ANELLO GIUOCO DEL PALLONE Abbazia S. Biagio in Caprile Pizzinetto di Mutola Monte Giuoco del Pallone Monte Antensa Trofigno
near Campodonico, Marche (Italia)
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Itinerary description
Escursione dalle molte sfaccettature naturalistico-ambientali con partenza da Campodonico, punto di riferimento la medievale (e attualmente disabitata) Abbazia di San Biagio in Caprile, ove nonostante un prolifico noceto ed un sentierino che decorre su prato viridescente, manca quel pizzico di vita che renderebbe magico questo primo angolo che i conti di Gualdo e Nocera Umbra scelsero per queste mura religiose. Si percorre una carrareccia sino al bivio cui sono presenti i segnavia: è preferibile affrontare il CAI 120B in salita ed utilizzare il più semplice 120 in discesa, poiché molto meno impegnativo per ripidità ed assenza di particolarità tecniche.
E' bene, comunque, specificare alcuni dettagli, ossia che la difficoltà del percorso varia a seconda delle stagioni e soprattutto dalla piovosità, infatti non sarà raro trovare invasione di acqua anche sul percorso che è accompagnato, incrocia o sovrappone il Fosso delle Rotelle, il cui fondo soprattutto quando prevalentemente terroso diviene sdrucciolevole e occorre prudenza nei movimenti.
Il primo momento cui si incrocia acqua che scorre verso il basso lungo la sterrata è al km 1,8 consequenziale ad un precedente giorno di pioggia.
Il tratto maggiormente impegnativo si concentra al km 2,2 per circa 100 m o poco più, visto che si incontrano roccette variamente esposte (I grado alpinistico) che sono adeguatamente segnalate da simboli CAI e che in alcuni punti permettono spazio di appoggio talvolta limitato (in punta di piede o di parziale lateralità), forza nelle gambe e adeguato accompagnamento delle mani, in particolare quando umide o bagnate come nella giornata di ieri; in alcuni punti si può anche decidere di salire per il tratto che si valuta meno impervio. Si riprende il sentiero, indicato da segnali CAI, con altri tratti lievemente esposti ed umidi che richiedono prudenza nel movimento.
Al km 2,6 si raggiunge una fontana che decido di passare alla sx, in assenza di segnali CAI e continuo a salire su fondo fangoso, una serie di più sentierini affrontabili e interessati dal passaggio di acqua (le sorgenti dell'Esino) che scorre verso il basso. Nonostante fuori traccia raggiungo ugualmente il crinale (tagliando parte di percorso) intravedendo il Pizzinetto di Mutola, la cui cima è resa evidente dalla lapide già visibile dai prati che precedono la sommità. Trattandosi di un cammino fuori traccia CAI, si sale per godere (al km 3,5) dei magnifici panorami ( la vicina cima Frundi, a sud Monte Cafaggio, a SO Colle Castiglione, i Tre Pizzi e Monte Gemmo, a NE Monte Corsegno e Monte Nardo, quindi più lontani Monte Cimara, Monticello, San Vicinello e Colle del Vescovo) in un contesto particolarmente ventoso in cresta, compagno di cammino sino al monte Antensa e poco dopo.
Riportandosi sulla sella che conduce al semplice sentiero di cresta, si arriva al km 5 alla cima del Giuoco del Pallone, riconoscibile dalla semisfera in pietra dipinta proprio come un pallone da calcio. Da qui il panorama è ancor più ampio e altre ai monti già citati, sono visibili: a NO Serrasanta, Maggio e Mutali, in lontananza Culumeo e Cucco; NE Murano, Pietroso, Maltempo, San Vicino, La Forcella, Canfaito, Cipollara e Vinano; a S-SE Tre Pizzi, Collicello, Val di Fibbia, Igno e Rotondo.
Continuando il percorso che unisce la sella alle creste, si arriva in pochi passi all'Antensa (ove manca tabella o pietra che lo denomini), di qui in poi non è facile tenere la traccia del sentiero 120 (che inizia ad avere segnali poco visibili o assenti), quindi si scende in direzione NO sull'irregolare crinale, sino ad individuare una sterrata di pietre e ghiaia che porta sino ad una prima quercia che si supera a sinistra, continuando verso un'altra di grosse dimensioni e dotata di segno CAI sino al rifugio Trofigno che apparirà alla propria destra. Di qui si continua con un sentiero che si congiunge alle sorgenti che si riversano nel fosso delle Rotelle e che invadono anche una parte di sentiero (per tal ragione, valutare sempre quando percorrere questo anello a causa della tendenza di invasione di acqua che può creare complicazioni di tragitto di entità variabile), tuttavia si può definire abbastanza agevole l'intero tratto che va dall'Antensa sino al punto di partenza.
L'anello si può definire impegnativo (sicuramente più che moderato, ma non difficile) per la presenza di tratti di alpinismo I grado esposto e l'attitudine dei sentieri ad allargarsi, divenendo fangosi e scivolosi. Consigliati bastoncini telescopici e idonee calzature da trekking.
E' bene, comunque, specificare alcuni dettagli, ossia che la difficoltà del percorso varia a seconda delle stagioni e soprattutto dalla piovosità, infatti non sarà raro trovare invasione di acqua anche sul percorso che è accompagnato, incrocia o sovrappone il Fosso delle Rotelle, il cui fondo soprattutto quando prevalentemente terroso diviene sdrucciolevole e occorre prudenza nei movimenti.
Il primo momento cui si incrocia acqua che scorre verso il basso lungo la sterrata è al km 1,8 consequenziale ad un precedente giorno di pioggia.
Il tratto maggiormente impegnativo si concentra al km 2,2 per circa 100 m o poco più, visto che si incontrano roccette variamente esposte (I grado alpinistico) che sono adeguatamente segnalate da simboli CAI e che in alcuni punti permettono spazio di appoggio talvolta limitato (in punta di piede o di parziale lateralità), forza nelle gambe e adeguato accompagnamento delle mani, in particolare quando umide o bagnate come nella giornata di ieri; in alcuni punti si può anche decidere di salire per il tratto che si valuta meno impervio. Si riprende il sentiero, indicato da segnali CAI, con altri tratti lievemente esposti ed umidi che richiedono prudenza nel movimento.
Al km 2,6 si raggiunge una fontana che decido di passare alla sx, in assenza di segnali CAI e continuo a salire su fondo fangoso, una serie di più sentierini affrontabili e interessati dal passaggio di acqua (le sorgenti dell'Esino) che scorre verso il basso. Nonostante fuori traccia raggiungo ugualmente il crinale (tagliando parte di percorso) intravedendo il Pizzinetto di Mutola, la cui cima è resa evidente dalla lapide già visibile dai prati che precedono la sommità. Trattandosi di un cammino fuori traccia CAI, si sale per godere (al km 3,5) dei magnifici panorami ( la vicina cima Frundi, a sud Monte Cafaggio, a SO Colle Castiglione, i Tre Pizzi e Monte Gemmo, a NE Monte Corsegno e Monte Nardo, quindi più lontani Monte Cimara, Monticello, San Vicinello e Colle del Vescovo) in un contesto particolarmente ventoso in cresta, compagno di cammino sino al monte Antensa e poco dopo.
Riportandosi sulla sella che conduce al semplice sentiero di cresta, si arriva al km 5 alla cima del Giuoco del Pallone, riconoscibile dalla semisfera in pietra dipinta proprio come un pallone da calcio. Da qui il panorama è ancor più ampio e altre ai monti già citati, sono visibili: a NO Serrasanta, Maggio e Mutali, in lontananza Culumeo e Cucco; NE Murano, Pietroso, Maltempo, San Vicino, La Forcella, Canfaito, Cipollara e Vinano; a S-SE Tre Pizzi, Collicello, Val di Fibbia, Igno e Rotondo.
Continuando il percorso che unisce la sella alle creste, si arriva in pochi passi all'Antensa (ove manca tabella o pietra che lo denomini), di qui in poi non è facile tenere la traccia del sentiero 120 (che inizia ad avere segnali poco visibili o assenti), quindi si scende in direzione NO sull'irregolare crinale, sino ad individuare una sterrata di pietre e ghiaia che porta sino ad una prima quercia che si supera a sinistra, continuando verso un'altra di grosse dimensioni e dotata di segno CAI sino al rifugio Trofigno che apparirà alla propria destra. Di qui si continua con un sentiero che si congiunge alle sorgenti che si riversano nel fosso delle Rotelle e che invadono anche una parte di sentiero (per tal ragione, valutare sempre quando percorrere questo anello a causa della tendenza di invasione di acqua che può creare complicazioni di tragitto di entità variabile), tuttavia si può definire abbastanza agevole l'intero tratto che va dall'Antensa sino al punto di partenza.
L'anello si può definire impegnativo (sicuramente più che moderato, ma non difficile) per la presenza di tratti di alpinismo I grado esposto e l'attitudine dei sentieri ad allargarsi, divenendo fangosi e scivolosi. Consigliati bastoncini telescopici e idonee calzature da trekking.
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