Anello Monte Morrone da Corvaro
near Corvaro, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Avevo pianificato questo itinerario senza particolari aspettative, più che altro per raggiungere il Monte Morrone senza ripassare per l'ennesima volta dal sentiero che sale da Cartore. Inoltre, volevo cogliere l'occasione per esplorare parti mai visitate del Parco del Velino e Sirente.
La camminata si è rivelata una bellissima sorpresa. Permette di godere di panorami spettacolari su più versanti e non ha nulla da invidiare a percorsi del parco molto più noti e battuti. Anzi.
Consigliatissima a chi cerca qualcosa di nuovo nel parco e la reputi idonea per lunghezza e dislivello.
Unica nota negativa il primo tratto (brevissimo) vicino all'autostrada, di fatto ininfluente rispetto al giudizio complessivo. La strada asfaltata percorsa alla fine è una strada locale sicurissima, breve e per nulla trafficata.
Parto intorno alle 8 da una deviazione della strada che, poco a Nord di Corvaro, costeggia Valle Amara, ad una quota di circa 900 mt. Il sentiero, tracciato nella parte iniziale sulle mappe del parco come 2D/2E, sale rapidamente di quota attraverso il bosco, dopo un tunnel, che permette di superare l’autostrada.
A quota 1.800 si biforca e prendo il sentiero 2E, da cui faccio una leggera deviazione per raggiungere una piccola vetta vicina.
Tornato sul sentiero, questo procede in direzione Sud-Est con una leggera perdita di quota, che limito seguendo un sentiero secondario (percorribilissimo), che passa poco più in alto del Bivacco Fonte La Vena. Raggiunta la fonte, dove trovo l’abbeveratoio completamente asciutto, la salita si fa più ripida.
Seguo il sentiero 2F lungo la cresta (occhio ai segni, perché a parte questi il sentiero praticamente non esiste), fino a raggiungere la vetta del Monte Morrone (2.141 mt) verso le 11:30.
Dopo una pausa, riprendo la camminata lungo la cresta, incontrando diverse vette senza nome, con l’unica eccezione della Cima Zis (2.130 mt).
Avanzando lungo la cresta si inizia a scorgere sotto il Lago della Duchessa, che di fatto è visibile con prospettive diverse da buona parte della camminata in cresta, dopo il Monte Morrone.
Invece di proseguire verso Est lungo il sentiero principale, decido di rimanere sulla cresta e di raggiungere la Punta dell’Uccettù (2.006 mt), per godere anche in questo tratto della vista spettacolare sui due versanti. Avanzando verso Est, in cresta si apre una vista splendida verso la Valle dell’Asino, dove scenderò a seguire.
In corrispondenza della Selletta Selagne devio verso Nord, iniziando la discesa verso la valle, lungo un sentiero che nel tratto iniziale si suddivide in mille rivoli, per diventare poi più chiaro mano a mano che si scende di quota.
A quota 1.720 mt raggiungo il Rifugio Forestale, dove incontro le prime persone dall’inizio della camminata.
Riprendo poi la discesa lungo il sentiero 2G, che dopo alcuni km si trasforma in una strada sterrata, che attraversa una stretta gola, che mostra numerose tracce evidenti di frane. La località si chiama Pietra Incacchiata, un nome che è tutto un programma.
Raggiungo infine la strada asfaltata e, percorrendola per l’ultimo chilometro e mezzo dopo aver attraversato il tunnel che passa sotto l’autostrada, raggiungo la macchina per chiudere il cerchio. Sono circa le 16.
La camminata si è rivelata una bellissima sorpresa. Permette di godere di panorami spettacolari su più versanti e non ha nulla da invidiare a percorsi del parco molto più noti e battuti. Anzi.
Consigliatissima a chi cerca qualcosa di nuovo nel parco e la reputi idonea per lunghezza e dislivello.
Unica nota negativa il primo tratto (brevissimo) vicino all'autostrada, di fatto ininfluente rispetto al giudizio complessivo. La strada asfaltata percorsa alla fine è una strada locale sicurissima, breve e per nulla trafficata.
Parto intorno alle 8 da una deviazione della strada che, poco a Nord di Corvaro, costeggia Valle Amara, ad una quota di circa 900 mt. Il sentiero, tracciato nella parte iniziale sulle mappe del parco come 2D/2E, sale rapidamente di quota attraverso il bosco, dopo un tunnel, che permette di superare l’autostrada.
A quota 1.800 si biforca e prendo il sentiero 2E, da cui faccio una leggera deviazione per raggiungere una piccola vetta vicina.
Tornato sul sentiero, questo procede in direzione Sud-Est con una leggera perdita di quota, che limito seguendo un sentiero secondario (percorribilissimo), che passa poco più in alto del Bivacco Fonte La Vena. Raggiunta la fonte, dove trovo l’abbeveratoio completamente asciutto, la salita si fa più ripida.
Seguo il sentiero 2F lungo la cresta (occhio ai segni, perché a parte questi il sentiero praticamente non esiste), fino a raggiungere la vetta del Monte Morrone (2.141 mt) verso le 11:30.
Dopo una pausa, riprendo la camminata lungo la cresta, incontrando diverse vette senza nome, con l’unica eccezione della Cima Zis (2.130 mt).
Avanzando lungo la cresta si inizia a scorgere sotto il Lago della Duchessa, che di fatto è visibile con prospettive diverse da buona parte della camminata in cresta, dopo il Monte Morrone.
Invece di proseguire verso Est lungo il sentiero principale, decido di rimanere sulla cresta e di raggiungere la Punta dell’Uccettù (2.006 mt), per godere anche in questo tratto della vista spettacolare sui due versanti. Avanzando verso Est, in cresta si apre una vista splendida verso la Valle dell’Asino, dove scenderò a seguire.
In corrispondenza della Selletta Selagne devio verso Nord, iniziando la discesa verso la valle, lungo un sentiero che nel tratto iniziale si suddivide in mille rivoli, per diventare poi più chiaro mano a mano che si scende di quota.
A quota 1.720 mt raggiungo il Rifugio Forestale, dove incontro le prime persone dall’inizio della camminata.
Riprendo poi la discesa lungo il sentiero 2G, che dopo alcuni km si trasforma in una strada sterrata, che attraversa una stretta gola, che mostra numerose tracce evidenti di frane. La località si chiama Pietra Incacchiata, un nome che è tutto un programma.
Raggiungo infine la strada asfaltata e, percorrendola per l’ultimo chilometro e mezzo dopo aver attraversato il tunnel che passa sotto l’autostrada, raggiungo la macchina per chiudere il cerchio. Sono circa le 16.
Waypoints
Panorama
6,948 ft
Panorama
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