Anello monti di Madri
near Menaggio, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza da Loveno di Menaggio, dalla scalinata acciottolata di Via Burgatto che conduce alla Tessitura Peverelli Alesilk da cui inizia il sentiero per l’Orrido della Val Sanagra (questo percorso nell’orrido era stato creato per consentire la manutenzione delle tubature dell’acquedotto di Menaggio ed ora è divenuto un itinerario escursionistico)
Si attraversa il parcheggio e si imbocca il sentiero (il grande cartello della Val Senagra purtroppo è appoggiato a terra e poco visibile) che costeggia la tessitura.
Il primo tratto si sviluppa nei boschi per poi scendere verso il torrente dove si deve attraversare un ponte in metallo e salire una ripida scalinata.
Da qui si inizia a camminare sull'orrido del Senagra , una stretta forra sul cui fondo scorre il fiume: si attraversano passaggi scavati nella roccia, passerelle e ponti sospesi ad una ventina di metri dal fondovalle.
Il tracciato è sempre assolutamente in sicurezza per la presenza di ringhiere, corde e reti metalliche. Bisogna semplicemente riuscire a chinarsi e camminare acquattati in alcuni passaggi sotto gli speroni rocciosi più bassi e non soffrire troppo di vertigini per attraversare brevi passerelle (in sicurezza) in cemento.
L' Orrido del Senagra è affascinante ma breve e ben presto si esce "all'aperto" di fronte ai ruderi industriali dei forni di Cardano (cartello esplicativo), davanti ai quali si stende un bel pratone raggiungibile con uno strettissimo ponticello sul fiume.
Proseguendo sul sentiero si giunge al Ponte di Tobi, che non si attraversa, ma, seguendo i cartelli CAI , si prosegue per La Vecchia Chioderia, percorrendo un bel sentiero nel bosco che sale a tornanti fino a intersecare la sterrata che arriva da Loveno. Si prosegue quindi sulla sterrata passando per la Cappella dell'Artus e si arriva presso il ponte del Mulino Nogara, quindi si cammina sulla strada che corre a lato del fiume, passando per la Fornace Galli, per l'Agriturismo La Vecchia Chioderia sino al Mulino Carliseppi dove la strada sterrata finisce. Attraversato l'antico ponte di pietra e si prosegue su mulattiera/ sentiero lungo il lato sinistro del torrente fino ad arrivare al Sass Curbee, che si supera con una scalinata scavata nella roccia con corrimano di ferro, raggiungendo una sorta di "gola naturale" del fiume, molto suggestiva. Da qui il sentiero per Madri sale più deciso, un po' accidentato e con qualche tratto stretto e un po' esposto sino a superare l'orrido del torrente. Si arriva quindi presso un bivio, dove si va a sinistra per località Madri. Da qui il sentiero si fa semplice pianeggiante, nel bosco, sempre nei pressi del torrente, e passa per numerose antiche baite di pietra ormai diroccate sino a raggiungere il pianoro dei Monti di Madri sede di alcune baite ristrutturate da una comunità di preghiera e meditazione (qui è presente una fontana)
Ritornati sui propri passi fino al bivio Madri/Barna , si prende il sentiero per Barna, che alterna tratti in salita e in piano, attraversando la costa della montagna fino al grazioso nucleo di case: da qui si può ridiscendere alla Chioderia oppure, raggiunta la piazza della chiesa, proseguire in direzione di Loveno e Menaggio (cartelli). Ci si mantiene sulla mulattiera che scende nel bosco, in moderata pendenza , con diversi tornati sino al Cimitero di Piamuro, dove si trova una fontana e un esauriente cartellone della sentieristica del Parco del Senagra
Da qui seguendo i cartelli si torna a Loveno su strade secondarie e vie interne dei paesi.
Il tragitto è semplice e abbastanza ben segnalato.
Ho segnato difficoltà moderata per la presenza di un tratto (in piano) moderatamente esposto (sentiero un po' stretto con un salto di un 10/20 metri alla sinistra) e per la presenza di tratti di sentiero accidentato e con pendenza elevata dopo la località Sass Corbee.
Si attraversa il parcheggio e si imbocca il sentiero (il grande cartello della Val Senagra purtroppo è appoggiato a terra e poco visibile) che costeggia la tessitura.
Il primo tratto si sviluppa nei boschi per poi scendere verso il torrente dove si deve attraversare un ponte in metallo e salire una ripida scalinata.
Da qui si inizia a camminare sull'orrido del Senagra , una stretta forra sul cui fondo scorre il fiume: si attraversano passaggi scavati nella roccia, passerelle e ponti sospesi ad una ventina di metri dal fondovalle.
Il tracciato è sempre assolutamente in sicurezza per la presenza di ringhiere, corde e reti metalliche. Bisogna semplicemente riuscire a chinarsi e camminare acquattati in alcuni passaggi sotto gli speroni rocciosi più bassi e non soffrire troppo di vertigini per attraversare brevi passerelle (in sicurezza) in cemento.
L' Orrido del Senagra è affascinante ma breve e ben presto si esce "all'aperto" di fronte ai ruderi industriali dei forni di Cardano (cartello esplicativo), davanti ai quali si stende un bel pratone raggiungibile con uno strettissimo ponticello sul fiume.
Proseguendo sul sentiero si giunge al Ponte di Tobi, che non si attraversa, ma, seguendo i cartelli CAI , si prosegue per La Vecchia Chioderia, percorrendo un bel sentiero nel bosco che sale a tornanti fino a intersecare la sterrata che arriva da Loveno. Si prosegue quindi sulla sterrata passando per la Cappella dell'Artus e si arriva presso il ponte del Mulino Nogara, quindi si cammina sulla strada che corre a lato del fiume, passando per la Fornace Galli, per l'Agriturismo La Vecchia Chioderia sino al Mulino Carliseppi dove la strada sterrata finisce. Attraversato l'antico ponte di pietra e si prosegue su mulattiera/ sentiero lungo il lato sinistro del torrente fino ad arrivare al Sass Curbee, che si supera con una scalinata scavata nella roccia con corrimano di ferro, raggiungendo una sorta di "gola naturale" del fiume, molto suggestiva. Da qui il sentiero per Madri sale più deciso, un po' accidentato e con qualche tratto stretto e un po' esposto sino a superare l'orrido del torrente. Si arriva quindi presso un bivio, dove si va a sinistra per località Madri. Da qui il sentiero si fa semplice pianeggiante, nel bosco, sempre nei pressi del torrente, e passa per numerose antiche baite di pietra ormai diroccate sino a raggiungere il pianoro dei Monti di Madri sede di alcune baite ristrutturate da una comunità di preghiera e meditazione (qui è presente una fontana)
Ritornati sui propri passi fino al bivio Madri/Barna , si prende il sentiero per Barna, che alterna tratti in salita e in piano, attraversando la costa della montagna fino al grazioso nucleo di case: da qui si può ridiscendere alla Chioderia oppure, raggiunta la piazza della chiesa, proseguire in direzione di Loveno e Menaggio (cartelli). Ci si mantiene sulla mulattiera che scende nel bosco, in moderata pendenza , con diversi tornati sino al Cimitero di Piamuro, dove si trova una fontana e un esauriente cartellone della sentieristica del Parco del Senagra
Da qui seguendo i cartelli si torna a Loveno su strade secondarie e vie interne dei paesi.
Il tragitto è semplice e abbastanza ben segnalato.
Ho segnato difficoltà moderata per la presenza di un tratto (in piano) moderatamente esposto (sentiero un po' stretto con un salto di un 10/20 metri alla sinistra) e per la presenza di tratti di sentiero accidentato e con pendenza elevata dopo la località Sass Corbee.
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