Anello La Fossa, Viglio, Crepacuore, La Fossa 21/08/2018
near La Fossa, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Grande anello in solitaria sopra Morino.
Avevo già provato a fare questo giro, che avevo in mente da tempo, il 20/04/2018 ( https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/il-monte-viglio-da-morino-20-04-2018-24216595 ), ma la neve mi aveva impedito di completarlo, costringendomi a cambiare programma in corso d'opera.
Finalmente riesco a seguire il percorso che mi ero studiato mesi addietro.
Partenza dal parcheggio di Piano Sacramento, sopra l'area picnic (ancora buio), su sentiero nel bosco che presto arriva alle Scalelle e alla Madonnina; subito dopo, c'è un bivio che indica Crepacuore e Viglio a destra e Eremo del Cauto a sinistra. Prendo a destra per un sentiero tecnico e ripido, segnato da dei cuori rossi (forse riferiti al Crepacuore). Sale seguendo il fosso per poi lasciarlo più in quota dove il fondovalle prende il nome di Ara San Salvatore e poco dopo la salita si addolcisce. Siamo nel Vallone di Femmina Morta e incrociamo il sentiero Cai N.8 che ci condurrà fino all'omonimo rifugio; dall'ultima volta che ci ero passato, qualche anima pia si è preso la briga di rassettarlo, spazzare in terra e buttare tutti gli avanzi di soste precedenti. Ora fa una buona impressione. Breve sosta e si riparte seguendo la sterrata verso destra, rispetto alla direzione di arrivo per poi lasciarla appena si scorge la Croce Cerasoli in alto a sinistra su una evidente sella priva di alberi. Si punta diretti e la si raggiunge dopo la ripida salita su prato; da li si segue la cresta verso il Monte Viglio ormai a vista ma ancora con più di 500 metri da salire. In breve (si fa per dire) si arriva in cima al Viglio e incontro le prime persone della giornata (non saranno molte), continuo per il Gendarme per poi ritornare al Viglio, dove mangio il mio meritato panino. Quattro chiacchiere con altri escursionisti, tutti saliti da Valle Granara, poi riprendo il mio cammino, non ho molto tempo, per le 15 il meteo dava temporale e non voglio assolutamente trovarmici in mezzo. Seguo il sentiero verso SO, che segue la cresta di diverse cime in saliscendi e prima di raggiungere Monte Pratiglio, devia a sinistra (SE) per scendere ripidamente fino alla Sella del Pratiglio o Femmina Morta e poi risalire in modo piuttosto deciso, prima all'omonimo monte e poi, uscendo dal bosco, verso la prima cima del Monte Crepacuore; qui incontro altre persone. Seguo la cresta sempre in saliscendi che tocca diverse cimette, per poi scendere al Passo della Selvastrella. Decisa deviazione a sinistra (NE) a seguire il sentiero che, dopo un tratto su breccia, entra nel bosco e inizia a scendere ripido fino a raggiungere, dopo aver superato un piccolo canyon molto caratteristico, il Pertuso del Cauto. Da li alla Madonnina, è poca roba, in una ventina di minuti si raggiunge, chiudendo l'anello. Poi un'altra ventina di minuti tra Scalelle e Piano Sacramento e siamo al parcheggio. Il percorso è quasi totalmente segnato.
Circa 23 Km con oltre 2000 metri di salita accumulata. Il Garmin dava 23.6Km / 2029 m. salita accumulata.
Temporale evitato per un soffio.
Avevo già provato a fare questo giro, che avevo in mente da tempo, il 20/04/2018 ( https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/il-monte-viglio-da-morino-20-04-2018-24216595 ), ma la neve mi aveva impedito di completarlo, costringendomi a cambiare programma in corso d'opera.
Finalmente riesco a seguire il percorso che mi ero studiato mesi addietro.
Partenza dal parcheggio di Piano Sacramento, sopra l'area picnic (ancora buio), su sentiero nel bosco che presto arriva alle Scalelle e alla Madonnina; subito dopo, c'è un bivio che indica Crepacuore e Viglio a destra e Eremo del Cauto a sinistra. Prendo a destra per un sentiero tecnico e ripido, segnato da dei cuori rossi (forse riferiti al Crepacuore). Sale seguendo il fosso per poi lasciarlo più in quota dove il fondovalle prende il nome di Ara San Salvatore e poco dopo la salita si addolcisce. Siamo nel Vallone di Femmina Morta e incrociamo il sentiero Cai N.8 che ci condurrà fino all'omonimo rifugio; dall'ultima volta che ci ero passato, qualche anima pia si è preso la briga di rassettarlo, spazzare in terra e buttare tutti gli avanzi di soste precedenti. Ora fa una buona impressione. Breve sosta e si riparte seguendo la sterrata verso destra, rispetto alla direzione di arrivo per poi lasciarla appena si scorge la Croce Cerasoli in alto a sinistra su una evidente sella priva di alberi. Si punta diretti e la si raggiunge dopo la ripida salita su prato; da li si segue la cresta verso il Monte Viglio ormai a vista ma ancora con più di 500 metri da salire. In breve (si fa per dire) si arriva in cima al Viglio e incontro le prime persone della giornata (non saranno molte), continuo per il Gendarme per poi ritornare al Viglio, dove mangio il mio meritato panino. Quattro chiacchiere con altri escursionisti, tutti saliti da Valle Granara, poi riprendo il mio cammino, non ho molto tempo, per le 15 il meteo dava temporale e non voglio assolutamente trovarmici in mezzo. Seguo il sentiero verso SO, che segue la cresta di diverse cime in saliscendi e prima di raggiungere Monte Pratiglio, devia a sinistra (SE) per scendere ripidamente fino alla Sella del Pratiglio o Femmina Morta e poi risalire in modo piuttosto deciso, prima all'omonimo monte e poi, uscendo dal bosco, verso la prima cima del Monte Crepacuore; qui incontro altre persone. Seguo la cresta sempre in saliscendi che tocca diverse cimette, per poi scendere al Passo della Selvastrella. Decisa deviazione a sinistra (NE) a seguire il sentiero che, dopo un tratto su breccia, entra nel bosco e inizia a scendere ripido fino a raggiungere, dopo aver superato un piccolo canyon molto caratteristico, il Pertuso del Cauto. Da li alla Madonnina, è poca roba, in una ventina di minuti si raggiunge, chiudendo l'anello. Poi un'altra ventina di minuti tra Scalelle e Piano Sacramento e siamo al parcheggio. Il percorso è quasi totalmente segnato.
Circa 23 Km con oltre 2000 metri di salita accumulata. Il Garmin dava 23.6Km / 2029 m. salita accumulata.
Temporale evitato per un soffio.
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