Anello della costa Rabosa (abbastanza wild...)
near Colmellere, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Un percorso per appassionati di ambiente selvaggio, ma sempre con una traccia a terra abbastanza evidente.
Si parte dal tornante di quota 759 della strada del Madean che collega Combai con Budoi e poi il Posapuner (e varie altre destinazioni). Si potrebbe partire anche da Guia, risalendo la val Caldanè, a fianco del torrente Raboso, aggiungendo però altri 300mt d+.
L'auto si può lasciare sul tornante, oppure si può prendere la sterrata e in fondo alla valle parcheggiarla sullo spiazzetto a dx (spazio per 2-3 mezzi).
Si sale per sterrata verso ovest fino a quando questa termina e incrocia il 1015 che si segue in salita. Progressione molto bella, con ampi tornanti e pendenza mai elevata (se si esclude proprio la partenza).
Arrivati sulla cementata si va a sx sempre in salita. Si passa sotto a un gruppo di casere con uno splendido faggio dalla chioma davvero importante (sicuramente uno dei più maestosi della zona).
Si prosegue sempre verso ovest. Si passa sotto il muro della casera che troviamo sullo scollinamento e si inizia a scendere per sterrata con cemento. Avanti qualche centinaio di metri e poi, bivio importante, si prende una pista erbosa sulla sinistra (praticamente si i verte il senso di marcia. Nessun segnale, di nessun tipo.
La si segue a lungo scendendo, si fa il tornante a dx e, più giù, si deve andare a sx per traccia evidente (anche qui nessuna segnaletica). Più avanti si scende a dx (dritti si potrebbe ricollegarsi al sentiero 1015 di salita).
Ora giù a tornanti e con un lungo traverso su traccia in certi punti non evidente, e senza mai segnaletica.
Più giù si trova un grande ometto e (finalmente) dei cartelli. Si deve girare a sx (la traccia continua anche dritta).
Altro traverso che ci porta a superare il greto del torrente Raboso per poi scendere decisamente sul versante opposto (sempre zero segnaletica). Giù fino ad un bivio (segnalato) dove si intercetta il 1015. Ancora giù fino ad incontrare una sterrata (ci si passa a fianco) che sale a una casera. Ancora qualche decina di metri e poi si invertirà il senso prendendo il sentiero (cartello) del Piè Rosso. Su ora fino ad incontrare la sterrata iniziale, avendo cura di girare a dx quando si troverà l'indicazione (sbiadita) su un sasso, con il n1.
Bel giro anche se prevalentemente nel bosco.
La discesa (dalla pista erbosa a sx ) è molto wild e bisogna seguire bene il gps (sono tracce che non troverete nelle cartine). Qualche bollino e/o ometto in più sarebbe auspicabile.
Tecnicamente il percorso è di media difficoltà, per l'orientamento, specie al ritorno, direi che è per persone attrezzate (gps) e abituate a contesti isolati e non frequentati.
Si parte dal tornante di quota 759 della strada del Madean che collega Combai con Budoi e poi il Posapuner (e varie altre destinazioni). Si potrebbe partire anche da Guia, risalendo la val Caldanè, a fianco del torrente Raboso, aggiungendo però altri 300mt d+.
L'auto si può lasciare sul tornante, oppure si può prendere la sterrata e in fondo alla valle parcheggiarla sullo spiazzetto a dx (spazio per 2-3 mezzi).
Si sale per sterrata verso ovest fino a quando questa termina e incrocia il 1015 che si segue in salita. Progressione molto bella, con ampi tornanti e pendenza mai elevata (se si esclude proprio la partenza).
Arrivati sulla cementata si va a sx sempre in salita. Si passa sotto a un gruppo di casere con uno splendido faggio dalla chioma davvero importante (sicuramente uno dei più maestosi della zona).
Si prosegue sempre verso ovest. Si passa sotto il muro della casera che troviamo sullo scollinamento e si inizia a scendere per sterrata con cemento. Avanti qualche centinaio di metri e poi, bivio importante, si prende una pista erbosa sulla sinistra (praticamente si i verte il senso di marcia. Nessun segnale, di nessun tipo.
La si segue a lungo scendendo, si fa il tornante a dx e, più giù, si deve andare a sx per traccia evidente (anche qui nessuna segnaletica). Più avanti si scende a dx (dritti si potrebbe ricollegarsi al sentiero 1015 di salita).
Ora giù a tornanti e con un lungo traverso su traccia in certi punti non evidente, e senza mai segnaletica.
Più giù si trova un grande ometto e (finalmente) dei cartelli. Si deve girare a sx (la traccia continua anche dritta).
Altro traverso che ci porta a superare il greto del torrente Raboso per poi scendere decisamente sul versante opposto (sempre zero segnaletica). Giù fino ad un bivio (segnalato) dove si intercetta il 1015. Ancora giù fino ad incontrare una sterrata (ci si passa a fianco) che sale a una casera. Ancora qualche decina di metri e poi si invertirà il senso prendendo il sentiero (cartello) del Piè Rosso. Su ora fino ad incontrare la sterrata iniziale, avendo cura di girare a dx quando si troverà l'indicazione (sbiadita) su un sasso, con il n1.
Bel giro anche se prevalentemente nel bosco.
La discesa (dalla pista erbosa a sx ) è molto wild e bisogna seguire bene il gps (sono tracce che non troverete nelle cartine). Qualche bollino e/o ometto in più sarebbe auspicabile.
Tecnicamente il percorso è di media difficoltà, per l'orientamento, specie al ritorno, direi che è per persone attrezzate (gps) e abituate a contesti isolati e non frequentati.
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