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Anello di Monte Acuto, Chiesa San Pier Damiani da Chiaserna (PU) 2024

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Author

Trail stats

Distance
7.65 mi
Elevation gain
3,871 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,871 ft
Max elevation
5,487 ft
TrailRank 
97 5
Min elevation
1,608 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours 16 minutes
Time
4 hours 38 minutes
Coordinates
2170
Uploaded
March 17, 2024
Recorded
March 2024
  • Rating

  •   5 7 Reviews

near Chiaserna, Marche (Italia)

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Itinerary description

Anello dal valore prettamente naturalistico con un unico spunto religioso per il tempio dedicato a San Pier Damiani, la cui giusta sintesi è di raggiungere una cima che grazie alla sua orografia non è attorniata da strade che conducono sin sopra alla montagna, partendo direttamente dal paese per vivere tutti i passaggi di ascesa e discesa.
Alla pubblicazione mancano circa 50 m di dislivello in salita e discesa per quella che è la cime gemella del Catria.
È opportuno premettere che la salita (CAI 260B) per la cresta di Monte Acuto concentra quasi 500 m di dislivello in 1,5 km ed alterna ad un primo momenti svolto sui prati, quello su un ghiaione che spesso si perde per ritrovarlo ogni qual volta che si accentra verso la cresta (che tendenzialmente si assottiglia progressivamente e questo può creare qualche fastidio [soprattutto quando ci si volta indietro] a coloro che soffrono di vertigini ed in generale a coloro che non amano l'esposizione, pur non essendoci mai tale condizione da fronteggiare) , fondo permettendo: infatti, l'estrema asprezza della salita ed il ghiaione rendono molto faticosa l'ascesa, ma anche la discesa è opportuno ben ponderarla se si ritiene di percorrerla, perdere l'equilibrio e/o scivolare possono costare cari; tali condizioni, mi sento di dire che tale ascesa sia sconsigliabile a persone cardiopatiche. Per quanto riguarda il CAI 260, utilizzato per il rientro a Chiaserna, è un sentiero ripido soprattutto nelle serpentine e con vario grado di condizioni di scivolosità e purtroppo anche non particolarmente pulito; probabilmente, dopo l'alluvione di settembre 2022, le frane che hanno caratterizzato questa parte di versante del Catria (il SO) hanno portato a non praticarlo frequentemente. Ultima chiosa alla premessa è i passaggi di I e II livello di cui si parla in alcune tracce, ormai inveterate, non si incontrano in nessun caso, tranne se si vuole provare ad arrampicare una balza che compare intorno al km 4,7 che non è necessario affrontare in tale modalità.
Tutti i passaggi sono effettuati su sentieri CAI: 200 (ex 68 ed ex 63), 260B (ex 58) e 260 (ex 55) per scendere. Uniche eccezioni sono i vari raccordi di attacco all'asfaltata di via Renaccio che presenta spesso delle difficoltà: una di queste si riscontra già alla partenza, dal parcheggio sito fra via Bevano, via del Renaccio e via Monte Catria, lì dove decorre nel proprio letto il fiume Bevano, seguito per intraprendere l'attacco iniziale del CAI 200 che stavolta è chiuso da un nastro, forse per la condizione di dissesto che non sarà cambiata rispetto a poco più di un mese fa... Tornando indietro, si intraprende un sentiero che si presenta modicamente ripido e dal fondo a metà fra prato e terreno, sino a sbucare su via del Renaccio per compiere poco più di 500m di cammino per ritrovare il prosieguo del CAI 200 che intercetterà l'asfaltato per 5 volte, sino a raggiungere Fonte Luca.
Il primo attacco è un ghiaione fatto da grossi sassi di colore rosso che si inerpica in un brullo boschetto di roverelle, ginepro, aceri, ginestre che tendono ad aumentare numericamente a mano a mano che si compie un'ascesa non comoda, cui si passa ad uno sbrecciato ripido in alcune parti, ma comunque agevole da seguire, sino a guadagnare poco meno di 500 m quando raggiunta Fonte Luca, sull'asfaltata, punto in cui si passa a costante presenza di staccionata munita di filo spinato per delimitare movimenti del bestiame e la presenza di una proprietà e la presenza di una pineta di rimboschimento. La fonte è un'importante riferimento per procacciare acqua in ascese più impegnative, con la fontana che conclude in vasche di abbeveraggio. Da qui si prosegue costeggiando una recinzione posta al limitare di una bella pineta, con punti caratterizzati da una frana che non va ad inficiare minimamente il prosieguo in salita, in particolare al curvone verso destra che proietta in direzione di Bocca della selva, verso il versante SO di Monte Acuto, la cui visione della cresta si staglia aguzza ed imponente, esattamente come la si osserva e la si immagina. Si passa dal bosco ai prati di Bocca della Selva continuando a salire, in diagonale, sino a raggiungere una fonte munite di vasche: non resta che iniziare il sentiero di cresta, al cui punto di attacco si manterranno costantemente, volgendo lo sguardo alle spalle (a sud) le formazioni simili a calanchi di Monte Orneti, Monte Petri e Monte Cerro; ad est la cima gemella del Catria e a NO prendono sempre più definizione Monte Alto (raggiunto da una strada), Monte Tenetra e Monte Morcia. I primi 150 m sono abbastanza intuitivi nel movimento, si sale con la prospettiva di una balza che verrà aggirata, purtroppo i segni di uno sbrecciato che invade il prato portano a divergere verso ovest (sx in salita) rendendo necessario un movimento in diagonale simile a gradini irregolari sulle zone di terra del prato che continua ancora a prevalere, con la comparsa di alcuni arbusti dalle foglie filiformi che si riescono agevolmente a superare. Fra i 1300 m (superata la balza) ed i 1500 si concentra tutta l'asprezza della salita, complice anche il ghiaione che occorre ricercare più volte e talora è segnalato da alcuni ometti di pietra e alcuni passaggi su zolle o sfasciume che comportano anche l'ausilio dei bastoncini per supportare un'avanzata non semplice: giunti circa a 1550 m si delinea la ristretta prospettiva dell'anticima, i cui passaggi avvengono su prato e sbrecciato, decidendo se aggredire la cresta in maniera frontale oppure procedere al lato di essa sino a guadagnare la sella che si pone fra essa e la vera cima di Monte Acuto. Il sottoscritto ha scelto un attacco diretto anche per godere dei primi panorami, concentrando lo sforzo: a NO si notano Monte Aguzzo, Tenetra (con la forma particolare del suo versante SO che ricorda una foglia d'acero o un imbuto) e Morcia con la prospettiva dall'alto, notando interessanti dettagli, a E si osservano Monte Catria con alle sue spalle Monte Motette, Le Gronde e Cucco. Dall'anticima si scende alla selletta, ove le fioriture di crochi sono ormai ingenti, per completare la salita sino alla vetta, riconoscibile da una croce di legno fissata in un cumulo di sassi: oltre al già decantato panorama, i 360° del posto consentono di osservare a N Monte Nerone, Alpe della Luna e Monte Carpegna, assieme ad altre cime romagnole, quindi ad O-NO si spazia sino alla costiera Adriatica, avvicinandosi si osservano bene Genga Aguzza e le colline/monti di Frontone e Serra Sant'Abbondio. La discesa è ripida, ma non quanto l'ascesa, poiché al sentiero di cresta si può decidere di evitare di proseguire interamente su ghiaione, portandosi leggermente più a sx (ovest) continuando nei pascoli di cresta, aggirando anche le serpentine: in questa discesa alla piacevole veduta della gemmazione delle faggete e delle colline, purtroppo è impossibile non notare le orrende piste da sci di Kinderland, cui non è possibile distogliere lo sguardo poiché le si costeggia per raggiungere il tratto dell'Infilatoio, ossia di un ghiaione che scende dolcemente insinuandosi comodamente fra i faggi, delimitati da steccato e filo spinato. Si segue intuitivamente tale percorso, continuando nei prati, ove sono accennati dei tratturi che conducono sino alla Chiesa di san Pier Damiani (preceduta da un serbatoio dell'acqua), localizzata nello spazio delimitato dalla staccionata. In tale praterie si notano altri 2 enormi orribili pilastri, proseguendo in lieve salita, sino a giungere in prossimità del monolite della Madonna degli Scout. Per 600 m si segue la strada asfaltata di via del Renaccio per intercettare un taglio individuato grazie ad un segno rosso riportato sul fusto di un faggio, da waypoint annesso, compiendo una discesa su fogliame e qualche rametto che scroscioano e scricchiolano ad ogni passo, finendo nuovamente sull'asfaltata, ove fatta una curva a sx e incrociata una frana, si scende a destra per un tratturo che origina da un'installazione di cemento (vedere il waypoint "punto di attacco al 260") che si segue, scendendo un pochino sulla dx, individuando una pietra con segno CAI, poi ci si sposta sulla sx con il sentiero che inizia a ricomparire, sino ad accompagnare ad un punto di frana ove scorre senza troppo impeto un torrentino ed incrociare Fonte Acera la cui fontana dal tubo in PVC e vasca sono a secco, mentre dalla base in pietra si nota tanta acqua che sgorga in un canale che si diparte nel bosco di faggi e di muschi. I frequenti segni CAI conducono sino ad un altro incrocio con l'asfaltata che si dovrà nuovamente tagliare per compiere un definitivo attraversamento di bosco, notando nella parte iniziale una spianata con depositi di pietre che non farebbe presagire nulla di buono, come possa essere scontato incrociare vari punti di frana che effettivamente ci saranno. Individuato un primo segno CAI su un grosso faggio, alla propria destra, si compie una repentina svolta verso la sx, seguendo un sentiero che diviene gradualmente sempre più evidente e che presenta qualche frana compensata dall'inserimento di brecciolino.
La discesa diviene progressivamente più ripida e dalla faggeta si dirada, a partire poco prima di scendere ai 1000 m, concedendo un ultimo esemplare secolare su cui è posto un segnavia, lasciando spazio ad un sottobosco di roverelle, aceri, rovi che lasciano spazio all'imponente e lunga falesia de Le Ripe del Catria e ad un sentiero poco pulito ed invaso dalla vegetazione poiché probabilmente poco frequentato: prima di accedere alle svolte, si incontrano 3 escursionisti che procedono in senso opposto e parlano di ripidità del sentiero e della presenza di una frana importante.
Il prosieguo giustifica le loro parole in quanto le ovvie strette e repentine serpentine sono necessarie a rendere una discesa che sarebbe ancor più ripida e che mantiene sassi e fango in alcuni punti meno illuminati dal sole che sono sdrucciolevoli e richiedono l'ausilio dei bastoncini. Le Ripe terminano poco più aventi della conclusione di queste svolte e quando il sentiero diviene più largo e un punto di ricognizione a ciò si individua al passaggio sul sentiero del rio da cui origina torrente Bevano: lo scroscio di acqua si ode da alcune centinaia di metri e rende al contempo il sentiero meno stabile, seppur si slarghi progressivamente divenendo pietraia.
Dopo alcuni metri vi è una corda bianca che impedisce il proseguimento sull'evidente traccia supportata da segni CAI, cui già si notava il dissesto dal fondo, solcato in lungo, indirizzando ad una provvidenziale svolta su un tratturo di terra che incrocia la frana, che appare come un'enorme massa di pietre che travolto il sentiero, per fortuna messo in sicurezza...
Si è nel tratto finale e si notano le voragine che hanno coinvolto anche tubi di grossa portata e punti esposti creati da frane che hanno al contempo generato frane profonde.
L'incontro con l'asfaltata di Chiaserna conclude un giro che ha racchiuso una forza panoramica paragonabile all'importante ascesa concentrata per Monte Acuto e alla dirompente forza della natura che riprende gli spazi sottratti con scarsa razionalità e non solo.
L'intero anello è esposto almeno nell'85% della sua percorrenza, pertanto nei periodi più caldi è opportuno calcolare soste, l'utilizzo di protezioni individuali legate al periodo, fonti d'acqua e le ore di esposizione all'irradiazione solare; di contro, nei periodi invernali veri (questo conclusivo di marzo non ha riservato nulla di attinente con il periodo) se si pensa di effettuare la salita per monte Acuto è opportuno possedere ramponi e piccozze, è a tutti gli effetti un sentiero EEAI che è impensabile da affrontare senza l'opportuna attrezzatura, che esula dagli indispensabili bastoncini come calzature da trekking a stivaletto.
La forza di questo elemento del comprensorio del Catria è proprio il mantenimento di condizioni selvagge.

Waypoints

PictographInformation point Altitude 1,811 ft
Photo ofPunto informativo Photo ofPunto informativo Photo ofPunto informativo

Punto informativo

PictographIntersection Altitude 1,621 ft
Photo ofIntersezione Photo ofIntersezione

Intersezione

PictographWaypoint Altitude 1,672 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 1,955 ft
Photo ofI attacco 260 all'asfaltata Photo ofI attacco 260 all'asfaltata

I attacco 260 all'asfaltata

PictographWaypoint Altitude 2,499 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,630 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,781 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographFountain Altitude 3,001 ft
Photo ofFonte Luca Photo ofFonte Luca Photo ofFonte Luca

Fonte Luca

PictographWaypoint Altitude 3,120 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,302 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographPanorama Altitude 3,494 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographFountain Altitude 3,775 ft
Photo ofFonte Bocca della Valle Photo ofFonte Bocca della Valle Photo ofFonte Bocca della Valle

Fonte Bocca della Valle

PictographIntersection Altitude 3,902 ft
Photo ofAttacco al 260B Photo ofAttacco al 260B Photo ofAttacco al 260B

Attacco al 260B

PictographWaypoint Altitude 4,053 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographPanorama Altitude 4,133 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographPanorama Altitude 4,262 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,365 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographPanorama Altitude 4,551 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographPanorama Altitude 4,922 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographPanorama Altitude 5,121 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographPanorama Altitude 5,298 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographSummit Altitude 5,450 ft
Photo ofMonte Acuto Photo ofMonte Acuto Photo ofMonte Acuto

Monte Acuto

PictographWaypoint Altitude 5,343 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographSports facility Altitude 5,041 ft
Photo ofL'orrendo Kinderland

L'orrendo Kinderland

PictographWaypoint Altitude 4,754 ft
Photo ofInfilatoio

Infilatoio

PictographPanorama Altitude 4,595 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographReligious site Altitude 4,604 ft
Photo ofChiesa San Pier Damiani Photo ofChiesa San Pier Damiani

Chiesa San Pier Damiani

PictographWaypoint Altitude 4,602 ft
Photo ofLe Pale

Le Pale

PictographWaypoint Altitude 4,372 ft
Photo ofPunto attacco

Punto attacco

PictographWaypoint Altitude 4,363 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 4,142 ft
Photo ofFrana

Frana

PictographWaypoint Altitude 4,021 ft
Photo ofPunto di attacco 260 Photo ofPunto di attacco 260

Punto di attacco 260

PictographWaypoint Altitude 3,936 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographFountain Altitude 3,910 ft
Photo ofFonte Acera Photo ofFonte Acera

Fonte Acera

PictographWaypoint Altitude 3,751 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,615 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,359 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 3,272 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 2,812 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographRiver Altitude 2,654 ft
Photo ofGuado Photo ofGuado

Guado

PictographWaypoint Altitude 2,578 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographRisk Altitude 2,063 ft
Photo ofFrana Photo ofFrana Photo ofFrana

Frana

PictographRisk Altitude 2,043 ft
Photo ofFrana Photo ofFrana

Frana

PictographWaypoint Altitude 1,893 ft
Photo ofSalto Photo ofSalto

Salto

PictographWaypoint Altitude 1,862 ft
Photo ofFrana Photo ofFrana

Frana

Comments  (12)

  • Photo of migueleloi
    migueleloi Mar 17, 2024

    Fantástico percurso, em algumas zonas com um piso um pouco difícil!
    No entanto, as vistas do Monte Acuto, são fantásticas!
    Obrigado pela partilha,
    Um abraço

  • Photo of Mëlina
    Mëlina Mar 17, 2024

    Un percorso non per tutti. Descrizione dettagliata dalla quale emergono tutte le difficoltà e le bellezze possibili nell' intraprendere questo cammino.
    Grazie, perché, almeno con la fantasia, sono già lì.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 17, 2024

    Grazie Miguel e Melina per il vostro giudizio, è stata un'ascesa dura e concentrata soprattutto in 1,5 km sulla cresta dell'Acuto, ma anche la discesa ha riservato le sue sorprese. Un abbraccio

  • Photo of californiagymsama
    californiagymsama Mar 17, 2024

    Estupendo Anillo del Monte Acuto. Difícil ruta con muy buen desnivel.
    Felicidades amigo y gracias por compartir.

  • Photo of Susy7
    Susy7 Mar 17, 2024

    Bellissimo areale con panorami stupendi.

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 17, 2024

    Grazie California e Susy per il lusinghiero giudizio, inutile dire che è stata tosta.

  • Photo of MPuet
    MPuet Mar 20, 2024

    Una preciosa ruta con msgnificas fotografias. Saludos

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 20, 2024

    Muchas gracias por tu valoracion, Mpuet. Saludos

  • Photo of emilio viejo
    emilio viejo Mar 22, 2024

    Bonitavy exigente ruta. Un abrazo

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Mar 23, 2024

    Muchas gracias por tu comentario, Emilio, un abrazo

  • Photo of Jorditoms
    Jorditoms Apr 3, 2024

    ¡Wow, qué aventura tan emocionante, amigo! Las fotos de tu ruta por el Anello di Monte Acuto y la Chiesa San Pier Damiani da Chiaserna son impresionantes. ¡Los paisajes son simplemente de otro mundo! Definitivamente, una experiencia enriquecedora para conectar con la historia y la naturaleza. ¡Bravo por explorar lugares tan fascinantes! 🌄🚶‍♂️📸

  • Photo of Il Marchese 18
    Il Marchese 18 Apr 4, 2024

    Gracias por la reseña, Jorditoms, el área del Monte Catria tiene un encanto enorme y el ascenso a un tramo de cresta a la cima gemela de Monte Acuto es realmente difícil, ya que en 1,4 km se ganan poco más de 500 metros de desnivel. Buon cammino anche a te. ⛰️🪨🌊

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