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Anello Eremo San Michele, Cima del Redentore, Monte Sant'Angelo e Monte Molete da Rifugio Pornito - Formia (LT)

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Author

Trail stats

Distance
7.88 mi
Elevation gain
2,585 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,585 ft
Max elevation
4,615 ft
TrailRank 
99 5
Min elevation
2,645 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours 19 minutes
Time
8 hours 11 minutes
Coordinates
2142
Uploaded
January 28, 2024
Recorded
January 2024
  • Rating

  •   5 6 Reviews

near Maranola-Trivio, Lazio (Italia)

Viewed 1454 times, downloaded 50 times

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Itinerary description

Anello escursionistico naturalistico-storico-religioso percorso lungo i monti Aurunci che raccoglie le bellezze a cavallo fra Lazio e Campania, la cui immaginaria linea sul mare comprende l'isola di Ponza e le isole di Ischia e Procida ed alcune località sul litorale tirrenico, come Gaeta e Bacoli.
L'anello è costruito su sentieri CAI (960, 961, 913 C, 962, 915B) e può essere distinto in 3 scenari, raggruppabili in 3 differenti difficoltà che non sono comunque mai troppo impegnative, in ordine crescente:

1- la frazione che comprende l'eremo rupestre di San Michele ed i tornanti che conducono sino alla cima del Redentore, tratto dal maggiore significato storico-religioso, provvisto altrettanto di suggestione panoramica, particolarmente povero di vegetazione ad alto fusto e dalle falesie rocciose più imponenti dell'intero comprensorio dei Monti Aurunci, rendendolo per tali ragioni il sentiero più popolare dell'intero comprensorio; al pari di questa tratta vi è il tratto boschivo (inizialmente una pineta che poi diviene una faggeta) che conduce prima a Fontana Canale con il 913C, poi con strada bianca, lungo il 962, a ridosso quasi della cima di monte Molete;

2- la discesa su una stretta pietraia a mezza costa del versante sud-occidentale di monte Molete, sino al rifugio Pornita, occasione per godersi pienamente una cartolina sul Golfo di Gaeta, prestando attenzione nel corso di un cammino accidentato su pietre mobili di varie dimensioni;

3- il tratto di mezza costa che porta sulla cresta del versante occidentale di Monte Sant'Angelo, cui occorre affinare la vista per individuare segni CAI presenti, ma non tutti ravvicinati, cui si passa da ambiente di radura boschiva di faggi ad un fondo roccioso che ricorda alcuni passaggi di un'omonimo monte situato nei Monti Lattari, avendone in comune un crinale mai troppo ripido che in alcuni (rari) passaggi potrebbe richiedere un po' di aiuto con le mani e maggiore sforzo fisico: fra i 3 offre probabilmente la panoramica più affascinante che abbraccia il Tirreno laziale con quello campano, oltre ad un impegno orientativo e di passo.

La partenza avviene da uno degli spiazzi ravvicinati al rifugio custodito Pornito, munito di servizio ricettivo: è opportuno considerare che via Redentore è una strada che da Maranola porta in 5 km di tornanti sino al punto di inizio, il fondo è in condizioni adeguate, tuttavia la carreggiata è abbastanza ristretta ed in molti punti non consente il contemporaneo passaggio di vetture in senso opposto, considerando anche che alcuni tratti non sono muniti di barriere, quindi si è praticamente sul dirupo, oltre alla possibilità di incontrare bovini allevati in stato semibrado... Tale dettaglio è da considerare per una strada montana che porta ad 800 m e che può essere affrontata dai più allenati anche a piedi, con vari tagli effettuati sul costone, qualora si voglia aumentare anche il dislivello da affrontare, a seconda della meta da raggiungere.

La traccia inizia dal tratto comune di CAI 960, 961 e 962, detto anche "sentiero della statua" che porta dolcemente, in salita, sino ad una croce (in 1 km) percorrendo una pietraia che alterna rari tratti in terra, vegetazione arbustiva e fioritura precoce di Crocus vernus (zafferano maggiore o croco) e una staccionata salda che accompagna quello che sarebbe un cammino in cui ci sarebbe un minimo accenno di esposizione senza di essa, poiché i larghi tornanti sono comunque abbastanza larghi. Giunti alla croce si ha un primo assaggio del magnifico Golfo di Gaeta che nelle giornate maggiormente terse offre anche i profili delle isole Ventotene e Ponza. Continua la progressiva salita di mezza costa del roccioso Monte Altino, adeguatamente indicata e molto improbabile da perdere che conduce in una serie di ravvicinati tornanti di godersi scorci e delle imponenti falesie di Roccia Spaccata e Roccia Leolatra che occasionalmente possono costituire un pericolo per la caduta di massi: in 2,2 km di movimento si raggiunge la scultura della Vergine sullo "sperone della Madonna", il cui volto è rivolto verso il golfo di Gaeta che si arricchisce di nuovi dettagli, fra cui i costoni che "cadono" a mare di Cima del Redentore e Monte Rusco.

Resta da effettuare l'ultima tappa che precede la cima, per osservare un'opera religiosa incastonata letteralmente nella falesia di Monte Altino, ossia l'Eremo di San Michele, il cui incontro è preceduto da un contatto ravvicinato con la Roccia Leolatra, la quale ha anche un sentiero dedicato al bivio per il tratto che porta al tempio rupestre, andando verso ovest per avere una maggiore prospettiva per i dettagli di questa falesia: è bene tenere presente che sono frequenti cartelli cui si segnala il pericolo di crollo di rocce che include anche il breve tratto che conduce al tempio ed in particolar modo nel periodo invernale.
Il santuario rupestre, dedicato a san Michele Arcangelo, risale all’830, difatti è menzionato nel "Codex diplomaticus cajetanus" ed al primo impatto non può lasciare indifferenti per l'intero contesto: la facciata, rivolta ad occidente e con ai lati due volumi aggettanti, al centro ha una porta d’ingresso archiacuta, sormontata da un rosone aperto per dare luce all’interno della chiesa. Sull’arco della porta, accanto alla scritta “Angelorum Principi”, all'interno sono presenti pioli metallici che portano a suonare la campana, sulla sx dell'ingresso, alla destra una cappelletta nella roccia dedicata alla Madonna.
Il soffitto è completamente in roccia e l'altare è altrettanto dedicato alla Vergine e di notevole impatto è l'acqua che trasudo all'interno della chiesa che è provvista anche di griglie di scolo: infatti, l’area è molto ricca di acque sorgive, che percolano un po’ dappertutto proprio dalla volta rocciosa e le pareti interne della chiesa stessa fungono da fonte , pertanto l’acqua freddissima viene raccolta in alcune vasche in muratura. All’esterno ne è presente una di dimensioni contenute prima del santuario ed un’altra più grande in fondo, utilizzata dal bestiame. Si racconta che l'origine del tempio fosse riferibile alla fuga della statua del Santo da Gianola, presumibilmente stufo del boccaccesco ambiente marinaresco del posto, raggiungendo la posizione cui si erge per l'appunto l'eremo. La staccionata del piazzale permette un affaccio sulla falesia di Cima del Redentore, uno spicchio del golfo e la veduta di cime minori come Monte Orso, Tuonaco, Santa Maria e San Roano.
L'ultima tappa, sino alla Cima del Redentore è altrettanto una salita morbida, distribuite su una serpentina a partire dalla Sella Sola, sino ad ammirare il già decantato panorama, la statua di Cristo che si eleva al di sopra di una cappelletta dotata di plurimi altari.

Ritornando su Sella Sola, inizia una seconda parte di escursione, maggiormente votata ad un ambiente con sprazzi di bosco ed elementi montani ancor più marcati, spogli da significati storico-religiosi; si ritorna al segnavia che direziona le intenzioni, il 961 per intraprendere il cammino su un'evidente traccia che procede verso est, sino ad arrivare al valico tra il Monte Rusco e il Monte Categlio, incrociando una spoglia faggeta in cui si perdono i segni CAI o semplicemente si distanziano, per seguire una debole traccia terrea. Nel boschetto appare un segnavia che indica di proseguire in direzione di un falsopiano che è popolato da balzette e roccette di tante dimensioni che riportano segni CAI che occorre cercare indagando intorno a se. Vi è un passaggio stile breve canalino in discesa, non molto lontano dal dirupo che caratterizza la caduta a mare di Monte Sant'Angelo che si inizia ad affrontare con maggiore pendenza, nel momento in cui si procederà verso quello che sembra un ingresso a destra nel boschetto, ove spazi fra pietre e terra che si amalgamano nella ripidità che rapidamente apre un magnifico sipario sulla cresta dal fondo terroso e dalla miriade di roccette, che può essere percorso a piacimento, anche seguendo in maniera meno pedissequa i segni CAI, per avvicinarsi anche allo strapiombo che fa da preludio a quello che può essere considerato il balcone sul Golfo di Gaeta, con le pareti di monte Rusco e Cima del Redentore che tuffano a mare con prepotenza, determinando le forme del Canalone di Filitello e Valle Bocca di Rio. Ciò che stupisce, prima della cima, è la schiera di pini che infoltisce tutta l'area ed il selciato naturale di lastroni di calcare levigati dall'erosione che la precede.
Un cartello indica la vetta che probabilmente offre il maggiore spettacolo del luogo, infatti guardando a sud si apprezza dalla foce del Garigliano spaziando sino alle alture campane (monte Petrino ed il cosiddetto "Sentiero degli dei casertano", preceduti dagli, orientali e scoscesi monte Vomero e monte Rotunno, individuando in lontananza anche Ischia, Capri (nelle giornate più nitide), a SE i Monti del Matese ed altre catene come Partenio e Lattari; O-NO svettano monte Altino, Cima del Redentore e monte Revole sul Golfo e sono appena visibili isola di Ventotene e Ponza.
La discesa avviene andando nel bosco, alla sx dei segnavia che indicano Monte Campetelle (andando dritto) e sulla dx per Cese di Oglio e Masseria Simeoni su CAI 913, classificato EE. Il percorso intrapreso è il 913 C, prima in un bosco di pini, poi di faggi, sino a giungere in meno di 800 m su un letto di foglie, giochi di luce che fendono rami e spazi fra gli alberi, deiezioni di grossi animali e qualche sasso sino a Fonte Canale, ove sono presenti un ricovero per bestiame e qualche vasca per soddisfarne la sete.
Si prosegue in direzione Rifugio Pornito, sulla comoda strada bianca del 962 che attraversa il bosco di Monte Altino, evidenziando qualche punto roccioso ed un laghetto ghiacciato ove trovano ricovero anche dei pony: in quasi 4 km di cammino di dolce discesa si incrociano troppo spesso moto ed auto che talvolta sfrecciano troppo rapidamente.
Giunti ai piedi di Monte Molete si ascende brevemente dalle roccette (converrebbe accedere dalla parte erbosa del crinale NO) per godersi una vista frontale del Golfo e per sentirsi rimpiccioliti rispetto al più alto Monte Altino.
La discesa si completa con 915 B che non è altro che una serpentina su pietraia e rocce che in alcuni punti scende più ripidamente sino al Rifugio Pornito, completamente accompagnato da segni CAI e dal frequente affaccio costiero.
Il tempo per rinfrescarsi al Pornito per chiudere un'escursione che integra una parte nota ed ormai turistica ad una lievemente più montana che dona probabilmente il panorama migliore.
L'intero sentiero è esposto al sole per l'80% della percorrenza (esclusi i brevi tratti di bosco e la strada bianca nel pomeriggio), essendovi un'unica fonte (fontana Canale) su cui si potrebbero nutrire dubbi sulla potabilità, si consiglia un'adeguata scorta di acqua e tutte le protezioni del periodo caldo.
Adeguate calzature e bastoncini (per chi li predilige) permettono la traversata anche ad escursionisti meno allenati e preadolescenti che abbiano un minimo di esperienza in montagna, accompagnati.

Waypoints

PictographIntersection Altitude 2,660 ft
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Intersezione

PictographWaypoint Altitude 2,682 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,692 ft
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Waypoint

PictographPanorama Altitude 2,699 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,913 ft
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Waypoint

PictographPanorama Altitude 3,013 ft
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Foto

PictographWaypoint Altitude 3,073 ft
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Waypoint

PictographPanorama Altitude 3,147 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 3,547 ft
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Panorama

PictographMonument Altitude 3,566 ft
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Madonnina

PictographWaypoint Altitude 3,723 ft
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Waypoint

PictographReligious site Altitude 3,739 ft
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Eremo di San Michele

PictographWaypoint Altitude 3,751 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,745 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,948 ft
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Waypoint

PictographIntersection Altitude 3,954 ft
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Intersezione

PictographSummit Altitude 4,109 ft
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Cima del Redentore

PictographWaypoint Altitude 3,952 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,955 ft
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Waypoint

PictographIntersection Altitude 4,062 ft
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Intersezione

PictographWaypoint Altitude 4,134 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,064 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,063 ft
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PictographWaypoint Altitude 4,047 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,076 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,099 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,095 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,060 ft
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Waypoint

PictographPanorama Altitude 4,436 ft
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Panorama

PictographWaypoint Altitude 4,477 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,590 ft
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Waypoint

PictographSummit Altitude 4,595 ft
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Monte Sant'Angelo

PictographWaypoint Altitude 4,592 ft
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A sx

PictographWaypoint Altitude 4,294 ft
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Waypoint

PictographFountain Altitude 4,207 ft
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Fontana Canale

PictographWaypoint Altitude 4,101 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,061 ft
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PictographLake Altitude 4,004 ft
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Lago

PictographPicnic Altitude 3,884 ft
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Picnic

PictographIntersection Altitude 3,544 ft
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Intersezione

PictographWaypoint Altitude 3,581 ft
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Waypoint

PictographSummit Altitude 3,643 ft
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Monte Molete

PictographWaypoint Altitude 3,383 ft
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Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,017 ft
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Waypoint

PictographMountain hut Altitude 2,766 ft
Photo ofRifugio Pornito

Rifugio Pornito

PictographMountain hut Altitude 2,765 ft
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Rifugio Pornito

Comments  (11)

  • Photo of Tolly Mune
    Tolly Mune Jan 29, 2024

    Ruta preciosa con unas vistas inmejorables!!! Muy curiosa la iglesia en la cueva.
    Gracias por compartir!!!

  • Photo of Susy7
    Susy7 Jan 29, 2024

    I have followed this trail  View more

    Fantastico percorso con numerosi scorci e punti di interesse, peccato per i motociclisti ed il via vai di auto sulla sterrata e sulla parte di percorso percorribile con tali mezzi. Non ci sono punti in cui la vista non rimane incantata ai monti o al mare che, confondendosi con esso, sembra un tutt' uno.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Jan 31, 2024

    Grazie Tolly, grazie Susy per il vostro lusinghiero giudizio.

  • Photo of californiagymsama
    californiagymsama Feb 1, 2024

    Magnifico recorrido circular amenizado con la subida a bellas cumbres y con el aliciente de ser una ruta cargada de historia.
    Felicidades compañero.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Feb 1, 2024

    Muchas gracias California, fue un agradable y relajante paseo entre la historia y las vistas notables

  • Photo of emilio viejo
    emilio viejo Feb 7, 2024

    Preciosas vistas . Un abrazo

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Feb 15, 2024

    Grazie Emilio, un abbraccio

  • Photo of Alfredo Huanes
    Alfredo Huanes Mar 12, 2024

    Espectacular!

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 12, 2024

    Muchas gracias!

  • Photo of migueleloi
    migueleloi Mar 18, 2024

    What a wonderful Route!
    It's amazing all the path, and some historical places, as the Eremo di San Michele!
    Thanks for sharing,
    Best Regards

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 18, 2024

    Grazie mille Miguel, effettivamente questa è una perla del Golfo di Gaeta che merita di essere pienamente vissuta.

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