Anello Monte Titano e centro della Repubblica di San Marino da Boschetti - Borgo Maggiore (RSM)
near Borgo Maggiore, Borgo Maggiore (Repubblica di San Marino)
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Itinerary description
Escursione che racchiude aspetti storico-artistici, naturalistici e religiosi nella laica enclave su territorio italiano, fondata nel IV secolo d.C. già libera da potere temporale e potere religioso, condizione sintetizzata nelle parole del fondatore, San Marino: "Reliquo vos liberos ab utroque homine”. La partenza avviene da via Calintufo, nei pressi del parco Robert Baden-Powell per dirigersi a via Ordellaffi ove è sita il Santuario della Beata Vergine della Consolazione ed imboccare un sottopassaggio per sbucare nei pressi di una fontana (potabile) e raggiungere Piazza Grande: da qui si compiranno una serie di svolte per raggiungere i segnavia situati su una scalinata fra via La Riva e via Pietro Rossi ed iniziare il Sentiero della Rupe che nel suo decorso fatto in falsopiano, saliscendi e ripide rampe di scale sarà accompagnato da segni CAI "alla polacca" e azzurrobianchi" alla sammarinese.
Occorre una premessa, anche sulla base della lettura di esperienze di altri escursionisti su dettagli che il sottoscritto potrebbe non fornire (vedasi la gestione dei propri amici a quattro zampe e sulla preferenza di non averli a seguito): il sentiero della Rupe può essere considerato un vero e proprio camminamento di mezza costa con punti panoramici su mare Adriatico e riviera romagnola, in quanto si percorre in condizioni di esposizione occulta ed evidente (per il suo 80%, è lungo 1,3 km sino ad una serie di rampe di scale che portano nel centro di San Marino e che sono a tutti gli effetti [a meno di altri fenomeni naturali] un approdo sicuro) ed alcuni punti sono caratterizzati dal passaggio in sicurezza di un unico piede sul ciglio interno del sentiero, difatti il terreno è infido (soprattutto quando umido o bagnato) e sono stati già documentate frane, testimoniate anche dagli interventi lungo il sentiero.
E' un percorso naturalistico che può creare qualche difficoltà a persone con paura del vuoto o sensazioni di vertigini, oltre che ad avventori improvvisati non muniti di adeguate calzature, infatti occorre passo fermo e ponderato (soprattutto nei casi di ripida discesa), pazienza in alcuni passaggi che sono comunque ripagati da un piacevole ambiente boschivo. Lo sconsiglio a famiglie con bambini e come altri han scritto anche in compagnia del proprio cane. Alcuni escursionisti raccontano che gli altri sentieri connessi a quello della Rupe (non sempre riportati in APP) siano in condizioni precarie e talora siano un pericolo, nonostante lo sforzo delle associazioni escursionistiche locali. Il bosco è molto variegato, infatti ci si immergerà in contesti cui si possono osservare faggi, roverelle, sorbo, mirto, pini, edera che intreccia alberi e qualche volta decorre al suolo o su costone, asparago, ciclamini, cavoli selvatici, ortiche e rovi.
Al km 1,1 di questa traccia è presente un punto panoramico detto "Regina dell'Amore", ove vi è anche una cappelletta della Madonna che accompagna lo scorcio che si allunga sino a Riccione, Cattolica e Misano. Pochi metri più avanti, dopo una balza (ripresa in foto), il contesto è di esposizione sul costone, con tratti di terreno con residui di frana e lievemente sconnessi, sino ad incontrare delle corde di sicurezza a destra e poi, a sinistra, robuste grate metalliche fissate tramite spessi tiranti di acciaio che attraversano il sentiero, anche a terra. Le corde saranno un motivo ricorrente e non sempre saranno presenti (poiché assente una parete consistente che possa fare da appiglio), anche in altri punti. Consiglio nel tratto di sentiero che precede poco prima gli interventi di manutenzione ed almeno sino a 200-300 m dopo cautela e di scacciare la fretta nel susseguirsi dei propri passi, fra saliscendi e qualche passaggio infido. Giunti al km 2 occorre svoltare a dx, come indicato dal segno CAM su roccia, per salire ripide scale e guadagnare dopo pochi metri un altro passaggio con cavo di acciaio sulla falesia alla propria destra: arrivati ad altezza di un albero che è alla propria sinistra, occorre calma per scendere gli scalini un po' sconnessi, anche aiutandosi con le mani. Nuovamente si sale con scalini fatti rudimentalmente, poi inizia un'impegnativa discesa per ripidità in alcuni punti, sentiero ristretto e fondo infido; si scende sino ad incrociare dei punti azzurri su pietre con un segnavia con varie indicazioni, fra cui la discesa a sx per Ca' Chiavello/Burricata/Monte Pulito. Dopo una breve salita, si scende costantemente, incrociando sulla bianca falesia calcarea prima una grotta, infine il sistema di scale metalliche munite di cavi di acciaio che porteranno sino ad altri in legno, quindi nuovamente in acciaio per vincere la ripidità del costone e concedersi scorci sul mare. Giunti alla parte di sentiero che costeggia la sala convegni Kursaal e la Gendarmeria, si continua su una morbida salita su un sentiero lastricato che porterà alla cresta SE di Monte Titano con la sua III torre di guardia, la Torre del Montale - simbolo di resistenza agli attacchi dei Malatesta, preceduta da altri punti panoramici cui occorre non sporgersi troppo e da cui si apprezzano anche alcune persone impegnati in arrampicata.
Alle balzette si aggiungono ormai elementi da borgo, raggiunta la vetta di Monte Titano, ove sorge la II Torre (torre La Fratta), in realtà un vero e proprio castello che si erge sul punto più alto della Repubblica di San Marino, ora sede del museo delle armi (da armature, alabarde, spade, schiavone e balestre [produzione tipica della RSM] ad armi da sparo) per godere dal punto più di un panorama a 360°C che arricchisce la giornata: oltre al panorama N-NO cui apprezza il mare ed alcune campagne, a O-SO-S si apprezza il panorama del Monte Falterona e dei rilievi delle foreste Casentinesi e scendendo Monte Carpegna e Monte Fumaiolo, Sasso Simone e Simoncello, sino all'Alpe della Luna. Non può non incantare la visione quasi fiabesca la visione verso Nord cui spicca Passo delle Streghe con la I torre, il Castello di Guaita.
La I torre (anch'essa visitabile) è l'ultimo punto di contatto con la cresta del Monte Titano, quello nord, per ripetere l'esperienza degli scorci (da altra prospettiva, soprattutto per il Passo delle Streghe), anche salendo alcuni scalini interni simili a quelli da ferrata.
Giunto al centro, non resta che visitare la Basilica di San Marino, Piazza della Repubblica con la statua della Libertà e Palazzo Pubblico della Repubblica di San Marino, visitabile con gli affreschi di Sala del Consiglio Grande e Generale di grande valore.
Visitata anche la Chiesa di San Francesco, non resta che concludere un'escursione distinta fra borgo e camminamento che sorprendentemente deve tenere impegnate le meningi e i propri movimenti (essenziali almeno calzature dalla suola sagomata e chi vuole almeno un bastoncino), altrettanto alimentate da cultura, storia e belle vedute.
Occorre una premessa, anche sulla base della lettura di esperienze di altri escursionisti su dettagli che il sottoscritto potrebbe non fornire (vedasi la gestione dei propri amici a quattro zampe e sulla preferenza di non averli a seguito): il sentiero della Rupe può essere considerato un vero e proprio camminamento di mezza costa con punti panoramici su mare Adriatico e riviera romagnola, in quanto si percorre in condizioni di esposizione occulta ed evidente (per il suo 80%, è lungo 1,3 km sino ad una serie di rampe di scale che portano nel centro di San Marino e che sono a tutti gli effetti [a meno di altri fenomeni naturali] un approdo sicuro) ed alcuni punti sono caratterizzati dal passaggio in sicurezza di un unico piede sul ciglio interno del sentiero, difatti il terreno è infido (soprattutto quando umido o bagnato) e sono stati già documentate frane, testimoniate anche dagli interventi lungo il sentiero.
E' un percorso naturalistico che può creare qualche difficoltà a persone con paura del vuoto o sensazioni di vertigini, oltre che ad avventori improvvisati non muniti di adeguate calzature, infatti occorre passo fermo e ponderato (soprattutto nei casi di ripida discesa), pazienza in alcuni passaggi che sono comunque ripagati da un piacevole ambiente boschivo. Lo sconsiglio a famiglie con bambini e come altri han scritto anche in compagnia del proprio cane. Alcuni escursionisti raccontano che gli altri sentieri connessi a quello della Rupe (non sempre riportati in APP) siano in condizioni precarie e talora siano un pericolo, nonostante lo sforzo delle associazioni escursionistiche locali. Il bosco è molto variegato, infatti ci si immergerà in contesti cui si possono osservare faggi, roverelle, sorbo, mirto, pini, edera che intreccia alberi e qualche volta decorre al suolo o su costone, asparago, ciclamini, cavoli selvatici, ortiche e rovi.
Al km 1,1 di questa traccia è presente un punto panoramico detto "Regina dell'Amore", ove vi è anche una cappelletta della Madonna che accompagna lo scorcio che si allunga sino a Riccione, Cattolica e Misano. Pochi metri più avanti, dopo una balza (ripresa in foto), il contesto è di esposizione sul costone, con tratti di terreno con residui di frana e lievemente sconnessi, sino ad incontrare delle corde di sicurezza a destra e poi, a sinistra, robuste grate metalliche fissate tramite spessi tiranti di acciaio che attraversano il sentiero, anche a terra. Le corde saranno un motivo ricorrente e non sempre saranno presenti (poiché assente una parete consistente che possa fare da appiglio), anche in altri punti. Consiglio nel tratto di sentiero che precede poco prima gli interventi di manutenzione ed almeno sino a 200-300 m dopo cautela e di scacciare la fretta nel susseguirsi dei propri passi, fra saliscendi e qualche passaggio infido. Giunti al km 2 occorre svoltare a dx, come indicato dal segno CAM su roccia, per salire ripide scale e guadagnare dopo pochi metri un altro passaggio con cavo di acciaio sulla falesia alla propria destra: arrivati ad altezza di un albero che è alla propria sinistra, occorre calma per scendere gli scalini un po' sconnessi, anche aiutandosi con le mani. Nuovamente si sale con scalini fatti rudimentalmente, poi inizia un'impegnativa discesa per ripidità in alcuni punti, sentiero ristretto e fondo infido; si scende sino ad incrociare dei punti azzurri su pietre con un segnavia con varie indicazioni, fra cui la discesa a sx per Ca' Chiavello/Burricata/Monte Pulito. Dopo una breve salita, si scende costantemente, incrociando sulla bianca falesia calcarea prima una grotta, infine il sistema di scale metalliche munite di cavi di acciaio che porteranno sino ad altri in legno, quindi nuovamente in acciaio per vincere la ripidità del costone e concedersi scorci sul mare. Giunti alla parte di sentiero che costeggia la sala convegni Kursaal e la Gendarmeria, si continua su una morbida salita su un sentiero lastricato che porterà alla cresta SE di Monte Titano con la sua III torre di guardia, la Torre del Montale - simbolo di resistenza agli attacchi dei Malatesta, preceduta da altri punti panoramici cui occorre non sporgersi troppo e da cui si apprezzano anche alcune persone impegnati in arrampicata.
Alle balzette si aggiungono ormai elementi da borgo, raggiunta la vetta di Monte Titano, ove sorge la II Torre (torre La Fratta), in realtà un vero e proprio castello che si erge sul punto più alto della Repubblica di San Marino, ora sede del museo delle armi (da armature, alabarde, spade, schiavone e balestre [produzione tipica della RSM] ad armi da sparo) per godere dal punto più di un panorama a 360°C che arricchisce la giornata: oltre al panorama N-NO cui apprezza il mare ed alcune campagne, a O-SO-S si apprezza il panorama del Monte Falterona e dei rilievi delle foreste Casentinesi e scendendo Monte Carpegna e Monte Fumaiolo, Sasso Simone e Simoncello, sino all'Alpe della Luna. Non può non incantare la visione quasi fiabesca la visione verso Nord cui spicca Passo delle Streghe con la I torre, il Castello di Guaita.
La I torre (anch'essa visitabile) è l'ultimo punto di contatto con la cresta del Monte Titano, quello nord, per ripetere l'esperienza degli scorci (da altra prospettiva, soprattutto per il Passo delle Streghe), anche salendo alcuni scalini interni simili a quelli da ferrata.
Giunto al centro, non resta che visitare la Basilica di San Marino, Piazza della Repubblica con la statua della Libertà e Palazzo Pubblico della Repubblica di San Marino, visitabile con gli affreschi di Sala del Consiglio Grande e Generale di grande valore.
Visitata anche la Chiesa di San Francesco, non resta che concludere un'escursione distinta fra borgo e camminamento che sorprendentemente deve tenere impegnate le meningi e i propri movimenti (essenziali almeno calzature dalla suola sagomata e chi vuole almeno un bastoncino), altrettanto alimentate da cultura, storia e belle vedute.
Waypoints
Comments (8)
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Bonito recorrido en un entorno rural precioso. Bellas fotografías compañero.
Felicidades!!!
Grazie mille e buone escursioni, maestro 😊
Bel borgo medievale sembra di stare una fiaba anche se la parte naturale sembra abbia delle difficoltà
Grazie mille, il percorso non era scontato ed infatti qualche sorpresa c'è stata, anche il panorama.
Bonitos paisajes con bonitos senderos. Un abrazo
Grazie mille Emilio, è stato un connubio fra borgo e un camminamento veramente carino. Un abbraccio
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Hermoso lugar y muy bien detallada y explicada
Muchas gracias por tu valoracion nuevaderbes. Me disculpo por el retraso