Anello del Monte Mazzuccone da Quarna Sopra - Omegna- PI

Un piacevole giro che inizia da Quarna Sopra - Omegna - passa dal Monte Mazzoccone, scende alle case dell’Alpe Camasca, e rientra per larga mulattiera. L’anello, fatto in senso antiorario, come disegnato nella cartellonistica, presenta nel tratto precedente la cime una cresta frastagliata ove in alcuni punti è necessario usare le mani per superare facili roccette, passaggi aiutati da “catene” e pezzi esposti. Niente di particolarmente difficile ma occorre prestare attenzione.
Al contrario, in senso inverso risulta adatto a tutti la panoramica cima del Monte Mazzoccone percorrendo la strada per l’Alpe Camasca e da qui salire alla vetta.

Si raggiunge Omegna provenendo da Gravellone Toce la si attraversa fino ad incontrare sulla destra il bivio stradale per Cireggio, Guarna. A Guarna di Sopra ci si ferma all’inizio del Paese in una Piazzetta, poco avanti si arriva sulla Piazza del Comune. Bar, pannello e schizzo dell’anello del Mazzocone. Si sale sopra il borgo per la Via Chengio (o Chencio), si trova la cappelletta, anche qui abbondante segnaletica. Intanto si cammina su una ridotta mulattiera cementata che diventa sterrata. In risalita si arriva ad un bivio, qui due grandi pannelli spiegano la storia del Sentiero della Resistenza Beltrami, eroico comandante della zona, bella iniziativa. Prendendo a destra in un traverso, prima che lo sterrato compia una curva si taglia a sinistra per risalire nel bosco, segnavia. Il crinale superato il sentiero che sale da Preer, in poco conduce alla Croce del Colle della Frera, 1120 m. Il punto davanti non coperto da fogliame e piante del bosco di betulle e faggi, offre un bel panorama sul lago, mentre dietro l’area è attrezzata con la presenza di tavoli e panche in pietra, luogo per pic-nic, il segnavia indica il sentiero. Un breve strappo qualche inversione, il bosco è meno fitto, per arrivare al Monte Saccarello, 1228 m. segnato davanti dalla Cappella del Sacarél, dedicata alla Madonna, a lato pannelli di spiegazione.
Il sentiero prosegue dietro la Cappelletta, si perde leggermente quota, poi si riprende a salire con un lungo percorso per la cresta prima tranquilla e via via assottigliandosi e girando da un versante all’altro superando facili roccette emergenti, in alcuni punti catene posate soprattutto per rassicurare nei casi di condizioni meteorologiche sfavorevoli, in vista della cuspide finale, a volte in brevi sali-scendi così fino all’ultimo tratto prativo ripido in vetta.
Cima sormontata da un grosso obelisco quadrilatero in pietra di dubbio gusto, targhe, una Madonnina, la scultura di un aquila e un asta portabandiera, 1424 m. Si individua da lontano così come la vista da qui è molto spettacolare spazia dal lago d’Orta, al Mottarone, il gruppo del Monte Rosa le cime e le dorsali di altre note mete della zona.
Si scende proseguendo nella stessa direzione di provenienza qui la dorsale è larghissima e ben solcata in un bel bosco in prevalenza di alberi aghiformi, passati anche qui da un area di sosta, si incrocia il bivio, palina segnavia e cartellonistica, si abbandona la dorsale seguendo l’indicazione per L’Alpe Camasca. Si scende sul versante con un lungo traverso, una curva ed eccoci alle sparse case di Camasca, 1230 m. si raggiunge la pista sterrata all’altezza della chiesetta e a lato di una selva di cartelli segnaletici.
Non resta che percorrere tutta la lunga strada bianca che dolcemente scivola a valle. Si passa da una fontana, area sosta, avanti si arriva all’Alpe Ruschini, palina segnavia, 1143m. Curva e si lascia un bivio sentiero sulla destra che scende. Poco oltre si raggiunge la caratteristica Fungoland, Alpe Preer, 990 m. lungo il ciglio tronchi scolpiti da funghi, un paio di tornanti per ritrovare il bivio dell’inizio del giro e ritornare sui nostri passi a scendere a Quarna.
(2023-04-27)

Tempo: 3,20 h. – senza soste - 2 h. in salita.
Difficoltà: E – turistico, escursionistico
Dislivello: - 650 m.