Anello del Monte Forno da Rateče SLO

Il Monte Forno o Dreiländerecke è una meta classica e molto frequentata delle Alpi Giulie, basti pensare che c’è la possibilità di arrivare quasi in cima con l’auto e dalla parte austriaca con una seggiovia. Resta un posto di una vista spettacolare e di un significato profondo di incontro di tre culture molto diverse, italiana, austriaca e slovena. Decidiamo di salire a piedi da Rateče in Slovenia. Il sentiero inizia dalle ultime case del paese, è perfettamente indicato e segnalato da frequenti frecce gialle con scritto “Tromeja” 18 (significa tre confini). Si sale da subito in un bel sentiero nel bosco poi la pendenza si riduce, il cammino si fa rilassante fino a costeggiare un corso d’acqua. Dopo circa mezz’ora bisogna svoltare a sinistra ed inerpicarsi nel bosco (noi abbiamo proseguito diritto fino ad accorgerci dell’errore (la freccia non era posizionata proprio chiaramente). Ripresa la via giusta ci arrampichiamo nel bosco camminando su un morbido tappeto che riduce di molto la fatica. Dopo circa un’ora dalla partenza arriviamo al rifugio Tromeja, purtroppo chiuso. Di qui il nostro percorso è una salita ripida a strette volute con 31 tornanti (tutti numerati) che ci conduce in tre quarti d’ora alla cima. Antenna a parte (veramente fastidiosa) la cima è molto bella e merita essere scoperta: monumento in tre lingue che celebra la pace come collante dei popoli, croce di vetta che ricorda l’incontro di tre lingue ed un pianoro immenso di prato al cospetto di una catena infinita di monti la cui nazionalità ha perso di senso, ne resta l’imponenza e la continuità dell’una nell’altra. Scegliamo di tornare tracciando un anello. Prendiamo il 603 e poi il 522 dal versante italiano. La discesa è agevole, sempre nel bosco. Qualche schianto non crea problemi, è ben superato. Qualche problema lo crea però la segnaletica soprattutto quando si è sul 522. Non sempre le indicazioni ci sono, non riportano il n del sentiero e spesso ci siamo trovati nell’incertezza. Anche ormai in territorio sloveno il problema è rimasto. L’orientamento ma soprattutto gli ausili tecnologici di cui oggi disponiamo ci hanno aiutato.