Anello delle malghe della Val Palot

E' uno degli itinerari proposti nella zona alla scoperta delle malghe d'alta montagna tra alta Val Trompia e bassa Valle Camonica; tracciato panoramico e privo di difficoltà, ma abbastanza lungo.
Lasciata l’auto nel parcheggio dell’Osteria della Stella (oggi chiuso) in località Palotto, a quota m 1036, scendiamo verso valle di qualche centinaio di metri costeggiando il torrente omonimo, fino ad una stradina che sale alla nostra destra insinuandosi presto in una valle stretta e ombrosa; in prossimità di un ponte lasciamo la strada e imbocchiamo il sentiero (indicazioni: Itinerario delle Malghe n. 5), che sale ripido e a tratti scosceso nella faggeta.
Percorsi un paio di chilometri dalla partenza, incrociamo una strada forestale e la imbocchiamo verso sinistra in falso piano o leggera salita; dopo circa 300 metri, ad un bivio, svoltiamo a destra e la strada riprende a salire, fino ad uscire dalla faggeta su un ampio pendio prativo; sulla nostra sinistra, in altro, possiamo vedere in prossimità di un enorme ed antico faggio la malga Foppa Alta, che raggiungiamo seguendo la traccia che corre lungo il limitare del bosco.
Passando sotto la malga e dirigendoci verso destra troviamo un nuovo comodo sentiero, che taglia in leggera discesa il pendio rientrando nel bosco; riusciti su una conca erbosa scendiamo fino alla malga Foppa Bassa e poi, sempre a mezza costa, fino al Colle di San Zeno (m 1434), dove si incrocia il sentiero 3V e si può sostare al rifugio Piardi.
A sud si erge l’ampio versante settentrionale del Monte Guglielmo (m 1957), verso il quale ci dirigiamo, seguendo per un breve tratto la strada provinciale che congiunge attraverso il colle la Val Trompia (sulla nostra sinistra) e la Val Palot (a destra); dopo pochi metri, in prossimità di una curva, la lasciamo seguendo le indicazioni del 3V ed imbocchiamo sulla sinistra una carrabile che raggiunge presto malga Foppella (m 1419) e più in là, dopo aver superato la Colma di Vivazzo (m 1458), risalito un ripido pendio e svoltato a destra in mezza costa lasciando il sentiero 3V, l’abbandonata malga Gale (m 1579).
Qui il sentiero, decisamente più stretto, svolta a sinistra e comincia a scendere a mezza costa per raggiungere dopo pochi minuti la malga Medelet e, poco oltre, lasciata a sinistra la deviazione che porterebbe a Punta Caravina e alla sommità del Guglielmo (sentiero 201), il rifugio Medelet (m 1567). Lo lasciamo a destra ed imbocchiamo la strada carrabile che comodamente ci porta a valle in località Passabocche (m 1297) e di qui alla pista Duadello, seguendo la quale raggiungiamo l’omonima località, dalla quale in qualche centinaio di metri di strada asfaltata torniamo al punto di partenza.