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Anello Monte Tartaro - La Meta da Campitelli

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Trail stats

Distance
9.23 mi
Elevation gain
3,599 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,599 ft
Max elevation
7,387 ft
TrailRank 
35 4
Min elevation
4,670 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 50 minutes
Coordinates
1377
Uploaded
December 4, 2012
Recorded
November 2009
  • Rating

  •   4 1 review
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near Pizzone, Molise (Italia)

Viewed 5135 times, downloaded 158 times

Itinerary description

DESCRIZIONE ITINERARIO:
Raggiunto il grande piazzale di Campitelli (1.445 m) e parcheggiata l’auto nei pressi dell’accesso “L” alla rete sentieristica del Parco, ci si incammina in direzione nord-ovest su un’ampia strada sterrata in leggera salita che subito entra in una bella faggeta d’alto fusto. Dopo poco si lascia a destra il sentiero K2, che attraverso la Val Iavona scende al lago della Montagna Spaccata, e si prosegue dritti, sempre in salita, per il sentiero L1-L2 che in breve raggiunge una selletta (1.465 m circa). La strada forestale inizia ora a scendere fino a raggiungere il fondo di una valletta ( 1.425 m circa). Si continua a seguire la pista, che ora torna leggermente a salire, e, quando questa compie una larga ed evidente curva a destra, la si abbandona (e con essa l’itinerario L2 che prosegue verso la Valle del Rio Torto) e si prende a sinistra il sentiero L1, più ripido ed inizialmente poco evidente (anche se ben segnalato) ma via via sempre più marcato.
Attraverso un bel sentiero si risale ora tutta la faggeta, ampia e mai opprimente, e con direzione ovest si raggiunge la testata di una valletta in corrispondenza della Sorgente dei Tartari, ben visibile in primavera. Proseguendo sul sentiero, in breve la faggeta inizia a diradare e all’incirca a quota 1.700 m se ne esce al cospetto di una piccola radura erbosa (1h00’ dalla partenza).
Il sentiero prosegue ora su bei prati che man mano scoprono allo sguardo l’imponente mole del monte La Meta, che d’ora in poi dominerà la scena con il suo roccioso versante est.
Continuando sull’evidente sentiero, in circa 15’ si raggiungono i ruderi del Fortino Diruto (1.775 m), un’antica casermetta utilizzata nella seconda metà dell’Ottocento per controllare il transito diretto al Passo dei Monaci e vigilare sulle bande di briganti che in quel periodo si rifugiavano sui monti per fuggire all’assedio della Guardia Nazionale.
Dai ruderi del fortino, per proseguire ora nel nostro itinerario verso il Monte Tartaro, si lascia il sentiero evidente e segnato che prosegue diritto verso La Meta e si devia a destra (nord-ovest) addentrandoci nell’ampia conca dei Biscurri.
Da questo punto in poi, in mancanza di un sentiero segnato ed evidente da seguire, senza via obbligata si prosegue in direzione nord-ovest, cercando di aggirare le innumerevoli vallette presenti per non perdere quota e prendendo come punto di riferimento i ghiaioni che scendono dai fianchi della montagna, quotata 2007 m ma senza nome su IGM, che abbiamo alla nostra destra.
Dopo circa 15 minuti, giunti in prossimità dei ghiaioni, proseguiamo a sinistra, verso ovest, e iniziamo a costeggiarli. Quando questi terminano, iniziamo a risalire a destra (nord-ovest) cercando il passaggio più comodo che ci condurrà in cresta sulla sommità del costolone montuoso (quota 2.005 m circa, 1h00’ dal fortino diruto) con un grosso ometto di pietre nelle vicinanze ed un bel panorama, oltre che sulla piana dei Biscurri a sud-ovest, anche sul bosco dei Tartari, il lago della Montagna Spaccata e sulla più lontana Val di Sangro a nord-est.
Proseguiamo ora comodamente sull’ampia cresta, fra praterie d’alta quota e grandi massi, in direzione ovest-nord-ovest, fino a raggiungere a quota 2.100 m circa la cresta nord-est del Monte Tartaro che scende a picco sulla sottostante Valle Lunga. Si prosegue quindi a sinistra risalendo la cresta che in questo tratto si fa più stretta ed aerea oltre che più ripida in corrispondenza della vetta del Monte Tartaro (2.191 m, 0h30’, 2h45’ dalla partenza) con la sua caratteristica forma triangolare.
Dopo una meritata sosta, riprendiamo il cammino in direzione del monte La Meta, che da questa angolazione gode di una prospettiva inusuale che mette in risalto l’elegante linea della sua cresta nord che di qui a poco andremo a risalire.
Dalla vetta del Tartaro, in direzione sud, per cresta, si scende abbastanza velocemente alla sella di quota 2.040 m (circa) da dove iniziamo a risalire la cresta nord del monte La Meta che si presenta dapprima ripida e stretta e via via più dolce e larga, soprattutto nella parte finale dove si trasforma in un ampio pianoro dolcemente inclinato da dove è oramai visibile la croce di vetta, che di li a poco raggiungeremo (2.242 m, 1h30’).
Dalla vetta si può godere un panorama magnifico su gran parte dei monti d’Abruzzo e, verso sud, sui vicini monti delle Mainarde molisane con la Metuccia, il Monte Mare e il Balzo della Cicogna in bella vista. A nord invece possiamo ammirare tutta la bella cresta dei monti della Meta fino al più lontano Monte Petroso mentre, ad est-nord-est, praticamente sotto i nostri piedi, bello il colpo d’occhio sulla conca dei Biscurri, sulla cresta del Monte Miele e sulla Valle Pagana, che percorreremo in discesa.
Dalla vetta de La Meta, per la discesa al Passo dei Monaci, si seguirà il sentiero segnato L1. Per intercettare i primi segni di vernice bianco-rossa è necessario dirigersi inizialmente verso sud-ovest. Avvistati i primi segni li seguiremo e per tracce di sentiero non molto evidente, dapprima fra grandi massi e poi su prati, scenderemo al passo, già visibile dall’alto alla nostra sinistra (sud-est).
Raggiunta l’ampia sella del Passo dei Monaci (1.967 m, 0h30’), importante valico mulattiero che mette in comunicazione il paese di Picinisco con quello di Alfedena, inizieremo la discesa ad est-nord-est nell’ampio anfiteatro della Valle Pagana per il sentiero segnato M1.
Il sentiero scende comodo fra grandi massi e dopo una ventina di minuti raggiunge una piccola forra rocciosa che si segue tenendosi sulla sinistra orografica. Superata questa piccola forra, in breve i verdi prati si sostituiranno alle pietraie e il sentiero di li a poco raggiungerà una sorgente perenne, di recente restaurata, ottimo punto per rifornirsi d’acqua (1.775 m circa, 0h40’). Proseguiamo ora la nostra discesa costeggiando il fianco meridionale del Monte Miele, a sinistra, e la faggeta, a destra. Entrati nel bosco il sentiero scende comodamente sulla sinistra orografica della Valle Pagana e raggiunge, 0h30’ dalla sorgente, una recinzione metallica posta a protezione delle opere di presa idraulica della sorgente delle Forme. Dopo aver costeggiato la recinzione, continuando a scendere si raggiunge un ruscello attraversato il quale raggiungiamo la strada sterrata di servizio alle opere. Finalmente in piano, dopo avere attraversato una grande radura raggiungiamo la Conca delle Forme (1.400 m, 0h45’), dove troviamo un enorme parcheggio, tavoli per pic-nic e l’inizio della strada asfaltata per Pizzone. La Conca delle Forme, nonostante sia un luogo fortemente antropizzato, ha mantenuto nel tempo un fascino particolare ed offre la possibilità di godere di un paesaggio circostante di notevole rilevanza estetica.
Per rientrare a Campitelli percorreremo ora il sentiero L4, recentemente recuperato e segnalato dall’Ente Parco. Per intercettare il sentiero dovremo dirigerci verso nord in direzione di una bella fontana (anch’essa recentemente restaurata) sulla quale troveremo il primo segno di vernice bianco-rossa. Il sentiero prosegue verso la faggeta retrostante la fontana e, raggiunti i primi alberi, comincia a risalire a mezzacosta con direzione est-nord-est. Raggiunto il culmine del promontorio (1.500 m circa) che separa la piana delle Forme da quella di Campitelli, si intercetta una strada sterrata che in breve ci riporterà direttamente alle automobili (0h35’, 7h15’ dalla partenza).

Waypoints

PictographRuins Altitude 5,840 ft

Fortino

1740 m

PictographSummit Altitude 7,359 ft

Monte Meta

22-NOV-09 11:11:42

PictographSummit Altitude 7,225 ft

Monte Tartaro

22-NOV-09 10:13:34

PictographMountain pass Altitude 6,523 ft

Passo dei Monaci

22-NOV-09 12:33:23

Comments  (1)

  • Photo of ascar59
    ascar59 Sep 10, 2013

    Ottima e dettagliata descrizione metro per metro :-)

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