Anello Forte di Poggio Grande - Santuario di Monte Santa Croce
near Vecersio, Liguria (Italia)
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Itinerary description
Questo facile itinerario percorre un tratto con poco dislivello della dorsale fra le valli del Varatella e del Neva e raggiunge due punti di interesse: il forte di Poggio Grande (802m) e il santuario di Monte Croce. Il percorso è alla portata di tutti, molto panoramico nelle belle giornate e rappresenta quindi una bella opportunità per una fuga di mezza giornata dal mare.
AVVICINAMENTO
L’avvicinamento non è breve ma attraversa dei borghi affascinanti come Balestrino da Borghetto o Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena da Albenga. Si deve raggiungere il valico di Rocca Grande fra le due valli dove si parcheggia senza problemi all’inizio della sterrata. Questa permetteva di raggiungere il santuario in auto ma è ora bloccata al traffico veicolare.
(Grazie a https://montiliguri.weebly.com/poggio-grande.html e a https://leo-trekking.blogspot.com/2019/03/il-forte-di-poggio-grande-e-poggio.html?m=1 per le informazioni precise sulla zona)
PRESENTAZIONE
Dopo aver formato alcune cime arrotondate e poco interessanti, il contrafforte divisorio tra la valle del Torrente Varatella e la valle del Torrente Neva va a costituire un piccolo gruppo montuoso isolato, che si spinge fino al mare. Questo gruppo montuoso, che separa la piana di Albenga dalla più piccola piana di Borghetto Santo Spirito, si dispone a U con la concavità rivolta verso est, intorno alla stretta ed incavata valle del Rio Ibà.
Il Poggio Grande (802 m), detto anche Due Fratelli, è il nodo principale e la vetta più alta del piccolo massiccio. È una cupola poco appariscente, abbastanza nascosta tra i vari crinali adiacenti e in gran parte boscosa. Sulla sua vetta si trovano le rovine di un grande forte, ultimato nel 1897, oggi in rovina e non visitabile nell’interno ma osservabile facendo il giro sui suoi bastioni. Poco sotto alla vetta, sullo spallone orientale della montagna, sorge il piccolo Santuario di Monte Croce, edificato negli anni '50 sul luogo dove per molti anni è apparsa la Madonna a una giovane di balestrino (oggi anziana signora, ancora in vita). Sono in corso lavori per la costruzione di un nuovo santuario sotterraneo, oggi bloccati dall’inagibilità della strada.
Sul contrafforte principale, che prosegue dritto verso est, si può poi raggiungere il massiccio Monte Acuto (746 m), che è la cima più bella e più panoramica del sottogruppo. Si tratta di una montagna allungata, costituita da una sottile cresta sommitale di erba e rocce che culmina con vari dossi; i suoi versanti sono parecchio ripidi, in gran parte prativi o rocciosi sul lato meridionale, coperti da fitte boscaglie sul lato settentrionale. Sulla cima più alta della montagna si trova una piccola croce in legno; da lì la vista spazia indisturbata su tutte le Alpi Liguri, sulle piane di Borghetto e Albenga, sotto ad un tiro di schioppo, sul mare e sulla costa dall'imperiese alla Toscana, con le Alpi Apuane sullo sfondo. Nei dintorni della vetta si trovano numerose caselle, ripari in pietra a secco costruiti dai pastori, curiosamente simili ai nuraghe sardi. Nonostante il nome, il Monte Acuto appare in genere come una bastionata allungata; solo da Borghetto Santo Spirito assume una forma slanciata ed elegante.
Continuando verso il mare c’è il Monte Croce (541 m), vetta isolata ed elegante, dalla regolarissima forma conica. È ben visibile dall'autostrada tra Pietra Ligure e Albenga (che tra l'altro vi passa sotto mediante la galleria "Monte Piccaro"), ed è probabilmente la cima più frequentata di questo piccolo gruppo. Sulla piccola cima, che offre un panorama straordinario soprattutto sul mare, si trova un'alta croce metallica. Infine, passando dal monte Piccaro, la dorsale scende fino al mare andando a dividere Borghetto e Ceriale.
Dal Poggio Grande si dirama verso sud un contrafforte secondario, che poi cambia direzione ad angolo retto proseguendo verso est, e delimitando la Valle Ibà. Su questo costone si trovano altre due cime degne di nota, cioè l'ampio Poggio Ceresa (709 m), irto di ripetitori, e il dorso allungato del Monte Pesalto (684 m), spezzato da piccoli dirupi dolomitici.
Tutta la zona è compresa in una piccola riserva naturale, che presenta anche un particolare interesse paleontologico. Il Rio Ibà, detto anche Rio Torsero, incide infatti, nella parte bassa, una formazione rocciosa sedimentaria di età pliocenica ricchissima di fossili, soprattutto molluschi bivalvi.
Infine alle spalle della gita, verso l’interno, parte l’itinerario verso Rocca Grande e Rocca Barbena.
ITINERARIO
Dal valico si percorre per breve tratto la strada che porta al Santuario di Monte Croce, per deviare poi sulla destra (paline indicative "Sentiero Anello del Poggio Grande e P5) e seguire così un ottimo sentiero che si snoda a mezzacosta pressochè in piano.
Il tracciato, che è l'originaria strada militare di servizio della struttura fortificata, offre costante panorama sulla sottostante Valle Auzza e sui monti circostanti, nonchè sulle Alpi Liguri della val Tanaro. Superata la confluenza del Sentiero Liguria (sentiero ripido verso Zuccarello) si prosegue alternando alcune salitelle su evidente strada ex militare, rinforzata a valle da caratteristici muretti di contenimento, per raggiungere infine l'ingresso del Forte ottocentesco.
Il Forte, costruito nel 1897 sulla sommità di Poggio Grande (detto anche "Due Fratelli"), risulta di pianta poligonale, parzialmente interrato e circondato da un fossato con muri di scarpata.
Si può meglio ammirare l'intera opera percorrendo la zona perimetrale sommitale e, considerata la posizione dominante, comprenderne l'importanza strategica.
Faceva infatti parte dello "sbarramento di Zuccarello", una serie di opere difensive approntate per contrastare l'eventuale ingresso di truppe nemiche nella zona di Albenga.
Dalla sommità orientale, si ignora il primo sentiero che scende ripido e sconnesso, sulla sottostante ampia sterrata proveniente dal Santuario di Monte Croce (conviene prendere questo per proseguire verso Poggio Ceresa (714m), dove si trova una Cappella dedicata ai Caduti e varie antenne di ripetitori. (1h, circa dal Forte di Poggio Grande).
Si finisce il giro del forte prendendo uno dei due sentieri a sinistra (paline segnaletiche P5) che portano direttamente al Santuario di Monte Croce. Noi abbiamo preso quello più a destra che pareva meno ripido (questo è l’unico tratto di sentiero non agevole della gita ma è molto breve).
Itinerario di ritorno
Si continua a sinistra sulla sterrata principale per raggiungere, dopo breve tragitto, il Santuario di Monte Croce, dedicato alla Madonna della Pace e Riconciliazione, che meriterebbe una visita.
In questi luoghi, nel 1949 si verificò la prima apparizione della Madonna a Caterina Richero, una bambina di Balestrino. Analoghe numerose apparizioni (ben 138) si sono succedute sino al 1986.
Il Santuario è meta di pellegrinaggio di molti fedeli che vi si recano per ricevere la Grazia. Dal santuario, oggi chiuso per il
cantiere, parte il sentiero che percorre in discesa la dorsale verso il mare.
Si fa ritorno al punto di partenza seguendo integralmente l'ampia sterrata che dal Santuario, percorrendo le pendici orientali del Poggio Grande, tra scorci panoramici sugli abitati di Toirano, Balestrino, Bergalla riporta in circa 2 km, al valico di Rocca Grande sulla Strada Provinciale.
Fatta con Dario il 28/08/2020
5km e 270m di dislivello
AVVICINAMENTO
L’avvicinamento non è breve ma attraversa dei borghi affascinanti come Balestrino da Borghetto o Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena da Albenga. Si deve raggiungere il valico di Rocca Grande fra le due valli dove si parcheggia senza problemi all’inizio della sterrata. Questa permetteva di raggiungere il santuario in auto ma è ora bloccata al traffico veicolare.
(Grazie a https://montiliguri.weebly.com/poggio-grande.html e a https://leo-trekking.blogspot.com/2019/03/il-forte-di-poggio-grande-e-poggio.html?m=1 per le informazioni precise sulla zona)
PRESENTAZIONE
Dopo aver formato alcune cime arrotondate e poco interessanti, il contrafforte divisorio tra la valle del Torrente Varatella e la valle del Torrente Neva va a costituire un piccolo gruppo montuoso isolato, che si spinge fino al mare. Questo gruppo montuoso, che separa la piana di Albenga dalla più piccola piana di Borghetto Santo Spirito, si dispone a U con la concavità rivolta verso est, intorno alla stretta ed incavata valle del Rio Ibà.
Il Poggio Grande (802 m), detto anche Due Fratelli, è il nodo principale e la vetta più alta del piccolo massiccio. È una cupola poco appariscente, abbastanza nascosta tra i vari crinali adiacenti e in gran parte boscosa. Sulla sua vetta si trovano le rovine di un grande forte, ultimato nel 1897, oggi in rovina e non visitabile nell’interno ma osservabile facendo il giro sui suoi bastioni. Poco sotto alla vetta, sullo spallone orientale della montagna, sorge il piccolo Santuario di Monte Croce, edificato negli anni '50 sul luogo dove per molti anni è apparsa la Madonna a una giovane di balestrino (oggi anziana signora, ancora in vita). Sono in corso lavori per la costruzione di un nuovo santuario sotterraneo, oggi bloccati dall’inagibilità della strada.
Sul contrafforte principale, che prosegue dritto verso est, si può poi raggiungere il massiccio Monte Acuto (746 m), che è la cima più bella e più panoramica del sottogruppo. Si tratta di una montagna allungata, costituita da una sottile cresta sommitale di erba e rocce che culmina con vari dossi; i suoi versanti sono parecchio ripidi, in gran parte prativi o rocciosi sul lato meridionale, coperti da fitte boscaglie sul lato settentrionale. Sulla cima più alta della montagna si trova una piccola croce in legno; da lì la vista spazia indisturbata su tutte le Alpi Liguri, sulle piane di Borghetto e Albenga, sotto ad un tiro di schioppo, sul mare e sulla costa dall'imperiese alla Toscana, con le Alpi Apuane sullo sfondo. Nei dintorni della vetta si trovano numerose caselle, ripari in pietra a secco costruiti dai pastori, curiosamente simili ai nuraghe sardi. Nonostante il nome, il Monte Acuto appare in genere come una bastionata allungata; solo da Borghetto Santo Spirito assume una forma slanciata ed elegante.
Continuando verso il mare c’è il Monte Croce (541 m), vetta isolata ed elegante, dalla regolarissima forma conica. È ben visibile dall'autostrada tra Pietra Ligure e Albenga (che tra l'altro vi passa sotto mediante la galleria "Monte Piccaro"), ed è probabilmente la cima più frequentata di questo piccolo gruppo. Sulla piccola cima, che offre un panorama straordinario soprattutto sul mare, si trova un'alta croce metallica. Infine, passando dal monte Piccaro, la dorsale scende fino al mare andando a dividere Borghetto e Ceriale.
Dal Poggio Grande si dirama verso sud un contrafforte secondario, che poi cambia direzione ad angolo retto proseguendo verso est, e delimitando la Valle Ibà. Su questo costone si trovano altre due cime degne di nota, cioè l'ampio Poggio Ceresa (709 m), irto di ripetitori, e il dorso allungato del Monte Pesalto (684 m), spezzato da piccoli dirupi dolomitici.
Tutta la zona è compresa in una piccola riserva naturale, che presenta anche un particolare interesse paleontologico. Il Rio Ibà, detto anche Rio Torsero, incide infatti, nella parte bassa, una formazione rocciosa sedimentaria di età pliocenica ricchissima di fossili, soprattutto molluschi bivalvi.
Infine alle spalle della gita, verso l’interno, parte l’itinerario verso Rocca Grande e Rocca Barbena.
ITINERARIO
Dal valico si percorre per breve tratto la strada che porta al Santuario di Monte Croce, per deviare poi sulla destra (paline indicative "Sentiero Anello del Poggio Grande e P5) e seguire così un ottimo sentiero che si snoda a mezzacosta pressochè in piano.
Il tracciato, che è l'originaria strada militare di servizio della struttura fortificata, offre costante panorama sulla sottostante Valle Auzza e sui monti circostanti, nonchè sulle Alpi Liguri della val Tanaro. Superata la confluenza del Sentiero Liguria (sentiero ripido verso Zuccarello) si prosegue alternando alcune salitelle su evidente strada ex militare, rinforzata a valle da caratteristici muretti di contenimento, per raggiungere infine l'ingresso del Forte ottocentesco.
Il Forte, costruito nel 1897 sulla sommità di Poggio Grande (detto anche "Due Fratelli"), risulta di pianta poligonale, parzialmente interrato e circondato da un fossato con muri di scarpata.
Si può meglio ammirare l'intera opera percorrendo la zona perimetrale sommitale e, considerata la posizione dominante, comprenderne l'importanza strategica.
Faceva infatti parte dello "sbarramento di Zuccarello", una serie di opere difensive approntate per contrastare l'eventuale ingresso di truppe nemiche nella zona di Albenga.
Dalla sommità orientale, si ignora il primo sentiero che scende ripido e sconnesso, sulla sottostante ampia sterrata proveniente dal Santuario di Monte Croce (conviene prendere questo per proseguire verso Poggio Ceresa (714m), dove si trova una Cappella dedicata ai Caduti e varie antenne di ripetitori. (1h, circa dal Forte di Poggio Grande).
Si finisce il giro del forte prendendo uno dei due sentieri a sinistra (paline segnaletiche P5) che portano direttamente al Santuario di Monte Croce. Noi abbiamo preso quello più a destra che pareva meno ripido (questo è l’unico tratto di sentiero non agevole della gita ma è molto breve).
Itinerario di ritorno
Si continua a sinistra sulla sterrata principale per raggiungere, dopo breve tragitto, il Santuario di Monte Croce, dedicato alla Madonna della Pace e Riconciliazione, che meriterebbe una visita.
In questi luoghi, nel 1949 si verificò la prima apparizione della Madonna a Caterina Richero, una bambina di Balestrino. Analoghe numerose apparizioni (ben 138) si sono succedute sino al 1986.
Il Santuario è meta di pellegrinaggio di molti fedeli che vi si recano per ricevere la Grazia. Dal santuario, oggi chiuso per il
cantiere, parte il sentiero che percorre in discesa la dorsale verso il mare.
Si fa ritorno al punto di partenza seguendo integralmente l'ampia sterrata che dal Santuario, percorrendo le pendici orientali del Poggio Grande, tra scorci panoramici sugli abitati di Toirano, Balestrino, Bergalla riporta in circa 2 km, al valico di Rocca Grande sulla Strada Provinciale.
Fatta con Dario il 28/08/2020
5km e 270m di dislivello
Waypoints
Intersection
2,172 ft
1 sentiero anello Poggio Grande
Lasciare la strada e prendere il sentiero sulla destra
Castle
2,638 ft
5 il forte di Poggio grande
Il fossato pieno di ortiche e il divieto di accesso per pericolo all’interno ne impediscono la visita dal basso
Intersection
2,635 ft
9 inizio dei sentieri verso la strada del santuario
A sinistra possibile chiudere l’anello del forte
Intersection
2,375 ft
11 deviazione verso i ripetitori
Da verificare, potrebbe raggiungere anche il sentiero che porta direttamente a Balestrino
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