Sentiero delle Fate. Anello Gallo Matese - Letino con Viviamo Cancello Trekking (20 km).
near Gallo, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dopo un centinaio di metri passiamo appena dietro un caseggiato proseguendo dritto e dopo altri 100 metri la sterrata termina in un piccolo spiazzale. Qui appena sopra leggermente a sinistra (palina CAI) infilandosi nel bosco, parte il nostro sentiero che non è da principio ben individuabile, presenta comunque di segnavia rosso-bianchi.
Fin da subito il sentiero traversa uno scenario fiabesco fatto di massi erratici, muretti a secco, vegetazione bella infittita fatta di tanti muschi e scenari ombrosi e misteriosi, ecco perché questo tratto è chiamato il Sentiero delle Fate. Ci teniamo sempre sulla traccia principale in sempre costante ascesa, quando poi emergiamo dal bosco continuiamo la salita in modo più deciso tramite diversi tornantini. Guadagniamo quindi il punto di valico a quota 1219 posto tra belle radure, da qui vediamo ora sotto di noi di infilata tutta la bella valle di campo Figliolo, con il torrente del Campo ed il laghetto effimero.
Scendiamo per tracce di sentiero raggiungendo il laghetto dove l'acqua si inabissa in un inghiottitoio, restiamo estasiati dai luoghi prativi dove pascolano mandrie di cavalli allo stato brado. Da qui procediamo a sinistra del lago, ma possiamo anche passare dall'altro lato, comunque camminiamo lungo la valle risalendo il corso del torrente, che più in avanti vediamo sorgere alla nostra destra, prima dalla omonima Fontana e poi dalla Sorgente del Campo. Continuiamo dritto, alla nostra sinistra scorgiamo una vecchia masseria, dove abitavano i pastori del luogo, quindi rientriamo nel bosco camminando ora su una sterrata ed in altri 5 minuti eccoci giunti alla fontana dei Palombi, molto belle le vasche scolpite nella pietra per raccogliere l'acqua, qui anche un bel tavolo per sostare e fare pic-nic.
La sorgente è posta al confine di tre paesi Gallo Matese, Roccamandolfi e Letino, ma non è mai stata un punto di conflitto bensì un punto di unione dove, indipendentemente dall’origine, ogni pastore aveva la possibilità di abbeverare i propri animali. La sua costruzione risale al 1914, nel pieno del primo grande conflitto mondiale. Mentre altrove si distruggeva qui si costruiva questa vasca lavorando i blocchi di roccia con i pochi mezzi a disposizione. La sorgente è posta in quota e le sue acque sono molto fredde, ma passando da una vasca all’altra piano piano la sua temperatura aumenta.
Per il prosieguo percorriamo lo sterrato a ritroso per circa 200 mt, fino all’incrocio con il sentiero 114 sulla nostra sinistra che imbocchiamo. Continuando per circa 1 km seguiamo il sentiero sterrato attraverso il bosco, alla nostra destra tra la vegetazione si scorge il pianoro sottostante percorso in precedenza per raggiungere la Fontana dei Palombi. Uscendo dal bosco dopo poche centinaia di metri si scorge l’abitato di Letino, comune nel quale in Località Piana delle Secine, vi è la Sorgente del Fiume Lete.
Lasciamo il sentiero per imboccare la strada asfaltata che ci condurrà a Letino. Dopo circa 1,5 km raggiungiamo le prime abitazione del paesino e imboccando prima Via G. Marconi e successivamente Via San Giovanni raggiungiamo il centro del paese. Dopo una sosta nella piazzetta dove è ubicata la Chiesa di San Giovanni Battista, e il bar Agorà, saliamo fin su al Castello (Rocca Pandone)a 1200 m con annessa Chiesa (S. Maria del Castello) e area cimiteriale.
Scendendo per Via Castello e Via Roma fino ai giardinetti pubblici posti ai margini del centro abitato, imbocchiamo ancora il sentiero 114 con i segnavia rosso-bianchi per gli ultimi 5 km che ci porteranno di nuovo fino a Gallo Matese. Seguiamo la strada in cemento che ci riporta fino al lago originato dallo sbarramento del torrente Sava, il sentiero diventa di nuovo una sterrata che seguiamo, Costeggiamo di nuovo il lago fino a ritrovarci nell’abitato davanti alla casa comunale dove terminiamo la nostra passeggiata.
Waypoints
Way point inizio salita Sentiero delle Fate
mancano alla traccia 2 km iniziali dove si attraversa il paese e si scende verso il lago.
Way point tra enormi massi erratici
il sentiero inizia fuori al paese di Gallo, lasciata la sterrata che segue il lago.
Lago di Gallo
LAGO di GALLO e LAGO di LETINO Anche se artificiali (ma ricavati comunque da depressioni di origine carsica), sono molto suggestivi e perfettamente integrati nel territorio i due laghi artificiali di Letino e di Gallo Matese. Il Lago di Letino è situato a una quota di circa 895 m s.l.m. ed occupa una superficie di 1.1 Kmq. Fu realizzato nel 1908 dallo sbarramento del Fiume Lete, per alimentare la centrale idroelettrica di Prata Sannita, dismessa dopo la costruzione della più moderna centrale di Capriati al Volturno. Attualmente le acque del lago vengono convogliate attraverso una galleria di derivazione nell'altro lago artificiale di Gallo Matese, che a sua volta alimenta la centrale di Capriati al Volturno. Le acque del lago di Letino, ospitano trote, tinche, persici e anguille, più una vasta varietà di uccelli acquatici come marzaiole, germani e folaghe. Lago di Gallo. Distante circa 1500 m da quello di Letino, ad una quota media di 875 m e con un estensione di circa 1,9 kmq, fu costruito negli anni 60 per alimentare la centrale elettrica di Capriati al Volturno. Fu realizzò sbarrando il torrente Sava, ma è alimentato anche dalle acque del vicino lago di Letino che giungono ad esso tramite una galleria di derivazione lunga 1152 m. Offre scorci paesaggistici di notevole bellezza ed è l'ideale per sport acquatici come pesca, o canoa. Le sue acque infatti sono popolate da trote, tinche, lucci, persici e alcune varietà di carpe, come la carpa comune, la carpa regina e la carpa specchio. Numerose sono anche le specie di uccelli acquataci che lo popolano soprattutto in estate, come folaghe, marzaiole e germani reali. Numerosissimi sono i corsi d'acqua che nascono dai monti del Matese e vanno poi a confluire sulla sponda sinistra del fiume Volturno. Volendoci limitare solo a quelli più importanti. citiamo: Fiume Lete. Nasce per fenomeno carsico nella cosiddetta Piana delle Secine nel comune di Letino, ad una quota di 1028 m s.l.m. ad una temperatura di circa 8°C, con una portata di 119 litri al secondo. La lunghezza complessiva è di circa 20 km e dopo aver attraversato i comuni di Letino, Prata Sannita, Pratella e Ailano affluisce nel fiume Volturno. Dopo aver ricevuto le acque di numerosi affluenti sia da destra che da sinistra, come già visto esso va ad alimentare il lago artificiale di Letino, dopodiché si inabissa nel profondo inghiottitoio del Cauto e dopo un percorso sotterraneo di circa 500 m, riaffiora nella valle di Prata, non lontano dal castello medievale dei Pandone. Prima di sfociare nel Volturno, il Lete riceve le sorgenti delle Cannelle e dei Maculi, che si dice abbiano proprietà terapeutiche. Le sue limpide, fresche e incontaminate acque hanno ispirato poeti del calibro di Virgilio e Dante Alighieri, attribuendo ad esse poteri purificatori. Il primo infatti ne parla nel sesto libro dell'Eneide, collocando il fiume nei Campi Elisi, dove le anime si lavano per dimenticare le vite passate, prima della reincarnazione. Dante invece, lo cita nel purgatorio, collocandolo nel paradiso terrestre e immagina che nelle sue acque si lavino le anime prima di salire in Paradiso. Il Torrente Sava. Nasce nella frazione Vallelunga di Gallo Matese, a circa 900 m di altitudine. Dopo aver alimentato il Lago di Gallo, si inabissa in un ripido inghiottitoio per riapparire a circa 2 km di distanza, nella cosiddetta Valle delle Conche, a monte dell'abitato di Fontegreca. Questa valle che prende il suo nome dalle tante pozze e piscine naturali che il torrente forma, ospita il caratteristico Bosco degli Zappini, una delle cipressete naturali tra le più interessanti del bacino del Mediterraneo. Dopo aver attraversato per 5 km il territorio del comune di Fontegreca, creando una fertile e verdeggiante vallata, passa nel territorio di Capriati al Volturno, dove costeggiando il Colle Torcino, sfocia nel Volturno proprio al confine tra i territori di Capriati al Volturno e Venafro (IS). Il Torrente del Campo. Nasce dall’omonima sorgente del Campo, e dalla Fontana del Campo nel territorio di Letino sul fianco destro del campo Figliolo, più a valle rispetto alla Fontana dei Palombi e finisce nel laghetto (inghiottitoio) carsico.
Comments (2)
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Il percorso è molto bello e non presenta particolari difficoltà. Solo la lunghezza lo sconsiglia a chi non ben allenato. Fattibile quasi in tutti i periodi dell'anno. Il bar di Franco a Gallo è l'ideale punto di partenza e arrivo.
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
assolutamente da fare, anche se ci sono da fare tanti chilometri il paesaggio ripaga la fatica