Lasciamo l'auto accanto alla chiesa di Ospitale.
Prima camminiamo un po' sull'asfalto, ma questo presto si trasforma in un sentiero nel bosco. Ad Ospitale i numerosi punti d'acqua attirano immediatamente l'attenzione. Più tardi durante la passeggiata possiamo vedere perché.
Prima scendiamo un po' fino a raggiungere il torrente Ospitale, che attraversiamo con un ponte. Una volta oltre il fiume inizia la nostra salita fino al Lago Pratignano.
Percorriamo questa parte seguendo un sentiero che a volte sale ripidamente. Qua e là, ci sono delle corde vicino al sentiero che ci aiutano a salire. Il percorso comunque non è difficile. Camminiamo qui attraverso la foresta prevalentemente decidua in modo da avere una piacevole ombra in estate. Al momento (metà luglio) ci sono molte orchidee (Cefalantera rossa - protetta!) nella foresta.
Dopo un po' più di due chilometri arriviamo alla sorgente della Regina. Da qui in avanti il percorso diventa più facile. Ora camminiamo attraverso aree più aperte e in seguito attraverso boschi di pini o abeti.
Dopo circa tre chilometri abbiamo raggiunto la cima e arriviamo su un'ampio altopiano con una prateria piena di fiori e farfalle (metà luglio). Camminare è ora molto facile e presto raggiungiamo il Lago Pratignano. Poco prima del lago svoltiamo a destra per arrivare in un posto dove abbiamo la migliore vista sul lago. In questo momento ci sono parecchie ranocchie al bordo del lago. Quindi torniamo indietro e proseguiamo lungo il lago e superiamo un'area picnic con ben quattro tavoli (ma purtroppo non c'era ombra).
Da qui iniziamo la discesa. Seguiamo il bordo di una valle attraverso campi aperti per più di due chilometri e passiamo sopra il Monticello. Camminare qui è molto facile e abbiamo continuamente delle viste meravigliose.
Poco prima di Ca 'del Vento giriamo a sinistra ed entriamo di nuovo nella foresta. Ora veniamo principalmente attraverso castagneti. Scendiamo facilmente per circa un chilometro e mezzo e raggiungiamo il borgo le Caselle, uno dei più grandi paesi abbandonati presenti in questo angolo di Appennino. In questo luogo si reggono ancora in piedi una cinquantina di vecchie case: fantasmi avvolti dalla vegetazione. Il borgo fu abbandonato negli anni Cinquanta a causa di una frana. Era un movimento franoso che lambì la borgata senza in realtà interessarla direttamente, ma che costrinse gli abitanti ad evacuare l’intero borgo.
Dopo le Caselle scendiamo parecchio su un trail segnalato con i colori blu rosso. Questo pezzo è un po' più impegnativo. Ci sono molte pietre sul percorso. Scendiamo al livello del torrente Ospitale che seguiamo a monte. Ora ci troviamo sulla Romea Nonantolana. Alcuni ruscelli scorrono nel torrente. Il letto di questi piccoli corsi d'acqua ha occasionalmente la forma di una scala che li rende molto belli quando l'acqua scorre giù. Infatti crea bellissime cascatelle.
Dopo una breve distanza lasciamo il torrente e saliamo su una sezione dove sono state fatte le scale. Quindi camminiamo attraverso un bel pezzo di foresta fino a raggiungere il borgo la Sega. Questa borgata è posta sull’antico tracciato della via Romea. Oltre ad essere un luogo ameno la Sega è famosa anche per il ritrovamento di antiche incisioni su lavagne di pietra che sono attualmente in fase di studio da parte della sovrintendenza di Modena. Nelle mappe del XVII secolo la località è menzionata come Fabbrica, in quanto esisteva una segheria.
Dopo la Sega proseguiamo sulla Romea Nonantolana fino a Ospitale. In alcuni tratti possiamo ancora vedere la vecchia pavimentazione.

Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso antiorario.
Tempo impiegato: totale = 10 ore di cui in movimento = 4 ore 56 minuti
Presenza di tavoli picnic: 4,8 km (un po' oltre Lago Pratignano alla sinistra del percorso)
Presenza di acqua potabile: 2,2 km Fonte delle Regina (non controllata), 11,7 km La Sega
Il percorso è medio dal punto di vista tecnico. Si consiglia scarpe da trekking e bastoncini.
Il percorso è stato percepito da alcuni utenti come piuttosto faticoso. Per completare il percorso è quindi necessaria un'adeguata condizione fisica.
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 409: km 0 >> 3,7 (Clasificazione CAI di difficolta': E - Escursionistico)
CAI 401: km 2,8 >> 4,9 (Clasificazione CAI di difficolta': E - Escursionistico)
CAI 405: km 4,9 >> 7,4 (Clasificazione CAI di difficolta': E - Escursionistico)
CAI 407: km 8,7 >> 9,1 (Clasificazione CAI di difficolta': E - Escursionistico)
CAI 411: km 9,6 >> fine (Clasificazione CAI di difficolta': E - Escursionistico)

Se pensi che sia una bella passeggiata, lascia un feedback. Se hai avuto problemi, scrivimi un messaggio.
Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi l'informazione rimane aggiornata.

Disclaimer.

I have personally performed and then downloaded the route described, along with the track and waypoints, based on my personal experience. However, it is important to note that these should be considered as general guides and not precise instructions. Trails may not always accurately represent the exact itinerary due to factors such as weak satellite reception during GPS recording, especially in areas with ravines, deep gorges, dense forests, and similar conditions. Furthermore, the situation of the hiking trails may change over time, meaning that the descriptions given no longer correspond to the current situation.

It is the sole responsibility of the individual undertaking these trails to take appropriate safety measures, which should be tailored to the specific difficulty level and be in accordance to the prevailing weather conditions. Additionally, it should be realized that one's technical and physical preparedness play a crucial role in ensuring a safe hiking experience.

I strongly recommend hiking with a companion when venturing into the mountains. Always inform a friend or family member of your itinerary and estimated time of return. Ensure that your phone has a sufficient battery charge, and carry an adequate supply of water, food, and appropriate shelter for the season and the chosen route.

Please commit to leaving the natural environment as pristine as you found it, or even better. This way, we can all continue to enjoy the beauty of these trails, leaving behind only the traces of our footsteps.

Waypoints

PictographFountain Altitude 3,181 ft
Photo ofSorgente Photo ofSorgente Photo ofSorgente

Sorgente

PictographBridge Altitude 3,125 ft
Photo ofPonte torrente Ospitale

Ponte torrente Ospitale

PictographIntersection Altitude 3,230 ft
Photo ofTenere sinistra Photo ofTenere sinistra

Tenere sinistra

PictographIntersection Altitude 3,493 ft
Photo ofAndare a destra (verso Lago Pratignano) Photo ofAndare a destra (verso Lago Pratignano) Photo ofAndare a destra (verso Lago Pratignano)

Andare a destra (verso Lago Pratignano)

PictographRisk Altitude 3,913 ft

Fai attenzione. C'è un abisso abbastanza profondo sul lato sinistro del sentiero.

PictographFountain Altitude 4,063 ft
Photo ofFontana regina Photo ofFontana regina

Fontana regina

PictographTree Altitude 4,195 ft
Photo ofPineta

Pineta

PictographIntersection Altitude 4,444 ft
Photo ofTenere sinistra Photo ofTenere sinistra

Tenere sinistra

Einde bos

PictographLake Altitude 4,405 ft
Photo ofLago Pratignano Photo ofLago Pratignano Photo ofLago Pratignano

Lago Pratignano

PictographIntersection Altitude 4,407 ft

Andare a destra per vedere il lago

PictographIntersection Altitude 4,426 ft

Andare a sinistra per postazione picnic

PictographPicnic Altitude 4,438 ft
Photo ofPicnic

Picnic

4 postazioni

PictographPanorama Altitude 4,515 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographIntersection Altitude 4,408 ft
Photo ofAndare a sinistra Photo ofAndare a sinistra Photo ofAndare a sinistra

Andare a sinistra

PictographIntersection Altitude 4,091 ft
Photo ofAndare a sinistra e poi tenere ancora sinistra Photo ofAndare a sinistra e poi tenere ancora sinistra

Andare a sinistra e poi tenere ancora sinistra

PictographPanorama Altitude 3,924 ft
Photo ofVista Fanano

Vista Fanano

PictographIntersection Altitude 3,517 ft
Photo ofAndare a sinistra verso Ca' dei Fuochi e Le Caselle Photo ofAndare a sinistra verso Ca' dei Fuochi e Le Caselle

Andare a sinistra verso Ca' dei Fuochi e Le Caselle

Ritorno nel bosco sopratutto castagneti

PictographIntersection Altitude 3,135 ft
Photo ofAndare diritto per Caselle Photo ofAndare diritto per Caselle

Andare diritto per Caselle

PictographIntersection Altitude 2,905 ft
Photo ofAndare piú o meno diritto sul CAI 407 - Caselle Photo ofAndare piú o meno diritto sul CAI 407 - Caselle Photo ofAndare piú o meno diritto sul CAI 407 - Caselle

Andare piú o meno diritto sul CAI 407 - Caselle

Caselle Fonte: http://www.laviadeimonti.com/tag/borgo-le-caselle-fanano/ Nel territorio del comune di Fanano, infatti, sospeso a metà strada tra il capoluogo e il lago di Pratignano, in un versante coperto dai boschi, si trova un borgo abbandonato da decenni, un paese fantasma dimenticato, un tesoro di storia e cultura che ancora oggi è capace di gettare luce sulle nostre radici e sulle nostre tradizioni. È il borgo delle Caselle, uno dei più grandi paesi abbandonati presenti in questo angolo di Appennino, dove ancora si reggono in piedi, avvolte dalla vegetazione, una cinquantina di vecchie case che hanno visto nascere, crescere e morire generazioni di montanari. L’ingresso nel borgo, oggi come un tempo, è segnato da un muretto in sasso sovrastato da filari di bosso. Un segno inconfondibile che marca l’inizio dell’insediamento umano, e che ancora oggi, dopo decenni di abbandono, resiste. Dopo qualche metro, si entra nel vero e proprio borgo. Brandelli di pareti si stagliano contro il cielo, sorretti ormai solo dal vento. Finestre rimaste senza vetri si aprano sul vuoto di stanze che un tempo hanno visto muoversi famiglie di pastori e contadini. Nell’angolo una vecchia stufa arrugginita, mentre in alto un camino sopravvive miracolosamente sopra un tetto collassato. Il borgo delle Caselle, il più alto del comune di Fanano nonché uno dei più grandi, fu abbandonato negli anni Cinquanta a causa di una frana. Un movimento franoso che lambì la borgata senza in realtà interessala direttamente, ma che costrinse gli abitanti ad evacuare l’intero borgo. Alcune case rividero la vita soltanto negli anni Settanta, quando un gruppo di hippy scelse quell’angolo di montagna per vivere. Ma fu soltanto per un periodo di tempo limitato. Poi, l’abbandono definitivo.

PictographIntersection Altitude 2,905 ft
Photo ofTenere destra - seguire indicazioni colore blu - rosso Photo ofTenere destra - seguire indicazioni colore blu - rosso

Tenere destra - seguire indicazioni colore blu - rosso

PictographBridge Altitude 2,483 ft
Photo ofRio Damiano Photo ofRio Damiano

Rio Damiano

Siamo sulla Romea Nonantolana

PictographWaypoint Altitude 2,453 ft
Photo ofVista fiume Photo ofVista fiume Photo ofVista fiume

Vista fiume

Poi cascata è tanti ruscelli

PictographWaterfall Altitude 2,740 ft
Photo ofCascata Fosso della Macchia Photo ofCascata Fosso della Macchia

Cascata Fosso della Macchia

Photo ofLa Sega

La Sega

La Sega Questa bella borgata, di probabile origine del Cinquecento, come è riportato nella data scolpita su un sasso, sorge ai piedi del Cinghio del Mezzogiorno. Nelle mappe del XVII secolo la località è menzionata come Fabbrica, in quanto esisteva una segheria. Da qui passava il tracciato della Modena - Pistoia e quello più antico, cioè quello usato all'epoca di S.Anselmo (non più praticabile), che proseguiva verso sud senza oltrepassare il torrente Acquagrossa e salire a Ospitale.

PictographFountain Altitude 2,935 ft

Acqua potabile

PictographIntersection Altitude 2,934 ft

Tenere sinistra (lasciare il percorso segnalato per una breve distanza)

Photo ofAndare sinistra - Via Romea Nonantolana Photo ofAndare sinistra - Via Romea Nonantolana Photo ofAndare sinistra - Via Romea Nonantolana

Andare sinistra - Via Romea Nonantolana

PictographIntersection Altitude 3,182 ft
Photo ofAndare a sinistra

Andare a sinistra

Comments  (7)

  • Photo of Sallyzzetta
    Sallyzzetta Aug 23, 2020

    Abbiamo fatto questo percorso seguendo le tue indicazioni. Ottime sia per i bivi che per dove parcheggiare la macchina.
    A nostro avviso però il percorso ha un livello di difficoltà maggiore rispetto a quello segnalato a causa del dislivello iniziale molto concentrato in pochi km e per alcuni tratti un po' esposti. Da fare di certo senza bambini o ragazzi.
    Segnalo che al borgo La Sega si trova una fontanella di acqua, ottima per chi come noi è arrivato ormai a secco a quel punto del percorso.
    La parte più bella è quella panoramica e quella che attraversa il borgo abbandonato.

  • Photo of Erik De Groot
    Erik De Groot Aug 24, 2020

    Ciao, grazie per i tuoi commenti.
    Per la classificazione della difficoltà dei percorsi utilizzo ove possibile le indicazioni del CAI. Adesso ho aggiunto i rating CAI alla descrizione del percorso. Come puoi vedere tutti i sentieri CAI inclusi in questo itinerario sono classificati E - Escursionistico = medio. Quindi la difficoltà tecnica da me indicata dovrebbe essere quella giusta. (Puoi trovare più informazione nel mio profilo wikiloc)

  • Photo of Emiliano Piccioni
    Emiliano Piccioni Sep 19, 2020

    Ho impiegato molta fatica a finirlo forse perché l'ho percorso per meno ore rispetto a te, ne è valsa comunque la pena. Indispensabili i bastoni da trekking! Grazie Erik!

  • Photo of Erik De Groot
    Erik De Groot Sep 20, 2020

    Grazie per il commento.
    Ho aggiunto alla descrizione che per completare il percorso una condizione fisica adeguata è indispensabile.

  • Photo of l.dottini13
    l.dottini13 Aug 4, 2021

    I have followed this trail  verified  View more

    Percorso molto bello con splendidi panorami. Ottime le indicazioni. Qualche difficoltà solo trovare l'inizio del sentiero in salita subito fuori Ospitale.
    Percorso per escursionisti con buon allenamento. Il dislivello complessivo è notevole ma sopratutto lo sono i dislivelli parziali sia in salita che in discesa. È un percorso che comunque vale la fatica. Da consigliare

  • Photo of Fabio Quartieri
    Fabio Quartieri Jun 26, 2023

    I have followed this trail  View more

    Grazie tante per la proposta dell'itinerario e delle indicazioni sempre eccellenti (ho seguito altri tuoi percorsi).
    È stata un'esperienza molto bella e rilassante grazie ai diversi paesaggi che si attraversano e il sentiero sentiero dinamico. A parte la salita iniziale non l'ho trovato particolarmente faticoso, però confermo che in molti passaggi è richiesta una particolare attenzione. A me ha divertito affrontarli. Segnalo che le condizioni del sentiero in alcuni punti sono peggiorati per via di alcuni avvenimenti meteorologici.
    Grazie ancora per il tuo lavoro, molto apprezzato.

  • Photo of Erik De Groot
    Erik De Groot Jun 26, 2023

    Ciao Fabio, grazie per il commento positivo e per la conferma che il percorso è ancora abbastanza intatto dopo tutto il maltempo degli ultimi tempi 👌
    Mi fa piacere sapere che apprezzi le descrizioni dei miei itinerari 👍
    Ti auguro tante altre belle passeggiate!

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