Anello Lago Vivo , Vallelunga , Cima del Lago Vivo mt.1963 , Grotta dello Schievo , Rio Torto .

Superato poco dopo l'abitato di Barrea , salendo in direzione di Alfedena , sulla destra inizia una sterrata con segnavia K6 . Si puo' parcheggiare sino al fontanile detto sorgente del Sambuco , dopo si prosegue a piedi sino ad incontrare il segnavia K4 con direzione per il Lago Vivo . Con la presenza di neve il sentiero gia' battuto e' migliore che in condizioni estive , dato che il pietrame e' completamente avvolto dalla neve . Con qualche strappo ripido alternato si giunge alla Madona del Buon Passo , icona inserita in un blocco naturale di pietra . Di li a poco si esce dal bosco ed appare imperiosa la sagoma del M.Petroso e subito dopo il Lago Vivo , completamente avvolto dalla neve . Proseguiamo in direzione della Fonte dell'Uccello , anch'essa gelata dal ghiaccio . Inizia la salita verso Selva Bella , le ciaspole ora sono indispensabili e la pendenza in queste condizioni si fa sentire . Incontriamo faggi ultrasecolari e siamo in prossimita' della Vallelunga . Anfiteatro maestoso sotto le vette del Tartaro e dell'Altare . Approfittiamo di una cresta parzialmente sgombra dalla neve per salire sulla Cima del Lago Vivo a quota 1963 mt. , da dove lo sguardo spazia ulteriormente sulla sottostante Valle Cupella , sul Lago Vivo , sulle vette del Chiarano , Greco e Miletto , magnifico . Scendiamo ora piu' agevolmente sul percorso di andata , incrociando e prendendo il sentiero K3 per la Grotta dello Schievo . Superiamo , segnalato da vecchi rami incrociati a terra , una cavita' che e' potenzialmente pericolosa per l'escursionista , forse una segnavia verticale sarebbe piu' opportuno . Di li a poco abbandoniamo il sentiero K3 per proseguire su segnaletica non ufficiale verso la Grotta dello Schievo . Il tratturo segue un traverso reso scivoloso dal fondo umido ed arriviamo alla Grotta . Non c'e' traccia di acqua , stalagtiti e stalagmiti di acqua fanno da magnifico contorno a quella che fra qualche mese diventera' un fiume di acqua con sottostanti cascate . Troviamo una citazione circa il significato dello Schievo , che significa setaccio per legumi , usato ancora oggi . Affrontiamo con circospezione la discesa , ove nella gola del Rio Torto la neve torna abbondante . Il Rio piu avanti esce dal suo letargo ed inizia a scorrere . Si arriva al bivio per il K3 , lasciato in precedenza e , in corrispondenza di un ponticello in legno , prende il sentiero L2 in direzione dei Campitelli . Proseguiamo con il fruscio delle acque sulla ampia sterrata , lunga , a tratti noiosa rispetto a quanto visto , bagnata e fangosa dalle nevi in scioglimento e dalle numerose sorgenti naturali , sino alla statale per Alfedena . Dobbiamo quindi scendere di qualche centinaio di metri ed imboccare la sterrata sino alla fonte del Sambuco , ove avevamo lasciato l'auto . Escursione non estremamente difficile , ma cmnq lunga , con un dislivello positivo rispettabile (piu' di 950 mt.) e resa difficoltosa dalla presenza di neve abbondante , che richiede attrezzatura da EAI .