Anello del Monte tre confini (1.429 m)-Campitello di Sepino (1.350 m)

Percorso molto carino, non particolarmente impegnativo, pendenze tranquille e anche abbastanza segnato, solo in certi punti bisogna fare attenzione ai segni CAI nel percorso medio alto. Nella parte più alta, nei pressi del Pianoro di Campitello di Sepino, ho seguito i segni del CAI appunto, però probabilmente sulle tracce di Google street Maps è segnato il vecchio percorso che portava al belvedere, io ho deviato evitando il belvedere a causa del tempo. Questa traccia l'ho fatta in senso orario, con al centro praticamente il monte tre confini. L'agriturismo credo proprio che in periodo invernale, o almeno con neve e maltempo è chiuso. Come dicevo in questa registrazione c'era parecchia neve nel percorso medio-alto, pensavo ce ne fosse meno, ed ero senza ciaspole, e quindi ho faticato molto, ma fatto con clima mite è poco faticoso ed è molto carino. Bisogna essere comunque attrezzati con scarpe da trekking e vestiario comodo, portarsi l'acqua, perché durante il percorso non ci sono fontane tranne che quasi verso la fine proprio nel Pianoro di Campitello di Sepino, dove ci sono anche numerosi tavoli da pic-nic e postazioni barbecue. Nei waypoint comunque ho segnato tutti i bivi e i punti fondamentali, ho segnato anche, in teoria una fontana, in realtà è una sorgente Fonte della Lupa. C'è una fontana all'inizio del percorso,la Fontana Lagno di Ferro, dove d'inverno sgorga acqua ma d'estate sinceramente non ricordo. La vera fontana-Sorgente è come dicevo a Campitello di Sepino, ma c'è tutto nei waypoint segnati.
Si parte dal sentiero nel punto dove si incrocia il 100 DM, con il CAI 134, poco più su di questo punto c'è un prato dove poter parcheggiare l'auto, si prosegue con il 100DM che in pratica è una comoda mulattiera, per poi lasciarlo e prendere il 132-136 CAI, anche in questo caso una mulattiera anche se più terrosa. Poco dopo il rifugio forestale incustodito, si continua soltanto sul 136 CAI, fino all'arrivo al pianoro di Campitello di Sepino. Si riscende dal Pianoro fino all'auto con il sentiero 134 CAI, che in pratica è una stradina brecciata poco poetica, però nel complesso l'ambiente che la circonda è molto bello. Se lo si fa in periodo invernale non bisogna farsi ingannare dal fatto di partire con poca neve perché come dicevo all'inizio, poi nella zona medio alta si può incontrare una coltre abbastanza spessa, ci sono anche numerosi ruscelletti. Comunque come dicevo ho segnato tutto nei waypoint.