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Anello Natura del Grappa dal Rifugio Bocchette

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Trail stats

Distance
7.87 mi
Elevation gain
1,785 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,785 ft
Max elevation
5,766 ft
TrailRank 
50 4.7
Min elevation
4,296 ft
Trail type
Loop
Time
3 hours 16 minutes
Coordinates
1888
Uploaded
November 17, 2021
Recorded
November 2021
  • Rating

  •   4.7 1 review
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near Boffat, Veneto (Italia)

Viewed 792 times, downloaded 30 times

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Itinerary description

Rifugio Bocchette – Anello Natura del Grappa– Cà Tasson – Cason dei Lebi – sentiero 156 – Rifugio Bassano – sentiero 910 – Conca delle Giarine – sentiero 910 – Loc. Forcelletto - Anello Natura del Grappa - Rifugio Bocchette

Mettete insieme il paesaggio alpino più vicino alla pianura, una natura selvaggia, una storia legata all’alpeggio e agli eventi più sanguinosi della Grande Guerra: questa è la Valle delle Bocchette. Un aspetto sinuoso e aperto, reso ancora più piacevole da pascoli ben curati e fitti boschi di abete rosso. Da qui si snoda l’Anello Natura del Grappa (A.N.G.), un cammino che solca i terreni di battaglia e accompagna dal versante bellunese del Massiccio all’area di Cima Grappa, dove si passa per tornare alla Conca delle Bocchette. L’itinerario ha inizio sulla strada forestale che sale dietro lo stabile del Rifugio Bocchette. Questo primo tratto permette di osservare la morfologia dell’antico circo glaciale, ancora visibile grazie al carsismo che impedisce alle acque superficiali di modificare il paesaggio. Caratteristico, sulla nostra destra, l’argine morenico a forma di dosso allungato sul quale corre la stradina che porta alla Malga Bocchette di Cima, ancora attiva. Un deciso tornante a sinistra ci conduce all’interno dell’abieteto; siamo sulla cosiddetta mulattiera Cadorna, parte della strada militare progettata nel 1916 dal colonnello Dal Fabbro e di cui si notano i particolari del selciato con muri di contenimento in pietra a secco. Salendo leggermente nel bosco si arriva alla celebre curva di Cà Tasson, linea di demarcazione tra le trincee italiane e austriache, sito strategico ambito da entrambi gli eserciti avversari. Oggi, due speroni rocciosi testimoniano la vicinanza tra i due avamposti, tanto da permettere momenti di contatto tra uomini, oltre che tra soldati. A lungo andare la vita così ravvicinata dei due schieramenti aveva provocato un certo grado di tranquillità, tanto che i soldati delle due fazioni chiacchieravano tra di loro scambiandosi tabacco e pane. Qui, nel maggio 1918, avvenne l’azione “degli arditi” che valse la medaglia d’oro al valor militare al capitano Ettore Viola. In un intreccio di natura, arte e storia si trova anche il Giardino della Memoria, installazione dell’artista Maria Luisa Giacomin: due tronchi schiantati dalla tempesta Vaia avvolti da una corona di spine realizzata con oggetti di guerra ritrovati sul posto (filo spinato, gavette, lamiere…) e ingentiliti con 99 fiori di papavero in ceramica. È soltanto una delle opere che caratterizza il percorso tematico denominato Bosco degli Eroi, nato nel 2014 dalla volontà di ricordare le tante vite spezzate sul campo di battaglia. Da Cà Tasson si aggira il vallone di Val dei Pez proseguendo dolcemente all’interno del bosco di abeti in direzione Cason dei Lebi. Lasciata la malga sulla sinistra si prosegue in direzione Cima Grappa. Evitando lo sperone roccioso di Croce dei Lebi si piegare nettamente a destra per confluire, dopo alcuni tornanti, sul sentiero 156 proveniente dalla Cresta dei Solaroli. Questo tratto fa parte del più ampio percorso dell'Alta Via 8 degli Eroi, che unisce Feltre a Bassano. Sovrastando la Val Vecchia la mulattiera conduce al Rifugio Bassano, ai piedi di Cima Grappa. Al cospetto della scalinata che sale all’Ossario Austriaco si prosegue a destra su strada asfaltata (chiusa al traffico veicolare) fino ad intercettare il sentiero 910 che cala nella Conca delle Giarine. Con uno stretto e ripido trasverso si raggiungere la comoda strada bianca in prossimità di un ampio tornante. Qui si mantiene la sinistra perdendo leggermente quota fino all’altezza di Malga Busetto, visibile alla nostra sinistra 150 metri più in basso. Questo sentiero fu utilizzato nei secoli scorsi per trasportare il legname con le “carghe”, apposite slitte in legno. Durante la Grande Guerra venne impiegato per trasportare materiale bellico e vettovaglie. Raggiunta quota 1518 si mantiene la direzione del segnavia 910 costeggiando il versante Est del Monte Pertica. Una possibile deviazione sulla sua cima offre una magnifica vista sull’Altopiano di Asiago e la Valsugana, Cima Campo, le Pale di San Martino e la dorsale del Monte Asolone. Il nostro percorso prosegue in discesa fino alla loc. Forcelletto con l'omonimo albergo/ristorante. Da qui, scendendo attraverso i verdi pascoli, si torna facilmente al Rifugio Bocchette, già visibile in lontananza.

Comments  (1)

  • Photo of Carlo Gonzo
    Carlo Gonzo May 23, 2022

    I have followed this trail  verified  View more

    Grazie mille.
    Fatto ieri.

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