Anello da Frontignano: Cima Passo Cattivo, Cima Valle Infante, Monte Bicco
near Frontignano, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso di grande spessore naturalistico nei Monti Sibillini, evidenti qui non solo fenomeni dovuti al terremoto del 2016 ma anche i cosiddetti specchi di faglia con le rocce dall'aspetto liscio e levigato ma anche guglie, nonché piccoli crateri formatisi a seguito dell'attività gravitativa. Si parte da Fontignano, in un piazzale dove c'è ampia possibilità di parcheggio davanti all'Hotel Felycita, presenti due tavoli con sedie, una fonte di acqua potabile ed un furgoncino con varia scelta di gustosi panini o arrosticini abruzzesi. Scarsi i segni Cai presenti in zona, qualcuno su rocce o sui pali della seggiovia. Ci si muove dapprima sul CAI 271, il cui primo tratto è coperto in un bosco di lecci e roverelle e successivamente lungo la funivia del Cornaccione (ormai dismessa con le sedie cigolanti al fruscio tra di esse). La macchia lascia a questo punto il posto ad una petraia con erba, cardi ed erica viola. Ci si volge leggermente verso sud est in una serie di saliscendi che conducono verso Passo Cattivo e Valle Infante. Poco prima della vetta di Passo Cattivo, s'incontra una mandria di cavalli al pascolo. Manca poco, la vista qui su è inebriante, a Nord Est s'intravede Pizzo Berro e la Priora, a NE invece Monte Bove Sud. Per la cima a Valle Infante bisogna compiere un'ascesa su di un fondo ghiaioso e roccioso fatto di sassi, man mano che si sale ci si aiuta anche con le mani tuttavia il fondo erboso contribuisce ad una maggiore presa sul terreno. Si gode di un affaccio sulla cresta aerea di Valle Infante (ottenuta faticosamente) per godere della vista su Spina di Gualdo, Monte della Prata, la cresta del Vallelunga ed il Monte Porche a NE. Una discesa sullo stesso fondo da cui si è saliti sarebbe stata abbastanza onerosa, per tale ragione, si individua sul crinale sud una strada bianca più comoda su cui svoltare ad U e percorrere a ritroso il percorso di andata sino al crocevia per il CAI 272 che si segue per giungere al rifugio Cristo delle Nevi dopodiché si segue l'ex CAI 271B (sotto la seggiovia Cornaccione)sino ad arrivare al rifugio Cornaccione. Agli equidi ben presto susseguono dei caprioli dalla cima del Monte Bicco. Il vento è abbastanza forte, il clima è instabile in quanto a passaggi di sole con caldo si alternano momenti di nuvole con folate consistenti. S'intraprende, per raggiungere la Cima del Bicco e godere da vicino della vista di questi maestosi animali, un'arrampicata su passaggi di I grado (solo in discesa ci si accorge di una strada più comoda su rocce da poter seguire). Gli ultimi 40 m si mostrano infidi, in quanto si è esposti da almeno un lato su di un ghiaione che si allarga fino a circa 80 cm sin al cumulo di sassi dove si trova la scritta della vetta. I caprioli ci osservano e, in discesa, sembrano quasi volerci indicare la strada più comoda. Rubiamo qualche scatto e con forti emozioni ripercorriamo l'intero sentiero a ritroso nonostante il vento ci comunichi prudenza e attenzione. Necessari i bastoncini in alcuni tratti, in altri indispensabile l'uso delle mani.
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Una bellissima emozione, i cui tratti più ripidi sono stati una lezione da parte dei camosci appenninici. In caso di forte vento occorre valutare se ascendere monte Bicco, la cui cima è caratterizzata da un breve passaggio aereo.