Anello in Valconca: Gemmano - rifugi 2 guerra mondiale - Zollara - Farneto - Santuario di Bonora - Montefiore Conca - Gemmano
near Gemmano, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
ATTENZIONE, PRIMA DI SEGUIRE LA TRACCIA LEGGERE BENE FINO IN FONDO.
Fino ad oggi in Valconca mi mancava questa zona compresa tra il comune di Gemmano e quello di Montefiore Conca, ed eccoci qua! Con questo, completo un “poker” di escursioni che idealmente coprono tutta la Valconca.
Gemmano, anche nota come la "Cassino dell'Adriatico" (definita così dal Prof. Amedeo Montemaggi) è un piccolo borgo nell'entroterra a sud di Rimini, che gode di un invidiabile panorama su tutta la riviera riminese, fino a Gabicce e al Parco naturale del Monte San Bartolo.
Il soprannome è dovuto al passaggio doloroso del fronte, che nel 1944 portò alla distruzione dell'intero paese, come testimoniato dalle varie foto appese sui muri della parte alta di Gemmano. Queste testimonianze vengono riprese poco sotto la cinta muraria, dove oltre alcune foto è stato posizionato un monumento con una voce registrata, recitante le parole del poeta santarcangiolese Nino Pedretti sulla guerra.
Il nostro percorso inizia da qui, seguendo la segnaletica del "Sentiero della Memoria" per la prima parte dell'itinerario. Questo sentiero è stato tracciato ufficialmente e rientra nella più ampia mappatura realizzata per il Comune di Gemmano e consultabile anche qui https://www.parchiromagna.it/pdf/MAPPA-Sentieri-Gemmano.pdf
Pertanto, dopo aver lasciato il centro del paese, percorrendo per una decina di minuti la strada asfaltata arriviamo al piccolo cimitero, che costeggiamo per salire fino a Monte Gardo, piccola altura caratterizzata dalla presenza di una grande croce. Da qui iniziamo a scendere gradualmente verso località Zollara, con una bella vista sulla Valconca settentrionale e l'inconfondibile profilo di San Marino.
A Zollara, pur non trovando subito indicazioni CAI, si svolta a sinistra rimanendo sulla strada asfaltata, per poi scendere gradualmente a destra in discesa (qui un segno c'è), che seguiamo per pochi metri, per poi scendere ancora una volta sulla propria destra sull'ampio sentiero. Ci troviamo sempre sul Sentiero n. 23, che offre bei panorami sulle vallate circostanti. Al mio passaggio rimangono ancora visibili gli ultimi colori dell'autunno, ma anche in primavera e con le fioriture dev'essere un bello spettacolo.
Il sentiero si segue senza difficoltà fino alla località Farneto, caratterizzata dalla presenza di una bella Chiesa che domina il minuscolo abitato posto sotto il paese di Gemmano e a vista Montefiore. Superato l'edificio, il percorso prosegue in discesa sulla destra, attraversando i campi con una discesa progressiva fino a fondo valle. Ci troviamo qui lungo il Rio Ventena di Gemmano (affluente del Conca), che seguiamo lungo il bel percorso pianeggiante e il sentiero CAI 019 (qui la mappa di Montefiore https://www.comune.montefiore-conca.rn.it/wp-content/uploads/2022/07/MAPPA-MONTEFIORE-CAI-49x685-1.pdf ) per circa un paio di km. Occorre solo prestare attenzione al terreno fangoso post pioggia e ad un punto in cui il passaggio, sempre nel caso di pioggia e fango, può risultare pericoloso (scivolamento).
Da lì a breve si può guadare (al mio passaggio era fattibile, quando il corso d'acqua è in piena non saprei...quindi ATTENZIONE) fino all'altra sponda, per poi proseguire per circa 1 km fino ad un successivo bivio identificato da alcuni segnali CAI. Inizia la prima salita "impegnativa" dell'escursione, che conduce prima al Santuario di Bonora attraverso il sentiero e successivamente fino al centro del paese di Montefiore Conca seguendo la strada asfaltata.
Purtroppo al mio arrivo, venerdì 8 dicembre all'ora di pranzo, l'unico esercizio commerciale e di ristorazione aperto era un ristorante pieno..perciò TENETE CONTO di questo aspetto. Personalmente ho deciso di stringere i denti e provare a chiudere il giro senza pranzare.
La seconda parte del giro non è complessa dal punto di vista dell'orientamento, ma richiede comunque una precisazione (leggere bene): si scende fino a Borgo Pedrosa lungo il 019 e poi sul 021, fino a ritrovare il fondovalle del Rio Ventena. Da qui si segue ahimè il corso d'acqua per alcuni km, sempre sul 021 costeggiando alcune case fino alla strada asfaltata. In realtà così facendo NON ESISTE la possibilità di un ritorno più rapido al punto di partenza, se non quello di fare ritorno verso località Farneto, tornando dunque parzialmente sui propri passi. Volendo invece realizzare un giro più ampio (come quello fatto da me in questa traccia)...l' "unico" inconveniente è che occorrerà seguire per un po' la strada asfaltata. ATTENZIONE: non volendo correre rischi ho seguito la strada provinciale (PERICOLOSA) in salita e curva fino a poco prima di entrare a Villa di Gemmano. In realtà, come si può notare dalla cartografia e dai GPS, esiste un passaggio lungo i campi, che consente di ovviare a questa scelta non in totale sicurezza, quindi mi sentirei di consigliarla. Io la riprendo sostanzialmente poco dopo. Da qui, con un sentiero che intercetta di nuovo la strada poco sotto Gemmano, si fa infine ritorno al paese per concludere l'escursione.
Giro interessante, che tuttavia va affrontato con la giusta intelligenza e con alcune precauzioni.
Periodo consigliato: autunno e primavera.
Fino ad oggi in Valconca mi mancava questa zona compresa tra il comune di Gemmano e quello di Montefiore Conca, ed eccoci qua! Con questo, completo un “poker” di escursioni che idealmente coprono tutta la Valconca.
Gemmano, anche nota come la "Cassino dell'Adriatico" (definita così dal Prof. Amedeo Montemaggi) è un piccolo borgo nell'entroterra a sud di Rimini, che gode di un invidiabile panorama su tutta la riviera riminese, fino a Gabicce e al Parco naturale del Monte San Bartolo.
Il soprannome è dovuto al passaggio doloroso del fronte, che nel 1944 portò alla distruzione dell'intero paese, come testimoniato dalle varie foto appese sui muri della parte alta di Gemmano. Queste testimonianze vengono riprese poco sotto la cinta muraria, dove oltre alcune foto è stato posizionato un monumento con una voce registrata, recitante le parole del poeta santarcangiolese Nino Pedretti sulla guerra.
Il nostro percorso inizia da qui, seguendo la segnaletica del "Sentiero della Memoria" per la prima parte dell'itinerario. Questo sentiero è stato tracciato ufficialmente e rientra nella più ampia mappatura realizzata per il Comune di Gemmano e consultabile anche qui https://www.parchiromagna.it/pdf/MAPPA-Sentieri-Gemmano.pdf
Pertanto, dopo aver lasciato il centro del paese, percorrendo per una decina di minuti la strada asfaltata arriviamo al piccolo cimitero, che costeggiamo per salire fino a Monte Gardo, piccola altura caratterizzata dalla presenza di una grande croce. Da qui iniziamo a scendere gradualmente verso località Zollara, con una bella vista sulla Valconca settentrionale e l'inconfondibile profilo di San Marino.
A Zollara, pur non trovando subito indicazioni CAI, si svolta a sinistra rimanendo sulla strada asfaltata, per poi scendere gradualmente a destra in discesa (qui un segno c'è), che seguiamo per pochi metri, per poi scendere ancora una volta sulla propria destra sull'ampio sentiero. Ci troviamo sempre sul Sentiero n. 23, che offre bei panorami sulle vallate circostanti. Al mio passaggio rimangono ancora visibili gli ultimi colori dell'autunno, ma anche in primavera e con le fioriture dev'essere un bello spettacolo.
Il sentiero si segue senza difficoltà fino alla località Farneto, caratterizzata dalla presenza di una bella Chiesa che domina il minuscolo abitato posto sotto il paese di Gemmano e a vista Montefiore. Superato l'edificio, il percorso prosegue in discesa sulla destra, attraversando i campi con una discesa progressiva fino a fondo valle. Ci troviamo qui lungo il Rio Ventena di Gemmano (affluente del Conca), che seguiamo lungo il bel percorso pianeggiante e il sentiero CAI 019 (qui la mappa di Montefiore https://www.comune.montefiore-conca.rn.it/wp-content/uploads/2022/07/MAPPA-MONTEFIORE-CAI-49x685-1.pdf ) per circa un paio di km. Occorre solo prestare attenzione al terreno fangoso post pioggia e ad un punto in cui il passaggio, sempre nel caso di pioggia e fango, può risultare pericoloso (scivolamento).
Da lì a breve si può guadare (al mio passaggio era fattibile, quando il corso d'acqua è in piena non saprei...quindi ATTENZIONE) fino all'altra sponda, per poi proseguire per circa 1 km fino ad un successivo bivio identificato da alcuni segnali CAI. Inizia la prima salita "impegnativa" dell'escursione, che conduce prima al Santuario di Bonora attraverso il sentiero e successivamente fino al centro del paese di Montefiore Conca seguendo la strada asfaltata.
Purtroppo al mio arrivo, venerdì 8 dicembre all'ora di pranzo, l'unico esercizio commerciale e di ristorazione aperto era un ristorante pieno..perciò TENETE CONTO di questo aspetto. Personalmente ho deciso di stringere i denti e provare a chiudere il giro senza pranzare.
La seconda parte del giro non è complessa dal punto di vista dell'orientamento, ma richiede comunque una precisazione (leggere bene): si scende fino a Borgo Pedrosa lungo il 019 e poi sul 021, fino a ritrovare il fondovalle del Rio Ventena. Da qui si segue ahimè il corso d'acqua per alcuni km, sempre sul 021 costeggiando alcune case fino alla strada asfaltata. In realtà così facendo NON ESISTE la possibilità di un ritorno più rapido al punto di partenza, se non quello di fare ritorno verso località Farneto, tornando dunque parzialmente sui propri passi. Volendo invece realizzare un giro più ampio (come quello fatto da me in questa traccia)...l' "unico" inconveniente è che occorrerà seguire per un po' la strada asfaltata. ATTENZIONE: non volendo correre rischi ho seguito la strada provinciale (PERICOLOSA) in salita e curva fino a poco prima di entrare a Villa di Gemmano. In realtà, come si può notare dalla cartografia e dai GPS, esiste un passaggio lungo i campi, che consente di ovviare a questa scelta non in totale sicurezza, quindi mi sentirei di consigliarla. Io la riprendo sostanzialmente poco dopo. Da qui, con un sentiero che intercetta di nuovo la strada poco sotto Gemmano, si fa infine ritorno al paese per concludere l'escursione.
Giro interessante, che tuttavia va affrontato con la giusta intelligenza e con alcune precauzioni.
Periodo consigliato: autunno e primavera.
Waypoints
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bel giro ad anello. Intervallato da qualche pezzo in asfalto a tratti selvaggi. Alcuni tratti panoramici sulla valle del ventena.
Grazie del feedback 😀😀