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Anello Monte Puro, Monte Purillo ed Eremo di Santa Maria di Valdisasso da Valleremita - Fabriano (AN)

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Trail stats

Distance
9.27 mi
Elevation gain
3,507 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,507 ft
Max elevation
3,778 ft
TrailRank 
95 5
Min elevation
1,484 ft
Trail type
Loop
Moving time
4 hours 9 minutes
Time
7 hours 37 minutes
Coordinates
2554
Uploaded
May 12, 2024
Recorded
May 2024
  • Rating

  •   5 9 Reviews

near Valleremita, Marche (Italia)

Viewed 82 times, downloaded 1 times

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Itinerary description

Impegnativo anello escursionistico effettuato prettamente in maniera libera, ossia su "fuori traccia" e marginalmente su sentieri CAI (119, 119A e 100) cui si apprezza l'estrema rarità dei segni e sovente sentieri deboli se non addirittura scomparsi. Un dettaglio da non trascurare è la possibilità di reperire acqua dalla fontana in paese e da quella dell'eremo, pertanto si consigliano almeno 2 litri di acqua di scorta nei periodi più caldi in quanto la metà dell'intero anello è esposta al sole.

Pur non essendoci parti tecniche, ci si ritrova a compiere salite molto ripide e discese altrettanto impegnative direttamente su crinale, pertanto i destinatari della traccia sono escursionisti allenati che abbiano praticità con la lettura delle carte geografiche e capacità di orientamento nei tratti fitti di bosco, come quelli di totale apertura panoramica: indispensabili adeguate calzature a stivaletto per escursione e bastoncini telescopici che saranno fondamentali per l'esplorazione dei prati (zolle dal livello variabile) quanto per preservare le proprie ginocchia.
I panorami e soprattutto la fioritura di maggio dei prati sommitali come quelli di crinale andranno a corroborare il valore dello sforzo profuso in questo settore dell'Appennino umbro-marchigiano che ha un fascino sicuramente all'altezza di molti altri comprensori molto più decantati.
Il punto di inizio è da Valleremita, frazione di Fabriano, dalla piazza ove è situata l'unica chiesa del luogo e l'associazione l'aula verde. Alla sinistra della chiesa inizia il classico percorso che conduce sino all'eremo di Santa Maria di Valdisasso, noi proseguiamo diritto, superando qualche casa ed iniziando un sentierino sbrecciato (la traccia di dx, meno larga di quella a sx) che promette pendenze interessanti nella salita del sottobosco fatto soprattutto da roverelle, ontani e ginestre.
Effettuato il primo km si giunge ad una triforcazione che continua ad attraversare il Fosso di Valleremita con 3 possibili destinazioni: il sentiero di sx passa il località Fraina e distribuisce in più km lo sforzo di ascesa, quello di destra potrebbe considerarsi afinalistico osservando le mappe, conducendo nella località "I Fondi"; si sceglie la via centrale, a prima vista la più larga e la maggiormente fiorita per il giallo della ginestra, che può essere considerata una stregua di un canalone che inasprisce la pendenza, mostrando sul fondo caratteristiche di solcature provocate dall'acqua ad un terreno misto a pietraia. Si raggiunge il sentiero CAI 100B che appare come una bianca carrozzabile sino a raggiungere il bivio cui si potrebbe proseguire con sentiero ufficiale, sulla sx, opportunamente identificabile con segno CAI che ne riporta il numero su un fusto, altrimenti proseguire l'esperienza di un ascesa più ripida intraprendendo l'antico "sentiero dei Carbonai-Puro" sulla dx.
Si prosegue sul sentiero dei carbonai che guadagna con il passare dei metri sempre più bellezza e fascino, infatti dalle solcature ed altre irregolari spaccature provocate dalla presumibile discesa di acqua si passa ad un bosco misto di roverelle, aceri e faggi che offrono maggiore ombra e permettono anche la crescita di ciclamini. Al km 1,9 si sceglie di proseguire a sx, giunti al km 2,1 si incrocia un bellissimo esemplare di maggiociondolo in fiore che rende il passaggio su questo sentiero indubbiamente meno "penoso" a causa dell'importante dislivello guadagnato in pochi km, con il sottobosco che si arricchisce più o meno costantemente anche del giallo dell'euforbia cipressina. Giunti intorno a circa 1000 m si iniziano ad intravedere i prati con l'accoglienza in fiore degli asfodeli a cui si aggiungono le fioriture bianche e rosate del trifoglio, i gialli ranuncoli e geniste, i bianchi narcisi e le genziane color indaco. In tale contesto campestre si è giunti sul crinale del versante nord di Monte Puro, cui indubbiamente si riduce la pendenza, tuttavia l'incedere è reso non meno leggero dall'erba alta e da zolle irregolari; per raggiungere la cima, cui si ha l'idea di muoversi in direzione sud (verso la sinistra), si può decidere di affrontare i diversi livelli e forme del crinale dei prati, sino a raggiungere la cima che è rappresentata da un paletto di legno piantato nel terreno e sorretto da un cumulo di pietre attorno.
In 3,4 km effettuati per la vetta si ha la possibilità non solo di riempirsi gli occhi con le screziature cromatiche floreali e la comparsa di qualche roccetta, ma anche con il panorama a 360°: a S-SE Monte Purillo, Giuoco del Pallone, Gemmo e Tre Pizzi, a SO il complesso di vette Serra Santa, Nero, Penna, ad E si apprezzano i vicini Monte Alto, Grilli e Vernale, ma la scena è pienamente conquistata da Monte San Vicino con il suo profilo simile a piramide; ad O Monte Maggio, Le Senate e Cima Mutali (con le caratteristiche pale eoliche) e salendo verso N sono facilmente riconoscibili Monte Cucco, Le Gronde, Catria ed Acuto.
La discesa è altrettanto impegnativa poiché compiuta fuori sentiero affrontando in maniera diretta la Costa del Puro, impegnando il suo crinale meridionale: superate alcune prime roccette, anche aiutandosi con bastoncini telescopici o le mani, si guarda in basso per individuare la fattibilità di un movimento dettato da improvvisazione, cercando di escludere la presenza di impraticabili salti od altri punti particolarmente impervi: prima di procedere è opportuno sapere che in circa 900 m si andrà a perdere una quota di 260 m circa e che il terreno andrà sondato gradualmente per evitare ruzzolamenti legati alla ripidità quanto all'irregolarità delle zolle e a punti meno visibili a causa dell'erba alta.
Lo scenario che si presenta è completamente esposto al sole e ripete la caratteristiche di crinale campestre (probabilmente ancor più selvaggio dalla netta presenza di insetti impollinatori, farfalle ed altri che non attaccano l'uomo, così come dal cospicuo numero di funghi che si incontrano) i cui punti più distanti sono coperti parzialmente da una barriera di alberi offerte prevalentemente da sorbi che occorre aggirare compiendo anche qualche traverso e movimenti di piedi che non dovranno mai essere proiettati con entrambe le punte verso il basso, ma mantenendo in maniera alternata uno con posizione di lateralità: i bastoncini saranno fondamentali nell'accompagnare una marcata ripidità che richiede sicuramente un po' di esperienza e di allenamento. I tratti finali divengono più dolci ed i tappeti di ranuncoli accompagnano con gli ultimi sorbi ad una carrareccia che corrisponde al sentiero CAI 119 che al passo di Monte Puro e Purillo si triforca, con il sentiero principale che prosegue a mezza costa compiendo una curva a sx (in direzione SO) al di sotto del crinale del Purillo, anch'esso di tipo campestre: mi sembra doveroso informare che proseguire sul sentiero condurrebbe alla lunga sino alla SP16 di Sassoferrato, tuttavia l'obiettivo di escursione è la cima di Monte Purillo e proseguire sulla strada bianca non farebbe altro che aumentare le difficoltà tecniche.
Infatti, la scelta più "conservativa" sarebbe di affrontare già dal punto di passo il crinale settentrionale del Purillo che offre ampia veduta e valutazione senza voler necessariamente interpellare la mappa del luogo per verificare un movimento lungo le curve di livello più vantaggiose; proseguire per la carrareccia significa avere temporalmente copertura offerta dal boschetto fatto in parte di roccia (ove crescono anche fiordalisi) e con un progressivo aumento del "salto" che sembra quasi assumere una ripidità sempre più importante a lato (la carrareccia è comodissima, invece, per una passeggiata): si individua al km 4,7 un traccia debole (che in realtà si rivela afinalistica in quanto impatta sulla barriera degli abeti) che sembra impegnare il crinale appena da NO, per effettuare una salita indubbiamente non semplice per l'escursionista medio che deve progredire su un terreno ripido ed in alcuni punti non stabile (consiglio l'ausilio dei bastoncini non solo per stabilità, ma anche per aiutare i passi) e barcamenarsi fra rami distribuiti a vari livelli, sino a giungere ad un filo spinato che dovrà essere aggirato passandoci sotto, al km 5.
Effettuato questo passaggio, si può continuare ad "aggredire" il crinale concedendosi qualche punto di ombra sotto gli sporadici sorbi che si incontrano, sino a proseguire in direzione sud verso una vetta (riconoscibile camminando ad oltranza da margini a destra date da roccette che fanno presagire un saltino a livello di crinale orientale) che sembra essere raggiunta in 2 occasioni cui la prominenza inganna, in assenza di qualunque segno di vetta: lo sforzo è ricompensato anche qui da una veduta a 360°: a N Monte Puro sovrastato a distanza da Monte Cucco, Le Gronde, Motette, Catria ed Acuto; a S la scena appartiene quasi totalmente a Monte Giuoco del Pallone, presente di fronte e a contatto con il Purillo, nel Passo del Trofigno, con i più lontani Sibillini; a E sovrasta la vicina Cima di Moi evidenziata dalla differente tonalità del verde della sua pineta di cresta, mentre a distanza, spostando lo sguardo più a N si notano le cime del complesso di Monte San Vicino. Dalla cima al km 6,7 si compie un'esplorazione, spostandosi verso il boschetto di carpini per verificare la possibile presenza di oggetti nascosti che caratterizzano questo comprensorio, trovando soltanto un importante salto rispetto al Fosso delle Callare che offre comunque un bel punto panoramico su Colle Corgocciolo e Monte Corsegno.
Osservando il crinale meridionale e quello occidentale del Purillo si notano alcune balze, balzette e punti probabilmente impervi (o comunque molto ripidi) nel compiere un'ipotetica discesa, per cui si progetta dal crinale occidentale, seguendo in maniera apparente una traccia riportata solo su mappa e mai praticamente visibile, avendo come punto di riferimento la schiera di asfodeli fioriti della prima selletta che si incrocia, proseguendo sui prati prevalentemente gialli, in direzione del boschetto misto che costituisce il prosieguo verso Fosso Le Callare: la scelta di movimento considera di evitare di entrare nel bosco sin quando possibile, valutazione delle curve di livello della mappa, valutazione visiva della discesa del terreno, compatibilmente allo stato del terreno e della pendenza: è inevitabile passare in letti di foglie, rami spezzati e punti di maggiore ripidità per raggiungere un bellissimo prato da cui si passa dal bianco delle margherite miste a genziane, orchidee selvatiche e trifogli: alla distanza c'è una netta prevalenza di un giallo tappeto di ranuncoli che fa da base alla visione del crinale S-SE di Monte Puro. Si raggiunge una strada bianca (km 8,6) che si segue sino a raggiungere un complesso quadrivio (al punto di passo) fatto di tracce evidenti ed altre meno visibili compiendo una svolta che punta con curva a sx (km 9,4) proseguendo su debole traccia che ancora passa nei prati, non associabile ad alcun segno CAI o ometti di pietra, per proseguire come sentiero evidente di mezza costa in bosco/sottobosco, fra ontani, carpini e roverelle e fioriture che a mano a mano si diradano (è il CAI 119A, praticamente mai indicato da segni CAI).
Si prosegue per 1,5 km di mezza costa caratterizzata da saliscendi, lievi discese, salite talvolta più irte per attraversare la costa orientale di Monte Puro da sud a nord, andando ad impegnare anche un monte senza nome dall'altezza massima di 1133 m, che inizia nel momento in cui si svalica senza alcuna difficoltà tecnica, in salita un canale che scende sino al Fossaccio. Al km 11,1 terminano le possibili salite e si sbuca nuovamente in una prateria che richiede un attimo di sosta per seguire la linea panoramica occidentale, con i profili della catena umbra che si staglia sul punto raggiunto, denominato "I Poggi", ove a destra compaiono segni CAI che indirizzano sul CAI 100 che conduce a mezza costa sul versante orientale di Monte Puro. Riprendendo il discorso relativo all'osservazione panoramica, si nota una linea immaginaria che sale sulla dorsale di Monte Le Senate e Maggio, riconoscibili in quanto leggermente a cuspide, per passare alle pale eoliche di Cima Mutali, continuando per Monte Civitella e proiettandosi sul più acuminato Monte Culumeo, seguito dal gibboso Monte Cucco che a distanza, scrutando il settentrione, prosegue con Le Gronde ed i più alti Monte Catria con l'anticima Acuto.
Si continua liberamente nei prati, alla ricerca di qualche possibile segno conduttore, osservando qualche linea di balza che precipita in basso dal monte senza nome, i cerchi concentrici nei prati visibili in lontananza, il rifugio Le Calate ad est ed un tentativo di verificare dal boschetto se ci fosse qualche breccia che riportasse sul sentiero conduttore: unico elemento visibile e da evitare sono la serie di strapiombi che caratterizzano la Val di Sasso e la posizione strategica dell'eremo qui edificato nell'VIII secolo d.C..
Per individuare il sentiero è sufficiente superare la barriera boschiva proseguendo sui prati, sino ad individuare al km 12,3 una serie di pali che introducono ad una irta pietraia che con una serie di serpentine (e sentiero talora interessato da rocce e rami) conduce nel bosco di faggi, carpini nero, aceri e lecci sino all'eremo, ove la sorgente di Valleremita si presenta in secca, nonostante un timido scrocio di acqua.
La complessa struttura nasce come Castello feudale nell’Alto Medioevo della famiglia dei Sassi per trasformarsi, nell’anno 787, come monastero benedettino femminile. Le suore poi si trasferirono al centro di Fabriano a causa delle frequenti scorribande dei criminali dell'epoca, lasciando posto ai francescani. Per alcuni decenni l’eremo, a partire dal 1209, venne abitato da San Francesco d’Assisi e dai frati francescani. Dopo almeno un secolo caratterizzato anche da una soppressione, nel 1405, Chiavello Chiavelli, Signore di Fabriano, acquista dalle Monache benedettine terreno e monastero, li dona ai Frati minori e costruisce per loro un Convento che attraverserà altre peripezie legate alla sua sopravvivenza prima in epoca Napoleonica, poi all'Unità di Italia. L'intero complesso di presenta come un quadrilatero munito di portico (ed una fontana esterna fortunatamente fruibile) cui sono visibili vari affreschi ed al suo interno è possibile dedicarsi ad un momento di preghiera, prima di rientrare attraverso una serie di tornanti caratterizzati da stazioni con la via crucis e panchine cui sono ritratti fiori, piante ed animali.

L'intera escursione è caratterizzata da ascese impegnative e discese che altrettanto richiedono attenzione, ausilio dei bastoncini e capacità di valutazione del proprio movimento.
In considerazione anche delle premesse, è opportuno adottare tutti gli accorgimenti relativi a stagioni e climi cui si compie l'escursione, tenendo conto che esistono rischi di entità variabile dei quali ognuno si assume responsabilità nel momento in cui decide di seguire questa traccia.

Waypoints

PictographReligious site Altitude 1,630 ft
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Sito religioso

PictographWaypoint Altitude 1,529 ft
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PictographWaypoint Altitude 2,266 ft
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PictographIntersection Altitude 2,269 ft
Photo ofProseguire per la via centrale

Proseguire per la via centrale

PictographWaypoint Altitude 2,358 ft
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PictographIntersection Altitude 2,639 ft
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A dx

PictographWaypoint Altitude 2,716 ft
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PictographWaypoint Altitude 2,919 ft
Photo ofA sx

A sx

PictographTree Altitude 3,082 ft
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Albero

PictographWaypoint Altitude 3,123 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,351 ft
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PictographFlora Altitude 3,359 ft
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Flora

PictographPanorama Altitude 3,442 ft
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Flora

PictographWaypoint Altitude 3,534 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,619 ft
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PictographPanorama Altitude 3,731 ft
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Panorama

PictographSummit Altitude 3,762 ft
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Monte Puro

PictographWaypoint Altitude 3,778 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,582 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,462 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,017 ft
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PictographPanorama Altitude 3,010 ft
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Veduta Balza Rossa e Colle Rocchetta

PictographWaypoint Altitude 3,001 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,032 ft
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Stradello a sx nel bosco

PictographRisk Altitude 3,127 ft
Photo ofFilo spinato

Filo spinato

PictographWaypoint Altitude 3,150 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,451 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,508 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,605 ft
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PictographSummit Altitude 3,620 ft
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Monte Purillo

PictographPanorama Altitude 3,582 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 3,478 ft
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PictographWaypoint Altitude 3,246 ft
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PictographWaypoint Altitude 2,960 ft
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PictographFlora Altitude 2,860 ft
Photo ofFlora

Flora

PictographWaypoint Altitude 2,950 ft
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PictographWaypoint Altitude 2,970 ft
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PictographRuins Altitude 3,115 ft
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Rovine

PictographPanorama Altitude 3,296 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 2,925 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 2,879 ft
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A dx

PictographFountain Altitude 2,202 ft
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Fontana

PictographReligious site Altitude 2,200 ft
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Eremo di Santa Maria in Valdisasso

PictographWaypoint Altitude 2,142 ft
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Waypoint

Comments  (16)

  • Photo of californiagymsama
    californiagymsama May 13, 2024

    Muy bonito y duro recorrido circular disfrutando de paisajes fantásticos.
    Felicidades amigo Marchese y un fuerte abrazo.

  • Photo of Susy7
    Susy7 May 13, 2024

    Davvero un bel comprensorio e panorami di notevole valore, complimenti!!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 13, 2024

    Grazie mille Fer e Susy, è stata una piacevole avventura in prati fioriti e crinali. Un abbraccio forte ad entrambi!

  • Photo of Joan i Dolors
    Joan i Dolors May 13, 2024

    Magnífica ruta desde Vallerermita, con gran desnivel positivo y unas excelentes panorámicas.
    Enhorabuena!!
    Saludos y gracias por compartir esta bonita caminata.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 14, 2024

    Grazie mille Joan e Dolors, salita dura, panorama splendido. 🌞

  • Photo of Sara_sm
    Sara_sm May 14, 2024

    Una ruta estupenda y preciosas fotografías 👌.
    Un abrazo

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 14, 2024

    Grazie mille Sara, un abbraccio

  • Photo of Alfredo Huanes
    Alfredo Huanes May 15, 2024

    Qué bellos senderos. Se disfrutan demasiado este tipo de paisajes. Y la exigencia que le has metido ni qué decir. Muy fuerte el primer desnivel que han enfrentado. Muchas gracias por compartir esta experiencia!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 16, 2024

    Grazie mille Alfredo, è stato un itinerario improvvisato e selvaggio e questo ha permesso di vedere angoli molto meno frequentati da persone e ha reso l'escursione ancora più bella

  • Photo of Mohammad.kiani
    Mohammad.kiani May 18, 2024

    Il percorso è molto bello. Mi è davvero piaciuto guardare le foto. Congratulazioni e grazie per la condivisione.
    Un saluto e un abbraccio.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 19, 2024

    Grazie mille per il pensiero, Mohammad, un abbraccio.

  • Photo of emilio viejo
    emilio viejo May 20, 2024

    Una ruta muy interesante para recorrer y disfrutar de lindos paisajes. Lo peor de la ruta que tiene bastante desnivel, pero casi seguro que valió la pena el esfuerzo. Un abrazo

  • Photo of Anima Sibillina
    Anima Sibillina May 22, 2024

    Considerando la descrizione... penso che mi accontenterò delle foto 😄

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 23, 2024

    Chi si accontenta, gode, chi osa, sogna 😁 Grazie per il giudizio, Anima ed Emilio (a cui faccio un abbraccio). La ruta fue dura, pero bueno, disfruté especialmente de los prados de flores de primavera

  • Photo of Jorditoms
    Jorditoms May 24, 2024

    ¡Vaya aventura, amigo! La ruta por Anello Monte Puro, Monte Purillo y el Eremo di Santa Maria di Valdisasso es simplemente espectacular. Las vistas panorámicas te dejarán sin aliento y la paz que se respira en el Eremo es incomparable. ¡Una experiencia que todo amante de la naturaleza debe vivir! Il Marchese 18 realmente sabe cómo mostrarnos lo mejor de la región. ¡No puedo esperar para unirme a la próxima expedición!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 May 24, 2024

    Muchas gracias Jorditoms por el hermoso comentario que muestra su gran profesionalidad de senderismo. El noventa por ciento de toda la circular se realiza fuera de los senderos oficiales para descubrir rincones más remotos de laderas escarpadas. Eres bienvenido!

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