Anello del Monte Cornacchia con partenza da Ridotti e ritorno per Balsorano vecchia.
near Ridotti, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Salire sul Monte Cornacchia da Ridotti era un escursione che da molto tempo avevo in mente di fare ma per una serie di coincidenze negative si è rivelata molto più dura di quanto potessi immaginare. Le coincidenze negative o i fattori che non abbiamo preso abbastanza in considerazione sono stati: l'ora legale e la notte che sarebbe scesa prima; le disposizioni nel DPCM che ci avrebbero obbligato a viaggiare dalle ore 5 del mattino, dopo il coprifuoco; il non aver consultato abbastanza le tracce (poche) di chi prima di noi ha compiuto questa ascesa.
Partiti alle ore 7:30 dal cimitero di Ridotti, subito a sinistra abbiamo preso un tracciolino che saliva nel Vallone dei Sassi. Abbiamo seguito il fosso e un sentiero di animali che non è segnato ma che ha uno splendido coplpo d'occhio sui Monti Ernici. Arrivati intorno a quota 1000m ad un fontanone dove il sentiero sempre poco individuabile continua a salire nel vallone (per poi sbucare a N/E della spalla del Cornacchia, sul finire del sentiero compariranno vecchi bolli CAI), noi abbiamo virato a destra del Fontanone per risalire il ripidissimo pendio che ci avrebbe portato al pratone che dalla mappa precede la salita al Cornacchia. Si tratta di un difficoltoso ravanage tra ghiaioni, ripido sottobosco, e salti di roccia. Trovandoci sempre di fronte una alta parete di roccia insormontabile abbiamo aggirato tra grandi difficoltà questo ostacolo fino a raggiungere un fosso che ci ha condotti al tanto agognato pratone. Questo fuori sentiero ci ha portato via un enorme dispendio energetico, tempo e tranquillità.
Raggiunto il pratone siamo saliti allo scoperto sino alla base del Cornacchia, la ripidità e il dislivello sono stati molto impegnativi ma alla fine siamo giunti alle 13:00 sulla cima del Monte Cornacchia. Panorama mozzafiato che è superfluo descrivere, sta di fatto che la sosta è durata poco perchè la luce ci avrebbe accompagnato solo per alte 3/4 ore.
Abortita l'ipotesi di proseguire con la traccia di alexmoscow73 di salire sulle varie vette 1900 dal Cornacchia al Breccioso, abbiamo deciso di tagliare a mezzacosta sino al Breccioso e trovare la via più breve per scendere a valle. Abbiamo così alternato fuori sentiero a sentiero segnato, intercettato la via per il Vallone dei Sassi, (che no abbiamo seguito perchè molto disagievole), raggiunto la base N/E del Breccioso e da lì complice la nebbia ed un errore di valutazione non abbiamo proseguito sul Breccioso nè tantomeno raggiunto il sentiero per Ridotti ma ci siamo avventurati su quello per Balsorano credendo che questo si riunisse con quello per Ridotti.
Il sentiero per Balsorano è per alcuni tratti molto evidente, anche segnato, su un grande pianoro tra mucche e cavalli selvatici ci sono anche segni di auto 4x4 ma all'altezza di un fontanile le tracce del sentiero si fanno sempre più sbiadite e irriconoscibili. Arrivati ad una radura che antecede un ginepraio abbiamo compreso che la via per Ridotti era ormai irrecuperabile e abbiamo deciso di scendere a Balsorano anche con il buio. Dopo aver cercato invano i bolli ed aver perso ulteriore tempo, abbiamo seguito le orme delle vacche sino ad un pianoro che scollinando ci ha ricondotti sul sentiero segnato e con la valle di Balsorano a vista.
Questo sentiero virando poi all'interno del bosco, costeggia e supera un vallone e a tratti diventa anche esposto e scosceso se così si può dire. Montato le luci frontali abbiamo seguito dei freschi bolli bianco/blu che scendevano tortuosamente nel vallone. Rincuorati dai bolli e sconsolati dalla lunga strada ancora davanti a noi ci siamo fatti forza e abbiamo proseguito su questa traccia che non ci è sembrata per nulla molto battuta. Buio pesto, all'interno del vallore che si è trasformato in una gola, abbiamo superato degli antichissimi stazzi pastorali realizzati in delle grotte, proseguito all'interno della macchia ed invano sperato che finisse presto, in realtà era lungi dal finire e non lasciava spazio a nessun tipo di visuale sulla valle.
Balsorano vecchia e il suo Castello sono apparsi solo quando il sentiero spianando e correndo accanto ad antichi muretti a secco è sfociato su una strada cementata.
Questa strada cementata sfociando sulla via Flavia, (anche se abbiamo cercato di tagliare tra gli ulivi senza successo per evitare dei cani che alla fine ci è toccato scacciare) ci ha portato a Balsorano vecchia, da lì abbiamo proseguito per via Pianillo accumulando con sopresa ancora del dislivello in salita e lasciando la strada (asfaltata si fà per dire) per una vecchia carrareccia, sempre attenti ai cani che in prossimità dei terreni privati facevano da guardia. Alla fine abbiamo raggiunto la via del Calvario e raggiunto per le 20:30 il parcheggio a Ridotti.
I Waypoint non li ho più presi sulla via del ritorno complice il buio, la batteria scarica e la concentrazione nel camminare al buio.
P.S.: ho deciso di pubblicare questo anello più per aggiungere a chi ne ha necessità di studiare vie alternative per salire o scendere al Monte Cornacchia. Anche se ogni traccia che passa da Ridotti necessita di un grande sforzo fisico ed esperienza io non invito nessuno a seguire la mia ma di consultare molto nel dettaglio cartine e tracce di altri utenti e creare un anello che sia idoneo alle proprie capacità e volontà.
Partiti alle ore 7:30 dal cimitero di Ridotti, subito a sinistra abbiamo preso un tracciolino che saliva nel Vallone dei Sassi. Abbiamo seguito il fosso e un sentiero di animali che non è segnato ma che ha uno splendido coplpo d'occhio sui Monti Ernici. Arrivati intorno a quota 1000m ad un fontanone dove il sentiero sempre poco individuabile continua a salire nel vallone (per poi sbucare a N/E della spalla del Cornacchia, sul finire del sentiero compariranno vecchi bolli CAI), noi abbiamo virato a destra del Fontanone per risalire il ripidissimo pendio che ci avrebbe portato al pratone che dalla mappa precede la salita al Cornacchia. Si tratta di un difficoltoso ravanage tra ghiaioni, ripido sottobosco, e salti di roccia. Trovandoci sempre di fronte una alta parete di roccia insormontabile abbiamo aggirato tra grandi difficoltà questo ostacolo fino a raggiungere un fosso che ci ha condotti al tanto agognato pratone. Questo fuori sentiero ci ha portato via un enorme dispendio energetico, tempo e tranquillità.
Raggiunto il pratone siamo saliti allo scoperto sino alla base del Cornacchia, la ripidità e il dislivello sono stati molto impegnativi ma alla fine siamo giunti alle 13:00 sulla cima del Monte Cornacchia. Panorama mozzafiato che è superfluo descrivere, sta di fatto che la sosta è durata poco perchè la luce ci avrebbe accompagnato solo per alte 3/4 ore.
Abortita l'ipotesi di proseguire con la traccia di alexmoscow73 di salire sulle varie vette 1900 dal Cornacchia al Breccioso, abbiamo deciso di tagliare a mezzacosta sino al Breccioso e trovare la via più breve per scendere a valle. Abbiamo così alternato fuori sentiero a sentiero segnato, intercettato la via per il Vallone dei Sassi, (che no abbiamo seguito perchè molto disagievole), raggiunto la base N/E del Breccioso e da lì complice la nebbia ed un errore di valutazione non abbiamo proseguito sul Breccioso nè tantomeno raggiunto il sentiero per Ridotti ma ci siamo avventurati su quello per Balsorano credendo che questo si riunisse con quello per Ridotti.
Il sentiero per Balsorano è per alcuni tratti molto evidente, anche segnato, su un grande pianoro tra mucche e cavalli selvatici ci sono anche segni di auto 4x4 ma all'altezza di un fontanile le tracce del sentiero si fanno sempre più sbiadite e irriconoscibili. Arrivati ad una radura che antecede un ginepraio abbiamo compreso che la via per Ridotti era ormai irrecuperabile e abbiamo deciso di scendere a Balsorano anche con il buio. Dopo aver cercato invano i bolli ed aver perso ulteriore tempo, abbiamo seguito le orme delle vacche sino ad un pianoro che scollinando ci ha ricondotti sul sentiero segnato e con la valle di Balsorano a vista.
Questo sentiero virando poi all'interno del bosco, costeggia e supera un vallone e a tratti diventa anche esposto e scosceso se così si può dire. Montato le luci frontali abbiamo seguito dei freschi bolli bianco/blu che scendevano tortuosamente nel vallone. Rincuorati dai bolli e sconsolati dalla lunga strada ancora davanti a noi ci siamo fatti forza e abbiamo proseguito su questa traccia che non ci è sembrata per nulla molto battuta. Buio pesto, all'interno del vallore che si è trasformato in una gola, abbiamo superato degli antichissimi stazzi pastorali realizzati in delle grotte, proseguito all'interno della macchia ed invano sperato che finisse presto, in realtà era lungi dal finire e non lasciava spazio a nessun tipo di visuale sulla valle.
Balsorano vecchia e il suo Castello sono apparsi solo quando il sentiero spianando e correndo accanto ad antichi muretti a secco è sfociato su una strada cementata.
Questa strada cementata sfociando sulla via Flavia, (anche se abbiamo cercato di tagliare tra gli ulivi senza successo per evitare dei cani che alla fine ci è toccato scacciare) ci ha portato a Balsorano vecchia, da lì abbiamo proseguito per via Pianillo accumulando con sopresa ancora del dislivello in salita e lasciando la strada (asfaltata si fà per dire) per una vecchia carrareccia, sempre attenti ai cani che in prossimità dei terreni privati facevano da guardia. Alla fine abbiamo raggiunto la via del Calvario e raggiunto per le 20:30 il parcheggio a Ridotti.
I Waypoint non li ho più presi sulla via del ritorno complice il buio, la batteria scarica e la concentrazione nel camminare al buio.
P.S.: ho deciso di pubblicare questo anello più per aggiungere a chi ne ha necessità di studiare vie alternative per salire o scendere al Monte Cornacchia. Anche se ogni traccia che passa da Ridotti necessita di un grande sforzo fisico ed esperienza io non invito nessuno a seguire la mia ma di consultare molto nel dettaglio cartine e tracce di altri utenti e creare un anello che sia idoneo alle proprie capacità e volontà.
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