Anello di Campotosto
near Campotosto, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Itinerario per tutti, senza alcuna difficoltà o pendenza importante, che regala viste magnifiche sul Gran Sasso e sul lago.
Ho preso ispirazione da una traccia del bravissimo appenninista Francesco Laurenzi, trasformandola però da traversata (con due macchine) in anello, grazie a un fuori sentiero nel bosco.
Partenza dal santuario di S, Maria Apparente (1.350 mt), possibilità di parcheggiare l'auto di fronte al cimitero. Dopo un breve tratto sulla strada asfaltata (SR 577) si passa un ponticello sul Rio Fucino e si prende il comodo sentiero 300I, che in questo tratto è parte del Sentiero Italia,
Per i primi 2 km si procede in falsopiano, poi il sentiero svolta a destra e prende a salire costeggiando a destra un bosco, e avendo sempre a sinistra la presenza gorgogliante del torrente Rio Fucino, che scorre qualche decina di metri più in basso.
Attorno a quota 1.770, in località Prato Andolino, in corrispondenza di un segnavia (bastone) si lascia il sentiero - che prosegue a nord verso la sorgente Pane e Cacio e la Laghetta - per salire a destra su un colle alberato.
Giunti in cima al colle, si apre di fronte a noi la panoramica Costa Sola, una larga cresta erbosa che domina i calanchi del versante occidentale del Monte di Mezzo di Campotosto.
Si salgono in circa 1,2 km circa 350 metri di dislivello, con una pendenza media che sfiora il 30%: qua e là flebili tracce di un sentiero non segnato, a metà un solitario omino di sassi. In vetta (2.155 mt) una croce formata da due grossi tubi di metallo e una targa con una poesia dedicata alla montagna.
Dal Monte di Mezzo si prende a destra (direzione est) il tratto comune ai sentieri 355 e 356: il 355 porta con un chilometro di morbido saliscendi alla tondeggiante sommità della Montagnola (2.014 mt).
Di qui si può tornare per la medesima via al Monte di Mezzo per poi seguire in direzione sud il sentiero 301 che corre lungo la cresta, oppure, come ho scelto di fare io, si può tagliare a mezza costa la valle per risalire in cresta all'altezza di Colle del Vento (2.010 mt), terza vetta della giornata (vetta è una parola grossa: parliamo di un rialzo appena percettibile lungo la cresta). Bellissima la vista a volo d'uccello sul Lago di Campotosto.
Procedendo sulla cresta verso sud si tocca la cima del Peschio Menicone (1.955 mt) e quindi si attraversa in direzione sud-est la radura della Solagna fino a entrare nella folta faggeta.
Il sentiero 301 descrive una lunga traiettoria a cuspide, per ammortizzare la discesa, ma io - al pari di altri escursionisti- ho scelto di disegnare una scorciatoia più ripida, nel bosco, puntando a intercettare nuovamente il sentiero 150 metri più in basso.
Non ci sono tracce da seguire e il terreno è ingombro di rami secchi che disturbano il passo: si scende a piacimento, avendo solo cura di puntare nella direzione giusta. Il sentiero 301 è largo e ben tracciato, impossibile non riconoscerlo quando lo si incrocia.
Una volta giunti sul sentiero ufficiale, la discesa diventa comoda e regolare, resa più gradevole dai tre torrentelli che bisogna attraversare.
Il sentiero, divenuto ora 300L (anche in questo tratto coincidente con il Sentiero Italia, oltre che con un'ippovia), esce dal bosco e attraversa il pendio erboso fino a incrociare la strada asfaltata.
Volendo, si può proseguire a sinistra della strada asfaltata lungo sentiero, ma in questo modo si allunga il percorso'. Io ho preferito camminare lungo il bordo della strada, dove in mezz'ora sono transitate a dire tanto tre macchine.
Dopo 1,6 km si giunge al santuario dove era iniziata l'escursione.
Waypoints
Santuario di S. Maria Apparente
La facciata del santuario di S. Maria Apparente, costruita nel luogo di una miracolosa apparizione della Madonna (luglio 1604)
Ponte sul torrente Rio Fucino
Ponticello in pietra sul torrente Rio Fucino, appena lasciata la strada asfaltata
Cartello in località 'Il Mulino'
Cartello segnaletico in località Il Mulino, quota 1.355 mt
Guado
Il primo attraversamento di un ruscello nel percorso. Ce ne saranno altri sulla via del ritorno.
Biforcazione (restare a sinistra)
Biforcazione lungo il sentiero 300I. Anche se a destra la via si apre invitante nel bosco, il sentiero da seguire rimane quello che costeggia la faggeta, a sinistra.
Prato Andolino - uscita dal sentiero principale
In questo punto (quota 1.750 mt), in località Prato Andolino, si lascia a sinistra il sentiero ufficiale per salire il ripido colle alberato
In cima al colle alberato
Punto di arrivo in cima al cocuzzolo erboso del colle (1.790 mt). Di fronte, il Monte di Mezzo
Omino di pietre
Lungo la salita della dorsale ovest del Monte di Mezzo si incontra questo omino di pietre solitario, unico segnavia di questo tratto
Montagnola
Vetta della Montagnola (2.014 mt) e vista sul minuscolo laghetto sotto la cima
Colle del Vento
Vetta del Colle del Vento (2.010 mt) e vista sul sottostante Lago di Campotosto
Omino lungo la cresta
Omino con vista panoramica sul lago lungo la cresta che dal Colle del Vento porta al Peschio Menicone
Fine della scorciatoia nel bosco e inizio sentiero
Dopo la scorciatoia in discesa nel bosco si raggiunge qui il sentiero 300L
Alberi caduti sul sentiero
In questo punto due alberi bloccano il sentiero: si può aggirare l'ostacolo sulla sinistra, facendo attenzione al ripido pendio
Ruscello da attraversare
Lungo il sentiero di discesa (300L) ci sono vari punti in cui occorre (nella stagione primaverile, almeno) superare dei ruscelli.
Uscita dalla faggeta
In questo punto (quota 1.505 mt) il sentiero 300L esce definitivamente dal bosco. Ci aspettano ancora circa 4 km quasi pianeggianti
Arrivo sulla SR 577
Il sentiero 300L intercetta la strada regionale 577. Manca circa un chilometro e mezzo all'arrivo
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