Anello del Moriglion di Penna (LU)
near san cerbone, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
ANELLO DEL MORIGLION DI PENNA:
Luogo di partenza/arrivo: i parcheggi presso l’area delle sagre a Santa Maria del Giudice (LU) in via XXIV Maggio.
Durata (senza soste): 5h30’
Lunghezza: 11 km
Dislivelli: circa 620m complessivi a salire e altrettanto a scendere
Itinerario impegnativo per le salite che comporta, piuttosto ripide. Il primo tratto oltre che in ripida salita (450 m di dislivello continuativi) è anche su fondo ciottoloso e mobile. Per i secondi due terzi è su pista forestale o sentieri più agevoli.
Per via Battisti e via della Chiesa raggiungere la Parrocchiale di S. Maria del Giudice, poi per Via del Cimitero uscire dal paese in direzione del camposanto, quindi svoltare a sinistra, su un breve tratto asfaltato già numerato come itinerario n. 116 (15’).
Poco dopo, seguire il sentiero segnato in piano nel bosco, presso una cava dismessa. Poi comincia la salita, un po’ faticosa a causa del fondo ciottoloso e molto ripido. La si attraversa un tratto di macchia mediterranea e cipressi, fino a una radura; con un ulteriore tratto in salita si raggiunge l’aperto crinale di Poggio Cotrozzi, a circa 200 m s.l.m. Breve pausa, prima della grande salita (30’).
Dopo un paio di rampe e pianerottoli, la salita riprende ripida, sul fianco sud del Moriglion di Penna incombente sopra di noi, in ambiente aperto (gariga e macchia rada) con panorami sulla valle e la Lucchesia che si aprono sempre di più. Man mano appare anche la piana di Pisa e il mare, visibili oltre il Passo di Dante, e quando si arriva al crinale ci si affaccia anche verso il Lago di Massaciuccoli (45’). Con un altro po’ di salita tra la macchia discontinua del versante ovest, si raggiunge la vetta del monte a 541 m s.l.m. (10’). Qui una sosta breve per godere il panorama verso l’Appennino e Lucca (10’).
Tornati pochi metri indietro, inizia la discesa sul versante nord del monte, in un’alternanza di boschetti, macchie e radure e di nuovo bosco, fino al piazzale di Monte Pianello, a 389 m s.l.m. poco distante da un crinale secondario panoramico da entrambi i lati (30’).
Si scende in breve (10’) su strada forestale al valico di Croce a Vaccoli (325 m s.l.m.) e si svolta a sinistra ancora su strada forestale (sentiero n.00 del Monte Pisano) in saliscendi nel bosco, fino alla sella di Casa Roventini e al sentiero a sinistra che scende nella valletta detta Fondo di Bulano (20’). Sui vasti slarghi della pista forestale potremo accamparci per il pranzo (circa alle ore 13.00).
Si prosegue sulla pista principale e si ricomincia a salire, giungendo in breve al piccolo pianoro in località La Degna (10’). Ci aspetta poi una breve ma ripida rampa nel bosco di latifoglie fino al culmine del Monte Le Cimette (452 m s.l.m.), seconda vetta del percorso, ammantata di oscuri lecci (10’). Poco distante dal sentiero, un cippo di confine fra Lucca e il Granducato di Toscana (con inciso il numero progressivo LIV).
Si scende di nuovo dolcemente, nel bosco misto riforestato a pini marittimi, arrivando poi, dopo ripida discesa, a una radura soleggiata (presso degli appostamenti di caccia) poco sopra la località Galletto (10’).
Una breve quanto ripida rampa ci riporta in quota, a 440 m s.l.m, sul Monte Cupola: tra gli alberi, verso nord, si scorgono le Apuane, Monte Marcello e il Lago di Massaciuccoli (10’).
A questo punto le salite sono finite. Si inizia a scendere sulla pista di crinale, lungo tratti di muro a secco, con affacci a sinistra sul Moriglion di Penna, fino al cippo di confine con il numero IIIL. Qui si svolta a destra seguendo la strada in discesa, che, fatta una curva a sinistra, torna quasi pianeggiante in costa al monte. Dopo un’altra curva a destra e una breve discesa, al bivio si svolta a sinistra e in breve ci si affaccia sul vasto panorama della pianura costiera, con le frazioni di San Giuliano Terme, il Serchio, Pisa, il mare e le isole toscane. Al prossimo bivio si tiene la sinistra, aderenti al fianco del monte, seguendo i segni, fino al punto di lancio dei parapendio (25’).
Dalla strada che qui finisce si svolta a 90° a sinistra sul sentiero che rientra nel bosco e dopo pochi metri scavalla il crinale, segnato da un muro a secco. Si scende nel bosco di castagni, che col cambio di versante diventa di lecci e in poco tempo giungiamo alla suggestiva chiesetta dell’Eremo della Spelonca (10’). Il luogo prende il nome dalla grotta naturale presso cui si insediarono i monaci. Nelle rocce intorno si notano una vasca, fori per pali di baracche, scalette scavate nella pietra ecc. La chiesetta abbandonata è ancora in parte decorata con affreschi ottocenteschi.
Si prosegue nel bosco, scendendo, per poi uscire in un oliveto, voltando a sinistra e raggiungendo delle case abbandonate circondate di alberi da frutto inselvatichiti. Dopo la successiva curva a destra, si scende alla vasta sella del Passo Croce, a 215 m s.l.m. (15’). Vasto panorama sul Moriglion di Penna e Santa Maria del Giudice.
Non resta che seguire le indicazioni verso Catro, prima su una vecchia strada di pietre, poi su un sentiero a zig-zag in discesa. Si raggiungono i begli uliveti vicino al paese, poi il paese stesso (15’).
Seguendo la strada asfaltata si attraversa il piccolo borgo, fino al parcheggio centrale; si svolta a destra in discesa e si raggiunge Santa Maria del Giudice (15’).
Luogo di partenza/arrivo: i parcheggi presso l’area delle sagre a Santa Maria del Giudice (LU) in via XXIV Maggio.
Durata (senza soste): 5h30’
Lunghezza: 11 km
Dislivelli: circa 620m complessivi a salire e altrettanto a scendere
Itinerario impegnativo per le salite che comporta, piuttosto ripide. Il primo tratto oltre che in ripida salita (450 m di dislivello continuativi) è anche su fondo ciottoloso e mobile. Per i secondi due terzi è su pista forestale o sentieri più agevoli.
Per via Battisti e via della Chiesa raggiungere la Parrocchiale di S. Maria del Giudice, poi per Via del Cimitero uscire dal paese in direzione del camposanto, quindi svoltare a sinistra, su un breve tratto asfaltato già numerato come itinerario n. 116 (15’).
Poco dopo, seguire il sentiero segnato in piano nel bosco, presso una cava dismessa. Poi comincia la salita, un po’ faticosa a causa del fondo ciottoloso e molto ripido. La si attraversa un tratto di macchia mediterranea e cipressi, fino a una radura; con un ulteriore tratto in salita si raggiunge l’aperto crinale di Poggio Cotrozzi, a circa 200 m s.l.m. Breve pausa, prima della grande salita (30’).
Dopo un paio di rampe e pianerottoli, la salita riprende ripida, sul fianco sud del Moriglion di Penna incombente sopra di noi, in ambiente aperto (gariga e macchia rada) con panorami sulla valle e la Lucchesia che si aprono sempre di più. Man mano appare anche la piana di Pisa e il mare, visibili oltre il Passo di Dante, e quando si arriva al crinale ci si affaccia anche verso il Lago di Massaciuccoli (45’). Con un altro po’ di salita tra la macchia discontinua del versante ovest, si raggiunge la vetta del monte a 541 m s.l.m. (10’). Qui una sosta breve per godere il panorama verso l’Appennino e Lucca (10’).
Tornati pochi metri indietro, inizia la discesa sul versante nord del monte, in un’alternanza di boschetti, macchie e radure e di nuovo bosco, fino al piazzale di Monte Pianello, a 389 m s.l.m. poco distante da un crinale secondario panoramico da entrambi i lati (30’).
Si scende in breve (10’) su strada forestale al valico di Croce a Vaccoli (325 m s.l.m.) e si svolta a sinistra ancora su strada forestale (sentiero n.00 del Monte Pisano) in saliscendi nel bosco, fino alla sella di Casa Roventini e al sentiero a sinistra che scende nella valletta detta Fondo di Bulano (20’). Sui vasti slarghi della pista forestale potremo accamparci per il pranzo (circa alle ore 13.00).
Si prosegue sulla pista principale e si ricomincia a salire, giungendo in breve al piccolo pianoro in località La Degna (10’). Ci aspetta poi una breve ma ripida rampa nel bosco di latifoglie fino al culmine del Monte Le Cimette (452 m s.l.m.), seconda vetta del percorso, ammantata di oscuri lecci (10’). Poco distante dal sentiero, un cippo di confine fra Lucca e il Granducato di Toscana (con inciso il numero progressivo LIV).
Si scende di nuovo dolcemente, nel bosco misto riforestato a pini marittimi, arrivando poi, dopo ripida discesa, a una radura soleggiata (presso degli appostamenti di caccia) poco sopra la località Galletto (10’).
Una breve quanto ripida rampa ci riporta in quota, a 440 m s.l.m, sul Monte Cupola: tra gli alberi, verso nord, si scorgono le Apuane, Monte Marcello e il Lago di Massaciuccoli (10’).
A questo punto le salite sono finite. Si inizia a scendere sulla pista di crinale, lungo tratti di muro a secco, con affacci a sinistra sul Moriglion di Penna, fino al cippo di confine con il numero IIIL. Qui si svolta a destra seguendo la strada in discesa, che, fatta una curva a sinistra, torna quasi pianeggiante in costa al monte. Dopo un’altra curva a destra e una breve discesa, al bivio si svolta a sinistra e in breve ci si affaccia sul vasto panorama della pianura costiera, con le frazioni di San Giuliano Terme, il Serchio, Pisa, il mare e le isole toscane. Al prossimo bivio si tiene la sinistra, aderenti al fianco del monte, seguendo i segni, fino al punto di lancio dei parapendio (25’).
Dalla strada che qui finisce si svolta a 90° a sinistra sul sentiero che rientra nel bosco e dopo pochi metri scavalla il crinale, segnato da un muro a secco. Si scende nel bosco di castagni, che col cambio di versante diventa di lecci e in poco tempo giungiamo alla suggestiva chiesetta dell’Eremo della Spelonca (10’). Il luogo prende il nome dalla grotta naturale presso cui si insediarono i monaci. Nelle rocce intorno si notano una vasca, fori per pali di baracche, scalette scavate nella pietra ecc. La chiesetta abbandonata è ancora in parte decorata con affreschi ottocenteschi.
Si prosegue nel bosco, scendendo, per poi uscire in un oliveto, voltando a sinistra e raggiungendo delle case abbandonate circondate di alberi da frutto inselvatichiti. Dopo la successiva curva a destra, si scende alla vasta sella del Passo Croce, a 215 m s.l.m. (15’). Vasto panorama sul Moriglion di Penna e Santa Maria del Giudice.
Non resta che seguire le indicazioni verso Catro, prima su una vecchia strada di pietre, poi su un sentiero a zig-zag in discesa. Si raggiungono i begli uliveti vicino al paese, poi il paese stesso (15’).
Seguendo la strada asfaltata si attraversa il piccolo borgo, fino al parcheggio centrale; si svolta a destra in discesa e si raggiunge Santa Maria del Giudice (15’).
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