Anello Forcelletta-Scarnia (Dolomiti)
near Massac, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Una escursione per gli appassionati della montagna selvaggia, in parte su vecchi larghi sentieri, purtroppo lasciati alla rovina, nel parco delle Dolomiti Bellunesi. L'itinerario scavalca la Forcelletta e la Forc.Scarnia. Solamente sino a Fraina Alta è un giro per famigliole.
L'itinerario inizia per la Val Fraina, comune al sent. n.819 dal quale si distacca alla quota m.680 verso nord-est per una stradina che porta ai bellissimi prati di Fraina Alta.Si oltrepassa la casa più alta di Fraina infilandosi nel bosco (Segnaletica) ora in direzione ovest.Ora si sale sulla sx orografica della Val Saladen: la mulattiera molto antica è sempre larga ed anche massicciata in modo esemplare, supera il bivio per il Gogol della Segala a mt.919 e perviene ad una sorgente a mt.1057.
Alla quota mt.1137 -segnaletica- si abbandona la mulattiera che porta alle case Saladen seguendo le indicazioni per la Forcelletta per il sentiero che punta in leggera salita verso il fondovalle, superando ben largo alcune guglie di roccia ricoperte dalle mughe.
Alla quota mt. 1304, oltre una valletta, si attraversa su buona cengia verso sud, entrando nel vallone che discende dalla Forcelletta.Si segue in salita il vallone riprendendo il sentiero ben visibile e molto largo alla quota m.1370 che sale a tornanti sulla dx orografica.La forcelletta è quella più stretta e mugosa a destra salendo (vedi foto), ed il sentiero si farà sempre più pronunciato avvicinandosi ad essa.
Oltre la forcelletta si cala per sentiero nel canalino una cinquantina di metri e poi, sotto una liscia paretina di roccia a dx, si traversa verso ovest in leggera salita abbandonando il canalino. Oltre, il sentiero è obbligato, ben battuto e segnato con ometti anche se abbisognerebbe di un buon taglio di mughe...Alla quota mt.1436 -ometti- si riprendono i sentieri segnati dal CAI in modo esemplare, superando la Forc. Scarnia e calando a fondovalle per la Val di Neva.
Dislivello mt.1150 -Sviluppo km.17.5- Ore 06:30
Ristoro aperto tutto l'anno: 'Ai quattro Pass' presso l'ex Albergo Boz -Lago della Stua
Camping estivo a metà Val Canzoi -Orsera
Cartografia :Tabacco 1:25000 -Parco delle Dolomiti Bellunesi UTM-GPS e Vette Feltrine n.023 1:25000 UTM GPS
L'itinerario inizia per la Val Fraina, comune al sent. n.819 dal quale si distacca alla quota m.680 verso nord-est per una stradina che porta ai bellissimi prati di Fraina Alta.Si oltrepassa la casa più alta di Fraina infilandosi nel bosco (Segnaletica) ora in direzione ovest.Ora si sale sulla sx orografica della Val Saladen: la mulattiera molto antica è sempre larga ed anche massicciata in modo esemplare, supera il bivio per il Gogol della Segala a mt.919 e perviene ad una sorgente a mt.1057.
Alla quota mt.1137 -segnaletica- si abbandona la mulattiera che porta alle case Saladen seguendo le indicazioni per la Forcelletta per il sentiero che punta in leggera salita verso il fondovalle, superando ben largo alcune guglie di roccia ricoperte dalle mughe.
Alla quota mt. 1304, oltre una valletta, si attraversa su buona cengia verso sud, entrando nel vallone che discende dalla Forcelletta.Si segue in salita il vallone riprendendo il sentiero ben visibile e molto largo alla quota m.1370 che sale a tornanti sulla dx orografica.La forcelletta è quella più stretta e mugosa a destra salendo (vedi foto), ed il sentiero si farà sempre più pronunciato avvicinandosi ad essa.
Oltre la forcelletta si cala per sentiero nel canalino una cinquantina di metri e poi, sotto una liscia paretina di roccia a dx, si traversa verso ovest in leggera salita abbandonando il canalino. Oltre, il sentiero è obbligato, ben battuto e segnato con ometti anche se abbisognerebbe di un buon taglio di mughe...Alla quota mt.1436 -ometti- si riprendono i sentieri segnati dal CAI in modo esemplare, superando la Forc. Scarnia e calando a fondovalle per la Val di Neva.
Dislivello mt.1150 -Sviluppo km.17.5- Ore 06:30
Ristoro aperto tutto l'anno: 'Ai quattro Pass' presso l'ex Albergo Boz -Lago della Stua
Camping estivo a metà Val Canzoi -Orsera
Cartografia :Tabacco 1:25000 -Parco delle Dolomiti Bellunesi UTM-GPS e Vette Feltrine n.023 1:25000 UTM GPS
Waypoints
Waypoint
2,175 ft
XFRAINA
10-MAG-09 8:01:02 - strada bassa per Fraina
Waypoint
2,333 ft
FRAINA ALTA
10-MAG-09 8:13:54 - Fraina Alta - Casa pi$ in alto
Waypoint
3,015 ft
SEGALA
10-MAG-09 8:48:24 -Bivio in discesa per Cogol della Segala
Waypoint
3,468 ft
ACQUA-
10-MAG-09 9:04:16 - Sorgente su roccia
Waypoint
3,730 ft
BXFORCELL
10-MAG-09 9:23:26 - Bivio per forcelletta -segnaletica
Waypoint
4,068 ft
COSTA
10-MAG-09 9:40:58 - Sentiero in salita per costa
Waypoint
5,039 ft
FORCELLETTA
10-MAG-09 11:08:27 -Forcelletta
Waypoint
4,711 ft
XFORCLL
10-MAG-09 11:39:53 - Bivio per Forcelletta -ometti
Waypoint
4,908 ft
MASSO
10-MAG-09 11:55:04 - Masso con segnaletica CAI
Waypoint
5,236 ft
FORCSCARNIA
10-MAG-09 12:25:55 - Forcella Scarnia -
Waypoint
3,789 ft
-BIVIOFIN-
10-MAG-09 13:23:31 - Bivio per Passo Finestra-Scarnia
Waypoint
2,464 ft
FONTANA-
10-MAG-09 14:01:46 - Fontana a Cansec dal Scudelin
Waypoint
0 ft
XMALGA
XMALGA
Comments (3)
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Ciao Garzogian,
grazie per aver suggerito questo giro. Ho effettuato la salita sabato 09/04/11, in una giornata stupenda. È veramente un peccato che questi sentieri poco conosciuti vengano abbandonati a se stessi! Per fortuna ci sono persone come te che contribuiscono alla riscoperta di vecchie vie di montagna.
Una piccola precisazione
A commento di una tua foto del giro scrivi: "Il canalino che da Ramezza porta alla Giazzera, percorso da un sentiero ben battuto che si ricongiunge poi con il sentiero per Rif.Feltre-Scarnia poco sopra il 'Covolon Sfondrà'"
Io ho provato sabato scorso a raggiungere la Giazzera, ma il sentiero ben battuto e segnalato (bollini rossi) è tale fino a quota 1750 m. Poi l'assenza di bollini rossi e la presenza di pini mughi ovunque mi hanno messo in particolare difficoltà e non mi hanno consentito di raggiungere la meta. Sostanzialmente il sentiero è coperto da pini mughi e se non sai dove andare rischi di perderti!
Per caso tu sai raggiungere la Giazzera? Hai le tracce gps?
Bafiet
Percorrendo l'Alta via nr. 2 oppure giungendo alla Casera di Ramezza Alta
od allla Forc. di Scarnia e' quasi d'obbligo, conoscendo la zona, la visita
alla Giazzera di Ramezza ed al Covolon Sfondra'.
Purtroppo la zona si trova in piena riserva integrale del Parco
delle Dolomiti Bellunesi e cio' significa che non e' possibile entrare in
tale zona se non tramite i sentieri autorizzati. Questa e' una grande
limitazione per chi frequenta queste zone da una vita, ma comunque la cosa
e' accettabile, purche' ci venga indicato quali sono i sentieri autorizzati e quali no.
Nel frattempo, non conoscendo queste decisioni, penso non sia un reato
descrivere questo percorso.
Il percorso e' anche chiamato Scalon di Ramezza.
Il percorso non e' segnato. Anticamente il percorso era una
buona mulattiera ed era usato per il pascolo sui prati nei
dintorni del passo Ramezza. Si svolge in mezzo alle mughe
sino alla Giazzera.
I ruderi della pendana della malga di Ramezza Alta presentano
sulla loro sinistra alcuni grossi macigni di roccia.
Da questi ci si alza di circa cinque metri e si traversa verso
sud in piano tra la vegetazione fino ad arrivare ad una radura
ghiaiosa (ometto) proprio sulla costa del canalone che scende dal
vallone della Giazzera.
Proseguendo proprio sul filo della crestina e poi leggermente
nel lato interno al vallone, tra fitte mughe che pero' sono
state tagliate lasciando appena possibile il passaggio, si sale
fino sotto alla parete rocciosa di destra (sin orogr.) del
vallone.
Si traversa fino a rimontare la crestina che si sviluppa proprio
al centro del vallone e la si sale per circa 50 mt.
Salendo per terreno sassoso e ghiaioso fino alla dx del vallone,
si supera un salto di roccia salendo da sin. verso destra e si
riprende il sentierino in mezzo alle mughe al centro del vallone.
A quota 1730 circa si supera una fascia di rocce traversando
sotto ad esse verso dx e quindi rimontandole per sentiero.
Si traversa verso sx sopra alle rocce per largo sentiero che ben
tracciato porta fino alla Giazzera (mt. 1800 circa)
L'antro si apre sulla parete rocciosa a sin. e si vede solo
all'ultimo momento. Presenta normalmente un salto di circa 2 mt.
per arrivare al cono di neve.
(ore 1 circa da malga Ramezza Alta)
Dalla Giazzera, salendo per prati si giunge al Covolon Sfondra'
chiamato cosi' perche' e' una grande caverna in discesa la cui
volta e' franata in piu' punti cosicche' lascia una finestra
al cielo. Esternamente la caverna e' recintata con un muretto
in pietre, probabile antico recinto per il bestiame.
Nei pressi del Covolon Sfondra' vi sono i ruderi di una casera
probabilmente ricovero di pastori. (mt. 1870)
Dalla caverna traversando a sinistra, verso nord, si sale fino
ad incrociare la mulattiera che collega il rif. Dal Piaz con il
rif.Boz. (molti ometti, terreno carsico ) (mt.2040)
Il bivio e' sito proprio qualche metro ad est della cresta rocciosa
che cala dal M.Ramezza verso sud ed e' indicato con due pilastrini
fatti con pietre.
(ore 1.40 circa da malga Ramezza Alta)
NB: A causa della difficolta' che puo' esistere nell'individuare
esattamente la traccia nei pressi della malga di Ramezza Alta,
e' consigliabile scendere alla Giazzera dal sentiero alto n.801
proveniendo dal rif. Dal Piaz o da forc.Scarnia.
Ho percorso ieri il tragitto tra Fraina alta e Forcelletta. Le indicazioni di Garzogian sono precise al millimetro. Unica difficoltà l'accesso alla valletta finale, dove l'attacco è leggermente franato. Comunque risalendo leggermente e mantenendosi sulla destra è possibile intercettare i tornanti e arrivare fino all'aia carbonile e da qui, sempre sulla destra, risalire alla mugosa forcelletta. E' un percorso molto tecnico, a tratti leggermente esposto, con aspre pendenze, difficoltoso anche in discesa (soprattutto dopo le piogge), e percorso di rado. Sarebbe bello se il parco delle dolomiti lo comprendesse tra i suoi itinerari e lo curasse per renderlo più accessibile, per esempio tagliando l'erba cresciuta copiosa fino a rendere difficoltoso individuare il tragitto. Attenzione, durante la prima parte del percorso c'è un evidente bivio non segnalato: qui occorre andare dritti in salita e non seguire il tornante a destra.