Anello di Roffeno
near Rocca di Roffeno, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione facile sull’Appennino bolognese, che tuttavia ha offerto meno di quanto prometteva: i paesaggi sono ameni, ma un po’ noiosi ed il caldo non aiuta dove si cammina su terreni aridi o su strada.
Lasciata l’auto nel centro di Rocca di Roffeno, risaliamo verso la S.P. 25; noi abbiamo allungato un po’ il giro imboccando, alla curva che precede il paese, la strada che risale verso Santa Lucia (e si chiama appunto via Santa Lucia), ma chi preferisse alla stessa curva può svoltare verso destra ed avviarsi lungo la provinciale. Il giro lungo segue la strada fino a Santa Lucia, dove si svolta a destra per via Strada (sentiero 201); dove termina il tratto asfaltato si lascia a destra lo sterrato che entra nell’azienda agricola e si scende lungo il campo; qui la traccia non è ben visibile, ma lo diventa dopo un centinaio di metri, dove il sentiero entra nel bosco. Ancora qualche centinaio di metri e riguadagniamo la S.P. 25, pochi metri a monte di dove l’avevamo lasciata… Subito però l’abbandoniamo, scendendo a destra per via Vall’Incisa, circondata da villette.
Dopo circa trecento metri troviamo sulla sinistra il sentiero che risale verso la Rocca (Monte Rocca) e lo imbocchiamo in salita; presto la traccia entra nel bosco: anche in questo tratto la traccia non è sempre chiara, ma noi seguiamo sempre le indicazioni per Monte Rocca e, in generale, teniamo la destra, finché arriviamo ad un bivio, dove dobbiamo lasciare l’indicazione del Monte Rocca, che ci porterebbe ad un punto senza uscita, e risaliamo a sinistra seguendo il segnavia 201/a.
Dopo vari saliscendi e superate due o tre sellette il sentiero scende nel bosco fino a raggiungere di nuovo la S.P. 25 all’altezza della Carrozzeria Pirli: la imbocchiamo verso destra e presto raggiungiamo Passo Sella della Croce; di qui la strada discende per circa un chilometro, finché sulla destra troviamo la deviazione per il caratteristico abitato di Lamari. Lo attraversiamo e riusciamo nei campi, sempre in discesa, fino ad incontrare un’altra strada, questa volta la comunale che collega Rocca di Roffeno ad Amore e che noi imbocchiamo verso sinistra.
Dopo qualche centinaio di metri incrociamo di nuovo la S.P. 25 e la seguiamo entrando nell’abitato di Amore, ma all’altezza di una secca curva sinistrorsa imbocchiamo la sterrata sulla destra (segnavia 176), che esce dall’abitato e scende diritto verso i calanchi. Alla prima curva verso destra, mentre davanti a noi è ormai visibile la Pieve di Roffeno, lasciamo il tracciato principale e scendiamo diritti lungo una traccia assai più stretta che pare un solco lungo il calanco. Superato un punto panoramico caratterizzato da un’edicola sacra, il sentiero scende tra la vegetazione ed in breve raggiunge un altro nastro stradale: risalendolo verso destra arriviamo in vista della bella Pieve romanica (al nostro arrivo inaccessibile causa matrimonio…). La lasciamo sulla sinistra e risaliamo verso destra lungo la stradina che attraversa un paio di nuclei abitati, con alcune ragguardevoli testimonianze di edilizia rurale, e dopo una secca svolta a destra raggiunge di nuovo la strada Rocca di Roffeno – Amore.
Questa volta la imbocchiamo in direzione di Rocca, che raggiungiamo dopo un paio di chilometri: l tempo di ammirare la torre trecentesca del Monzone, che ospitò per alcune estati il pittore Giorgio Morandi in vacanza, e ci ritroviamo al punto di partenza della nostra escursione.
Lasciata l’auto nel centro di Rocca di Roffeno, risaliamo verso la S.P. 25; noi abbiamo allungato un po’ il giro imboccando, alla curva che precede il paese, la strada che risale verso Santa Lucia (e si chiama appunto via Santa Lucia), ma chi preferisse alla stessa curva può svoltare verso destra ed avviarsi lungo la provinciale. Il giro lungo segue la strada fino a Santa Lucia, dove si svolta a destra per via Strada (sentiero 201); dove termina il tratto asfaltato si lascia a destra lo sterrato che entra nell’azienda agricola e si scende lungo il campo; qui la traccia non è ben visibile, ma lo diventa dopo un centinaio di metri, dove il sentiero entra nel bosco. Ancora qualche centinaio di metri e riguadagniamo la S.P. 25, pochi metri a monte di dove l’avevamo lasciata… Subito però l’abbandoniamo, scendendo a destra per via Vall’Incisa, circondata da villette.
Dopo circa trecento metri troviamo sulla sinistra il sentiero che risale verso la Rocca (Monte Rocca) e lo imbocchiamo in salita; presto la traccia entra nel bosco: anche in questo tratto la traccia non è sempre chiara, ma noi seguiamo sempre le indicazioni per Monte Rocca e, in generale, teniamo la destra, finché arriviamo ad un bivio, dove dobbiamo lasciare l’indicazione del Monte Rocca, che ci porterebbe ad un punto senza uscita, e risaliamo a sinistra seguendo il segnavia 201/a.
Dopo vari saliscendi e superate due o tre sellette il sentiero scende nel bosco fino a raggiungere di nuovo la S.P. 25 all’altezza della Carrozzeria Pirli: la imbocchiamo verso destra e presto raggiungiamo Passo Sella della Croce; di qui la strada discende per circa un chilometro, finché sulla destra troviamo la deviazione per il caratteristico abitato di Lamari. Lo attraversiamo e riusciamo nei campi, sempre in discesa, fino ad incontrare un’altra strada, questa volta la comunale che collega Rocca di Roffeno ad Amore e che noi imbocchiamo verso sinistra.
Dopo qualche centinaio di metri incrociamo di nuovo la S.P. 25 e la seguiamo entrando nell’abitato di Amore, ma all’altezza di una secca curva sinistrorsa imbocchiamo la sterrata sulla destra (segnavia 176), che esce dall’abitato e scende diritto verso i calanchi. Alla prima curva verso destra, mentre davanti a noi è ormai visibile la Pieve di Roffeno, lasciamo il tracciato principale e scendiamo diritti lungo una traccia assai più stretta che pare un solco lungo il calanco. Superato un punto panoramico caratterizzato da un’edicola sacra, il sentiero scende tra la vegetazione ed in breve raggiunge un altro nastro stradale: risalendolo verso destra arriviamo in vista della bella Pieve romanica (al nostro arrivo inaccessibile causa matrimonio…). La lasciamo sulla sinistra e risaliamo verso destra lungo la stradina che attraversa un paio di nuclei abitati, con alcune ragguardevoli testimonianze di edilizia rurale, e dopo una secca svolta a destra raggiunge di nuovo la strada Rocca di Roffeno – Amore.
Questa volta la imbocchiamo in direzione di Rocca, che raggiungiamo dopo un paio di chilometri: l tempo di ammirare la torre trecentesca del Monzone, che ospitò per alcune estati il pittore Giorgio Morandi in vacanza, e ci ritroviamo al punto di partenza della nostra escursione.
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